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MEREDITH:IL DESTINO DI AMANDA E RAFFAELE SI CONOSCERA’ A MEZZANOTTE

DI WILDGRETA

A mezzanotte del 4 dicembre 2009, verrà letta la sentenza sull’omicidio di Meredith Kercher.Tutti, parenti degli imputati e di Meredith, si dicono fiduciosi nella giustizia.L’Italia non si è divisa come in altri casi famosi fra innocentisti e colpevolisti, perchè i dubbi sono molti.Sembra che in questo processo manchi qualcosa, ma non riesci a capire cosa. Anche a Garlasco c’è la medesima sensazione: manca qualcosa. Speriamo che i giudici abbiano le idee più chiare di tanti di noi. Di seguito, le ultime battute del processo, con le dichiarazioni spontanee di Amanda e Raffaele.

Meredith, Raffaele: ridatemi la mia vita . Amanda: temo la maschera da assassina

Dichiarazioni spontanee degli imputati al processo a Perugia

Legale famiglia Kercher: uccisa perché conosceva aggressori

La madre di Amanda: ho una grande fiducia nei giudici e nella giuria

PERUGIA (3 dicembre) – Raffaele Sollecito chiede di riavere di nuovo la sua vita: «Sono innocente». Amanda Knox ha «paura della maschera di assassina» che le è stata attribuita. Queste le dichiarazioni spontanee rese dai due imputati nel processo per la morte di Meredith Kercher.

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AMANDA, L’IRA DAL CARCERE: «RITIRATE IL LIBRO SU DI ME»

Amanda Knox, la giovane americana in carcere a Perugia con l’accusa di aver ucciso Meredith Kercher, ha presentato un ricorso al Garante della Privacy e al Tribunale civile di Milano chiedendo il sequestro del libro scritto dall’inviata del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini sulla vicenda della studentessa inglese e un risarcimento di 500mila euro. Secondo la giovane di Seattle, i contenuti potrebbero «ostacolare e rendere irrimediabilmente impossibile la celebrazione di un giusto processo» in quanto la Corte d’assise (tra i cui componenti vi sono anche giudici popolari) che dovrà giudicarla potrebbe essere influenzata dal libro stesso. La prima udienza davanti alla Corte d’Assise di Perugia è in programma venerdì: Amanda Knox è stata rinviata a giudizio assieme all’ex fidanzato Raffaele Sollecito con l’accusa di omicidio e violenza sessuale, mentre l’ivoriano Rudy Hermann Guede è già stato condannato a 30 anni con il rito abbreviato.

Meredith e Rudy davanti a casa: le ultime immagini in un video

Il filmato trasmesso da Studio Aperto

Guarda il video

Le ultime immagini di Meredith Kercher e Rudy Guede davanti alla casa dell’omicidio: è un’esclusiva di Studio Aperto, che le ha mostrate nell’edizione del Tg di Italia Uno. Si tratta di un filmato ripreso dalla telecamera di un parcheggio a Perugia. Meredith era in compagnia del senegalese e i due stavano tornando a casa verse le ore 20.53 del primo novembre 2007. Il video smentisce il racconto del supertestimone albanese Hekuran Kokomani.Il teste avrebbe visto insieme dopo il delitto Rudy, Raffaele e Amanda: l’uomo dice di ricordare perfettamente che quella notte pioveva a dirotto. Ma le immagini del video mostrano che non pioveva. Continua a leggere

Perugia: i sopralluoghi nella casa dell’omicidio di Meredith

Il sopralluogo dei legali di Sollecito
“Un solo soggetto in casa”

Giulia Bongiorno, Marco Brusco e Luca Mauri, avvocati di Raffaele Sollecito, hanno passato 25 minuti nella casa del delitto. Dopo il sopralluogo il pool non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale ma ha sottolineato la facilità d’accesso all’abitazione e si è detto certo che sulla scena dell’omicidio vi fosse una sola persona. Quest’ultima affermazione in particolare ha indignato i legali di Rudy Guede Continua a leggere

Omicidio Meredith: «Amanda è innocente e lo dimostreremo»

Per assoldare i migliori legali hanno ipotecato casa e smobilitato i fondi pensione

I genitori della ragazza accusata dell’omicidio di Meredith: «Troppi lati oscuri, quelle prove non reggono»
MILANO – Quello che avevano da parte l’hanno ormai speso. Così, per continuare a stare al fianco della figlia e a sostenerne l’innocenza, hanno smobilitato i loro fondi pensione e gli investimenti immobiliari. Kurt Knox e l’ex moglie Edda Mellas, non si rassegnano all’idea che la loro Amanda possa essere veramente responsabile della morte di Meredith Kercher, uccisa a Perugia la notte del 2 novembre dello scorso anno. E per cercare di dimostrarlo anche in sede processuale hanno messo insieme fino all’ultimo dollaro possibile per assoldare un team di avvocati, esperti forensi e consulenti superspecializzati che possano, con tutti i mezzi investigativi e legali a loro disposizione, scagionare la ragazza dall’accusa di avere avuto un ruolo attivo, assieme al fidanzato Raffaele Sollecito e all’ivoriano Rudy Hermann Guede, nella morte della sua ex coinquilina. Continua a leggere

