Pedofilia, don Ruggero Conti su Youtube (video).Parla don Claudio:” Lo avevo visto baciare un ragazzino. L’anno scorso avevo avvertito il vescovo Reali”

In fondo, due commenti  dalla rete

“Io pedofilo? È un complotto”
Don Ruggero si difende. Sarà interrogato anche il vescovo

di Rory Cappelli Anna Maria Liguori

Intercettazioni telefoniche, computer sotto controllo, monitoraggio degli sms, testimonianze dei ragazzi ormai lontani dalla parrocchia e quindi non più influenzabili. Si è stretta con questi “fili” la maglia accusatoria costruita dal pm Francesco Scavo intorno a don Ruggero Conti, il parroco della chiesa della Natività di Santa Maria Santissima di via di Selva Candida, accusato da oltre 10 minori e arrestato lunedì con l´accusa di violenza sessuale continuata e aggravata.

Nei prossimi giorni – annunciano gli inquirenti che si stanno occupando del caso – sarà sentito anche il vescovo della diocesi di Porto Santa Rufina, monsignor Gino Reali. Perché – si chiede infatti l´accusa – il parroco, sottoposto lo scorso anno a provvedimento disciplinare con le stesse accuse che oggi l´hanno portato all´arresto, non era stato allontanato (se non per un mese, «per calmare le acque») dalle decine di ragazzini della parrocchia?

Lui, don Ruggero, si difende: «È tutto un complotto contro di me. Sono tutte falsità frutto di cattiveria e di gelosia», ha detto ieri replicando alle accuse.
Tutto è partito dalla denuncia di don Claudio, che ricorda: «Già l´anno scorso avevo riferito alle autorità ecclesiastiche (al vescovo Reali) degli “strani” comportamenti del parroco: oltre ad avergli trovato materiale pornografico, l´avevo visto baciare un ragazzino, mettere le mani tra le gambe di un altro in confessionale, prendere sulle ginocchia un chierichetto, far dormire i minori in casa sua». Dopo la segnalazione, secondo il suo racconto, don Claudio si è trovato emarginato. Alla fine è stato sospeso.

Appoggiandosi all´associazione “La caramella buona” (una onlus contro la pedofilia), a gennaio si è recato dai carabinieri di Reggio Emilia per raccontare quello che, secondo lui, avveniva nella parrocchia.

Gli inquirenti hanno deciso di verificare per altre via la veridicità delle sue accuse. Hanno avviato intercettazioni telefoniche (molto esplicite sul rapporto che il parroco intratteneva con alcuni ragazzini).

Controllato gli sms (don Ruggero avrebbe scritto a dodicenni messaggi di questo tenore: «Ciao tesoro, mi manchi», «Vieni stasera da me, ti pago la benzina»). Hanno monitorato il computer (che si connetteva a siti pedopornografici). Hanno ascoltato vari testimoni. Il Gip Andrea Vardaro infine, accogliendo le richieste della difesa, ha stabilito una perizia medica per verificare se lo stato di salute del parroco sia compatibile o meno con il regime carcerario.

Naturalmente non sono mancati i commenti. Il sindaco Alemanno, di cui don Ruggero è stato uno dei garanti in campagna elettorale, alla notizia dell´arresto, ieri, ha detto: «È stato un grande dolore. Chiedo ai magistrati e agli inquirenti tutta la chiarezza possibile e di non fare sconti a nessuno, perché quando si parla di pedofilia bisogna esser rigorosi e netti: è un male che va combattuto in ogni modo». Mentre Mario Staderini, dei Radicali, ha chiesto al Comune di costituirsi «parte civile nel procedimento penale per meglio assicurare assistenza a chi è doppiamente debole».
(La Repubblica 02 luglio 2008)

si sapeva già da anni….
inviato da bollinachiara
il 01 luglio 2008 alle 13:14
abusi su bimbi,
si sapeva da anni che don ruggiero aveva le mani lunghe… nessuno ha fatto nulla, i genitori hanno continuato a portare i loro figli da lui… nonostante tutto gli hanno affidato bimbi e ragazzi… dovrebbero arrestare pure chi non ha mosso un dito pur sapendo… i bambini erano a mio avviso molti di più…

DELUCIDAZIONE
inviato da ladeakali1
il 02 luglio 2008 alle 11:02
,
La cosa assurda di tutta questa storia oltre alla GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE è il VESCOVO. Vorrei sapere come mai, visto che era informato, ha sospeso SOLO per 1 mese il soggetto e dopo rinserito nella stessa Parrocchia il soggetto? . Inoltre come mai non ha informato i suoi superiori e denunciato al TRIBUNALE ECCLESIASTICO l’accaduto?

234 thoughts on “Pedofilia, don Ruggero Conti su Youtube (video).Parla don Claudio:” Lo avevo visto baciare un ragazzino. L’anno scorso avevo avvertito il vescovo Reali”

  1. conosco Ruggero da 10 anni, all’epoca quando l’ho conosciuto ne avevo 10 avrebbe potuto abusare di me, dei miei amici dei nostri fratelli più piccoli, alcuni di loro hanno dormito con lui e non sono mai stati toccati, ha sempre aiutato chi magari non poteva permettersi di venire al centro estivo da lui organizzato, perchè dove abitiamo noi non regna l’abbondanza e molti se la passano molto male…è arrivato ridando vita ad un quartiere “morto” ,creando ambienti in cui tutti dai bambini agli anziani si potevano incontrare…ieri al centro estivo nella parrocchia da lui organizzato,erano presenti 240 bambini e tutti gli animatori…la gente non crede alle menzogne dei giornalisti che ieri si sono ripresentati punzecchiando e cercando di far perdere la calma…voi che giudacate ,che puntate il dito vi siete chiesti perchè è stato “allontanato” l’anno scorso e poi rimesso al suo posto? lo sapete oppure la vostra testolina moralista benpensante ha fatto tutto da sola? Ruggero ha subito controlli da parte della curia e della procura ed è stato assolto da entrambi…questi 3/7/10 (cifra che aumenta o diminuisce a discrezione dei giornalisti) bambini che ora hanno 25 anni non se ne potevano uscire l’anno scorso? o pensavano che Ruggero fosse un mafioso? ragionate, vedete, venite a toccare con mano tutto ciò che lui ha creato in questi 10 anni il bene che ci ha voluto e quello che continua a volere a chiunque e poi ne possiamo riparlare!GRAZIE

  2. Ho 25 anni e in passato, all’età di 13,14,15 anni etc ho dormito tante volte a casa di don ruggero con tutte le mie amiche e non ci è mai successo nulla, anzi ci divertivamo con lui, è sempre stato affettuoso, ci abbracciava e ci baciava, ma è sempre stato senza malizia, anzi!era il suo modo di comunicare e di volerci bene. sono partita molte volte con lui nei campi estivi e non si sono mai verificati episodi del genere. su 150 persone che partivano cn lui sarebbe certo uscito fuori qsa e invece nulla. queste accuse sono nate nel momento in cui si è trasferito a selva candida; quando don ruggero era nella parrocchia della giustiniana non si è MAI sentito parlare di pedofilia.

  3. Io non accuso nessuno, e i giornalisti non inventano i casi giudiziari. Don Ruggero è stato arrestato e da qui dobbiamo partire. Penso, da quello che ho letto, che sia stato arrestato per le testimonianze dei ragazzi, per il materiale pornografico trovato a casa sua e per la testimonianza di don Claudio. Nonchè dopo un anno di indagini della polizia. Io rispetto le vostre testimonianze di affetto. Ma sarebbe giusto porsi anche qualche domanda:cosa ci faceva a casa di un prete il materiale pornografico? Perchè don Claudio dice di averlo visto baciare un bambino? Perchè dice di avergli visto materiale pedopornografico nel computer? Perchè don Claudio è stato sospeso dopo aver riferito al vescovo ciò che aveva visto? Ecco, insieme alla stima, bisognerebbe trovare risposte anche per queste domande. Un consiglio: non ripetete a pappagallo concetti come “cose inventate dai soliti giornalisti”. I giornalisti sbagliano, certo, ma non hanno il potere di far arrestare qualcuno con i loro articoli. Possono porsi delle domande, ma è sempre la magistratura a decidere se prenderle in considerazione e indagare. Nel caso di Emanuela Orlandi, è stato grazie ai giornalisti televisivi, se il caso è stato riaperto, ma solo perchè si sono trovati dei riscontri. Una semplice trasmissione non avrebbe sortito alcun effetto.

  4. le informazioni arrivano sempre in maniera distorta, oggi sono giornalista e so come funziona questo tipo di mondo: da una parte si parla di materiale pornografico, dall’altra di materiale pedopornografico e c’è differenza. che un prete abbia in casa materiale pornografico non ci trovo nulla di male sinceramente, sono uomini e cm tutti hanno i loro istinti e hanno bisogno dei loro sfoghi (siamo nel 2008 e la chiesa dovrebbe un po’ modernizzarsi da questo punto di vista).
    ciò non toglie però che sicuramente si deve indagare sul caso, si deve scoprire la verità e combattere la pedofilia, se si tratta veramente di questa. staremo a vedere ciò che uscirà fuori dalle indagini. per quanto riguarda me parlo solo per esperienza personale e ribadisco che negli anni che ho frequentato la parrocchia in cui lui era vice parroco non sono mai uscite fuori accuse di questo genere e io in prima persona non ho mai ricevuto abusi da parte di don ruggero, nonostante abbia dormito tante volte in casa sua e come me anche mio fratello.

  5. Io non capisco che significa dire “io conosco don Ruggero, non mi ha fatto mai niente di male” oppure “ha fatto tanto bene al quartiere” e altre cose simili. Ma perché un pedofilo va a violentare tutti i bambini? Oppure un pedofilo non può fare anche altre cose buone?

    E poi chi l’ha detto che la procura lo avrebbe “assolto”? La procura ne ha richiesto e ottenuto l’arresto.

    Che poi il vescovo lo abbia sospeso solo per un mese senza denunciarlo non è un titolo di merito né per il vescovo né per il suo sottoposto don Ruggero.

    Non ho alcuna fiducia nel giudizio dei vescovi che quasi sempre intervengono per cercare di soffocare gli scandali, senza alcun riguardo per la sorte dei minori.

    In questo caso le responsabilità del vescovo sono gravissime. Non ha denunciato il prete, pur sapendo delle sue tendenze da un anno. Le ultime violenze di don Ruggero risalirebbero a marzo. Questo significa che se il vescovo avesse denunciato don Ruggero non avrebbe fatto altre vittime.

    Gravissima è la denuncia di don Guido, che sarebbe stato sospeso per aver denunciato il suo collega.

    Evidentemente i vertici vaticani non hanno alcuna pietà delle vittime e il loro interesse è unicamente di salvare la loro faccia.

    E di sudiciume ce n’è tanto.

    Chissà che ci faceva con Ruggero coi filmini porno che gli hanno sequestrato.

  6. vedi daniele16x…non è che solo perchè non ti ha scelto non potrebbe essere vero e che di conseguenza tutto è improbabile!!!…condivido danitz18 in merito alle notizie distorte e alle riviste…anzi aggiungo che sono favorevole al matrimonio per i preti le suore etc, etc…proprio perchè sono consapevole degli “istinti” e ho paura dei loro “sfoghi”!!!
    Il brutto di tutta questa storia è la “sofferenza delle vittime”…o se preferite “presunte vittime”!!!…nel rispetto delle vostre opinioni vi è una sola verità…la vittima è sempre più “sola”!!! viviamo in un’epoca dove la pedofilia e affini, quotidianamente domina la cronaca…e la pessima informazione crea un muro di omertà dove, la vittima, raramente legge di quanta gente è pronta a difenderla allo stesso modo di quanto e quanti sono pronti ad urlare al mondo “a me non è successo quindi non è vero”!!!…l’incredulità abbonda quando il predatore ha dato tanto per la comunità…quindi immune da tali reati!!!
    Leggendo questo e altri blog, articoli e relativi commenti, tratti da testate nazionali , provinciali e rete…la costante che emerge è che il predatore è INVISIBILE mentre la vittima si nasconde per VERGOGNA… da se stessa e dalla società perchè si sente, paradossalmente… COLPEVOLE!!!…stiamo parlando di una vera e propria emergenza dove non siamo pronti ad affrontarla!!!…le vittime di abusi, quelle che denunciano, il più delle volte vedono il predatore impunito!!! La giustizia riesce a colpire solo una minima parte degli orchi, i quali, nella maggioranza dei casi, dopo pochi anni tornano in libertà pronti a colpire di nuovo.
    Rispettiamo tutti insieme il don(?!)…ma, ogni tanto, immedesimiamoci nella sofferenza della vittima!!!… provate a pensare (speriamo di no!!!) che un/a amico/a è una di quelle vittime che ha condiviso la sua sofferenza con la vostra amicizia e voi non vi siete accorti di niente!!!

  7. rispodo a wildgreta: i carabieni che sono andati ad arrestare don Ruggero non hanno perquisito l’appartamento ma hanno solo eseguito l’arresto e provveduto a smontare gli hard disk dalla segreteria che non sta dentro casa sua! don claudio non è stato sospeso ma trasferito presso il carcere minorile di casal del marmo dopo aver causato l’arresto di don Ruggero; ripeto queste persone non si sarebbero potute fare avanti all’ora?strano che abbiano aspettato un anno e una nuova denuncia sempre da don claudio! don claudio può dire ciò che più gli aggadra in questo momento se ci rifletti…potrebbe persino dire di averlo visto mentre violentava un bambino ma è strano dato che non passava molto tempo in chiesa e quando confessava i bambini non lo faceva attraverso il confessionale ma sulle panche della chiesa dove tutti potevano vederli, ha sempre esposto la sua persona a tutti i rischi possibili e immaginabili! p.s. io dico che i giornalisti si inventano le cose…e se ieri fossi stata in parrocchia lo avresti sentito tu stessa!

    a pincopallino2 dico solo che: prima di parlare metti in moto il cervello…l’anno scorso PRIMO HA SUBITO UN’INCHIESTA SIA DALLA CURIA CHE DALLA PROCURA ED è STATO ASSOLTO DA ENTRAMBI, mentre quest’anno la procura ha richiesto l’arresto; SECONDO non è stato il vescovo a sospenderlo ma è stato lui di sua spontanea volontà ad allontanarsi per un mese per riflettere sui problemi che poteva causare un suo ritorno nella parrocchia; TERZO non ho detto che non ha fatto nulla di male a me,ma che ne a me, ne ai miei amici, ne ai nostri fratelli ( e ti dico che in parrocchia ci conosciamo tutti dal primo all’ultimo) ha mai torto un capello…ragiona prima di dire frasi moraliste…sono il primo ad affermare che la chiesa è zeppa di intrighi ma una persona come lui non si troverà mai più

  8. per spunz: io odio profondamente i pedofili sarei pronto a morire pur di salvare una persona che rischia una violenza…ma non ho parlato così perchè “io non sono stato scelto” ma perchè in molti non sono stati scelti ne tantomeno i 240 bambini che affollavano la chiesa ieri mattina ne tutti quelli che continueranno a seguire il centro estivo visto che nessuna persona ha ritirato il proprio figlio/a dal centro…io perseguiterei i pedofili non gli darei il carcere a vita sono la peggiore feccia dell’umanità ma su lui ci metterei la mano sul fuoco e come me molti altri anzi moltissi! le cifre che ho riportato non sono illusorie o frutto di invenzione ma siccome i bambini hanno un braccialetto per “timbrare” l’entrata e l’uscita sono i dati usciti ieri mattina dalla macchinetta!

  9. premetto che sono un’ateo di estrema sinistra e che combatto la pedofilia come uno dei mali peggiori della nostra società. Mi e vi chiedo pero’ alcune cose che non mi tornano in questa storia: 1) il materiale che dite è stato rinvenuto era pornografico o pedopornografico? (la differenza e’ sostanziale per differenziare un’uomo comune con esigenze fisiologiche da un deviato con inclinazioni pericolosissime); 2) L’accusa e’ di aver baciato o toccato (come, dove,…) o di aver abusato sessualmente dei ragazzini in questione? (oltre alla differenza tra affettuosità male interpretata e molestia, penso ci sia differenza anche tra una mano sul sedere ed un stupro); 3) Da quello che scrivete mi rendo conto che pur non conoscendo affatto ne’ la persona ne’ l’ambiente della parrocchia di Selva Candida vi e’ stato molto facile fare 2+2 e tirare conclusioni forse un poco affrettate.
    Non voglio difendere Don ruggero a tutti i costi, anche se la mia esperienza personale con lui mi porta a non credere a cio’ di cui e’ accusato, in quanto trovo piu’ costruttivo per lui e per la comunita’ in cui vivo ragionare sui perche’ si e’ arrivati a questa situazione.
    ricordo inoltre a tutti quelli che in mezza giornata hanno gia’ decretato la sua condanna che in Italia ci sono persone che dopo decine di processi, perquisizioni, indagini, prescrizioni e qualche condanna, vengono ancora difese dalla maggioranza degli italiani e considrate, loro si, perseguitate e vittime di complotti.

