Archivio | marzo 2010

Pedofilia, rinviato a giudizio ex parroco di San Nicola Manfredi

Svelato il nome del prete rinviato a giudizio ieri per pedofilia. Lo fa il Mattino, edizione di Benevento del 25 marzo 2010

http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20100325&ediz=BENEVENTO&npag=29&file=obj_2090.xml&type=STANDARD  25/03/2010

Rinvio a giudizio di un sacerdote che fino allo scorso anno era parroco a San Nicola Manfredi. L’imputazione è di molestie sessuali nei confronti di due bambini di 13 e 14 anni. Il sacerdote Jesus Vasquez di 55 anni di nazionalità peruviana, e dell’ordine dei domenicani è stato rinviato a giudizio dal Gip Flavio Cusani. Il processo si svolgerà il prossimo 29 giugno davanti al secondo collegio. L’imputato è stato difeso da Umberto Del Basso De Caro e le parti civili, i genitori dei ragazzi, sono assistite da Angelo Leone e Sergio Rando. Nello scorso anno ci sono state le denunce dei genitori dei due bambini che sono residenti a S. Nicola Manfredi, e che frequentavano la parrocchia. Sono pertanto scattate le indagini della speciale sezione della Squadra Mobile che segue i reati compiuti ai danni dei minori. Sono stati ascoltati non solo i bambini, ma anche altre persone. Sono state raccolte testimonianze da parte di ragazzi fatti oggetto di attenzioni particolari da parte del sacerdote. Alla fine ne è scaturita una informativa alla Procura della Repubblica che a conclusione delle indagini ha chiesto il rinvio a giudizio del sacerdote, che per oltre quindici anni è stato impegnato nella parrocchia di San Nicola Manfredi. Al momento della presentazione delle denunce la stessa Curia arcivescovile ha sollevato il sacerdote dall’incarico a San Nicola Manfredi, sostituendolo con altro parroco proveniente da Pannarano. Il sacerdote indagato è stato anche sostituito nella sua attività di docente di religione che svolgeva presso una scuola media della città e ha lasciato il Sannio per altra località. Una rimozione che aveva suscitato enorme clamore e non solo nel centro sannita.

CHIESA E PEDOFILIA, THE GUARDIAN: IL VATICANO IN GUERRA CONTRO IL MONDO

Pedofilia, The Guardian: Italia-Vaticano contro il resto del mondo

ROMA (27 marzo) – Sulla questione pedofilia «è guerra tra Vaticano e resto del mondo», titola un articolo del quotidiano inglese The Guardian, riprendendo una dichiarazione dell’arcivescovo di Acerra monsignor Antonio Riboldi.

Il giornale londinese dà ampio spazio ai recenti casi di abusi emersi in ambito ecclesiastico sottolineando che «c’è una forte differenza tra la visione dell’Italia e della Santa Sede e quella degli altri Paesi».

Nell’articolo si fa riferimento a un sondaggio promosso in Germania dalla rivista Stern, secondo cui, dopo lo scoppio dello scandalo pedofilia, la fiducia in Benedetto XVI «è crollata, dalla fine di gennaio, dal 62% al 39%.

Dall’altro lato, scrive The Guardian, le opinioni sono diverse con il vaticanista italiano Sandro Magister che sul suo sito sostiene come »le critiche al pontefice hanno rafforzato la sua autorità, sia rispetto ai vescovi sia rispetto ai fedeli«. Ratzinger, aggiunge Magister, sta uscendo dallo scandalo »più forte di prima, come un uomo molto deciso che è visto dalla Chiesa come colui che ha fatto più di ogni altro per combattere la piaga della pedofilia».

Secondo il Guardian, tuttavia, oltre i confini italiani le impressioni sono ben diverse. Il britannico Michael Walsh, autore e biografo cattolico, ritiene che il pontefice «è destinato a subire danni. Lo scandalo si sta pian piano avvicinando a lui». E – conclude Walsh – il caso degli abusi influenzerà anche la visita in Gran Bretagna del pontefice: «Qui non è popolare e non penso avrà una calda accoglienza».

iL mESSAGGERO 27 MARZO 2010

Don Ruggiero Conti, Marazzita: incriminare vescovo Reali e monsignor Galli

ROMA (27 marzo) – «Chiederemo di incriminare il vescovo Gino Reali e monsignor Carlo Galli». È quanto affermano Roberto Mirabile e Nino Marazzita , presidente e avvocato dell’associazione antipedofilia La Caramella Buona, parte civile e difensiva al processo contro don Ruggero Conti, ex parroco a Roma accusato di atti di pedofilia perpetrati per trenta anni.

«Chiedo inoltre al Papa un incontro personale – continua Roberto Mirabile – per dirgli che abbiamo lungamente cercato sostegno con incontri nelle gerarchie vaticane, prima di avvisare i carabinieri del caso don Conti». «Dopo diversi appuntamenti – precisa il presidente de La Caramella Buona – nel luglio del 2007 siamo stati anche al Santo Uffizio, inutilmente. Nel frattempo, secondo le indagini dei carabinieri, il parroco ha continuato ad abusare, fino all’arresto avvenuto nel giugno del 2008. Ben un anno dopo il nostro incontro».

