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RIGNANO, UDIENZA 14 NOVEMBRE: L’ORA DEGLI SPUTI

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I coniugi Scancarello

15/11/2009

Fuori del tribunale una lite tra due imputati e i genitori dei bambini che hanno denunciato gli abusi


FLAVIA AMABILEE’ andata come in fondo si temeva, questa seconda udienza preliminare per gli abusi denunciati dalle famiglie dei bambini che frequentano la scuola materna Olga Rovere. Due imputati, Gianfranco Scancarello e la moglie, sono entrati dall’ingresso principale del tribunale. I genitori erano lì, poco prima era già passata un’altra delle imputate ma non era accaduto. Gianfranco Scancarello, però, non si limita a passare, quando vede i genitori li apostrofa: ‘Bravi, siete stati proprio bravi!’ esclama, secondo il racconto dei legali della difesa dei genitori.
A quel punto la tensione esplode. Si arriva in un istante agli insulti e agli sputi. I due vengono accompagnati all’esterno del tribunale e pregati di entrare da un ingresso secondario. Ne approfitteranno più tardi per chiedere il trasferimento del processo per inquinamento ambientale. La richiesta verrà rifiutata: all’ambiente dei coniugi Scancarello non interessa nulla, a Tivoli nemmeno sapevano dell’udienza, davanti al tribunale non c’erano assembramenti se non il minimo indispensabile per un processo ad alto impatto mediatico.

Dentro il tribunale l’udienza è stata una sconfitta su tutti i fronti per gli imputati. Il pm Marco Mansi ha ribadito la richiesta di processo per tutti gli indagati per i presunti abusi sessuali. Il gup ha respinto tutte le eccezioni preliminari difensive. «L’udienza ha segnato un ulteriore passo in avanti per accertare la verità», hanno detto i legali di parte civile
Franco Merlino ed Antonio Cardamone. «La richiesta di rinvio a giudizio ha sottolineato la validità delle dichiarazioni di bambini e genitori, dei risultati degli incidenti probatori e dei riscontri oggettivi», ha aggiunto Carlo Taormina.
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Rignano, Udienza Preliminare: 19 famiglie parte civile, assenti gli imputati

 

 

 

 

 

Rignano, al via il dibattimento, parte civile i genitori di 19 bimbi

A Tivoli l’udienza preliminare per la vicenda dei presunti abusi sessuali che vedono coinvolti 21 bambini della scuola di Rignano Flaminio. Al vaglio la posizione delle tre ex maestre Patrizia Del Meglio, Silvana Magalotti e Marisa Pucci, dell’autore tv Gianfranco Cancarello e della bidella Cristina Lunerti. Ammessi come parti civili i genitori di 19 scolari

Il gup del tribunale di Tivoli Pierluigi Balestrieri ha ammesso la costituzione di parte civile di 19 famiglie di bambini, già alunni della scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio, che avrebbero subito abusi sessuali. Si tratta in particolare delle famiglie che ne hanno fatto istanza. Altre due famiglie (sono infatti 21 i piccoli che secondo l’accusa avrebbero subito molestie) hanno invece scelto di non costituirsi nel giudizio.

Le costituzioni sono avvenute nel corso dell’udienza preliminare durante la quale il gup è chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Marco Mansi dei cinque imputati e cioè delle maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti, Patrizia Del Meglio e del marito di quest’ultima, il produttore televisivo, Gianfranco Scancarello, nonché della bidella Cristina Lunerti. Per quest’ultima la procura aveva chiesto l’archiviazione ma il gip Elvira Tamburelli ha respinto l’istanza, disponendo l’imputazione coatta nei suoi confronti.

Sono finite invece in archivio le posizioni della maestra Assunta Pisani e del benzinaio cingalese Kelum Weramuni De Silva. Atti osceni, maltrattamenti in famiglia, sottrazione di persona incapace, sequestro di persona, violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minorenne, corruzione di minorenne, violenza sessuale di gruppo, atti contrari alla pubblica decenza. Questi i reati contestati agli indagati, a seconda delle singole posizioni processuali, accusati di aver “in concorso tra loro e con oggetti non identificati, in numero di cinque o più”, abusato di almeno 21 bambini. Ciò sarebbe avvenuto, per quanto concerne le tre maestre “con abuso di autorità o relazione domestica o di ufficio derivante dal fatto di essere in servizio quali maestre presso la scuola materna dell’istituto ‘Olga Rovere’ di Rignano Flaminio”.