  10. …tutti, o quasi tutti odiano profondamente i pedofili e magari pronti a morire pur di salvare una persona che rischia una violenza…ma quanti di noi hanno le informazioni per leggere la sofferenza di una vittima???…spero che tu abbia ragione (per i 240 bambini e il resto della comunità) e non metto in discussione quanto tu sia legato al don…ma un consiglio, se mi consenti…salva la mano…è un film che ho gia visto!!!

  11. Sarebbe opportuno, adesso, che la magistratura lavorasse a fondo per chiarire il prima possibile come stanno davvero le cose.
    Qui non è questione di discutere sul fatto che i pedofili e la pedofilia siano o meno da odiarsi. Tutti, più o meno, dichiarano di odiare queste cose. Cose orribili che esistono da sempre. Oggi si sta sollevando una protesta genereale contro queste porcherie che venivano commesse anche cinquanta, anche cento, mille e più anni fa.
    La differenza sta nel fatto che, con molta fatica, siamo riusciti a togliere una sorta di protezione, di assurda “immunità” a certe categorie di “intoccabili”.
    Speriamo solo che questa evoluzione non produca effetti odiosi al pari degli stessi crimini che si vuol perseguire: voglio dire che sarebbe un rimedio peggiore del male se si scatenasse una caccia alle streghe, magari favorendo estorsioni e ricatti come temo stia accadendo almeno in certi casi.
    Solo una magistratura attenta e scrupolosa, che operi in sinenergia con una politica non corrotta e ispirata ai più alti valori etici nel produrre leggi finalizzate al “bene comune”, può arginare questa piaga.
    Visto come stanno andando le cose in Italia, sull’uno e sull’altro fronte, temo ci sia ben poco da sperare…

  12. ciao, da persona informata sui fatti ci terrei a chiarire un punto, così che possiate giudicare con più informazioni a riguardo:
    sette ragazzi hanno denunciato don ruggero, oltre a don claudio, che, comunque, aveva già cantato più di un anno fa’ (e non a caso fu allontanato dalla parrocchia).
    se c’è stato silenzio intorno alla vicenda è perché i ragazzi avevano difficoltà a parlarne con le autorità.
    sono percorsi lunghi e tortuosi quelli dell’ammissione di una violenza subita, in particolar modo se di tipo omosessuale.
    ci si sente in colpa e si teme di dover cambiare quartiere.
    selva candida in questo non aiuta, essendo una sorta di paesotto dove tutti sanno chi sei e le malelingue sono dietro l’angolo (di casa).
    quindi magari un ragazzo parla con la famiglia, poi però non è detto che voglia parlarne subito con i carabinieri.
    io ci terrei a sottolineare, però, il ruolo passivo del vaticano.
    che si è limitato a una lavata di capo e poi ha messo tutto a tacere.
    avrebbero dovuto aprire un’inchiesta loro stessi, anziché lasciare tutto in mano a quattro famiglie “disgraziate” e pochi volenterosi.
    vedremo se, miracolosamente, si riprende in corner.
    don ruggero non è don gelmini, benché vanti conoscenze nelle alte sfere.
    non credo gli convenga (al vaticano, a lui, a chi lo difende) tirare un po’ troppo la corda.
    o vorrà franzonizzarsi?

  13. celiasdream, visto che ti qualifichi come persona informata dei fatti, cosa sai di Don Ruggero?
    Io lo conosco da oltre 30 anni, mi ha cresciuto, mi ha sposato, ha battezzato i miei figli, è da sempre il mio punto di riferimento spirituale.
    Sai cosa ha fatto Ruggero nella sua vita?
    Sai della sua esperienza missionaria, della sua vocazione tardiva e fulminante, del suo operato a Selva Candida (oggi vedete una bella parrocchia ed un quartiere più che decoroso, ma cosa era solo qualche anno fa se non un tempio dell’abusivismo?).
    Quindi aspettiamo a giudicare solo in base ad un articolo di giornale…….io ti auguro di aver avuto la fortuna di conoscere veramente da vicino Don Ruggero, ti assicuro che useresti toni ben più moderati e, quantomeno, saresti attonita quanto me e ti asterresti dalla facile ironia, che in questa triste storia (qualunque sia l’epilogo) non può trovare spazio.

  14. Volevo ringraziare celiasdream per aver parlato delle vittime. Infatti, ogni volta che scoppia un caso di pedofilia con arresti, una parte di persone metterebbero la “mano sul fuoco” sull’assoluta innocenza dell’arrestato. Quasi nessuno scrive per esprimere solidarietà alle presunte vittime. Qualcuno oggi mi ha scritto per sapere se il materiale trovato a casa di don Ruggero era pornografico o pedopornografico, in quanto, nel primo caso, a suo giudizio non ci sarebbe stato niente di strano. Io, invece, trovo che sarebbe ugualmente inappropriato che un prete fruisca di pornografia. Ma non sappiamo che tipo di materiale ci fosse. Don Claudio, in un articolo, parla di materiale pedopornografico. Io so soltanto una cosa: quasi sempre la curia tende a coprire i suoi parroci deviati. Nel caso di don Mauro Stefanoni, sono accusati di favoreggiamento addirittura due vescovi. Noi non siamo giudici, quindi il nostro compito non è quello di condannare. Ma nessuna delle persone che mi ha scritto in difesa di don Ruggero, ha risposto alle domande che avevo posto: perchè arrestare un prete dopo un anno di indagini se non si è trovato nulla contro di lui? Perchè don Claudio avrebbe dovuto inventare di aver visto don Ruggero toccare e baciare i bambini? E perchè qualcuno dovrebbe invidiarlo al punto da fabbricare prove contro di lui? Comunque, siccome, detesto il pensiero che qualcuno trovi normale baciare, accarezzare i bambini, dormirci insieme, da parte di un sacerdote che detiene anche materiale pornografico (di qualsiasi natura esso sia), pregherei il visitatore che trova tutto questo normale, di rivolgersi altrove. Ricordo anche, che per la legislazione italiana, anche una pacca sul sedere, se non desiderata, è considerata violenza sessuale.

  15. Basta con queste cavolate; chi abita li sa benissimo dei bambini assidui frequentatori della parrocchia che ad un certo punto sono spariti… Le testimonianze di coloro che dicono di conoscerlo e di aver dormito a casa sua non lo scagionano. Dal quadro che emerge, infatti, sceglieva persone povere, che magari non avevano una famiglia alle spalle, e alle quali offriva soldi anche soldi. Di solito queste persone hanno una doppia faccia ed è normale che se faceva queste cose, le faceva di nascosto! In fondo per fare il prete devi dare una certa immagine. Tuttavia molti avranno notato che è una persona che non guarda mai negli occhi…Cosa vuol dire che ha costruito tante cose? pure don Gelmini ha fatto opere incredibili, ma tutto può essere interpretato in modo diverso. Ad esempio potrebbe essere stato così attivo nella costruzione della chiesa, poiché una struttura di questo tipo attira più bambini…o potrebbe aver fatto il missionario perche nei paesi poveri c’è meno controllo ed è più facile abusare….insomma, non voglio dire che è colpevole, ma non si può neanche negare che gli elementi ci sono, e secondo me nessuno può metterci la mano sul fuoco.

  16. volevo rispondere prima al ragazzo che difende a spada tratta don ruggero:
    io ho avuto modo. anche da molto vicino. ti basti questo. anche io quando appresi la notizia (si parla di qualche anno fa’) rimasi sconvolta. e capisco la tua reazione. forse io mi sono “schierata” con molti meno dubbi perché la “buona novella” non m’è arrivata filtrata dai giornali, ma dritta dalla realtà.
    io non devo aspettare i giudici per sapere se è innocente o colpevole, capisci?
    per quanto riguarda le buone azioni, il “welfare parrocchiale” di selva candida, è vero che per noi è stato un punto di riferimento, ma c’è da dire che non c’era di meglio.
    e che la maggior parte della gente non chiede di meglio.
    quindi si, ha dato al popolo panem et circenses, però da qui a dire che ha risollevato un quartiere, ce ne corre.
    per quanto riguarda la sua bio, che conosco, non mi pare un’ attenuante.
    soprattutto se, come ha detto qualcuno, i viaggi in alcuni paesi sono più “free” che qui.
    per il resto, non credo sia questo il luogo dove fare dello sciacallaggio, quindi non vado oltre.
    mi limito solo a ribadire, per rispondere a wildegreta, che, appunto, don claudio non avrebbe avuto motivo di inventare una calunnia del genere ex novo, e che è stato cacciato in seguito ad essa, non prima.
    secondo, il tempo che è decorso dalla prima accusa di don claudio all’arresto è stato quello in cui si sono raccolte le denunce (i ragazzi hanno evidentemente preso coraggio anche grazie al supporto di un altro sacerdote).
    se non hanno parlato prima è perché credevano di essere “soli”.
    è stato detto che erano ragazzi poveri.
    non necessariamente.
    potrebbero essere ragazzi di qualunque tipo. selva candida è piena di “buone famiglie”.
    infine, il materiale pornografico: chiunque sia entrato nella videoteca lo ha visto, anche mille anni fa’.

    F

  17. Il problema è a monte
    Dio non esiste ovviamente.
    Un prete butta la sua vita plagiando il prossimo per avere potere…
    i dogmi servono per acquisire maggior potere sulle masse
    L invenzione della privazione del sesso fine a se stesso
    servirebbe per creare ordine e disciplina nella società….
    ecco le conseguenze….. ecco le inutili chiacchiere vostre….
    A morte i sacerdoti a priori…a morte gli stolti…cioè coloro che hanno necessità
    di credere in qualcosa di superiore perchè troppo vigliacchi per aver il coraggio di accettare la realtà di essere pura carne e chimica, avere il coraggio di accettare la realtà pratica ed evidente…essere soli.
    Un insulto all intelligenza umana colui che nn si mette in discussione (l’ 80% della popolazione mondiale)

    p.s. per i piu idioti…sono stato battezzato da Marcinkus…so bene chi fosse
    basta con questi delinquenti.
    Morte a costoro…pena di morte per i sacerdoti.
    Anzo non dovrebbero esistere in quanto non esiste nulla …tranne che noi stessi.

  18. Io mi domando ancora perché il vescovo non ha denunciato don Ruggero Conti, invece di sospenderlo per un mese.

    Ribadisco che le responsabilità del vescovo sono gravissime. Probabilmente ha permesso a don Ruggero di violentare ragazini fino a marzo 2008, ben oltre le prime denunce di cui era a conoscenza, risalenti a oltre un anbno fa.

    Un atteggiamento criminogeno che manifesta il completo disprezzo per la sorte dei bambini da parte delle gerarchie eccleisastiche.

  19. “perchè arrestare un prete dopo un anno di indagini se non si è trovato nulla contro di lui? Perchè don Claudio avrebbe dovuto inventare di aver visto don Ruggero toccare e baciare i bambini? E perchè qualcuno dovrebbe invidiarlo al punto da fabbricare prove contro di lui?” Rispondo nuovamente alle tue domande: don Ruggero è stato arrestato dopo delle accertazioni dovute alla SECONDA denuncia di don claudio in quanto, quando lo aveva denunciato la prima volta è stato prosciolto da ogni accusa dato che i fatti non persistevano e se ci pensi i “bambini che hanno ad oggi 25 anni l’anno scorso ne avevano 24 non potevano muoversi prima invece di andare a testimoniare proprio ora?( tutti ci stiamo chiedendo chi siano queste persone così disagiate, dato che ne conoscoiamo solo una che è di selva nera e ti assicuro che non si tratta di persone molto socievoli anzi…) e perchè i nuomeri dei giornali riportano cifre sempre diverse?personalmente mi sembrano cose molto strane!

    don claudio ha invidiato l’operato e tutto ciò che riusciva a fare don Ruggero perchè è sempre stato circondato da persone che gli volevo bene che lo rispettavano che chiedevano il suo aiuto ,(non è un dio ma ha sempre aiutato chi ne aveva bisogno senza mai tirarsi indietro) mentre lui non è mai stato ben accettato e fra l’altro quando don claudio ha fatto la prima denuncia si era “messo d’accordo” con una coppia (che aveva più di 25 anni) che è sempre stata presente nella parrocchia e spesso ha richiesto l’aiuto di don ruggero e subito dopo averlo denunciato si sono spostati nella parrocchia di casalotti e guardacaso prima di andare a braccetto con don claudio avevano avuto degli attriti con don Ruggero…

    fra l’altro provate a mettervi nei panni di una persona (se così si può dire) che detiene materiale pedopornografico…voi lascereste la possibilità a chiunque di visionarlo oppure vi preoccupereste di nasconderlo?

    come ultima cosa dico solo che le persone che hanno subito una violenza andrebbero aiutate da chiunque, per cercare, per quanto sia possibile di tornare ad avere una vita “normale”; non vanno emarginate, ne tantomeno discriminate, ma aiutate fino all’impossiblie, andrebbero costruite strutture apposite dove sarebbe più facile per loro “guarire”, aiutate da persone capaci…

  20. Mica è facile per una vittima denuinciare gli abusi. Quasi sempre si nascondono per vergogna e per dolore.

    Non vogliono rievocare fatti dolorosi del proprio passato. Tutti tendiamo a non pensare alle cose dolorose.

    Poi ci sono quelli che se parendono con chi denuncia come fate voi: è una intimidazione.

  21. Finalmente trovo quì qualcuno che ragiona! Non capisco proprio come si possa difendere con tanto ardore una persona accusata (dopo lunghe indagini e quindi non a caso) di un crimine così schifoso. Io sono di Selva Candida e devo dire che quasi mi vergogno, ma non per il parroco, bensì per la gente e per l’immagine triste che alcuni stanno dando del nostro quartiere: pur di difendere il male, stanno diffamando un borgo che di “periferia in degrado”, come alcuni lo hanno definito, non ha proprio nulla. C’è chi si è permesso di dire che il prete in questione ha risanato un quartiere (???), che ha creato qualcosa dal nulla (non si è capito ancora cosa: forse quel mostro di chiesa che deturpa il paesaggio? ma l’avete vista che schifo di chiesa hanno costruito? un blocco di cemento inguardabile, fatta coi nostri soldi…); qualcun’altro ha addirittura osato dire che quel prete ha tolto dalla strada centinaia (ma sì, perchè non qualche milione…) di ragazzi!!! Ma vi rendete conto? Chi legge chissà che quartiere immagina, e invece… e invece no! Selva Candida è sempre stato un quartiere tranquillo, un pò a mò di paese, con i pettegolezzi e al tempo stesso la “gara” tra famiglie per chi è migliore o per chi possa vantare il figlio più bravo… insomma, una zona nata sì dall’abusivismo degli anni’80, ma cresciuta bene, piano piano, senza delinquenza (purtroppo quì una parentesi è d’obbligo: da quando hanno spalancato le porte agli immigrati, la delinquenza, sottoforma di furti, è giunta anche quì). Vi giuro che quì di togliere ragazzi dalla strada non c’è mai stato bisogno, perchè i giovani che stanno in strada ci stanno sotto le loro case, o in piazza la sera, a tirare due calci ad un pallone o fare le chiacchiere di comitiva, come tutti i giovani del mondo. Certo io ho avuto la fortuna di crescere in un quartiere a misura di bambino, cosa che oggi non è più, ma la causa è l’urbanizzazione selvaggia dei grandi costruttori, che divora tutti i prati dove noi una volta correvamo… La parrocchia si è solo appropriata di alcuni spazi verdi, ci ha cementificato sopra una chiesa ed ha aperto un oratorio A PAGAMENTO, sì, perchè nessuno dei difensori del don ruggero si è ricordato di dire che oltretutto il don beccava 60 euro a bambino al mese, e senza vitto (l’alloggio ormai sappiamo che lo offriva gratis…). Ma allora io dico: la colpa è anche del comune, che continua a rilasciare concessioni edilizie senza curarsi della gente, senza lasciare degli spazi pubblici, dove i giovani possano avere un’alternativa all’oratorio: insomma datevi una svegliata! Strapaghiamo le tasse e poi siamo costretti, per mancanza di alternative, a lasciare i nostri figli in chiesa, pagando pure profumatamente… Con tutti i soldi che la gente di Selva Candida ha dato a don ruggero (solo mio padre a Natale ha sganciato 500,00 euro), le strutture per i giovani ce le facevamo da soli e non saremmo stati quì a parlare di un pedofilo che si spaccia per benefattore. Possibile che la gente non sappia vedere oltre il proprio naso?

