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PEDOFILIA, 15 ANNI A DON RUGGERO CONTI PER ABUSI SU SETTE BAMBINI

I PARROCCHIANI LO DIFENDONO SU FACEBOOK:

Sul gruppo aperto dai sostenitori dell’innocenza di don Ruggero, è apparsa a sorpresa la notizia della condanna, accompagnata dalla frase “LA GIUSTIZIA ESISTE PER TUTTI”. La risposta, però arriva subito dopo, ed è molto piccata:”che ce fai te su sto gruppo brutto stronzo???.Poi, c’è qualcuno che cerca di mettere pace tra i due:” FARE DEL BENE A MOLTI NON SIGNIFICA FARE DEL BENE A TUTTI”

Giovedì 03 Marzo 2011 – 18:20

ROMA – Ha abusato di sette ragazzini minorenni, nell’arco di dieci anni, tra il 1998 e il maggio del 2008. Arrestato nel giugno di tre anni fa, è stato oggi condannato don Ruggero Conti, ex parroco della Natività di Maria Santissima a Roma. I giudici della VI sezione del tribunale penale collegiale gli hanno inflitto una condanna di 15 anni e 8 mesi di reclusione. Il sacerdote è stato condannato per tutte le contestazioni, tranne che per un episodio per il quale il tribunale ha dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. I giudici, presieduti da Francesca Russo, hanno anche stabilito che l’imputato risarcisca in sede civile le parti offese costitute in giudizio, stabilendo intanto una provvisionale immediatamente esecutiva pari complessivamente ad oltre 200mila euro. Don Ruggero è stato anche condannato a pagare una multa di 42mila euro. Nessun commento è stato fatto alla lettura della sentenza dal prete.

PARROCCHIANI LO DIFENDONO «L’hanno messo in croce come Gesù Cristo». Questi alcuni dei commenti dei parrocchiani venuti a sostenere don Ruggero Conti alla lettura della sentenza di condanna emessa nei confronti del sacerdote. I parrocchiani si sono sfogati contro il tribunale e contro la stampa: «Giustizia è stata fatta», hanno commentato ironicamente. «Meno male che c’è una giustizia divina». «Un grande errore giudiziario». I fedeli sono stati tutti vicini a don Ruggero fino dalla mattina, quando è iniziata l’udienza. Poi si sono anche riuniti in preghiera durante la camera di consiglio. Tra le file dei presenti in aula, defilati anche alcuni poco convinti dell’innocenza del prete, che hanno lasciato il tribunale in silenzio, senza farsi notare.

VITTIMA: NON FARA’ PIU’ MALE A NESSUNO «Dopo tutto quello che mi ha fatto a questo punto me lo aspettavo, ho sempre avuto fiducia nella giustizia. Speriamo che così non faccia più male a nessuno». Questo quanto riferito all’avvocato di parte civile, Fabrizio Gallo, da una delle vittime degli abusi da parte di don Ruggero Conti. Per il legale oggi «abbiamo perso tutti, una sentenza che colpisce le parti offese irrimediabilmente segnate da questa vicenda e, ovviamente, anche l’imputato che si farà il carcere». Secondo Gallo «il processo ha dimostrato che i fatti sono veri e che quindi le vite di molte persone sono irrimediabilmente distrutte. Mi auguro che la chiesa prenda una soluzione e tenda a risarcire le parti offese che sono state abbandonate, nessuna ha teso una mano per chiedere scusa o aiutarli»

http://www.leggo.it/articolo.php?id=109763&sez=ITALIA

DON RUGGERO CONTI: SFILANO I TESTIMONI A FAVORE

Messaggero Cronaca di Roma di mercoledì 20 ottobre 2010, pagina 35
Sfilano i testimoni in favore di don Ruggero

di De Santis Giulio

Il vescovo: «Sono contento di avergli dato i voti» Sfilano i testimoni in favore di don Ruggero Il parroco accusato di pedofilia difeso anche da persone amiche dei presunti molestati di GIUIJO DE SAN IS «Don Ruggero Conti è un padre di cui fidarmi e un amico con cui confidarmi. Mi manca».

