Archivio | giugno 25, 2008

UNA BIMBA CHIEDE AIUTO:”Papà picchia la mamma, io piango”

Arrestato per l’Sos fuori dalla porta

La piccola, figlia di una coppia di tunisini, ha scritto il suo messaggio su un foglietto e l’ha appeso sull’uscio. L’uomo è finito in carcere: oltretutto violava il divieto di dimora in casa Continua a leggere

Caso Orlandi, don Pedro Huidobro: “Se mi arrivano i permessi, sono pronto ad aprire la tomba di De Pedis”

 “Io amministro per conto del Vicariato di Roma la chiesa di Sant’Apollinare. Se mi arrivano i permessi necessari, sono pronto non solo ad aprire la tomba ma anche a spostarla. Tutto questo clamore è pubblicità negativa per la basilica”. Lo ha dichiarato don Pedro Huidobro, rettore della basilica romana di Sant’Apollinare in un’intervista a “La Stampa”, riguardo alle rivelazioni dalla superteste Sabrina Minardi sulla possibilità che nella tomba del boss della Magliana, Renatino De Pedis, ci possano essere anche i resti di Emanuela Orlandi, scomparsa nel 1983 a 15 anni. “Ora – continua don Pedro – viene gente che vuole vedere dove è sepolto De Pedis e mi addolora sentir citati a sproposito l’arcivescovo Marcinkus e persino Papa Wojtyla, da chi non ne ha formazione nè sensibilità ecclesiali”.
Roma Città 25 giugno 2008

L’omicidio di Perugia, Tacopina, la Roma e l’arresto di Follieri

di Wildgreta

ARTICOLI CORRELATI:

Caso Perugia: e’ l’italo-americano di successo Joe Tacopina il legale di Amanda Knox

Tacopina, da Porta a Porta per il delitto di Perugia al Bologna Calcio.

Delitto Perugia:  aggiornamenti su Tacopina e secondo Pm

Quando circa due mesi fa sui quotidiani sportivi impazzava il “Roma-Soros”, il miliardario che secondo fonti della stampa estera avrebbe dovuto essere molto interessato all’acquisto della Roma, si parlò di Joe Tacopina come intermediario dell’affare. Tacopina, come ho già avuto modo di scrivere qui, balza alla ribalta delle cronache italiane per essersi presentato a Porta a Porta come avvocato di AMANDA KNOX, accusata dell’omicidio di Meredith Kercher. In quella puntata della trasmissione, Tacopina disse di non aver mai letto gli atti del processo, ma di essersi fatto un’idea precisa del caso, in quanto se ne era occupato per la trasmissione di un network americano. La storia la trovate fra gli articoli correlati. Arriviamo a maggio, quando Tacopina sbarca a Fiumicino e si fa fotografare con una sciarpa della Roma. I tifosi seguono con apprensione la vicenda. Tutti i giornali presentano Tacopina come “l’uomo di fiducia del miliardario Soros”. In una trasmissione radiofonica, si menziona il rapporto di Tacopina con Raffaello Follieri e si parla anche del problema che quest’ultimo aveva avuto con un assegno da 250.00 dollari andato in protesto. Nella trasmissione si dà una spiegazione alla storia dell’assegno ma non si menziona la fonte di tali notizie. L’assegno sarebbe stato dato da Follieri in garanzia per un acquisto. Il venditore, però, si sarebbe rivelato inaffidabile, incassando l’assegno dato in garanzia prima che l’affare fosse concluso (non ricordo in modo perfetto, mi scuserete). Si conclude, quindi, informando il pubblico che Follieri è una persona serissima, che ha chiarito tutto conla polizia americana, uscendo immacolato dalla storia del protesto. (leggete più avanti l’illuminante articolo del 5 aprile) Riabilitando Follieri, ci si tranquillizza anche su Tacopina. Negli stessi giorni, però, tutti i giornali presentano Tacopina come uomo di fiducia di Soros e avvocato di Amanda Knox. Immediate giungono le smentite da parte dei legali della Knox che affermano: “Tacopina non è il legale di Amanda Knox”. L’affare Soros sfuma. La Roma resta ai Sensi. Tacopina, però, a sorpresa compra il Bologna. Uno dei dirigenti del Bologna Calcio si dice esterrefatto e annuncia che si dimetterà immediatamente dalla società. Secondo lui il Bologna è stato comprato da intermediari e dei veri proprietari nessuno sa nulla. Anche la città nutre dubbi su questa vendita. Dal canto suo, Tacopina, afferma di essere stato contattato da cinque squadre di calcio italiane e di aver scelto quella con le maggiori possibilità di crescita. Annuncia di volersi trasferire a Bologna con tutta la famiglia per seguire la squadra  e di amare molto l’Italia. Secondo l’Espresso,” una pluralità di indizi porta a ritenere che Tacopina e Follieri siano due facce della stessa medaglia. Una medaglia che si chiama Tag Partners. Dietro questa sigla non c’è una storia, né credenziali importanti. Chi sfoglia il dossier dell’offerta per il Bologna si imbatte solo in tre nomi, presentati come i soci della cordata. Oltre a Tacopina, troviamo Paul Galvin e Michael O’Neil.” (leggi articolo l’espresso)

Oggi la notizia dell’arresto di Follieri, che rischia 225 anni di carcere per truffa, associazione a delinquere, trasferimenti illeciti. Riemerge la storia dell’assegno da 250.00 euro andato in protesto. Nessuno sa come finirà questa storia di affari immobiliari, calcio e finanza che mi ha colpito perchè racchiude in sè un intreccio di storie incredibili alle quali in molti, però, hanno creduto.

da svanity blog del 5 aprile 2008:

DA FOGGIA A NEW YORK, IL FURBETTO FOLLIERI CONTINUA A LASCIARE DEBITI IN GIRO !