  22. per daniele16x:
    ma come mai tu sei così informato sui fatti dell’altranno? Mia madre e mio padre frequentano la chiesa assiduamente e conoscono (diciamo credevano di conoscere) don ruggero molto bene, eppure anche loro, fino a ieri, avevano creduto alla verzione ufficiale secondo la quale ruggero l’altr’anno è stato un MESE RICOVERATO IN OSPEDALE! Una menzogna complottata con il vescovo per insabbiare tutto? Oppure una coincidenza? Ti ricordo che ad ogni modo proprio loro ci insegnano che MENTIRE è PECCATO! E don ruggero l’anno scorso ha MENTITO ALL’INTERA COMUNITA’. Mettila come ti pare, ma il messaggio che la chiesa manda è ovvio e chiaro: loro possono fare tutto, tanto hanno il potere. Ed è un potere assoluto e pericolosissimo, perchè agisce sulle nostre menti, si fa forte delle nostre debolezze e dei nostri “peccati” per tenerci al guinzaglio, con finti valori, perchè essi stessi ci dimostrano di non averne. E quando sento che don ruggero ha aiutato tanta gente, mi chiedo: come? La risposta è ovvia: spiritualmente! E allora io vi dico che è sufficiente un buon psicoterapeuta…

  23. io non riesco proprio a capire come si fa a buttare gratuiatamente fango su una persona che nemmeno si conosce! tutti sono capaci a dire io odio i pedofili..lio ucciderei ecc ecc.. io condivido perfettamente..il problema è che qui nn si parla di un pedofilo.. come dice daniele16x tutti coloro ke hanno testimoniato contro don ruggero se ne sono usciti proprio adesso..l’avrebbero potuto fare benissimo quando uscì per la prima volta questa accusa..e poi i giornali si sa come sono fatti..

  24. Ilaria 25: non ripetere a pappagallo frasi senza senso. Qui i giornalisti non c’entrano nulla. Il prete è stato arrestato, non diffamato. Quindi, domandati perchè sia stato arrestato, non perchè i giornali abbiano riportato la notizia del suo arresto.

  25. io nn ripeto frasi a pappagallo wildgreta..forsa quella che non sa realmente le cose come stanno sei tu.. e poi io dico quello voglio per me don ruggero non ha mai neanche sfiorato un ragazzino se i vuoi crederci bene se no sono problemi tuoi e comunque i giornali tendono sempre ad esagerare..sul giornale di due giorni fa c’era scritto: abusi su 7 ragazzini ecc.. oggi su un articolo su internet: abusi su 10 ragazzini..
    che dovrei pensare.. e poi i carabinieri non hanno MAI perquisito casa di don ruggero! dove hanno trovato il materiale pornografico?

  26. Ilaria25 come fai a dire che don Ruggero non ha toccato nessun bambino? Lo tenevi sotto controllo con la teleamera 24 h al giorno per 365 giorni l’anno?

    Queste difese acritiche fanno capire di che tenore sia la rete di solidarietà scatenata intornoal prete: tanto fumo e niente arrosto. Menti acritiche mosse solo da convinzioni senza fondamenta. Fumo che serve solo a intimidire chi denuncia ma che non scalfisce i fatti.

    A giudicare saranno i magistrati, non gli amici di don Ruggero.

  27. Io sono d’accordo con Veronika; Selva Candida non è Scampia, ma è considerato un quartiere residenziale per niente povero, tant’è che le case qui vengono vendute a prezzi elevati e ci abitano anche persone di un certo livello. Purtroppo le concessioni edilizie sono state troppe, grazie alla giunta precedente di Veltroni, che era un grande amico dei palazzinari, ha cui ha perfino consentito di costruire su parchi protetti come quello dell’Appia. Poi effettivamente con questa storia della chiesa nuova siete ridicoli. Roma è la città delle cattedrali, ci sono più chiese di quante persone vadano a messa. Ilaria25 è bugiarda perché dice che Ruggero non ha mai sfiorato i bambini, quando li abbracciava davanti a tutti. C’è anche la testimonianza di un altra signora che è andata in sacrestia e l’ha trovato con le mani nelle cosce di un bambino. I filmati sono stati sequestrati nella perquisizione dell’altr’anno, non adesso. E poi i tempi non è passato tutto questo tempo prima delle denunce come qualcuno dice; i tempi ci stanno tutti e le indagini sono state veramente accurate, tant è che sicuramente la fase istruttoria si chiuderà subito in quanto hanno tutte le prove.

  28. il mio dire “non ha mai sfiorato un bambino” si riferiva al fatto che non si è mai permesso di abusare dei ragazzini..è chiaro che avrà abbracciato 1000 ragazzini ma l’ha fatto in segno di affetto..

  29. ilaria25: ora stai esagerando con le tue affermazioni! O fai finta di non capire o stai peccando di superbia: ma chi sei tu per dire che “non si è mai permesso di abusare dei ragazzini” ? Ti stai mettendo al pari del Padreterno, che tutto sa e tutto vede: ti rendi conto? E poi, vista la tua assoluta certezza di innocenza, che altre prove non ha che la TUA assoluta certezza, e ripeto tua, perchè è relativa alla TUA mente e non a dati certi ed inconfutabili, vista questa TUA certezza, dicevo, abbi l’umiltà di rispettare non le certezze degli altri, ma almeno i dubbi, e che dubbi, che negli altri si possono insinuare dato l’accaduto. E poi la gente che si esprime come te mi fa paura, perchè dimostra quanto bene don ruggero abbia manipolato le menti della gente, al punto da toglier loro il libero arbitrio anche sui loro stessi pensieri: non si può non avere dubbi, perchè chi non dubita e crede ciecamente (guarda caso proprio ciò che la chiesa ci insegna…) è sconfitto in partenza, è una marionetta senza fili… Mi viene persino il dubbio che tu sia una di quelle che se vedono in piazza una ragazzina con la minigonna la etichettano… anzi: ne ho la certezza!

  30. io nn pecco proprio per niente di superbia mi sembra solamente di esprimere un mio parere..ognuno riguardo questa storia è libero di pensare ciò che vuole io il mio pensiero l’ho espresso..siete voi che ora vi permettete di offendere anche me..a me sembra di nn essermi permessa d esprimermi riguardo la vostra persona..ne chiamandovi superba..padreterno e poi chi nn non rispetta i vostri dubbi..???ho parlato d giornali che esageravano a mio parere, nn di veronika

  31. Conosco Ruggero da un sacco di tempo… è sicuramente tutta una storia montata, ve lo assicuro… lui è proprio una persona che non si risparmia in baci ed abbracci, anche con gli adulti… e mica lo nasconde…. lo fa davanti a tutti!!!!! Devo dire che per me ed anche altri era imbarazzante… ma la cosa si fermava li…. preciso che io chiesa cattolica la odio, ce l’ho coi vescovi e anche con Ruggero per qualche verso, ma credetemi non è un pedofilo, per cui se non lo conoscete non giudicate!!… io personalmente credo che lo stanno incastrando.

  32. Cara ilaria, mi spiace, non volevo offenderti, anche perchè i termini che ho usato non mi sembravano offensivi, volevo solo farti notare che negli interventi precedenti non davi affatto l’idea di voler semplicemente esprimere un tuo parere. Ma la colpa non è mia, perchè tu scrivi: “il mio dire “non ha mai sfiorato un bambino” si riferiva al fatto che non si è mai permesso di abusare dei ragazzini” : e questa mi sembra un’affermazione molto chiara, altrimenti avresti detto “secondo me non si è mai permesso ecc.”. Capirai da sola che c’è una bella differenza, perchè tu stai comunque comunicando con altre persone e non puoi permetterti di spacciare una tua opinione come un dato di fatto, e per come ti sei espressa, lo hai fatto. L’ultimo tuo intervento mi sembra migliore, perchè sottolinei il fatto che quello che dici è solo un tuo parere, e quì hai tutto il mio rispetto, perchè ritengo che tutte le opinioni vadano rispettate, anche quelle che non si condividono.

  33. cara wildgreta, ho il sospetto che come al solito continuiamo sempre lo stesso percorso…INNOCENTISTI da una parte e COLPEVOLISTI dall’altra!!!…così, come al solito non andiamo da nessuna parte!!!…ATTENZIONE, ATTENZIONE stiamo parlando di una EMERGENZA SOCIALE!!!!…con tutto il rispetto per i problemi legati all’urbanistica del povero o ricco paesello…stiamo parlando di un MALE che al momento HA o AVREBBE fatto altre VITTIME che stanno SOFFRENDO come solo dio sa!!!…visto che sono gia in tanti a preoccuparsi di difendere il don…e vi garantisco che ne arriveranno tanti ALTRI!!! voi che vivete in quel posto, strigetevi intorno alle vittime (o presunte tali) dando loro serenità e vedrete che la verità verrà fuori prima che deliberiate il prossimo piano regolatore!!!…ricordatevi che, probabilmente, chi soffre è il vs vicino, il vs. amico, il vs parente, etc. etc….che forse in questo momento vi sta leggendo e si starà VERGOGNANDO come un cane per aver pensato di chiedervi AIUTO!!!!

  34. caro spunz, voglio rincuorarti dicendoti che a modo nostro, una parte di noi si è già stretta attorno alle vittime: la mia presenza in questo blog lo dimostra, ed è per questo che sono passata anche da persona offensiva, quando volevo solo dimostrare solidarietà alle vittime cercando di convincere chi difende a spada tratta il prete che forse ci sta anche il dubbio che sia colpevole…
    Per il fatto degli innocentisti e colpevolisti, devi ammettere che stare nel mezzo è un po difficile; se fossero state chiacchiere di paesello… forse starei anch’io nel dubbio, ma quì si tratta dell’esito di mesi e mesi di indagini e, avendo un minimo di fiducia nelle forze dell’ordine, mi rimane difficile pensare che siano arrivati ad arrestare un uomo tanto amato dalla gente senza più che fondati motivi, quindi sì, forse sono colpevolista, ma non è solidarietà anche questa? Forse quello che tu chiedi è che tutti fossero all’unanimità colpevolisti: almeno per le vittime questo sarebbe di grande sollievo… purtroppo però non è così che gira il mondo e l’unico modo che abbiamo noi solidali di aiutare è quello di dimostrare e di gridare in tutti i forum che crediamo alle accuse e siamo tutti profondamente indignati (per non dire altro…) Ed è anche per questo che ho tirato fuori il discorso dell’urbanistica: per far capire a chi ha idealizzato questo don ruggero che in fondo non è che ha fatto miracoli, neanche l’avesse costruita con le sue mani questa benedetta chiesa. Ha solo speso dei soldi che qualcuno gli ha messo a disposizione, creando degli spazi per i giovani in un quartiere dove il cemento negli ultimi stava inghiottendo tutto: non ti sembra questo un modo per ridimensionare il “benefattore” e far tornare la gente coi piedi per terrà? Ridare la serenità alle vittime è assai difficile, oltretutto nessuno conosce i loro nomi e quindi non possiamo dimostrare direttamente a loro la nostra solidarietà. L’unico modo è quello di cercare di aprire gli occhi a quanti non vogliono neanche dubitare e credimi, da quel che leggo, l’impresa non è facile. Secondo me c’è qualcuno che negherebbe anche se la vittima fosse stata il suo stesso figlio… questa è la vera emergenza sociale: il fatto che tante persone, e quì il discorso si allarga ben oltre i confini del mio quartiere, tante persone hanno bisogno di una guida certa e si aggrappano con le unghie e con identi ad un ideale, ad partito, una squadra di pallone o ad un prete, pur di avere qualche certezza. Non ti sembra che qualcosa non vada bene in tutto ciò? Io penso che è su questo che dovremmo interrogarci, perchè è questa debolezza della gente comune che da il potere ai vari don ruggero di agire indisturbati: loro hanno la sicurezza che la gente vede in bianco e nero e quindi, una volta conquistata la fiducia, sanno di poter agire, perchè la gente non cambierà mai idea: e invece no, noi dobbiamo dimostrare che ragioniamo, che siamo pronti a cambiarle le nostre idee quando qualcosa non torna, dobbiamo dimostrare a chiunque che i nostri figli non si toccano e soprattutto che così come alcuni non mettono in dubbio la parola di un don ruggero qualunque, noi non mettiamo in dubbio la parola dei nostri figli o dei nostri vicini di casa. Forse dobbiamo essere noi, che abbiamo la mente più aperta, a far capire agli altri… questo io intendo per solidarietà.

  35. Pingback: Pedofilia, don Ruggero Conti: difeso e accusato in rete da chi lo ha conosciuto « Wildgreta, il blog

  36. Io vorrei capire una cosa; nelle motivazioni del gip si legge che sono state intercettate telefonate inequivocabili tra Don ruggero e i bambini. Se ciò è vero e queste telefonate saranno anche pubblicate, io voglio proprio capire come queste persone che scrivono qui potranno ancora difenderlo in questo modo senza rendersi conto della realtà. Lo so che quando si tratta di una persona che si conosce uno non ci vuole credere, ma di fronte a prove così schiaccianti non si può fare finta di non vedere. Qui ci sono 2 testimoni oculari, intercettazioni, i bambini che l hanno denunciato, gli sms, gli atteggiamenti comunque non consoni ad un prete, perché uno di 55 anni che si porta a dormire con lui i bambini è innegabilmente strano…

    Insomma, qualche dubbio vi dovrebbe venire…

  37. L’ultimo intervento di maverikk mi ha fatto molto riflettere: precedentemente ho espesso la mia solidarietà alle vittime, andando un “pochino” contro gli innocentisti. Ora, improvvisamente, mi rendo conto che le vittime sono anche loro, intorno alle quali dobbiamo stringerci, quelli che non hanno dubbi e che di fronte ai fatti quì riportati da maverikk gridano senza esitare “è ‘innocente!”. Vorrei esprimere solidarietà anche a loro, perchè forse stanno soffrendo nella stessa maniera degli abusati: il fatto che ci sia un rifiuto delle loro menti anche solo del dubbio, mi lascia pensare che la loro psiche non reggerebbe il colpo e ne sarebbe devastata, per cui entra in azione madre natura, che ci ha fornito di meccanismi di autodifesa davvero sorprendenti: quando la nostra mente subisce un trauma forte, scatta qualcosa che ve oltre la nostra volontà, che a volte ci porta a cancellare, altre volte a rifiutare, semplicemente per non impazzire. E qui la mia stima per chi è riuscito a superare questa fase e a denunciare diventa immensa.

  38. Per me chi si rifiuta di accettare l’evidenza è già precipitato nel baratro.

    Allo stesso livello sono le difese acritiche tipo “io lo conosco, è una brava persona, non può essere vero”.

  39. per veronika70:
    da quello ke ho capito sei di selva candida…ti andrebbe di incontrarci per discutere questa questione a 4 occhi?