Secondo la ricostruzione dell’accusa i piccoli sarebbero stati sottoposti “ad atti di sevizia e crudeltà”, nonché ad assistere o partecipare ad atti a sfondo sessuale, dopo averli portati fuori dalla “Olga Rovere” in orario scolastico. L’inchiesta culminò il 24 aprile del 2007 con l’arresto di sei indagati (Del Meglio, Lunerti, Pucci, Magalotti, De Silva Weramuni, Scancarello) sulla base di un’ordinanza emessa dal gip Elvira Tamburelli. Il tribunale del Riesame capitolino poi il 10 maggio successivo ne dispose la scarcerazione. Decisione, questa confermata, il 18 settembre successivo dalla Cassazione. Nel corso delle indagini furono svolti anche due incidenti probatori: uno vide coinvolti i minori presunte vittime di abusi, uno riguardò i numerosi oggetti sequestrati. Il primo in particolare riguardò l’acquisizione delle dichiarazioni dei bambini, previa valutazione della loro idoneità a testimoniare.

Prossima udienza, 14 novembre

Si pronuncerà il 14 novembre prossimo il gup Pierluigi Balestrieri sulle questioni preliminari sollevate dalle difese dei cinque imputati accusati di aver commesso abusi ai danni di bambini della scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio. Il gup si è infatti riservato di decidere in merito a tali eccezioni. L’udienza preliminare proseguirà poi a gennaio, con diverse udienze, al termine delle quali deciderà se rinviare a giudizio gli imputati come chiesto dalla procura di Tivoli. (omniroma.it)

(la repubblica 30 ottobre 2009)

 

PEDOFILIA: RIGNANO, DA OGGI IN TRIBUNALE SORTE 5 IMPUTATI

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(l’asilo Olga Rovere)

A due anni e mezzo dagli arresti, si terrà oggi, al Tribunale di Tivoli (Roma) l’udienza preliminare per i cinque presunti pedofili indagati per i presunti abusi sessuali commessi ai danni di almeno 21 bambini della scuola “Olga Rovere” di Rignano Flaminio. Tra i reati contestati, atti osceni, maltrattamenti verso minori, sottrazione di persona incapace, sequestro di persona, violenza sessuale aggravata dalla minore età delle vittime.

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Anoressia: 402 parti lese contro Waldo Bernasconi

EDIT
Si tiene oggi l’udienza preliminare del processo che lo vede accusato di truffa per 13 milioni di Euro

Si terrà oggi l’udienza preliminare del processo che vede come imputato Waldo Bernasconi, 64.enne di Lugano accusato dalla Procura di Como di abusi sessuali, truffa aggravata, associazione a delinquere ed esercizio abusivo della professione di medico. Le parti lese sono costituite da ben 402 persone, alle quali Bernasconi e i suoi nove collaboratori avrebbero sottratto quasi 13 milioni di euro in 10 anni di attività.

Il sedicente terapeuta ed i suoi complici hanno lavorato a Lugano e alla Cascina Respaù di Albate, nel Comasco, una clinica per pazienti con disturbi alimentari.

L’udienza di oggi, che giunge dopo oltre due anni di indagini, si terrà nell’aula della Corte d’Assise, l’unica aula sufficientemente capiente per contenere tutte le persone coinvolte.

ticino news 30 settembre 2009

Meredith, ultime battute: Raffaele scarica Amanda

Difesa Sollecito: sul gancetto del reggiseno di Mez ci sono tracce di Dna non solo di Raffaele ma anche di Amanda e Rudy.
Al via le repliche delle parti Attesa per la sentenza di Guede
Al via la replica dei pm, le contro-repliche delle parti civili e delle difese dei tre imputati per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, che di fatto precedono il verdetto del rito abbreviato per Rudy Guede e la decisione sul rinvio a giudizio di Amanda e Raffaele

Il gioco al massacro tra le difese dei tre imputati rafforza l’impianto accusatorio. E quindi l’accusa ribadirà: è stata Amanda a sgozzare Mez e Rudy – che ha tentato di violentarla – e Raffaele hanno bloccato la studentessa inglese. Continua a leggere