Mez, le foto della casa del delitto e le carte dei pm


In esclusiva su Tgcom le carte dei pm e le fotografie
L’hanno violentata, strozzata e sgozzata per poi lasciarla morire dissanguata e al tempo stesso soffocata dal suo sangue. Poi hanno inscenato un tentativo di furto e occultato le prove. Sono queste le motivazioni che si leggono nelle conclusioni delle indagini sul delitto di Meredith Kerchner a Perugia. Tgcom ha ottenuto le carte che, secondo l’accusa, inchiodano Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudi Guede.In esclusiva vi possiamo far vedere anche le immagini scattate dalla polizia scientifica il giorno dopo il delitto. Si vedono le analisi fatte col luminol: sono e piedi e appartengono ai tri indagati. Ma sono altre le foto più drammatiche. Quelle realizzate nel bagno della casa dove vivevano Meredith e le sue amiche. E poi gli scatti fatti nella stanza della vittima poche ore dopo l’efferato delitto.

Una stanza, quella di Meredith, messa a soqquadro, secondo i pm, da Raffaele e Amanda nel tentativo di simulare un furto. E poi a terra c’è lei, il corpo senza vita di Meredith coperta da un piumone. Vicino al cadavere la sua biancheria intima sporca di sangue. E poi la chiazza dove la ragazza britannica è stata lasciata a morire dopo essere stata colpita alla gola con un coltello.

Sulle pareti le foto, quelle che ormai tutti conoscono e che ci hanno fatto imparare il volto di Mez. Infine il bagno: sul tappeto una traccia di sangue a forma di piede. E il rubinetto, anche qui con tracce ematiche che hanno un nome e un cognome grazie al Dna: Amanda Knox. E sarebbero proprio le tracce lasciate in bagno ad aver incastrato, sempre secondo i pm, i tre indagati. Un pezzo di carta igienica ripescato nel water indica che in quella casa c’era anche Rudi Guede. A tutto questo si aggiunge la testimonianza di un albanese che quella notte dice di aver visto fuori dalla casa di via della Pergola Amanda e Raffaele. Lei era armata di coltello e lo ha anche minacciato. Insomma, l’accusa ha mostrato tutti i suoi colpi. La parola passa ai giudici e alla difesa dei tre indagati.

Foto  appartamento 1

Foto appartamento 2

Foto appartamento 3

Foto appartamento 4

Foto appartamento 5

Tutte le immagini

Delitto Perugia. A settembre l’udienza per Amanda, Raffaele e Rudy

sabato 12 luglio 2008
Il rinvio a giudizio di Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guede per l’omicidio di Meredith Kercher è stato chiesto dalla procura di Perugia. Gli atti sono stati inviati al gip che dovrà ora fissare la data dell’udienza preliminare.
di Francesco Schiano

COLPEVOLI DI OMICIDIO? – Dalla procura di Perugia, i pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi richiedono il rinvio a giudizio. Un’azione portata avanti nell’ordine della preannunciata chiusura delle indagini nei confronti dei tre imputati. Nella richiesta di rinvio Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Hermann Guede verrebbero indicati, in concorso, come responsabili dell’assassinio della studentessa inglese Meredith Kercher (nella notte tra il primo e due novembre 2007). Causa della morte: strangolamento e profonda lesione al collo con un’arma da punta e taglio. Continua a leggere

Delitto Perugia. Sindacato polizia accusa. Avvocato Sollecito replica

22 giugno 2008 – Il “Sap” (sindacato autonomo di polizia) sta valutando l’ipotesi di costituirsi parte civile nella vicenda della studentessa inglese Meredith Kercher uccisa a Perugia. “Dalle intercettazioni diffuse dai giornali emerge un quadro sempre più inquietante”, afferma – in una nota – il portavoce nazionale del Sap, Massimo Montebove. “Qui non si parla solo di pressioni – prosegue – per far trasferire i poliziotti della squadra mobile di Perugia. Ci sono anche esplicite minacce di morte nei confronti di alcuni operatori”. “Come prima organizzazione sindacale autonoma del Comparto sicurezza italiano – prosegue Montebove – riteniamo doveroso intraprendere ogni strada per tutelare il personale ed in queste ore i nostri legali stanno valutando l’ipotesi di costituirci come parte civile. Se sarà necessario, siamo pronti anche ad azioni di protesta clamorose per difendere i poliziotti della Squadra mobile di Perugia”.Replica a distanza di qualche ora dell’avvocato della famiglia Sollecito. Sostiene che è prematuro ipotizzare una costituzione di parte civile del Sap “possibile solo in caso di un’eventuale imputazione che al momento non c’è”. Parla l’avvocato Luca Maori, difensore di Raffaele Sollecito e legale di alcuni dei suoi più stretti familiari. Il legale parla di “strumentalizzazione da parte dell’organizzazione sindacale”. “Sono state propagate – ha sostenuto l’avvocato Maori – conversazioni private di persone oneste. Con un atteggiamento che è più consono a uno Stato totalitario che a uno democratico come dovrebbe essere invece questo”. Il legale si é quindi augurato che “il Parlamento metta fine a questa vergognosa situazione limitando la pubblicazione delle intercettazioni e regolamentando il loro uso che non deve essere più lasciato all’arbitrio di pochi”.(fonte Ansa)