  40. daniele16x: oddio! detta così sembra una minaccia. Come mai mi chiedi questo? Parlarene quì non ti sembra costruttivo? Eppure mi pare che i toni della discussione siano molto civili. Ad ogni modo non posso accettare, per rispetto di chi partecipa a questo blog e ha seguito gli scambi di opinione. Capisco molto bene la tua posizione, poichè so quanto don ruggero fosse amato, in primis da mia madre, assidua frequentatrice della parrocchia, anche lei incredula. Conosco bene tante persone che hanno affidato i loro figli e le loro anime a don ruggero e so bene anche quanto costui si sia impegnato per “compattare” il nostro quartiere: nessuno nega ciò che ha fatto di bene, intendiamoci, solo che ora vedo tutto questo con occhi diversi e hanno un senso anche tutte quelle piccole “stonature” che negli anni in molti hanno notato, per poi minimezzarle o dimenticarle proprio perchè lui per il 90% del suo tempo era un prete modello. Ed anche questo è perfettamente in linea col profilo psicologico di certi soggetti: raramente quando accadono fatti del genere trovi gente che dice “era chiaro, si è sempre comportato stranamente, lo faceva davanti a tutti…”. Tu vuoi “assolverlo” perchè per quanto ti riguarda è sempre stata una persona meravigliosa, lo capisco bene. io invece lo condanno anche solo per il fatto che, dopo le accuse fattegli l’altr’anno, se veramente teneva a questa comunità, doveve rivedere un pochino il suo modo di comportarsi (soprattutto se è innocente). A me non importa che lui fosse affettuoso ed espansivo con tutti per suo carattere: se lo faccio io nessuno va a guardare il mio carattere: passo direttamente per una p….na. Capisci cosa voglio dire? Ho letto in rete dei commenti di persone che lo ritengono innocente, e contestualmente, sempre per difenderlo, dichiarano che i sui modi “appiccicosi” davano sì fastidio, ma non andavano oltre. Ovunque leggo che si prodigava “ingenuamente” in abbracci, carezze e baci: beh, forse a voi che ci siete cresciuti insieme tutto cio sembra normale e pulito, ma ti assicuro che visto dal di fuori tutto questo non appare affatto normale: non è normale. Tanto è vero che un ragazzo, nel difenderlo, ha scritto che i suoi atteggiamenti lo mettevano in imbarazzo, ma la colpa non era del prete, ma sua, che provava imbarazzo di fronte a gesti così “affettuosamente innocenti”… Ora ti rendi conto del plagio, o no? Quegli stessi atteggiamenti fatti da chiunque altro non sarebbero mai stati accettati dalla gente: secondo la mia opinione lui è stato molto abile nel costruirsi una facciata bella e pulita, facendosi scudo del suo ‘abito’ che in questo caso ha veramente ‘fatto il monaco’. Una persona normale e pulita, dopo accuse del genere, non continua con gli stessi atteggiamenti, non continua a portarsi i ragazzi a dormire a casa… questa cosa poi la ritengo allucinante: un prete che si porta i giovani a dormire in casa non si è mai sentito; non solo non è normale, ma io lo ritengo inquietante ed ancora più inquietante è il fatto che voi invece la vedete come una cosa normale…

  41. per veronika70:
    non è affatto una minaccia sei una donna e non mi permetterei mai…parlarne qui mi sembra poco costruttivo visto che sono 2 giorni che leggo e riieggo i vari post e non si è arrivati a nessuna conclusione, sei l’unica con cui si possa fare un ragionamento, visto che altri si prodigano volentieri nell’insultare nei modi più sgargianti don Ruggero e chi lo difende!! potrei sapere a che “stonature” ti riferisci? comunque sia ci tenevo a riprecisare questo punto io non credo affatto nella chiesa per tutte le cazzate che fanno e per l’ipocrisia del vaticano, ma credo in Dio e a don Ruggero per quello che ha fatto; 10 anni fa in chiesa c’erano solo le donne anziane…poi è arrivato Ruggero e si è da subito prodigato per migliorare le cose e piano piano ci è riuscito; la chiesa costruita è il complesso più grande d’italia e l’asilo con la scuola che stanno costruendo sono stati voluti fortemente da Lui… è vero che era solito baciare (SULLA GUANCIA E NON SULLA BOCCA) dal bimbo fino a mia madre, era “espansivo” se così vogliamo dire, ma non lo faceva con cattiveria o per molestare era, è , e continuerà ad essere il suo modo di dimostrare affetto!

    te forse puio parlare rispetto a moolti altri che si basano solo su ciò che leggono…e visto che un po’ lo conosci dovresti sapere che era una persona molto intelligente e secondo te conscio del fatto che era ricominciate le voci su questi presunti stupri non avrebbe provveduto a cancellare l’hard disk e a levare da casa questi ipotetici film pornografici?fra l’altro ripeto che i carabienieri hanno provveduto all’arresto e al sequestro degli hard disk! fra l’altro se una persona ha dei modi espansivi di dimostrare il suo affetto verso gli altri non vedo il motivo per cui debba essere definita p……..a! e comunque molte volte erano i ragazzi di loro spontanea volontà ad andare da lui a dormire ecco perchè la ritengo una cosa normale; ora staremo a vedere lo svolgersi delle indagini ma da quello che ho sentito Ruggero ha detto che non tornerà nella nostra parrocchia ma ritornerà a legnano… e scommettiamo che la parrocchia comincerà a “sgretolarsi” piano piano? comunque sia ribasco che le vittime di violenze o molestie devono essere aiutate tempestivamente e non essere emarginate o denigrate!

  42. Si, ma tutte quelle che cose che ha fatto don Ruggero lo ha fatto con soldi pubblici, mica coi suoi.ù

    E’ face prendersi i meriti altrui.

  43. da il giustiziere degli angeli:
    Sono 400 gli iscritti, di tutte le età, che frequentano il campo sportivo della parrocchia. Un’area molto vasta che dicono sia costata 6.milioni di euro inugurata il 30.aprile.2005

  44. x pincopallino:
    hai ragione infatti Ruggero ogni mese si “tassava” il suo stipendio, aveva avuto un finanziamento dal vaticano, ha affittato per un anno se non di più un magazzino ad una compagnia petrolifera ed ora il magazzino è adibito come caritas per gli immigrati, utilizzando le offerte date durante la messa e anche con soldi publici che di certo con costituivano la maggior parte delle spese e se permetti non lo ha fatto per scopi personali, ne di lucro, ma per la gente di selva candida, casalotti selva nera, non so se immagini quante persone ci abitano in questi 3 quartieri messi insieme…a proposito te lo chiedo a puro titolo informativo…te di che quartiere sei?

  45. x wildgreta:
    esatto tutto il complesso è costato intorno ai 6 milioni di € e comprende la chiesa normale più una più piccola, la casa di don Ruggero, la casa di don Giorgio, un campetto da calcio, una piscina, un campo da pallavolo, un magazzino per la caritas dove vengono distribuiti gratuitamente abiti e cibo, lo spazio per fare l’oratorio, un teatro e infine una struttura in cui potranno andare tutti i preti in pensione appena sarà rifinita e che ora è utilizzata come dormitorio per le suore!

  46. ciao daniele16x,
    ovviamente scherzavo sulla minaccia… ti ringrazio invece per aver continuato a parlarne quì: al di là delle nostre posizioni, nel nostro piccolo noi stiamo comunque facendo qualcosa: stiamo dimostrando proprio a chi si prodiga in insulti e quant’altro che ogni probelma si può affrontare e discutere in modo intelligente e costruttivo, o quantomeno civile. Anch’io trovo che tu sia l’unico con cui poter fare un ragionamento, però vedo che almeno abbiamo allontanato gli “insultatori” di ambo le parti e questo mi pare costruttivo. Tornando a don ruggero ed ai fatti di questi ultimi giorni, ti dirò la verità (e non mandarmi a quel paese): in realtà io, una volta appresa la notiza e letto un paio di articoli, mi sono astenuta dal continuare a leggere sui giornali l’evolversi dei fatti, semplicemente perchè per ora secondo me non c’è nessuna evoluzione. Non credere, ma sono perfettamente cosciente del modo di operare dei giornalisti ed è per questo che mi rifiuto di riempirmi la testa di notiziole prese qua e là, riportate da ogni giornale in modo diverso, con inesattezze nei tempi, nei luoghi e nelle cifre. Le mie idee sono frutto di ragionamenti che ho fatto basandomi su fatti che conosco o che ho appreso nel tempo e che, messi tutti insieme e rielaborati alla luce di questo arresto, mi portano alla conclusione (mia personale) che le probabilità che tutto ciò sia vero sono (purtroppo) molto più alte di quelle che non lo sia. Parlo delle “stonature” di cui mi chiedi, che vanno dalle voci (poche e fievoli) che circolavano già da tempo, di bambini misteriosamente spariti dall’oratorio perchè i genitori non li hanno più mandati, di come don ruggero si pavoneggiasse nel quartiere e soprattutto del fatto che egli ha creato una comunità stretta intorno a lui come persona e non intorno a Dio; proprio tu me lo confermi scommettendo che la parrocchia comincerà a sgretolarsi senza di lui: se la gente andava in chiesa solo per lui, concorderai con me che la sua missione di prete è stata un fallimento totale: il compito del sacerdote non è quello di servire umilmente il Signore e condurre a Lui (il Signore) le pecorelle smarrite? don ruggero, invece, mi pare che le pecorelle le abbia condotte solo intorno a lui (il prete), al pari di un leader politico, non di certo di un sacerdote. Un buon prete di solito è umile e non cerca di stare sempre al centro dell’attenzione; si prodiga affinchè la gente vada in chiesa ad ascoltare la parola del Signore, al di là della persona che la diffonde. A Selva Candida questo non accadeva: il suo nome era (e purtroppo continua ad essere..) sulla bocca di tutti e la gente faceva a gara per chi lo ospitava a cena o per chi gli stava più vicino, facendone un vanto. Il fatto che i ragazzi, come tu dici, andavano a dormire da lui di loro spontanea volontà, mi dispiace, ma continuo a vederla sempre più come un’anomalia, poichè uno s’immagina chissà che bravi ragazzi, tutti chierichetti… e invece prova a farti un giro per gli altri forum… troverai delle parole proferite proprio da loro che ti lasceranno a bocca aperta: insulti, diffamazioni e quanto di peggio possa uscire dalla bocca di una persona, ti riporto uno dei peggiori, non a livello di parolacce, ma di contenuto: “NON CE NE FREGA NIENTE delle vittime (psedo vittime)!!! Un ragazzo di 16 anni se non si sa difendere non è colpa nostra”. Ora dimmi tu a cosa sono servite tutte le attenzioni “buone” e tutte quelle nottate passate con don ruggero? Quei ragazzi che voi dite lui abbia tolto dalla strada, mi sembra non siano migliorati molto, anzi… Parlano come i tifosi di una squadra o gli attivisti di un partito politico e questo mi pare in netto contrasto con i risultati che un prete dovrebbe ottenere, non trovi? Al battesimo di mio nipote don ruggero ha detto: “… i figli non sono dei genitori…” come dire “lasciate che vengano a me!” e infatti i genitori ce li hanno mandati, da lui… E poi il fatto che proprio non riusciva a trattenere le sue effusioni: che lo facesse con tutti non conta, anzi, volendo malignare fa pensare che lo facesse con tutti proprio per non dare nell’occhio. Non lo giustifico come te, prendendo atto che era il suo carattere: so per certo che più di una persona, nel tempo gli ha espressamente detto che la cosa non era gradita, ma lui, da buon prete, se n’è fregato… e molti lo hanno accettato solo ed escusivamente perchè era un prete. In rete ho trovato addirittura un suo ragazzo che ha minimizzato il fatto dei film pornografici, asserendo non che non fosse vero, ma che non c’era niente di male, perchè, dice il ragazzo, anche loro, i preti, sono uomini ed hanno i loro istinti…. A questo punto non avuto più parole per mezz’ora! Come si può avere il coraggio di definire don ruggero un buon educatore? Vabbè che viviamo nell’era delle veline, ma ce ne vuole….
    Queste e molte altre del genere sono le “stonature” cui mi riferivo. Io guardo anche i risultati, non soltanto le intenzioni, ed è per questo che non sto nemmeno a ribattere sul fatto di quando, come e perchè gli siano stati sequestrati i film o gli hard disk. Capisci che voglio dire? Non voglio accusarlo per causa presa, ma sono una persona abituata, forse per mestiere, non so, a vedere le cose da tutti i punti di vista e a non dare un solo significato ad un evento, a non soffermarmi solo sulle apparenze o solo sui gesti “appariscenti”. Anch’io, non credere, ho provato a guardarlo con gli occhi dell’innocenza, ma ci sono troppe cose che non mi quadrano. Anch’io credo in Dio ma non nella chiesa, e questo è un altro punto: proprio “per tutte le cazzate che fanno e per l’ipocrisia del vaticano”, come tu dici, sono portata a credere che sia tutto vero: il fatto che lo difendano e che abbiano “fatto fuori” il prete che l’anno scorso lo ha denunciato mi lascia da pensare…
    Per concludere, mi fa piacere come la pensi riguardo alle donne, ma purtroppo, da donna, ti assicuro che se sei troppo espansiva nel dimostrare il tuo affetto a tutti sei etichettata e come, nella migliore delle ipotesi dai solo fastidio e vieni quantomeno allontanata dalle altre donne che temono per i loro mariti, o ti ritrovi una mano sul sedere… Uno può anche non trovarlo giusto e farlo ugualmente, ma poi c’è poco da lamentarsi. Ritengo che don ruggero sia andato un poco oltre le “regole” che tacitamente la società in cui viviamo ci impone, quindi, al di là delle intenzioni, se le avesse rispettate non ci troveremmo quì a discutere. Imporre le proprie effusioni agli altri non è comunque giusto, ed eccone i risultati. O forse si riteneva talmente speciale da pensare che a lui tutto era concesso? E quì ritorna il discorso della “stonatura” egocentrismo, nettamente in contrasto con quella che era la sua missione di prete…
    Scusami se mi sono dilungata troppo, ma ci tenevo a spiegare bene perchè e come sono arrivata alle mie personali conclusioni, fermo restando che bisogna comunque attendere il processo. Comunque già il fatto che lo abbiano arrestato la dice lunga: non è che certe cose si facciano alla leggera in Italia, anzi il contrario: di solito ci si lamenta che di fronte a prove apparentemente certe, il soggetto non viene arrestato, quindi se l’hanno fatto qualcosa sotto c’è. Il complotto lo vedo poco probabile, se non altro per il fatto che sono coinvolti parecchi ragazzi (non ditemi che la CIA li recluta così giovani…).
    Io sabato e domenica non posso connettermi. Spero di ritrovarti lunedì. ciao

  47. X Daniele

    Caro Daniele, mi sembra che tu ragioni in modo un po troppo bigotto, per essere una persona giovane. Quanti anni hai? Da come parli sembra che il mondo giri intorno alla chiesa. Guarda che non siamo mica più nel medioevo. Questa super chiesa da 6 milioni di euro, per me ad esempio sono soldi buttati. Penso che la costruzione di una scuola e di un ospedale sarebbero stati molto più utili alla collettività. La funzione educativa non è prerogativa della Chiesa, lo era fino a Carlo Magno se ti ricordi. Oggi l’istruzione è laica, e l’educazione dei figli dovrebbe spettare ai genitori, non ai preti.

    Poi riguardo agli atteggiamenti e al complotto; se tuo padre si portasse a dormire i bambini in camera sua o gli mandasse gli sms, domani lo arresterebbero e butterebbero la chiave. Basta con questo giustificare e dire che è un complotto, perché anche se fosse innocente, è stato lui l’artefice delle accuse.

  48. Per Veronica 70. Hai fatto un’analisi molto profonda e accurata. Condivido il tuo modo di vedere le cose e la persona che non riteneva grave il possesso dei film pornografici ha scritto qui. Gli ho detto di non avrei tollerato frasi dello stesso tenore. Se sei un’educatore, votato a Dio devi comportarti di conseguenza. E comunque, se si arresta qualcuno non lo si fa per un caledario della Carfagna o di qualche velina. Neppure se fosse appeso in canonica. Non ci sarebbero gli estremi per contestare un reato penale.

  49. Per wildgreta. E’ piu’ di una volta che il tuo moralismo censori ti porta a non capire esattamente cio’ che volevo dire e quindi provo a spiegarmi meglio. Quando dico che il possesso di film pornografici non lo trovo assurdo intendo che secondo me seppur disdicevole e’ cosa molto diversa da una prova di pedofilia, inoltre il termine normale e’ riferito al fatto che troverei gravissimo anche solo una foto PEDOpornografica in possesso di chiunque, parroco o no, mentre non mi straccerei le vesti per un “piu’ normale” film pornografico.
    Resto comunque dell’idea che nessuno di noi sappia con certezza ne’ cosa sia accaduto ne’ i reali contenuti dell’indagine e quindi io personalmente, per il rispetto che hanno ricevuto la mia famiglia, io e le mie idee da don ruggero in questi dieci anni che lo conosco, posso solo restare in attesa e al piu’ sperare che si chiarisca tutto senza ne’ bendarmi gli occhi di fronte all’evidenza ne’ inventami certezze colpevoliste che, allo stato della vicenda, non posso oggettivamente avere.