Secondo quanto riportato dall’associazione «il vescovo Gino Reali nell’interrogatorio del dicembre 2008 al pubblico ministero Francesco Scavo ha ammesso di aver avuto notizie di reato ma che non poteva dare retta a tutte le parole. Monsignor Carlo Galli, decano a Legnano nel milanese, come il vescovo è ripetutamente accusato dalle vittime di non aver fatto nulla una volta informato dei fatti» conclude la nota.

iL MESSAGGERO 27 MARZO 2010

ELISA CLAPS: CRIMINOLOGO,INDAGHEREI SU PISTA SETTE SATANICHE

Note di Wildgreta: alcuni criminologi fanno spesso riferimento alle sette sataniche quando si è in presenza di omicidi misteriosi.Quando però capitano casi in cui testimoni o vittime sopravvissute parlano di riti satanici, sono sempre pronti a dire che si tratta di racconti inverosimili.Allora mi piacerebbe sapere, secondo loro le sette sataniche sono diffuse o no nel nostro paese?

ELISA CLAPS: CRIMINOLOGO,INDAGHEREI SU PISTA SETTE SATANICHE

‘La Basilicata e’ una terra molto vicina e soggetta a culti esoterici e satanici’. Lo sottolinea il criminologo Francesco Bruno in merito al caso di Elisa Claps. ‘Il fatto che vengano tagliate ciocche di capelli e il corpo della ragazza messo in una chiesa – spiega sul sito Pontifex – potrebbe spingere verso questa direzione che io non scarterei’. In merito, Bruno rileva che ‘sono stati compiuti accertamenti con tanto, troppo ritardo e le indagini sono risultate approssimative’. Per quanto riguarda l’attuale indagato, ‘i riscontri, salvo che compaiano nuovi elementi, appaiono deboli. Chi poteva avere accesso liberamente ad un’ area tanto riservata della chiesa? Non credo l’indagato’ .

Don Ruggero, testimonianze al processo:”Fui molestato 30 anni fa”

Molestato 30 anni fa da don Ruggero

ANCORA testimonianze al processo contro don Ruggero Conti, ex parroco della chiesa della Natività di Maria Santissima, in via di Selva Candida, arrestato il 30 giugno 2008 con l’ accusa di aver abusato sessualmente di «almeno sette bambini affidati alle sue cure». A parlare, questa volta, un quarantenne di Legnano, che una trentina di anni fa, quando il “don” non era ancora tale ma insegnava educazione sessuale in un istituto tecnico della cittadina lombarda, venne sessualmente molestato da Conti. L’ udienza si è tenuta a porte aperte, a differenza delle prime quattro: i sostenitori di don Ruggy (come lo chiamano) entrano ed escono.

Lui stesso – ai domiciliari da dicembre per motivi di salute nonostante la legge del 23 aprile 2009 escluda i domiciliari per i cosiddetti sex offenders – non sta fermo un attimo: distribuisce baci e abbracci ai suoi fan, stringe le mani, saluta. Un silenzio carico di tensione cala in aula quando P. F. prende la parola per raccontare quello che avrebbe «voluto dimenticare per sempre. Non mi è stato possibile perché quando domandai a mia moglie di sposarmi, lei mi propose di far celebrare la funzione a don Conti che aveva preso i voti da poco. E allora ho dovuto ricordare». P. F. è arrivato in aula dopo aver contattato l’ associazione La caramella buona – che si occupa di lotta alla pedofilia- prima associazione ad essere ammessa quale parte civile in un procedimento di questo genere.

Il presidente Roberto Mirabile a ottobre, insieme al pm Francesco Scavo e a Mario Staderini che si è costituito parte civile al posto del Comune, ha ricevuto una lettera con un’ apologia della pedofilia: nelle tre buste c’ erano anche altrettanti proiettili.

– RORY CAPPELLI

Repubblica — 27 febbraio 2010 pagina 13 sezione: ROMA

REGIONALI, LERICI (CANDIDATA IDV): RENDERE SICURI ASILI E MATERNE

telecamera.jpg (400×398)

CANDIDATA IDV: “AFFRONTARE ANCHE DRAMMA VIOLENZA SULLE DONNE”.

(DIRE) Roma, 15 feb. – “Rendere sicure le scuole materne e gli asili”. E ancora: “Ci sono tante donne maltrattate, a cui vengono anche sottratti i figli: e’ un altro problema da affrontare”. Roberta Lerici e’ agguerrita quando parla di due dei temi che piu’ le stanno a cuore. Gia’ responsabile dei rapporti con le istituzioni dei genitori di Rignano Flaminio, oggi a capo del dipartimento politiche per l’infanzia e stalking dell’Idv, e’ candidata dall’Italia dei valori al Consiglio regionale del Lazio.

“Dopo quanto successo a Rignano Flaminio, dove vivo tuttora- racconta la Lerici all’agenzia Dire- mi sono tanto impegnata per la sicurezza dei bambini nelle scuole materne. Quella di Rignano e’ stata una vera tragedia, per me e’ fondamentale rendere sicuri anche gli asili. Dobbiamo evitare maltrattamenti, programmare una serie di iniziative di controllo. I bambini non vanno abbandonati, e penso sia necessario mettere telecamere interne alle strutture”. E non solo. Continua a leggere