Il noto sito americano TMZ.com ha svelato un’ennesima “prodezza”…. di Raffello Follieri, balzato agli onori della cronaca negli Stati Uniti innanzitutto per essere il fidanzato dell’attrice Anne Hathaway, la protagonista del fortunato film-parodia “Il diavolo veste Prada”, ha comunicato che l’italiano sarebbe finito sotto custodia per aver emesso un assegno scoperto di 250mila dollari, attività che in passato gli ha già provocato guai con le Camere di Commercio italiane, dove per lo stesso motivo risulterebbe registrato tra i protestati !

Il 30 enne Follieri, aspirante “furbetto del tavoliere delle Puglie” (è originario di Foggia ) con ambizioni newyorkesi secondo un’inchiesta del SOLE24 0re e del settimanale “L’Espresso”, è emigrato a New York nel 2002 in compagnia del padre Pasquale, confidando nei rapporti d’affari intercorrenti con Andrea Sodano, nipote dell’ex segretario di Stato vaticano, si è lanciato sul mercato immobilare a comprare i beni che le diocesi americane hanno dovuto vendere per far cassa e poter pagare i risarcimenti dello scandalo sulla pedofila che ha macchiato la Chiesa negli Stati Unitii. Inizialmene gli affari sembravano andar bene, fino a quando uno degli uomini più ricchi d’America, Ron Burkle (uno dei più grosi finanziatori delle campagne presidenziali di Bill Clinton, lo ha citato in giudizio dinnazi al Tribunale di Los Angeles incolpandolo di aver effettuato delle ingenti spese indebite per un milione e 300 mila dollari. Piccolo particolare: i soldi provenivano dalle casse di una società che li legava, per saldare i conti in sospeso per noleggiare jet privati destinati ai viaggi del pugliese rampante, della sua fidanzatina americana e del suo cane (unico giustificato !) .

Ieri un nuovo atto della vicenda. Secondo quanto riportato dal sito americano, la polizia di New York l’ha tratto in stato di fermo, ed il giovanotto ha seguito gli agenti spontaneamente e quindi senza manette presso il Distretto di Polizia competente, sperando di poter risolvere la vicenda. Operazione che a prima vista non sembra tanto facile, in quanto sembrerebbe che alloquando la banca ha cercato di mettere all’incasso l’assegno firmato da Follieri, la somma nel suo conto corrente bancario non era “neanche vicina” a quella rportata sull’assegno. Ma le cattive notizie per il “furbetto del tavoliere” non finiscono qui ! Infatti nel frattempo un tribunale di Washington DC ha condannato Raffaello Folliieri a pagare 250mila dollari ad una società americana di pubbliche relazioni alla quale doveva ancora pagare il conto per il lavoro svolto in suo favore.

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FOLLIERI, SE CONDANNATO, RISCHIA FINO A 225 ANNI DI CARCERE. La biografia

di Wildgreta

Rilevo che negli Usa, molte delle persone che da noi sono considerate rispettabilissime, passerebbero il resto della loro vita in galera.  Mi domando quali sarebbero le pene per i responsabili del crack Parmalat  e dei tanti scandali finanziari che sono scoppiati nel nostro paese. Mi domando anche dove siederebbero i 70 indagati che oggi hanno l’onore di rappresentarci in parlamento. Comunuque, tranquilli. Siamo in Italia, non in America e tutto andrà avanti nello stesso modo di sempre. Questa, comunque, è la storia di un “creativo” di origine pugliese che a meno di trent’anni si è distinto per l’originalità delle sue truffe.

12 capi d’accusa: trasferimenti illeciti, truffa, riciclaggio

New York, 24 giu. (Apcom) – A trent’anni ancora da compiere, l’imprenditore italiano Raffaello Follieri, arrestato oggi dall’Fbi a New York e incriminato per truffa, potrebbe passare in carcere molti dei suoi prossimi anni. I dodici capi di imputazione per associazione a delinquere finalizzata a truffa, trasferimento illecito di denaro e riciclaggio sono puniti con un massimo di 225 anni di prigione. Si legge nel documento dell’ufficio del procuratore federale di New York e dell’Fbi. Continua a leggere

L’ombra di Marcinkus sul caso Orlandi

L’ombra di monsignor Marcinkus, controverso presidente dello Ior, la banca vaticana, si staglia sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. Il cardinale polacco, protetto da Giovanni Paolo II quando l’alto prelato rimase coinvolto nel crack del Banco Ambrosiano, sarebbe il mandante del rapimento della 15enne scomparsa a Roma nel 1983. Almeno stando a quanto raccontato dalla supertestimone Sabrina Minardi, ex compagna di Enico De Pedis, boss della banda della Magliana, interrogata dai giudici di Roma titolari dell’inchiesta sulla sparizione della 15enne avvenuta nel 1983. Secondo le indiscrezioni sugli iterrogatori – la Minardi ha raccontato che la ragazza sarebbe stata uccisa e messa in una betoniera a Torvaianica – a prelevare la giovane cittadina vaticana, figlia di un dipendente della Santa Sede, sarebbe stato Renatino De Pedis su ordine di Marcinkus. Un racconto dai risvolti inquietanti che non spiega però come mai la donna abbia deciso di parlare proprio ora, dato che intervistata da Chi l’ha visto? nel 2006 aveva detto di non aver niente a che fare con il caso Orlandi. Continua a leggere