Ieri i suoi ragazzi hanno descritto così il parroco di Selva Candida, accusato di aver violentato sette minorenni tra il 1998 e il 2008. Ventisette testimoni della difesa hanno sfilato per otto ore davanti ai giudici della sesta sezione collegiale. Tutti pronti a mettere le mani sul fuoco sulla integrità morale del sacerdote, Imito in carcere nel 2008 dopo le denuncie delle sette presunte vittime di abusi sessuali. Violenze che, secondo il pubblico ministero Francesco Scavo, il parroco avrebbe compiuto mentre guidava la chiesa della Natività di Maria Santissima. CONTINUA A LEGGERE

 

Pedofilia, don Ruggero Conti: Denunciato monsignor Reali per favoreggiamento

Denunciato monsignor Reali  "Coprì gli abusi di don Ruggero"

“Coprì gli abusi di don Ruggero”.E’ la prima volta in Italia che un vescovo viene denunciato da una delle vittime, ma non è la prima volta che i vescovi vengono indagati per favoreggiamento nei confronti di sacerdoti processati per pedofilia.

Per leggere l’articolo su don Ruggero, cliccate qui.

Don Ruggiero Conti, Marazzita: incriminare vescovo Reali e monsignor Galli

ROMA (27 marzo) – «Chiederemo di incriminare il vescovo Gino Reali e monsignor Carlo Galli». È quanto affermano Roberto Mirabile e Nino Marazzita , presidente e avvocato dell’associazione antipedofilia La Caramella Buona, parte civile e difensiva al processo contro don Ruggero Conti, ex parroco a Roma accusato di atti di pedofilia perpetrati per trenta anni.

«Chiedo inoltre al Papa un incontro personale – continua Roberto Mirabile – per dirgli che abbiamo lungamente cercato sostegno con incontri nelle gerarchie vaticane, prima di avvisare i carabinieri del caso don Conti». «Dopo diversi appuntamenti – precisa il presidente de La Caramella Buona – nel luglio del 2007 siamo stati anche al Santo Uffizio, inutilmente. Nel frattempo, secondo le indagini dei carabinieri, il parroco ha continuato ad abusare, fino all’arresto avvenuto nel giugno del 2008. Ben un anno dopo il nostro incontro».

Secondo quanto riportato dall’associazione «il vescovo Gino Reali nell’interrogatorio del dicembre 2008 al pubblico ministero Francesco Scavo ha ammesso di aver avuto notizie di reato ma che non poteva dare retta a tutte le parole. Monsignor Carlo Galli, decano a Legnano nel milanese, come il vescovo è ripetutamente accusato dalle vittime di non aver fatto nulla una volta informato dei fatti» conclude la nota.

iL MESSAGGERO 27 MARZO 2010

Pedofilia, Don Ruggero Conti: Interrogazione Parlamentare PDL E PD

Di Wildgreta

In questa interrogazione, l’on. Renato Farina del PDL,  e l’on.Nazareno del PD si chiedono come mai don Ruggero Conti sia ancora in carcere, nonostante le sue condizioni di salute non siano compatibili con il regime carcerario.

Testo Interrogazione

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04912

Dati di presentazione dell’atto

Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 242 del 09/11/2009

Firmatari

Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/11/2009

Elenco dei co-firmatari dell’atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FARINA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA’ 09/11/2009
Destinatari

Ministero destinatario:

  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Stato iter:

IN CORSO

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04912

presentata da

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO
lunedì 9 novembre 2009, seduta n.242
OLIVERIO e RENATO FARINA. –

Al Ministro della giustizia.

– Per sapere – premesso che:

la legge 23 aprile 2009, n. 38, prevede l’esclusione degli arresti domiciliari per chi è imputato in attesa di giudizio per delitti connessi a violenze sessuali (sex offenders);

il carcerato don Ruggero Conti sarebbe stato detenuto all’ospedale Pertini nel reparto carcerario in condizione detentiva paradossalmente peggiorativa rispetto al carcere di Regina Coeli;

don Ruggero Conti versa in cattive condizioni di salute, in quanto è affetto da una grave patologia cardiovascolare aggravata e condizionata da fattore stressogeno determinato dalla restrizione in carcere come attestato anche da perizie disposte dal Tribunale di Roma;

il 19 agosto la direzione di Regina Coeli inviava una relazione sanitaria evidenziando il peggioramento delle condizioni e l’incompatibilità delle stesse con il regime carcerario; in data 22 don Ruggero Conti veniva trasferito al Santo Spirito da dove veniva inviato il 25 successivo al Sandro Pertini;

il 27 agosto il Pertini inviava una relazione dove rimarcava la non idoneità della struttura alle cure di cui don Ruggero Conti necessitava e, in modo particolare, essendo la patologia di cui il sacerdote è affetto, di natura psicologica si ricordava, che nulla poteva essere effettuato in quel contesto ospedaliero;