Sollecito: “Io resto in prigione e fanno uscire chi stermina la famiglia”. La difesa: “Nessun indizio contro di lui”

ALESSANDRA CRISTOFANI
PERUGIA
Raffaele Sollecito, accusato dell’omicidio di Meredith Kercher, ha indirizzato il suo epistolario dal carcere ternano di Sabbione al mensile del suo paese natale, «La piazza di Giovinazzo», che periodicamente pubblica le sue lettere. Al direttore del periodico, Sergio Pisani, Sollecito racconta di sé, della sua vita dietro le sbarre, dei sogni ricorrenti, di reminiscenze d’infanzia. Alla gente della sua terra, il litorale dei trulli tra Bari e Molfetta, Solly, così come il neo-laureato pugliese viene indicato nei cartelli di solidarietà esposti anche sulla tangenziale, dice di essere innocente. «Almeno fino a prova contraria», aggiunge di seguito tra due virgole. Continua a leggere

Meredith: Sequestrato servizio TG sull’udienza preliminare. Le arringhe della difesa

Sequestrato servizio di Studio Aperto sull’udienza

ROMA (22 ottobre) – La polizia ha sequestrato stamani il servizio trasmesso lunedì scorso da Studio Aperto nel quale è stato proposto l’audio di alcuni passaggi dell’udienza preliminare per l’omicidio di Meredith Kercher, quella di sabato scorso dedicata alla requisitoria dei pm e durante la quale Amanda Knox ha rilasciato una dichiarazione spontanea. Gli inquirenti ipotizzerebbero il reato di turbativa di pubblico servizio. Continua a leggere

La Knox intercettata in cella: “I miei incontri con Rudy”

Cronache Il rapporto tra gli accusati
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

PERUGIA – Sono quattro gli incontri tra Amanda Knox e Rudy Guede. È lei stessa a raccontarlo: il venti novembre, in un colloquio in carcere con i genitori. Amanda – che insieme con l’ivoriano e con Raffaele Sollecito è accusata di aver ucciso il primo novembre di un anno fa la studentessa inglese Meredith Kercher – risponde alla mamma e al papà che le chiedono se lei abbia mai visto quello che, all’epoca, viene chiamato «il quarto uomo»: «Sì, io questo quarto uomo lo conosco anche se non bene. L’ho visto prima con i vicini di casa del piano di sotto, è venuto una volta con i vicini… E poi anche una sera che ero sempre con i vicini di casa, in centro, ci siamo imbattuti in lui… E poi l’ho visto una volta al campetto di basket e penso di averlo visto ancora quando ero al lavoro». Continua a leggere

Rudy, scontro fra testimoni al processo. I legali chiedono l’assoluzione

Il rito abbreviato si preannuncia un possibile scontro fra i testimoni. Il 26 (Raffaele, martedì assente, ha annunciato che ci sarà) saranno ascoltati i primi tre, il 27 invece è prevista la deposizione della dottoressa Stefanoni, la biologa della Scientifica, chiamata a deporre direttamente dal giudice

Perugia, 18 seteembre 2008 – Rudy Guede punta su tre testimoni. Uno da ‘screditare’: Herman Kokomani che dice di averlo visto insieme ad Amanda Knox e a Raffaele Sollecito davanti al casolare di via della Pergola. Un altro, l’amico, che dovrà raccontare che il cestista ivoriano gli manifestò, dalla Germania, la volontà di tornare per chiarire che lui con il delitto non c’entra. E poi la maestra delle elementari. Continua a leggere

Delitto Perugia. Rudy a giudizio, c’è un nuovo teste. E’ un giovane somalo

Rito abbreviato per Guede. Un giovane somalo: cercava di aggredire le ragazze

Udienza preliminare, niente manette per la Knox. Assente Sollecito

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI PERUGIA – Amanda Knox arriva in tribunale scortata da due guardie, lo sguardo fisso, le mani libere. Dietro c’è Rudy Hermann Guede, i polsi stretti nelle manette, la solita aria dinoccolata. Trattamento diverso, così come diverso è il loro destino processuale. Perché all’apertura dell’udienza preliminare Rudy chiede e ottiene di essere giudicato con rito abbreviato. Continua a leggere