Archivio | luglio 1, 2008

Roma, prete arrestato: “Io vittima di un complotto”

(archivio fiaccolata)

di Wildgreta

Evidentemente, noi non lo sappiamo, ma in Italia ci sono stuoli di persone che “complottano” ai danni di sacerdoti, onorati cittadini, e maestre per farli finire in galera. Una sorta di sport nazionale, in cui gli italiani sarebbero dei veri campioni, visti i numeri della pedofilia. Solo che bisognerebbe spiegare, nel caso di don Ruggero Conti, cosa ci fa con i filmini porno un prete. E bisognerebbe anche chiedergli, come mai qualcuno dovrebbe ordire un complotto contro di lui. Così come ce lo siamo chiesti nel caso di don Mauro Stefanoni solo poche settimane fa. E poi, direi che la tesi del complotto usata e abusata da tutti gli indagati per pedofilia, finora non sembra aver premiato i suoi utilizzatori. Così come non hanno premiato le varie fiaccolate e i messaggi di solidarietà di coloro che giurano sull’innocenza di persone che, probabilmente, non conoscono affatto.
Di seguito tre articoli sulla storia di questo prete. Maggiori approfondimenti su http://www.bambinicoraggiosi.com/?q=node/391

Giudice affida perizia su idoneità a regime carcerario

L’avvocato Nino Marazzita difenderà le vittime
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Alba – Polizia indaga su prete nell’alta Langa

 Il parroco delle parrocchie della diocesi di Alba è don Guido Finino: http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/pls/cci_dioc_new/bd_dioc_annuario.singola_persona?id_pagina=5572&id_pers=49&id_dioc=2&layout=0&url=0&colore1=&colore2 Alba – Sarebbe stato esonerato a titolo cautelativo da ogni incarico parrocchiale il prete dell’alta Langa,  su cui la Polizia Postale starebbe compiendo alcuni accertamenti riguardo a materiali conservati sui computer o scaricati da Internet.
Il caso è avvenuto – come riporta il quotidiano La Stampa- tra Niella Belbo, Feisoglio e Cravanzana, paesi dell’Alta Langa dove giovedì scorso è giunta la Polizia postale per compiere alcuni accertamenti nelle tre canoniche guidate dal parroco.
Al momento nei confronti del parroco non sarebbe stata formulata alcuna ipotesi di reato e la Procura della Repubblica di Alba non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale.
Da parte della Curia albese non vi sono commenti se non un comunicato in cui si esprime “fiducia nell’operato della magistratura e chiedono perdono a tutti per il grave turbamento suscitato da questi fatti, invitando alla preghiera.

Fonte www.grandain.com 1 luglio 2008

0 F.M.