  50. Ho letto su qualche forum che anche quando Don Ruggero stava alla parrocchia della Giustiniana, c’erano state voci su tendenze pedofile, e per questo era poi stato trasferito…però di questo non si è ancora detto. Se qualcuno che sta leggendo il forum lo conosceva all’epoca, potrebbe confermare, o smentire…sarebbe utile a capire!

  51. intanto il vescovo non lo aveva affatto allontanato ma semplicemente lo aveva invitato a una breve vacanza per riprendersi dal terribile colpo di una accusa così infamante.
    Infine il vescovo non doveva prendere nessun provvedimento: una persona è innocente fino a che non si prova la sua colpevolezza e da quanto risulta neppure ora tale colpevolezza è ancora provata!
    Cosa si vorrebbe rovinre delle persone solo perche sospettate di qualche cosa? io credo che prima di rovinare una persona ci si debba pensare dieci volte..
    ma a me sembra che ci sia una fame morbosa di squallida cronaca

  52. Per Sgraz: non so se il mio sia moralismo, comunque se sapessi che il mio fidanzato o il prete della parrocchia frequentata, per esempio, da mio figlio, fruissero di materiale pornografico, mi cercherei qualcun’altro o manderei mio figlio da un’altra parte, perchè vorrebbe dire che nè io, nè dio bastiamo a quel tipo di uomini.

  53. vedo che allora convieni con me che seppur disdicevole, esecrabile… non per questo daresti all tuo fidanzato del pedofilo.

  54. Insomma sgraz: secondo te quando i sacerdoti fanno voto di castità, è sottointeso che la castità sarà solo fisica e non mentale? Nessuno ti ha mai spiegato che i peggiori maniaci sessuali sono proprio quelli che il sesso, per un motivo o per un altro, non lo possono vivere normalmente come gli altri? Quale assurdo motivo può portare un uomo che sogna davanti ad un film porno a fare voto di castità? Questa, a parer mio, è pura ipocrisia. Affermando questo tu distruggi quel poco di buono che forse (dico forse) c’è rimasto nella chiesa, non trovi? Ma poi mi togli una curiosità: sei veramente credente e praticante, tu? No, perchè da quanto mi risulta, a tutt’oggi la chiesa va ancora predicando che il sesso va fatto solo al fine di procreare…. e non mi risulta che nessun bambino sia mai nato da un prete che ha visto un porno….
    Insomma, non mi sembra coerente accusare chi accusa, quando chi difende utilizza queste argomentazioni… le argomentazioni del male minore….

  55. scrivo da legnano e conosco don ruggero da sempre, essendo stato per anni il responsabile laico dell’oratorio di s.Magno. Qui nessuno dubita della sua innocenza, proprio perchè lo si conosce bene. Ruggero (quando era con noi non era ancora sacerdote) lavorava al mattino in uno studio professionale, da buon geometra, qual è, e di pomeriggio si occupava dell’educazione religiosa dei bimbi e dei giovani in oratorio. Nessun genitore ha MAI avuto di che lamentarsi di lui, degli adulti che condividevano la responsabilità educativa, e del sacerdote dell’oratorio. E’ ragionevole pensare che, se proprio avesse voluto abusare dei bambini, l’avrebbe fatto più agevolmente allora, che neppure era prete. Non mancavano, invece, a ruggero, le relazioni sentimentali con coetanee. La sua vocazione al sacerdozio si è delineata successivamente quando si è trasferito a roma, grazie ad incontri significativi in tal senso, come spesso accade. Tecnicamente la sua si definisce “vocazione adulta”, arrivata quando le gioie e i dolori della vita sono ormai ben presenti nell’esperienza di una persona. Ora don ruggero ha due veri amori: Gesù Cristo e la sua Chiesa. E un grande desiderio: che tutti possano sperimentare la Bellezza dell’incontro con Cristo, nella Chiesa, ovviamente. Se corrisponde al vero che don ruggero abbia manifestato il desiderio di tornare a casa, a legnano, tutti noi siamo pronti ad accoglierlo a braccia spalancate. Beata la parrocchia in cui verrebbe collocato! Dal canto mio, perdonatemi, ma non posso che fare il tifo per la mia: s.Magno. Forza Ruggero.

  56. Accidenti, ora sì che il quadretto si fa più chiaro! Ogni argomentazione utilizzata (sicuramente in buona fede) da chi lo conosce bene non fa altro che aumentare i dubbi e fornire spiegazioni. Vedete che piano piano il puzzle si compone? Ecco perchè in tanti mettono la mano sul fuoco sulla sua innocenza: perchè prima era innocente. Ovvero, ecco la spiegazione ai miei interrogativi sul voto di castità: fino ad un certo punto don ruggero è stato un uomo come tutti, fidanzate comprese, quindi ha assaporato bene i piaceri, o vizi che dir si voglia, della vita. Ad un certo punto ha avuto una sbandata e s’è fatto prete, credendo di potervi rinunciare. Ma poi gli “istinti” hanno rifatto capolino… e le fidanzate ormai se le poteva scordare… Quindi si è rivolto altrove… Ecco spiegato perchè in molti, moltissimi, lo stimano tanto: l’hanno conosciuto e frequentato quando era “buono” e non vogliono pensare che una persona possa cambiare…

  57. Non conosco nel dettaglio la vita di questo ennesimo religioso accusato di pedofilia, ma una cosa salta subito all’occhio. L’atteggiamento omertoso del suo superiore che a quanto pare è l’atteggiamento corrente della chiesa in questi casi.

    Atteggiamento miope e scriteriato che oltre a favorire il ripetersi di questi stupri mette in difficoltà la chiesa stessa. L’amministraziona del Vaticano ha già superato i due miliardi di dollari in risarcimenti alle vittime di minori stuprati da preti cattolici in USA. Una buona parte di questi soldi sono stati sottratti alla chetichella all’obolo di San Pietro e quando non è stato più sufficiente, all’8 x mille.
    http://kyriolexy.wordpress.com

  58. veronik scusami ma permettimi di dirti che sei di una superficialità sconcertante…basta un esempio per smontare le tue pseudo teorie: il mostro di firenze viveva liberamente la sua sessualità era sposato aveva figli e aveva un amico viveva incestuosamente, aveva rapporti omosesuali ed era un maniaco e non mi risutla che tutto ciò fosse effetto di un voto di castità
    Inoltre perchè tu lo sappia don Ruggero è prete dicesano e i preti diocesani non fanno nessun voto, i voti di castità povertà e obbedienza li fanno i consacrati nella vita religiosa, i frati come si dice di solito e non i preti diocesani che fanno solo promessa di celibato e di obbedienza al vescovo.

  59. per quatno riguarda il vescovo non credo che nessun vescovo e nessun superiore debba predere nessun provvedimento se non quando viè certezza di colpa o reato, altrimenti se sono solo accuse senza nessun riscontro non si deve prendere proprio nessun tipo di provveidmenti… mi sembra che qui si sia già dato per scontato che don Ruggero sia colpevole e anzi ho come l’impressione che se invece alla fine si dovesse riconoscerne l’innocenza forse molti sarebbero questi dispiaciuti, forse molti accusatori preferirebbero che ci fossero delle vittime ma con la soddisfazione che si colpisca il pedofilo piuttosto che non ci sia nessuna vittma e nessun pedofilo da colpire… chemondo da abbrutiti medievali, scusate lo sfogo!

  60. E’ da un po che volevo dire la mia a riguardo ma solo ora ho avuto la possibilità!
    Premetto che sono un abitante acquisito di selva candida nel senso che non ci sono nato, sono parrocchiano, ho una suocera e un suocero che praticamente vivono in parrocchia e che come tanta gente della zona ha il poster di don ruggero in casa….fanno proprio il tifo per lui!!! Conosco Don Ruggero, conosco il suo modo di fare e sono anche a conoscenza del suo darsi da fare per la parrocchia e per tutte le attività a lei annessa!! Questo fulmine a ciel sereno ha però colpito inesorabilmente anche me che a dir la verità non sono un frequentatore della chiesa anche perchè per mille motivi non giudico molto positivamente chiesa e preti in genere!! Ma quello che è successo ha dell’incredibile e poco importa se l’accusato in questione è un prete….per me chi ha a che fare con i bambini, o meglio chi cerca di approfittare di loro, non ha scusanti…è un bastardo e basta!!! Spero con tutto il cuore che si faccia chiarezza su questo caso ma voglio precisare alla massa di buonisti e garantisti che fanno a gara a scommettere sull’innocenza del prete che in questo caso non si parla di un’inchiesta o di accusa da verificare!!!!Le accuse sono vecchie un anno e l’inchiesta fatta di intercettazioni e testimonianze c’è stata e ha portato all’arresto!!Ripeto ARRESTO!!In italia la custodia cautelare è prevista soltanto se c’è pericolo di fuga, pericolo di reiterazione del reato o pericolo di inquinamento delle prove quindi si capisce bene che tutte le verifiche atte a conoscere la verità, o magari una parte di essa, sono già state fatte e messe agli atti!!Partiamo da questo presupposto e tutto sarà un pochino più comprensibile!!Vanno bene le testimonianze di affetto e solidarietà, vanno bene le fiaccolate ma se ci sono state indagini che hanno portato all’arresto la colpa non è sicuramente della polizia che ha accertato o degli accusatori che hanno denunciato!!!Dopo più di un anno di indagini e dopo aver disposto la custodia cautelare che cosa volete che vi dicano o che vi facciano vedere il video delle sevizie per giustificare l’arresto??alcuni dei buonisti arriverebbero a dire che si tratterebbe di un montaggio!!!!è brutto ed è triste ma temo che purtroppo ci siano motivi per aestare una persona!!Per quel che mi riguarda e parlo forse perchè ho un bimbo sarei stato più contento che il mio parroco fosse stato accusato di furto, rapina e anche di omicidio…ma di molestie ai bambini proprio no…non lo accetto, non lo posso accettare…e arrivo a dire che anche solo nel dubbio di un’accusa così schifosa sarei contento che certe persone non si vedessero più!!!Non mi dilungo ad elencare che cosa auspico a chi tocca i bambini(ripeto sia esso prete o civile!) ma di sicuro meriterei la galera anche io….e ci andrei orgoglioso di me stesso!!

  61. Chiacchierone, se hai ben letto i miei commenti ed hai studiato un minimo di lingua italiana converrai con me che di superficiale c’è ben poco: rileggi bene e interpreta bene! La tua banalità invece, è davvero sconcertante, a tal punto da rasentare la cecità. Mi conforta comunque sapere che la chiesa mette in mano una intera parrocchia (e 6 milioni di eruro….) a uno che ha fatto una semplice promessa di celibato e ubbidienza al vescovo…. ancora una volta complimenti alla chiesa!!! Ma volete capire che già solo il fatto che uno venga arrestato dopo mesi e mesi di indagini non può essere innocente? Magari riusciranno pure a smontare l’accusa di pedofilia (sappiamo benissimo tutti fin dove arrivi il potere della chiesa..) ma ciò non toglie il fatto che don ruggero ha sbagliato, e molto anche; se proprio voleva fare l’alternativo, per prima cosa non doveva farsi prete, perchè la chiesa è quanto di più castrante esista al mondo e un prete alternativo non ha assolutamente ragion d’esistere, oltretutto mi sa di vero e proprio imbroglio verso la chiesa stessa, che ha delle regole ben precise che i vari preti, frati, vescovi e via dicendo, si impegnano spontaneamente a rispettare: perchè poi, un volta presi i voti, saltano fuori questi “alternativi” che credono di poter fare tutto, nascosti dietro la loro bella croce? Continua pure a chiacchierare, ma mi raccomando, non perdere più di vista il vero motivo di questa discussione: don ruggero non è un semplice sospettato, don ruggero è stato arrestato, e per tua informazione, sappi che quando si arriva all’arresto di solito uno è colpevole. Ma ti rendi conto di quello che vai blaterando? Non vi è certezza di colpa? Ma allora, invece di stare quì a difendere uno che sta in galera per pedofila (e questa è una certezza!!) perchè non vai ad insultare i magistrati che hanno disposto l’arresto di quast’anima innocente ed i carabinieri che l’hanno eseguito? Paura????

  62. Caro schifato: finalmente un abitante di Selva Candida che non è stato plagiato! Mi rincuora davvero vedere che c’è ancora qualcuno in grado di ragionare e di guardare oltre il proprio naso e appoggio in pieno ciò che hai detto. Molta gente, prima di pensare alla propria anima o quella di don ruggero, dovrebbe pensare ai propri figli e alla loro educazione, non scaricarli in chiesa o chissà dove, nelle mani di chissàchì, per anni interi e poi cercare di scagionare un pedofilo solo per avere la scoscienza a posto…

  63. una precisazione. Forse mi sono espresso male. Ruggero lo conosco DA allora, cioè a partire da quando era ragazzo. Conoscenza che è continuata nel tempo. Qui vivono i suoi familiari, nipoti ecc..E’ come se, improvvisamente, dicessero che mio fratello, mio padre…fosse un delinquente. Sarebbe non utilizzare la ragione in modo corretto se mi mettessi a dubitare di mio fratello, senza dar credito alla mia esperienza di vita con lui. Questa era solo una precisazione, come detto. Poi, chi non vuole intendere ed inseguire i propri pensieri, libero di farlo. La cosa che desidero davvero ribadire e che è sfuggita è la seguente: Ruggero ha due amori, Cristo e la sua Chiesa, luogo di salvezza per l’uomo. Noi tutti, nessuno escluso, abbiamo il “problema” del confronto-rapporto con il Destino. Ciascuno sarà chiamato a rendere conto non genericamente di quello che ha fatto nella vita. Ci verrà chiesto se, quanto e come abbiamo amato Gesù Cristo. Tutti dovremo rispondere al Padre di questo. Non solo don Ruggero, ma tutti. Siamo pronti a farlo, adesso?
    Le nostre città hanno bisogno di persone che ci aiutano in questo, cioè nel prendere sul serio la vita. Ruggero è una di queste.

  64. Vorrei mettere in evidenze alcune cose per poter far capire meglio a chi non mi conosce il mio modo di pensare:
    1. Sarei veramente contento se un giorno la polizia o i magistrati titolari dell’indagine chiedessero scusa a don ruggero e ci spiegassero per bene, punto per punto, dove hanno sbagliato e dove sono stati ingannati nel corso delle indagini!Ci dicessero che c’è stato un a caso di omonimia o che ne so….basta che ci portassero motivazioni plausibili e non semplici chiacchiere….ecco in questo caso sarei proprio felice di porgere le mie più sentite scuse al prete in questione e a tutti quelli che mettono la propria faccia per difenderlo a spada tratta.
    2. Una delle cose che mi fa più schifo in tutta questa storia è proprio la difesa a priori!!Una difesa che non si basa su nessuna prova in grado di smontare le accuse circostanziate ma una difesa patetica che si fa forte delle opinioni di chi crederebbe a qualsiasi cosa venisse detta dall’altare! Una difesa che ogni giorno cerca di infangare e di mettere in cattiva luce l’autore dell’accusa che ha portato all’apertura delle indagini!
    3. Non ho una bella opinione dei giornalisti in genere, in quanto a volte mi sembrano molto più simili a degli avvoltoi che a dei cronisti ma sinceramente per avere una mia idea mi baso molto di più sui risultati delle indagini e non sulle parole dei giornali! Ripeto l’ordine di custodia cautelare è già di per se per così dire un atto di colpevolezza e avolte mi chiedo che cosa dovrebbe accadere pe far cambiare idea a certe persone…forse che fosse o diventasse vittima di determinate attenzioni un proprio figlio o un proprio nipotino?O forse anche in quel caso cercheremmo di autoconvincerci che abbiamo frainteso???Per quel che mi riguarda arrivo a dire questo: posso anche affermare che non tutti gli abbracci, i baci e le effusioni in generale siano dimostrazioni di pedofilia ma per me non ci devono essere!!!Non c’è nessun motivo che tu prete della mia parrocchia abbia questi atteggiamenti con i nostri bambini, non c’è necessità che dormano nella tua casa….i figli devono ricevere amore, coccole e rassicurazioni dai propri genitori e non dal paroco di turno!Non ci sarà neanche niente di male ( A VOLTE!!!) ma perchè rischiare….meglio evitare…e se non i genitori proprio il parroco avrebbe dovuto evitare tali atteggiamenti!Purtroppo però in questa parrocchia era un vanto avere il figlio o il nipote vicino a don ruggero, farlo accarezzare o baciare durante le messe, le feste o durante qualche manifestazione e allora i risultato sono questi!!
    4. Se pensiamo che in alcuni casi…purtroppo molto numerosi…sono stati riconosciuti casi di violenza sessuali sui bambini da parte degli stessi genitori…non vedo perchè non potrebbe farli un prete!!!Questa non è un’accusa ma soltanto ana considerazione per cercare di far capire che purtroppo e sottolineo purtroppo, oggi tutto è possibile e purtroppo sottolineandolo di nuovo molto spesso quello che ci raccontano a scuola a casa e anche in parrocchia non è riscontabile nella realtà della vita!!Sarà l’età o le esperienze ma mi sembra di poter dire che oggi l’orco è sempre dietro l’angolo pronto a colpirti e a ferirti per il resto della tua vita e allora ripeto…perchè rischiare??