Perugia, omicidio Meredith: imminente chiusura indagini

Regioni – Umbria
La studentessa inglese fu uccisa nella sua abitazione la notte tra 1 e il 2 novembre 2007In carcere si trovano la sua coinquilina americana, Amanda Knox, lo studente pugliese Raffele Sollecito e l’ivoriano Rudy Hermann Guede. E’ uscito invece definitivamente di scena il musicista congolese Patrick Lumumba Diya

Perugia, 17 giu. – (Adnkronos) – Sembra ormai vicina la chiusura delle indagini, da parte del pubblico ministero, Giuliano Mignini, per l’inchiesta sull’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, uccisa nella sua abitazione di Via della Pergola, la notte tra il primo e il due novembre scorso. In carcere, per l’omicidio della giovane ragazza, si trovano la sua coinquilina americana, Amanda Knox, lo studente pugliese Raffele Sollecito e l’ivoriano Rudy Hermann Guede. E’ uscito invece definitivamente di scena il musicista congolese Patrick Lumumba Diya per il cui procedimento il gip, Claudia Matteini, ha disposto l’archiviazione nei giorni scorsi.

Il sostituto procuratore, Giuliano Mignini, sembra stia concludendo gli ultimi atti, per chiudere l’indagine gia’ nei prossimi giorni. Intanto, oggi, tramite il suo legale, l’avvocato Letizia Magnini, la proprietaria del casolare dove e’ avvenuto l’atroce delitto ha smentito di voler vendere nell’immediato il casolare, come riporta, invece, questa mattina un quotidiano locale. L’abitazione si trova ancora sotto sequestro.

Tacopina, da Porta a Porta per il delitto di Perugia al Bologna Calcio.

Calcio, Bologna: una cessione misteriosa.

di Wildgreta

Joe Tacopina, celebre in Italia per una telefonata fatta a Porta a Porta sull’omicidio di Meredith Kercher a Perugia, ha comprato il Bologna appena tornato in Serie A. A Bologna la definiscono una “cessione misteriosa”. Di Tacopina si era parlato anche come intermediario di Soros per un’ipotetica cessione della Roma. Le domande che i cronisti non si sono fatti e che, quindi, non hanno trovato una risposta, sono però ancora molte. Innanzitutto, i legali di Amanda Knox, Della Vedova e Ghirga  hanno smentito categoricamente che Tacopina sia l’avvocato di Amanda. Nella telefonata da Vespa, fatta in una puntata di alcuni mesi fa, Tacopina ha affermato a più riprese di non conoscere gli atti del processo Kercher, in quanto se ne era interessato solo per un network americano. Non ha però mancato di far arrabbiare in diretta i legali degli altri indagati di Perugia, avventurandosi in varie ipotesi investigative. A più riprese uno dei legali, mi pare fosse quello di Rudy Guede, gli ha chiesto se avesse letto gli atti e lui ha sempre risposto di no, ma che non avrebbe mancato di farlo in futuro. A Porta a Porta era stato presentato come nuovo legale di Amanda ma, a distanza di qualche mese, questa notizia viene smentita. In questi ultimi due mesi, Tacopina è stato in Italia alcune volte, ma non pare sia mai passato per Perugia e i giornalisti (su rivelazioni del New York Post e NY Daily news) erano convinti che fosse qui per l’acquisto della Roma. Nell’intervista che segue, Tacopina afferma di essere stato molto spesso in Italia nell’ultimo anno, e di essere stato avvicinato da cinque squadre di calcio, tra le quali alla fine ha scelto il Bologna perchè, a suo avviso, ha le maggiori possibilità di crescita. Si trasferirà in Italia con tutta la famiglia e vivrà a Bologna per seguire da vicino la squadra. Nella sua carriera di avvocato ha difeso diversi personaggi  noti, tra cui Giorgio Chinaglia accusato di truffa  ed è stato nel collegio difensivo di Michael Jackson accusato di pedofilia, potete leggere qui l’articolo . Dettagli sull’operazione Bologna e sul ruolo di TACOPINA, li trovate qui. In sintesi, però, non è chiaro se Tacopina sia mai stato avvocato di Amanda Knox, perchè è stato presentato come uomo di fiducia di Soros, se pare fosse solo un rappresentnte di una società di intermediazione, se sia un avvocato così importante e come si faccia da una telefonata a Porta a Porta a rivoluzionare la propria vita. Conosco persone che sono intervenute telefonicamente da Vespa diverse volte, senza che questo che incidesse minimamente sul corso delle loro esistenze.

In fondo al post altri articoli su Tacopina, la Roma e il Bologna.

Joe Tacopina: “Via al nuovo stadio”. Quattro sedi: Funo in prima linea
L’americano che ha comprato il club rossoblù: “Sono stato al Dall’Ara varie volte, così non va” Continua a leggere