il 28 agosto il Tribunale disponeva con ordinanza che il DAP e il carcere di Regina Coeli si attivassero alla ricerca di una struttura ospedaliera idonea;

la situazione del religioso ha coinvolto la difesa, il Tribunale e la direzione del carcere in una serie di atti dai quali emerge chiaramente la necessità di un trattamento in una struttura sanitaria idonea anche in regime di arresti domiciliari;

al Ministero della giustizia è stata inoltre inviata in data 3 settembre 2009 una lettera dal deputato Renato Farina del gruppo parlamentare del PDL nella quale si lamenta che detta struttura carceraria ospedaliera è totalmente inidonea a qualsiasi regime minimamente umanitario;

nella citata lettera la struttura del Pertini viene indicata «peggiore del peggiore carcere. Tutto è stato disegnato e regolamentato non in vista della cura dei pazienti, ma esclusivamente per la sicurezza.» L’on. Farina ha denunciato altresì che «in queste celle sono ristretti detenuti per i quali i medici hanno stabilito l’incompatibilità con la situazione carceraria per finire in una galera al quadrato, senza neanche quel minimo di respiro e di movimento che persino la prigione più dura consente.»;

appare necessaria un’iniziativa che consenta di costruire centri attrezzati per quei detenuti per i quali si richieda una specifica assistenza medica e per i quali non sia stata disposta la detenzione domiciliare -:

quali iniziative siano state assunte, ferme restando le prerogative della magistratura al fine di dare seguito alla lettera spedita dal parlamentare Renato Farina nonché a tutela del religioso, posta la gravità della situazione di salute del medesimo e le oggettive condizioni di insostenibilità della detenzione. (4-0491

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=18269&stile=6&highLight=1

PEDOFILIA, DON RUGGERO CONTI: UDIENZA 27 OTTOBRE 2009

Di Wildgreta

L’unico articolo uscito è questo del Messaggero ed è accompagnato da un commento di un lettore che probabilmente ha assistito all’udienza e dice che don Ruggero stava già male prima della testimonianza della presunta vittima.Naturalmente non sappiamo se questo corrisponda al vero. Ricordiamo che c’è un nuovo testimone dell’accusa, un ragazzo che all’epoca dei fatti aveva 13 o 14 anni.Ecco l’articolo:

Pedofilia, processo don Ruggero Conti: malore in aula dopo le testimonianze

ROMA (27 ottobre) – Non ha retto alla tensione e si è sentito male in aula dopo le accuse di una sua presunta vittima chiamata a testimoniare. Per don Ruggero Conti, l’ex parroco romano della parrocchia di Maria Santissima a Selva Candida, imputato di atti sessuali con minorenni è stato chiamato il medico mentre era comparso in udienza davanti alla sesta sezione del Tribunale penale di Roma, anche se c’è chi sostiene che il religioso avesse già avuto problemi di pressione alta dall’inizio della mattinata.

Il dibattimento, che da oggi si svolge a porte chiuse (erano numerosi anche stavolta i «fan» di don Ruggero, una cinquantina tra giovani e genitori che rivendicano l’innocenza del loro ex parroco), prevedeva la testimonianza di tre delle otto presunte vittime di abusi sessuali: sono sette i giovani, all’epoca dei fatti tra i 13 e 14 anni, oggetto delle attenzioni e delle violenze che don Ruggero avrebbe commesso.

L’ex parroco ha accusato una crisi ipertensiva al termine della lunga testimonianza (oltre quattro ore) di un giovane di 21 anni, all’epoca dei fatti tredicenne, che ha raccontato di aver dovuto subire rapporti orali dall’ex parroco sia nella sua abitazione, sia durante un campo estivo a Trentino. Il giovane, che ha preteso di essere coperto da un paravento durante la testimonianza per non incrociare lo sguardo del prete, ha anche ribadito che una segnalazione dei presunti abusi commessi da don Ruggero sarebbe stata fatta alla segreteria dell’allora vescovo della diocesi, Monsignor Gino Reali, citato come testimone dal pm Francesco Scavo. Il parroco, tornato in carcere nei mesi scorsi dopo il cosiddetto decreto «antistupri», non ha retto alla tensione e l’udienza è stata aggiornata al 26 novembre.