  65. per ayeyebrazo. tralasciamo per un attimo il caso specifico in questione!!scusami…è ammirevole la tua fiducia verso don ruggero in questo caso ma più in generale lo sarebbe verso tuo padre o tuo fratello…..ma se ti facessero sentire le intercettazioni telefoniche in questione saresti capace di cambiare idea o cercheresti di giustificarle fino alla morte solo perchè si tratta di persone a te care?saresti capace di dire a te stesso che quella persona…brava per mille motivi ha commesso un errore gravissimo, imperdonabile e che per questo meriterebbe le peggiori torture fisiche?…perchè per me è questo..e anche di peggio quello che meritano i pedofili!!

  66. caro ayeyebrazo, prendere sul serio la vita significa soprattutto non tapparsi gli occhi ed usare l’intelletto di cui il Signore ci ha dotato. Significa essere obiettivi, guardarsi intorno con un minimo di diffidenza, perchè viviamo in un mondo che ce lo impone, un mondo dove all’ordine del giorno accadono fatti orrbili, compiuti da gente INSOSPETTABILE… eppure accadono, e gli insospettabili tante, tantissime volte sono poi risultati colpevoli. Perchè in questo caso non dovremmo nemmeno dubitare? Senza contare che don ruggero non è nemmeno un sospettato: è un incriminato, e c’è differenza. Perchè le persone come te continuano a negare questa realtà? Giustamente tu dici: “Sarebbe non utilizzare la ragione in modo corretto se mi mettessi a dubitare di mio fratello, senza dar credito alla mia esperienza di vita con lui.” ma non è ugualmente un non utilizzare la ragione in modo corretto quando difendi tuo fratello nonostante le prove lo rendano colpevole? Il fatto che la tua esperienza di vita con lui sia positiva, non è assolutamente rilevante di fronte alle accuse mossegli. Se tutte le persone che ispirano fiducia fossero buone e se tutti i cattivi si potessero riconoscere perchè non ispirano fiducia, il mondo sarebbe quasi perfetto, non trovi? Si potrebbero benissimo evitare guai, raggiri, imbrogli e tradimenti…

  67. vorrei avere modo di parlare con veronika70 ma non in questo blog potresti scrivere un indirizzo mail dove ricontattarti?grazie mille

  68. ascolta veronica, credo che la diffidenza sia una specie di malattia, che impedisca di guardare la realtà e di coglierne la verità. E’ una sorta di pregiudizio che imbroglia nell’approccio alla vita. Quante volte mi è capitato di essere diffidente e di decidere prima di non andare da qualche parte perchè tanto non ci avrei guadagnato niente (non in senso economico)? O di decidere di non trascorrere del tempo con qualcuno, anche con degli amici, perchè “sicuramente non ne vale la pena”? Tante. Spesso è il pregiudizio che orienta le azioni. Ma imbroglia altrettanto spesso. Ti faccio esempi banali, lo so, ma la nostra vita è fatta di queste quotidianità. Cosa diversa è, invece, la prudenza. Questa sì mi piace e la trovo positiva, perchè non impedisce l’apertura al positivo, al bello, cioè l’incontro con la verità, anzi, forse favorisce tutto questo. Prudenza anche nel giudicare, perchè è capitato spesso che i fatti abbiano smentito quello che sembrava inoppugnabile. Non basta essere rinchiuso in galera per essere incriminato di un reato o per esserne sicuramente colpevole. Occorre la sentenza di un tribunale, passata in giudicato, per giunta.

  69. se sei così informato in materia giuridica saprai anche che In italia la custodia cautelare è prevista soltanto se c’è pericolo di fuga, pericolo di reiterazione del reato o pericolo di inquinamento delle prove…questo mi sembra già abbastanza!!!
    Detto questo però bisogna logicamente aspettare per giudicare colpevole una persona e la speranza di noi parrocchiani, credimi, è quella che una mattina ci dicano che è stato tutto un equivoco e che la persona in questione è del tutto estranea ai fatti e quindi meritevole di rispetto e stima…..per quanto mi riguarda in caso contrario sarebbe meritevole soltanto del mio disprezzo!

  70. grazie delle preziose informazioni circa il diritto penale. Avendo una laurea posso dirti che lo sapevo già. Andiamo con ordine, quindi:
    1- riguardo al pericolo di fuga ricordiamoci che ruggero avrebbe potuto andarsene alle prime avvisaglie della questione, cioè tempo fa, ma non lo ha fatto;
    2- riguardo alla reiterazione del reato pare che i presunti molestati siano persone adulte, che non frequentino più la parrocchia da tempo e si riferiscano a cose vecchie, nessuna cosa recente da far temere che il reato si stia reiterando, insomma;
    3- riguardo al pericolo d’inquinamento delle prove, di quali prove stiamo parlando? Delle intercettazioni? Come si fa ad inquinare delle intercettazioni che si trovano in mano agli inquirenti? Ci sono filmati che lo riguardano in flagranza di reato? No. Allora, di quali prove stiamo parlando? Come vedi non sussistono nemmeno gli estremi perchè stia in carcere

  71. Ho semplicemente esposto i motivi della custodia cautelare!!Andiamo con ordine:
    1. può non essersi allontanato perchè sicuro di non essere toccato….visto che anche il Vescovo nella precedente occasione lo ha..per così dire graziato!
    2.gli ultimi PRESUNTI reati si riferiscono a Marzo 2008!!
    3. Le eventuali prove in possesso degli inquirenti non le vengono a dire nè a me nè a te!
    Come vedi le cose si possono leggere in tutti i modi, lo dimostra il fatto che per me gli estremi del carcere ci sono tutti….mi dispiace soltanto che è una persona che conosco!!tutto qui!!

  72. vorrei parlare di persona con veronika 70 puoi lasciarmi una mail dove posso parlarti in privato grazie

  73. simoroma, perchè vuoi parlarmi in privato? non credo che lasciare la mia mail quì sia molto saggio… e poi, come ho già detto ad una persona che me lo ha precedentemete chiesto, non penso sia corretto verso le persone che partecipano al forum. Però se vuoi dirmi qualcosa che non ritieni sia opportuno venga letta da tutti, lasciami tu un recapito, che ti contatto io. Ciao, Veronica

  74. se le “prove” gli inquirenti non le vengono a raccontare in giro, perchè sei così certo che siano inoppugnabili ed inconfutabilmente contro Ruggero? Ricordo che il padre del piccolo Tommaso Onofri è stato fortemente sospettato di aver rapito il suo bimbo. Se il magistrato che si occupava del caso, a seguito del ritrovamento di materiale pedopornografico sul suo computer, lo avesse incarcerato come rapitore ed assassino del figlio…? Meno male che in quel caso ci si è imbattuti in un magistrato prudente, perchè, se fosse stato per i media e per l’opinione pubblica, il sig. Onofri sarebbe finito in galera in un batter di ciglia. Così non è stato, purtroppo per lui, per il papà di Ciccio e Tore, di Gravina. Se provvidenzialmente non fosse caduto nella stessa cisterna dei suoi figli un altro bambino, oggi sarebbe ancora in carcere, continuando a protestare, inascoltato, la propria innocenza. Andando indietro nel tempo, anche se è tornato alla ribalta in questi giorni, quando Enzo Tortora è stato arrestato, non solo c’era chi, professandosi pentito e collaborando con la giustizia, giurava sulla sua colpevolezza, ma giurava, altresì, di averlo visto spacciare droga negli studi di Antenna 3 Lombardia, dove il presentatore lavorava. Tortora è stato arrestato senza preoccuparsi di verificare le accuse e di cercare riscontri. Bene, l’altro giorno, uno degli accusatori di Tortora è stato catturato dopo aver ucciso la sua sedicesima vittima. La sua professione? Killer. Mi spiego: i magistrati, anzichè valutare la parola di una persona irreprensibile ed incensurata (Enzo Tortora), hanno avvalorato e preso come oro colato le parole di un killer, che aveva già ucciso. Quei magistrati hanno fatto carriera e non hanno pagato per la loro superficialità, così come il magistrato di Gravina, che ha condotto in modo approssimativo le indagini sulla scomparsa dei fratellini, concentrandosi sulla certa colpevolezza del padre (e dilapidando i soldi di noi contribuenti, aggiungo), a quest’ora potrebbe essere tranquillamente in vacanza ed il sig. Pappalardi in carcere, anche se innocente..
    Proprio imparando dalla cronaca dovremmo essere più prudenti nel giudicare, a mio parere

  75. Che le prove siano inconfutabili e inoppugnabili lo dici tu e non io!! Ho detto semplicemente che a mio parere ci sono prove che giustificano la custodia cautelare; poi gli inquirenti passeranno al setaccio tutto, faranno i riscontri del caso e decideranno il da farsi!!Da parte mia auguro ancora e sempre che tutto l’impianto accusatorio venga smontato e che riescano a dimostrare l’innocenza dell’imputatyo! Mi chiedo Piuttosto che cosa dovrebbe succedere…lo dico per assurdo…per far venire un dubbio di colpevolezza…almeno uno…a chi come te metterebbe la mano sul fuoco sull’infondatezza di tutta questa questione.

  76. Ieri sono apparse scritte contro Don Ruggero davanti alla chiesa…

    Ho visto che c’è un altro forum parallelo a questo sullo stesso sito…perché non scrivete solo su uno? sennò si perde il filo…

  77. Ci sono brutte notizie per gli innocentisti…

    E’ stata pubblicata una notizia che non lascia più ombra di di dubbio se verrà confermata: pare che gli inquirenti siano andati alla giustiniana, dove don ruggero era vice parroco prima, e anche li hanno raccolto testimonianzedi abusi…a questo punto mi dispiace, ma salta le tesi del complotto…credo proprio che per lui è finita.

  78. Per quanto riguarda la Giustiniana, sono a conoscenza da tempo di un fatto, che nulla ha a che vedere con le accuse di oggi, ma che ci può far capire meglio chi è don ruggero: in una famiglia già colpita da disgrazia, la sorte si è accanita contro una ragazza, vittima di un ictus; ebbene, questa ragazza non parlava più, ma non perchè non potesse, ma per fattori pscologici: lei voleva parlare solo e soltanto con don ruggero! La famiglia lo ha pregato in tutti i modi affinchè lui le andasse a parlare…. stanno ancora aspettando!
    Anzi, dopo gli ultimi eventi credo non aspetteranno più…

  79. mi scuso per l’assenza prolungata ma ho avuto problemi e non sn riuscito a connettermi…comunque spiegatemi una cosa…sono venuto a conoscenza dei nomi di 2 dei 3/5/7/più di dieci ragazzi che hanno denunciato Ruggero e ditemi perchè i genitori di questi ragazzi sono stati in chiesa fino alla domenica prima che venisse arrestato a chiedere il suo aiuto…ora voi avete detto (giustamente) che le denuncie e le indagini sono scattate più o meno un anno fa…( i ragazzi in questione hanno uno 21 e uno 17 o 18 anni, ora nn ricordo bene scusate…) quindi i genitori sapevano delle denunce dei figli…e secondo voi credendo veramente che mio figlio sia stato violentato da una persona io continuo a chiedere il suo aiuto?

    secondo “è stata publicata una notizia secondo cui” basta vi prego…pochi giorni fa avevano detto che Ruggero sarebbe dovuto partire con 4 bambini orfani per l’Australia per la giornata della gioventù e dato che conosco personalmente da anni queste 4 persone vi assicuro che non sono affatto orfani anzi…tantè che la mamma di 2 di questi ragazzi ha commentato la notizia dicendo : “non sapevo che mio marito fosse morto”

  80. X Daniele…

    Infatti molte cose sono strane, come il fatto che i genitori continuano ad andare…però forse gli è stato consigliato dagli inquirenti per evitare che si insospettisse e inquinasse le prove…ci sono molte spiegazioni. E poi c è anche qualche genitore che invece è sparito da tempo…non conoscerai mica tutti i bambini molestati no?

    In ogni caso secondo me la posizione di Don R. si attenua in quanto da ciò che risulta, lui praticava ai bambini rapporti orali, ma non li ha mai costretti a fare qualcosa a lui…non so se da un punto di vista giuridico questo fa differenza…

    Poi se passa la norma sui processi è salvo in ogni caso, poiché massimo gli daranno 13 anni, e la legge che sta per essere approvata abbuona 10 anni…a 3 scattano i domiciliari…

    Insomma io credo che la carriera da prete è finita…ma il carcere non se lo farà, a parte questo periodo cautelare

  81. Ciao ayeyebrazo, ho letto con attenzione le tue parole, anche perché ti esprimi in modo pacato ed obiettivo, però la mia obiettività mi porta ad analizzarle al contrario. Ovvero, quando tu mi dici “credo che la diffidenza sia una specie di malattia, che impedisca di guardare la realtà e di coglierne la verità” mi sento tranquillamente di risponderti che sì, hai ragione, ma vero è anche che l’amore e l’affetto verso una persona ti portano a fare la stessa identica cosa, moltiplicata per dieci: un esempio banale? Vedi le mogli e i parenti dei mafiosi-assassini. Tu dici “E’ una sorta di pregiudizio che imbroglia nell’approccio alla vita” ma è anche vero che approcciare la vita con troppo buonismo e troppa fiducia nel prossimo ti può portare a fare la fine della povera Federica, la ragazza recentemente sparita e ieri trovata morta. Daccordissimo con te sulla differenza tra le parole diffidenza e prudenza, ma il concetto che volevo esprimere è chiaro, no? Quindi sì, “prudenza anche nel giudicare”, ma prudenza significa “capacità di ben giudicare e di scegliere il meglio in ogni circostanza; saggezza nell’operare” capacità che non tutti possono avere, quindi perché non difendersi con un po’ di diffidenza, se questa ci può salvare la vita? Forse avresti dovuto spiegare anche a don ruggero il fatto della prudenza…

  82. no, infatti non ho detto di conoscere tutti i ragazzi abusati, ma solo che ne conosco 2…comunque sia potrei sapere da quale fonte hai appreso questa notizia?intendo quella dei rapporti orali…comunque sia io aspetto il processo per dire se la sua carriera da parroco è finita o meno…

  83. La testimonianza della violenza è apparsa su Repubblca del 3 luglio. Un ragazzo racconta per filo e per segno le modalità. L’articolo sulla Giustiniana è sul Messaggero di oggi. Il num. 666 è dovuto al fatto che il Nickname era già preso, e dovendo aggiungere qualcosa, ho messo questo così lo ricordo…non temere, non sono iscritto alla Loggia P2 di Licio Gelli, ahaha

  84. be se vogliamo iniziare un discorso sulla massoneria dovremmo creare un nuovo post e penso che non finiremmo mai di parlarne visto che è un argomento che mi interessa molto…
    comunque sia ho appena letto l’articolo e almeno su questo punto converrai con me…oggi come oggi ci sono persone che farebbero di tutto pur di annullare la chiesa con tutte le sue persone buone o malvage che siano…personalmente conosco diverse persone che lo farebbero e quindi mi viene in testa questa idea…quel ragazzo che è stato interrogato potrebbe aver facilmente inventato tutto dato che era una storia povera di particolari e se vuoi ne potrei portare una migliore scritta da me….secondo come mai le guardie e i giornalisti hanno fatto uscire solo ques’ultimo interrogatorio e non hanno parlato assolutamente del fatto che sono stati portati in questura e interrogati diversi animatori del centro estivo e a tutti gli è stata posta la seguente domanda : “cosa è per te Ruggero?” e la risposta era :”per me è come un padre” ed ogni volta le guardie si mettevano a ridere guardandosi e dicendo “eccone un altro”…queste cose non vengono riportate ovviamente mentre altre “notizie” si…bha…

  85. Veramente la testimonianza era dettagliatissima, e non riesco a capire come mai trovi una giustificazione ad ogni prova…ti voglio chiedere esplicitamente una cosa: se uscisse fuori l’intercettazione di una telefonata in cui R. dice chiaramente a un bambino che vuole avere un rapporto con lui…riusciresti a coprirti gli occhi anche in questo caso? Guarda che già il fatto di aver trovato testimonianze alla Giustiniana aggrava di molto la sua posizione. Perché li non c era Don Claudio…anche li c è stato un complotto? penso proprio che vi dovete arrendere all’evidenza.

