Confermata in appello la condanna a sette anni e sei mesi per un padre che aveva fatto ricorso
Gli abusi sarebbero cominciati quando la bambina aveva sei anni e proseguiti fino a quando ne ha compiuti 15. Lei tentò il suicidio
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MILANO – Sette anni e sei mesi di reclusione: questa la condanna, che la prima Corte d’Appello ha confermato nei confronti di L.A., un uomo accusato di violenza sessuale nei confronti della figlia. Le violenze sarebbero cominciate quando la bambina aveva sei anni e proseguite fino a quando ne ha compiuti 15, quando la ragazzina, temendo ulteriori abusi, tentò il suicidio ingerendo sostanze tossiche. Ripresasi, raccontò il suo calvario e il padre venne incriminato. Continua a leggere
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