IL MESSAGGERO 27 OTTOBRE 2009

ROMA: ALEMANNO, CAMPIDOGLIO IMPUGNA DECISIONE TRIBUNALE SU DON RUGGERO CONTI

Roma, 7 lug. – (Adnkronos) – “Il Comune di Roma impugnera’ la decisione della VI Sezione penale del Tribunale di Roma con cui e’ stata negata al Campidoglio la possibilita’ di tutelare direttamente nel giudizio le proprie ragioni nel processo a carico di don Ruggero Conti”. E’ quanto dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

“Di fronte a un fatto cosi’ grave – prosegue il sindaco – e’ incomprensibile l’interpretazione restrittiva della norma che ha impedito all’Amministrazione di essere parte in questo procedimento. Ringraziamo la disponibilita’ di Mario Staderini a rappresentare anche il Comune di Roma, ma riteniamo che in questa vicenda debba essere assolutamente ribadita la presenza del Campidoglio”.

Iniziato il processo a Don Ruggero “Per violenze sessuali su 7 ragazzini”

Si è aperto davanti ai giudici della VI Sezione penale di Roma il processo a Don Ruggero Conti, l’ex parroco della Chiesa della Natività di Maria Santissima di Selva Candida, alle porte della capitale, accusato di atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile, continuati e aggravati, in relazione a violenze compiute su sette ragazzini che gli erano stati dati in custodia tra il 1998 e il 2008.

In Aula e lungo i corridoi di piazzale Clodio sono presenti molti parrocchiani, certi dell’innocenza del sacerdote. Decine i ragazzini presenti, frequentatori dell’oratorio di Selva Candida. Questa mattina indossavano delle magliette bianche con una scritta rossa: “Don Ruggero ti vogliamo bene”. Tutti, però, hanno dovuto togliere le t-shirt prima di entrare nel palazzo di giustizia.

Il tribunale presieduto da Luciano Pugliese ha accolto la costituzione di parte civile dei genitori di alcuni minori presunte vittime del sacerdote, dell’associazione onlus ‘Caramella buona’, che si occupa della lotta alla pedofilia, e di Mario Staderini, esponente dei radicali.

Presente in aula anche lo stesso don Ruggero, ancora detenuto in carcere dove è tornato su disposizione del gip Carmine Castaldo sulla base del decreto emesso dal governo in materia di sicurezza il 18 marzo scorso anche alla luce del ‘no’ del gip alla scarcerazione dello stesso sacerdote all’esito di una perizia che aveva giudicato le sue condizioni di salute non incompatibili con il carcere. Il 16 settembre precedente gli erano stati concessi gli arresti domiciliari. Continua a leggere

DON RUGGERO:IL SUO AVVOCATO NE CHIEDERA’ LA SCARCERAZIONE

Prete accusato di pedofilia, torna in cella don Ruggero
Torna in carcere don Ruggero Conti, ex parroco della parrocchia Natività di Maria Santissima, già arrestato nel giugno scorso perché accusato di aver abusato di alcuni minorenni.

Lo ha deciso il gip Carmine Castaldo accogliendo l´istanza del pm Francesco Scavo. Il sacerdote il 30 giugno scorso era finito in carcere per poi andare agli arresti domiciliari il 16 settembre successivo.

Alla base dell´istanza del pm il decreto sicurezza emesso di recente dal governo. È già il secondo indagato per presunti episodi di violenza sessuale ´vittima´ di questo provvedimento. Nei giorni scorsi infatti è tornato in carcere D.F, il 22enne accusato di aver stuprato una ragazza la notte di Capodanno.

Il legale dal sacerdote, l´avvocato Patrizio Spinelli, ha già presentato un´istanza con cui sollecita la remissione in libertà del suo assistito il quale soffrirebbe di gravi problemi di salute. Nei giorni scorsi il pm Scavo, invece, aveva chiesto il rinvio a giudizio del prete per atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile continuate e aggravate.
(La Repubblica 19 marzo 2009)

ROMA,/ABUSI SU 7 MINORI: DON RUGGERO CONTI TORNA IN CARCERE

(AGI) – Roma, 18 mar. – E’ tornato in carcere don Ruggero Conti, l’ex parroco della chiesa della Nativita’ di Maria Santissima per il quale la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per aver abusato di sette bambini tra il 1998 e il 2008. Il gip Carmine Castaldo ha accolto la richiesta di aggravamento della misura cautelare sollecitata dal pm Francesco Scavo dopo la circolare firmata dal procuratore Giovanni Ferrara. Il sacerdote, 56 anni, era infatti agli arresti domiciliari e, dopo il fornaio di Fiumicino accusato di aver violentato una ragazza a Capodanno, e’ la seconda ‘vittima’, in ordine di tempo, del decreto antistupri varato dal governo ed applicato dalla procura capitolina.

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