  86. scusa tanto veronika, quello che dici in merito all’arresto (ossia se si è arrivati all’arresto significa che ci sta più di un semplice sospetto) è vero,a ma ricordi il caso di rignano flaminio? anche lì ci sono stati degli arresti eppure mi pare che si sia dovuto fare qualche passo indietro… io credo che occorra sempre agire con grande discrezione quando vi sono sospetto su una persona, soprattutto quando si tratta di questioni così gravi, ci vuole poco a rovinare la vita ad una persona… per esempi schifato poco più sopra arriva a dire: “e arrivo a dire che anche solo nel dubbio di un’accusa così schifosa sarei contento che certe persone non si vedessero più!!!”, ti rendi conto della gravità di una simile affermazione, tanto più grave se pronunciata da una persona equilibrata e informata come sembrerebbe schfato? scusa ma io continuo a dire che non si può giocare con la vita delle persone e se le presunte vittim vanno certamente tutelate e difese anche i carnefici finchè son presunti non debbono essere tutelati e questo lo dice uno che certamante buonista non è.

  87. errata corridge: “anche i carnefici finchè son presunti debbono essere tutelati e questo lo dice uno che certamante buonista non è”.

  88. e poi veronika tu mi sembri che parti da una posiziione di grande pregiudizio verso al Chiesa.

  89. ciao Veronica
    vorrei correggere l’impressione che ti ho dato di essere buonista. Io voglio semplicemente vederci chiaro nelle cose, per questo non mi fermo in superficie, o almeno mi sforzo di farlo, poi non sempre ci riesco. La povera Federica e la sua amica sono state imprudenti, l’amica passerà l’esistenza a maledire l’istante in cui ha perso di vista Federica. C’è da pregare che anche lei riesca a darsi pace, per il male che l’ha sfiorata e che ha colpito in pieno la sua amica. Ma lì c’è stata imprudenza, come dicevo. D’altra parte a vent’anni, in vacanza, capita di abbassare le barriere della difesa e di compiere azioni avventate. Diverso è stato, invece, un altro episodio di cronaca accaduto pochi mesi fa. Ricordi quelle due ragazze milanesi partite vestite da sposa per Gerusalemme? Avevano una teoria: secondo loro gli uomini sono strutturalmente buoni. Ad Istanbul si sono divise per riunirsi di nuovo a Gerusalemme, secondo i loro piani. Una di loro non ha fatto molta strada. E’ stata uccisa poco fuori Istanbul da un uomo malvagio.La loro era una teoria buonista, in cui io non mi riconosco. Non è il mio approccio alla vita, credimi. Secondo me gli uomini buoni lo diventano perchè hanno la fortuna di essere educati in tal senso. Devi incontrare qualcuno che è buono per poter imparare ad esserlo a tua volta.
    P.S.: scusa se mi intrometto tra te e simoroma ma ho l’impressione che tu l’abbia un po’ stroncata, no? D’altra parte capisco la tua preoccupazione. Prudenza, anche questa. Non diffidenza.

  90. In effetti, rileggendo, trovo anch’io che forse l’ho stroncata (a simoroma). E mi dispiace molto, perchè non era mia intenzione, volevo soltanto essere coerente con quanto risposto a daniele16 all’inizio del forum, più che altro per rispetto. Però avrei davvero voluto sapere cosa voleva dirmi. Se avessi avuto un altro modo per lasciarle il mio indirizzo, senza necessariamente renderlo pubblico (sai quanti messaggi di ogni tipo avrei ricevuto?) sicuramente lo avrei fatto. E purtroppo ammetto che invece non è stata prudenza, ma in effetti diffidenza, forse per il modo secco in cui si è posta, non so… mi dispiace.
    simoroma, mi scuso.
    Spero ti faccia risentire, ciao

  91. x maverik
    io trovo una giustificazione ad ogni prova così come fai te con quelle che riporto io…comunque sia lo volevo dire da parecchio…nel caso in cui fosse riportata dai carabinieri un’intercettazione telefonica non mi chiuderei gli occhi in quel caso anzi…xò fino a quel momento io continuerò sulla mia strada…basta pensare al caso di rignano flaminio!!!
    l’evidenza non siamo noi a poterla trovare così come non lo sono i giornalisti noi esprimiamo ipotesi idee che fra un po’ di tempo potranno essere giuste o sbagliate…io personalmente mi impegnerò nel caso in cui le mie idee fossero sbagliate a chiedere scusa sul blog a tutti!
    P.s. il 666 cosa centra con licio gelli e la loggia massonica P2?tanto più che grazie ad alcuni ritrovamenti il numero della bestia non sarebbe 666 ma 616 😉

  92. Per Daniele: ti pregherei di non citare a sproposito, come hanno fatto molti giornalisti, il caso di Rignano Flaminio, che seguo su questo blog dal mese di novembre. Rignano è un caso aperto, in cui non è stata pronunciata alcuna sentenza, perchè sono tuttora in corso gli incidenti probatori sugli ultimi dei 22 bambini della scuola materna Olga Rovere. Alla fine del mese si saprà se i sette indagati per abusi sui minori, violenza sessuale, associazione a delinquere, sottrazione di minore, ecc. verranno rinviati a giudizio o no. Tesi del complotto, isteria, fazioni sono tutte cose che si sono manifestate anche a Rignano. Ma a Rignano , bambini dai 3 ai 6 anni sono in grado di descrivere le case in cui venivano portati fin nei minimi dettagli e questo, ancora, nessuno degli innocentisti è riuscito ancora a spiegarlo. Anche lì, alcune famiglie non si conoscevano tra loro e soprattutto non conoscevano quelle case, delle quali alcune, sono delle maestre. Per fortuna, le sentenze non le scrivono i giornalisti ma i giudici e, avere la sentenza di Rignano, dovremo ancora attendere.

  93. Chiacchierone, di esempi che confermano le mie e le tue parole, ce ne sono a bizzeffe: ora dovrei mettermi a citare tutti i casi che si sono conclusi con condanna? Oppure, se proprio volessi mettere il dito nella piaga, potrei iniziare a citare i moltissimi casi di pedofilia o semplicemente di molestia con protagonisti i preti! Certo questi ultimi mi sarebbero molto utili, se volessi proprio massacrare don ruggero e la chiesa. Ma non lo faccio, proprio perché ritengo che tali casi debbano solo servire ad insegnare alla gente che nella vita bisogna avere prudenza, come ayeyebrazo ci conferma, ma non pregiudizi portati all’esasperazione (ritengo parole sante il “non fare di tutta l’erba un fascio”). Questi avvenimenti andrebbero impressi nella memoria della gente, che invece troppo facilmente dimentica…, soltanto perché siano da monito, perché ci insegnino che il male purtroppo è sempre in agguato e che spesso si “traveste” da persona perbene. Se hai letto i miei commenti, saprai che non condanno a priori don ruggero, basandomi solo sull’accusa fattagli: mi pare di essere andata ben oltre, chiedendomi e condividendo con voi i miei interrogativi, sul perché tale accusa gli sia stata fatta (per pietà, non tirarmi fuori di nuovo il complotto, perché a quello, mi dispiace, ma non ci credo proprio). Secondo i miei parametri di giudizio e in base all’educazione che ho ricevuto, ci sono molte cose “strane” che accadevano intorno a lui. Inoltre non condivido il suo modo di essere prete, come ho spiegato nel post del [Luglio 4, 2008 a 6:21 pm]. Su una cosa sarai d’accordo con me, spero, e cioè sul fatto che comunque qualcosa che non va c’è, visto che anche molti parrocchiani-tifosi di don ruggero hanno ammesso che i sui atteggiamenti erano ambigui, anche se poi li difendono ardentemente perché ritenuti “innocenti”. Evidentemente qualcuno non li ha ritenuti tali. Quando ci si comporta in modo non consono al ruolo che si riveste, inevitabilmente ci si ritrova in situazioni del genere. Se uno mi si presenta come prete, io mi aspetto che faccia il prete e non che si tolga la tonaca, che si tolga il “don” e che si faccia chiamare “ruggi” per mischiarsi con dei ragazzini che hanno almeno 40 anni meno di lui, con la pretesa di educarli, strappandoli alle proprie famiglie; già, perché ti assicuro che se mio nipote volesse trascorrere con me ogni suo minuto libero (come accadeva con ruggi) sarei io la prima a ridimensionare la cosa e a rimandarlo a casa, invitandolo a trascorrere del tempo anche con la sua famiglia, pure se a casa mia si diverte di più… Tu dici giustamente che non si può rovinare la reputazione di una persona, ma uno che ci tiene alla sua reputazione dovrebbe essere il primo a non dar modo a nessuno di pensar male, non trovi?
    E comunque, riguardo Rignano, l’inchiesta mi pare sia ancora aperta.
    Riguardo la chiesa hai ragione: ho dei pregiudizi, ma non immagini perché? Non vivi anche tu nella nostra era?

  94. Grazie wildgreta per aver commentato il fatto di Rignano: io non ce l’ho fatta (ho provato, ma poi ho cancellato tutto: mi viene il voltastomaco). Personalmente penso che lì sia venuta fuori solo una parte dei fatti (quella più leggera) e che le testimonianze siano fin troppo realistiche per lasciare spazio ai dubbi. Non ci posso pensare…

  95. forse non mi sono espresso bene….ho citato il caso di rignano flaminio per far capire questo fatto: così come in questo caso (don ruggero) ci sono innocentisti e colpevolisti anche li accade la stessa cosa e non si è ancora arrivati a una conclusione…noi siamo giudici solo di noi stessi, possiamo esprimere idee e quant’altro ma non possiamo giudacare! io magari vengo additato come razzista da persone che portate verso determinati discorsi sono molto veloci a parlare di zingari e rumeni con epiteti che potrai ben immaginare…e non è forse ipocrisia questa?

  96. Sai chiacchierone, non mi sento di condannare le parole di schifato (ho dato una riletta ai post e mi sono accorta che non ti avevo risposto interamente). Certo sono dure e pesanti, ma come biasimarlo? Ci ho riflettuto molto e mi sono messa nei panni di un genitore: io non metterei mai mio figlio nelle mani di uno che è stato in prigione per un’accusa del genere, nemmeno se poi ne uscisse pulito. Non potrei mai rischiare sulla pelle di mio figlio, capisci? E tornando al fatto che comunque ruggero ha tenuto dei comportamenti ambigui dando modo di pensare… ritengo che in tal caso, anche se innocente, una persona del genere vada allontanata, come dice schifato, perchè ormai il dubbio c’è, e lui ne è l’artefice. D’altronde noi ci siamo nati e cresciuti nel nostro quartiere, quindi non mi pare così mostruoso il desiderio di non volervi veder circolare una persona che in un modo o nell’altro ha alzato tanta polvere; di certo non possiamo andarcene noi.

  97. solo brevemente per invitare a leggere, se volete, l’articolo dedicato a don Ruggero apparso sul settimanale “Tempi” di questa settimana (n°28 del 10 luglio ’08). E’ inserito in una inchiesta più ampia sullo stato della giustizia in Italia. Poi, magari, ci ritornerò sopra. Credo lo si possa vedere anche su http://www.tempi.it, ma non ne sono certo. Io ho la rivista cartacea.

  98. Per Veronica 70: l’articolo è in homepage su questo sito:”Pedofilia, don Ruggero Conti: per la rivista “I tempi” un caso inventato”

  99. anch’io ho fatto un po’ di fatica a trovarlo, on-line, ma c’è. Sul cartaceo si chiama “calunnie da prete”, è inserito poi in un discorso più ampio sulla giustizia. L’articolo precedente (sul giornale) fa il punto su alcuni casi di abusi, il cui iter processuale si è concluso e la stampa, purtroppo, dopo l’iniziale attenzione, non ha più fornito aggiornamenti. Effettivamente, come sostiene il settimanale, è vero che nel 1987 il popolo italiano, con una maggioranza schiacciante dei votanti, si è espresso a favore della responsabilità civile dei giudici. Se qualunque lavoratore nell’esercizio delle proprie funzioni sbaglia, è chiamato a risarcire. Perchè i giudici no? Dal 1987 sono passati vent’anni e non è mai stata scritta la legge che, a gran voce, il popolo ha chiesto con il referendum. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

  100. L’ho trovato, grazie.
    Purtoppo devo dire chè c’è un solo termine per definirlo: scandaloso!!
    Scandalosamente di parte, e il bello è che critica gli altri giornali perchè condannano, quando quì viene scandalosamente affermato (con quali certezze) che don ruggero è innocente, vittima di calunnie, quando l’articolo stesso si apre con una vergognosa calunnia sul quartiere di Selva Candida.
    ayeyebrazo, scusami, ma non potevi segnalarci qualcosa di più obiettivo?
    Comunque non ce l’ho fatta a stare zitta ed ho scritto un commento che “verrà valutato da un moderatore” prima di essere inserito: ovvero non sarà mai inserito, se il moderatore è dello stesso partito del giornalista, per cui lo riporto nel post che segue.

  101. Commento all’articolo “Calunnie da prete” – http://www.tempi.it/node/2072

    Bunasera,
    sono di Selva Candida e leggendo questo articolo, ho trovato molte inesattezze, al pari di quelle uscite su altri giornali e che in questo vengono “condannate”. Unica differenza: negli articoli quì criticati si esagera contro don Ruggero, quì si esagera a favore, e onestamente non vedo la differenza. Ancora una volta la stampa dimostra di non essere obiettiva e chi legge viene sempre ingannato. Ci tengo a precisare quelle che più mi hanno indignata: innanzitutto non è assolutamente vero che Selva Candida, prima del suo arrivo, fosse un posto dimenticato da Dio, tutt’altro: menzogna; non è assolutamente vero che tutta la gente del quartiere si sia stretta attorno al prete, anzi… ed è falso che tutti i bambini continuano ad andare all’oratorio: si sono dimezzati (ci abito e vedo, non sono una giornalista…); il sig. Igino (geometra che conosco) ha avuto il suo tornaconto nella costruzione della chiesa: inattendibile; la “fantastica” chiesa ha rubato e deturpato 18 mila metri quadrati di prato destinati da anni ad una scuola, che tutti noi stiamo ancora aspettando venga costruita!! La questione dei film porno sequestrati è ridicola: si fa la guerra delle cifre e nessuno dice che in parrocchia, messi liberamente a disposizione di tutti i bambini, c’erano un computer ed una tv satellitare privi di alcun controllo; molti ragazzi, nel tentativo di scagionare il prete, hanno ammesso che da questi si collegavano quando volevano a siti e canali porno: mi chiedo come mai ruggero, che sapeva, li lasciasse fare (ed è questo il motivo per cui tutti andavano tanto volentieri in parrocchia: facevano quello che volevano). Riguardo l’accusa di pedofilia, non mi pronuncio, resto in attesa del processo, ma al di là di questa ritengo che don Ruggero non fosse un vero prete, poichè ha riunito una comunità intorno a lui come persona e non intorno alla Chiesa e a Dio, occupandosi tra l’altro di politica… puzza di bruciato! Chiudo chiedendo a chi scrive sui giornali, questo compreso, di rimanere più sul generico oppure di approfondire un pò, di non scrivere un articolo basandosi sulle interviste fatte a persone di parte, con interessi in ballo, innocentisti o colpevolisti che siano. Quì si è palesemente dichiarata l’innocenza di don Ruggero, prima che il processo ci sia stato, quindi si è mentito al lettore e si è contribuito ad alimentare la già cattiva reputazione di giornali e giornalisti.

  102. Capisco,ma hai risposto indirettamente a qualcosa che avrei voluto sapere..ti ringrazio..non c’è più bisogno di passare in privato..grazie lo stesso..Simo

  103. E invece l’hanno pubblicato: mi devo piacevolmente ricredere!! Complimenti al moderatore.

  104. Per Veronica 70
    Bè, lo hanno pubblicato insieme ad un commento che dice esattamente il contrario del tuo e che si complimenta per lo “splendido” articolo. Credo sia un settimanale vergognoso, ma tanto non è certo l’unico. Ho trovato altre riviste cattoliche online in rete che dicono esattamente le stesse cose, ovvero non si pongono alcun dubbio. Piuttosto mi piacerebbe sapere perchè c’è tanto odio verso don Claudio. Non si sa nulla di lui, ma molti difensori di don Ruggero parlano di lui come un essere infimo. Qualcuno di voi ha qualche notizia in più?

  105. già, è vero. Che ne è di don Claudio? C’è qualcuno che lo conosce e può dirci qualcosa? Anche notizie semplici: come si chiama, dove si trova adesso, perchè ha denunciato i parroci delle parrocchie in cui ha esercitato il proprio ministero, che seguito hanno avuto le sue denunce…Forse questo tassello potrebbe aiutarci ad avere un quadro più completo della questione

  106. Ho letto su di un intervento di “veronika70” del 14 Lug, intervento per alcuni versi condivisibile, due frasi non fuori dal contesto che mi lasciano perplesso. In sostanza… “io parlo dal cuore di Selva Candida”…”di persone come me, piene di dubbi, ce ne sono molte”. Ne deduco che veronika 70 sia a conoscenza già da tempo dell’umore del quartiere, di come la gente ha vissuto la presenza della parrocchia, di don Ruggero, di don Claudio, e soprattutto sia d’accordo con me nel dire che tra il “prima di don Ruggero” ed il “durante don Ruggero” qualcosina sia cambiata nell’ambito delle relazioni sociali dei giovani e meno giovani.
    In altre parole, don Ruggero con il suo agire è finito (o si è messo) sotto l’occhio dei riflettori di quartiere sin dal primo giorno dal suo arrivo.
    Possiamo dare per scontato che vi siano state sin dall’inizio persone a Selva Candida che lo hanno accolto con entusiasmo aprioristico/bigotto, ed altre che lo hanno “tenuto d’occhio” in quanto prete, e quindi quasi automaticamente pedofilo.
    Ma eliminando dal novero degli abitanti di Selva Candida i baciapile ed i mangiapreti, i forcaioli ed i garantisti ad oltranza, restano a mio avviso tante persone “neutrali”, che per anni sono state, come veronika70, in osservazione.
    Io abito alla Giustiniana, sono ora un “over 60” e nonno, quindi ai tempi in cui don Ruggero era qui viceparroco ero genitore di due numerose e molto amate figlie. Prima dell’arrivo di don Ruggero anche la Giustiniana era un Bronx, e non (come molti hanno frainteso per Selva Candida) dal punto di vista economico, ma dal punto di vista sociale, relazionale e spirituale. Gli unici posti nei quali i giovani potessero ritrovarsi erano un campo di calcio a pagamento ed una sala giochi. Anche alla Giustiniana, come a Selva Candida, l’opera del nuovo parroco e di don Ruggero ha attratto molti giovani e molti adulti, tra i quali lo scrivente. Sono divenuto catechista, ho seguito i campi estivi ed invernali assieme alle mie figlie, e quando don Ruggero è stato trasferito a Selva Candida ho continuato a collaborare con lui come catechista sino a quando la parrocchia è rimasta presso le suore irachene.
    Pur avendo interrotto questa collaborazione per motivi di metodo, ho continuato a frequentare don Ruggero, e se oggi mi domandassero se è mio amico, risponderei “SI” senza un attimo di esitazione.
    Ma, e qui nasce la mia perplessità, se io vivendogli per tanti anni gomito a gomito avessi avuto anche il minimo sospetto di qualcosa di torbido nel suo comportamento con i giovani, avrei presentato un esposto (ossia un dubbio, presentabile anche in via anonima) alla vicina compagnia dei Carabinieri, e non me ne sarebbe fregato nulla né dell’amicizia né dell’indubitabile opera meritoria svolta con i giovani.
    Anche a Selva Candida, ne sono certo, vi sono tante persone, credenti o meno, che la pensano come me; anche a Selva Candida vi è una Stazione dei Carabinieri.
    Dove sono gli esposti presentati negli ultimi dieci anni? Se non ve ne sono, ogni altra forma di “dubbio”, esposta sia chiacchierando in un bar o in un salotto o scrivendo su di un blog, rientra in una cultura del sospetto che non aiuta affatto le autorità inquirenti e che diviene una ben misera eredità da lasciare ai nostri giovani.

  107. Rispondo a giannicasti: Vede,il suo ragionamento sarebbe perfetto, se non avessimo dovuto riportare in questi primi mesi di vita di questo blog, decine di casi di pedofili, sia laici che religiosi, in cui una parte delle perosne che li aveva conosciuti avrebbe messo non una ma due mani sul fuoco sulla loro assoluta innocenza. Il problema è che, spesso (e non parlo di don Ruggero perchè non sono io a dover stabilire se sia colpevole o no), dicevo, spesso chi viene poi ritenuto colpevole, non ha mai dato alcun segno di devianza a nessuno se non alle vittime. Le cito il caso emblematico di don Roberto Berti, festeggiato dal vescovo Antonelli per i 25 anni di sacerdozio due giorni prima che venisse accusato di abusi sessuali sui minori. Nessuno, in 25 anni lo aveva mai denunciato. E che dire di don marco Cerullo, colto in flagranza di reato da due carabinieri? Dopo un primo momento di sbandamento, don Marco ha affermato che quello che avevano visto i carabinieri non era un atto sessuale con un dodicenne, ma un abbraccio affettuoso. Come vede, le vie “di fuga” degli uomini sono infinite.

  108. …ciao, ti segnalo questa notizia…

    New York, 18 lug. (Apcom) – A pochi giorni dall’ultimo risarcimento milionario pagato dalla diocesi di Denver alle vittime di abusi sessuali subiti da parte dei preti americani, un altro sacerdote è stato accusato negli Stati Uniti di molestie nei confronti di una minorenne. Un prete cattolico è stato infatti incriminato per aver molestato una ragazza di sedici anni a bordo di un aeroplano diretto nel New Jersey.
    Tomasz Adam Zielinski, il sacerdote di origini polacche al centro della vicenda, rischia ora due anni di carcere con l’accusa di aver abusato sessualmente della ragazza seduta accanto a lui, toccandola ed accarezzandola durante il volo.
    L’episodio è avvenuto una settimana fa a bordo di un aereo diretto nel New Jersey sul quale la ragazza sarebbe stata costretta a cambiare sedile a seguito dell’insistenza del sacerdote trentunenne che si sarebbe poi scusato con lei.
    Ora l’uomo è stato rimesso in libertà dopo aver pagato una cauzione di 10.000 dollari, ma non può avvicinare minori per ordine del tribunale.

  109. Per Wildgreta. Chiedo scusa per non essere riuscito ad esprimere chiaramente quello che penso, e provo a riformulare.
    Gli attestati di stima e di riconoscenza nei confronti di don Ruggero per quanto ha saputo fare con i giovani sino dai primi anni alla Giustiniana, sono stati e sono numerosissimi, ma sempre espressi in ambito locale, da persona a persona. Per quanto a mia conoscenza, non vi è traccia su alcun blog di tutto questo, ed essendo io credente lo trovo anche giusto; non si fa del bene per ricevere applausi.
    E’ ovvio che questa riconoscenza sia poi stata espressa, in questo ed in altri blog, nel momento in cui non le autorità inquirenti, ma la stampa (vedasi articoli su Repubblica) ha affermato che don Ruggero Conti è un pedofilo, sulla base di informazioni che in una civiltà degna di tal nome non sarebbero mai dovute essere rese pubbliche in questa fase dell’iter giudiziario.
    E penso sia innegabile che queste informazioni, più o meno accurate ed attendibili, abbiano innescato un processo mediatico fortemente sbilanciato a favore dell’accusa. Da un lato chi difende don Ruggero, avendolo conosciuto, può soltanto rendere testimonianza del bene che ha fatto, e questo non ha oggettivamente nulla a che vedere con l’accusa di pedofilia. Sono purtroppo totalmente d’accordo con Wildgreta sul fatto che gli insospettabili si sono spesso rivelati i peggiori, per ogni tipo di crimine e di malvagità.
    Dal lato dell’accusa, oltre ad una piuttosto marcata presa di posizione della stampa (attenzione agli opinion makers), vi è una giustificata, anzi esistenziale ansia per la tutela del bene più grande, i giovani.
    Vi è anche una molto meno giustificabile presa di posizione social-politica, che tende a mescolare il Vaticano, il Comune di Roma, altri casi recenti di sospetta pedofilia; ciò che nel mio precedente intervento ho chiamato la cultura del sospetto.
    Io non so e non posso sapere se il mio amico don Ruggero sia colpevole o innocente. So per certo che ha il diritto (e tutto il resto del mondo il dovere) di essere considerato innocente sino a sentenza contraria passata in giudicato.
    Chi è senza dubbi scagli la prima pietra. Chi è nel dubbio resti in silenzio, e si auguri, o se credente preghi che don Ruggero sia innocente.

  110. Buonasera giannicasti1, sono d’accordo nel dire che tra il “prima” e il “durante” don ruggero qualcosa sia cambiata, ma questo cambiamento siamo sicuri sia stato positivo? Lei mi dice un cambiamento delle relazioni sociali dei giovani e meno giovani: ma perché prima che problemi c’erano? E vero, prima si stava ognuno per i fatti propri, almeno in apparenza, poi, dietro, tutti parlavano di tutti, e non le dico cosa poteva dire la gente quando noi adolescenti mettevamo le prime minigonne o ci riunivamo in piazza a chiacchierare, sotto gli occhi di tutti, senza MAI FARE NIENTE DI MALE. E questo ci ha insegnato a vivere, ci ha insegnato che anche le apparenze contano, per esempio.
    Alcuni si facevano anche gli spinelli, (in piazza però, non in parrocchia….) quegli stessi che ora sono normalissimi genitori e che sgridano i figli anche per una sigaretta; mi pare tutto perfettamente normale: hanno fatto la loro parte di figli, contravvenendo a qualche regola, ora fanno i genitori, dettando le regole, in sintonia con il resto del mondo.
    Nel “durante” don ruggero, invece, si stava tutti insieme appassionatamente, tutti amici, tutti in chiesa da bravi cristiani… poi, dietro, tutti continuavano a parlare di tutti, anzi, le rivalità e le distinzioni tra ceti sociali sono aumentate; la gente ha cominciato a farsi bella con onerose donazioni a don ruggero, “comprando” addirittura i banchi in chiesa. Poi chi rubava ha continuato a rubare, chi bestemmiava continua a bestemmiare e via dicendo. In realtà un vero cambiamento interiore e spirituale (mi pare punti a questo la chiesa) non c’è stato, ne ci sarà mai di questo passo. Molto bello sarebbe stato poter dire “..un cambiamento delle relazioni sociali TRA giovani e meno giovani”, ma al riguardo Le dico con rammarico che nemmeno questo è avvenuto, anzi, il contrario, perché tutto questo “bene” fatto da ruggero ha semplicemente allontanato ancor più i giovani dai loro genitori (già “latitanti” per via del lavoro): conosco famiglie in cui i figli tornavano da scuola, mangiavano velocemente e poi se ne scappavano, senza neanche chiedere il permesso di uscire, semplicemente dicendo: “vado da ruggi”, le parole magiche che aprivano le porte della libertà, perché i genitori “non potevano” dire nulla. Poi tornavano a cena, velocemente, e via: “vado a dormire da ruggi”. C’era un problema? Ne parlavano con ruggi. Tutto bellissimo, se non fosse che il troppo stroppia. Tutto bellissimo, se no fosse che in parrocchia, da ruggi, si faceva quel che sappiamo (computer, tv…). Ora io dico: è ovvio che per i ragazzi tutto ciò fosse “bene”, ma visto con gli occhi di un adulto, tutto ciò è bene?
    Per questo mi trovo in disaccordo con Lei quando dice: “… un Bronx, e non (come molti hanno frainteso per Selva Candida) dal punto di vista economico, ma dal punto di vista sociale, relazionale e spirituale”; per Selva Candida non era così, le assicuro; nel sociale e nelle relazioni siamo sempre stata gente normalissima, tra l’altro fortunata, perché nel nostro quartiere non c’è mai stata violenza, droga o prostituzione.
    Il fatto di non aver dubitato prima, dimostra semplicemente quanto in buone fede noi osservatori siamo: guardi che nessuno sta negando l’abilità di quest’uomo nel coinvolgere le masse, anzi, è proprio da qui che nasce il disappunto e la rabbia; poteva benissimo guidare i cittadini sul come fare affinché i loro diritti venissero rispettati. Mi spiego: a Selva Candida manca una scuola, mancano strutture per i giovani e i meno giovani, qualcuno più frivolo lamenta l’assenza di marciapiedi e svincolo del GRA, ecc. ecc.; don ruggero arriva, se ne rende conto, e cosa fa? Invece di esortare la gente a chiedere con ogni mezzo al proprio comune che vengano rispettate le necessità dei cittadini, dice loro: “niente paura, è arrivato don ruggero! Ci penso io a “creare” (???miracolo) le strutture di cui avete bisogno!”. Non ha ovviamente detto queste parole: le ha semplicemente messe in pratica. Don ruggero sa coinvolgere le persone e questa è una gran dote, ma non l’ha saputa utilizzare nell’interesse delle persone stesse, alle quali, tra l’altro, ha chiesto molti soldi per la costruzione dell’ennesima chiesa (come ci fanno notare, ve ne erano già molte nei dintorni…). Ora mi spiega come mai, visti oltretutto i problemi economici che tutti abbiamo negli ultimi anni, il predicatore non ha esortato e/o guidato i cittadini a chiedere a chi di dovere quello che spettava loro di diritto e per cui pagano le tasse? Invece no, lui ha pensato bene di spillarci altri soldi per dar modo a lui di costruire e gestire quello per cui, ripeto, avevamo già pagato. Tant’è vero che ora doveva costruire lui la scuola: anche questo merito voleva prendersi, dopo che ha costruito la sua chiesa là dov’era prevista la nostra scuola.
    Per non parlare poi delle altre perplessità che ho già espresso, riguardo il suo comportamento “innocentemente affettuoso”. Bisogna usare molta attenzione quando si giudica chi fa del bene, poiché bisogna innanzitutto valutare sulla pelle e con i soldi di chi si fa questo bene, non trova?
    Per questo motivo trovo irrilevante il fatto che ruggero sia suo amico senza esitazione. E’ giusto, ma è altrettanto giusto che ci sia qualcuno che valuti il suo operato obiettivamente.
    Per concludere, credo siamo tutti d’accordo almeno su un punto: don ruggero è una persona estremamente intelligente, ottimo oratore e trasportatore di masse, abile procacciatore di donazioni e coinvolgente con i giovani, insomma, non un’ingenuo “don Abbondio” al quale capitano le cose così, per caso, tra capo e collo. Beh, allora come mai ha sfidato così la sorte? Come mai, in un’epoca dove le parole “pedofilia” e “speculazione” sono tristemente all’ordine del giorno, lui non ha pensato che i suoi atteggiamenti potessero essere ambigui? Eppure già diverse persone si erano nel tempo allontanate da lui, lamentando fastidio per i sui modi “affettuosi”. Solo che nemmeno il più maligno avrebbe mai pensato alle accuse che oggi gli si fanno; all’inizio sembrava solo un modo subdolo di accattivarsi la gente. Forse qui abbiamo sbagliato e, come dice Lei, avremmo dovuto fare degli esposti. Ma ciò non significa che ora dobbiamo tapparci gli occhi. Ripeto, nessuno vuole condannarlo senza motivi, ma ad oggi, rivedendo un po’ tutto il suo operato ed il percorso che ha seguito, e a fronte delle accuse fattegli, io proprio non mi sento di giudicarlo solo per quello di buono che ha fatto e se devo sbilanciarmi da una parte, la mia ragione mi porta più dalla parte della colpevolezza, perché se fosse innocente, allora cadrebbe sicuramente l’aggettivo “intelligente”. Vede, il punto è che così come io ho imparato (vivendo in strada come i ragazzi del “prima don ruggero”, quelli che lui dicono abbia salvato…), che l’opinione della gente comunque conta, lui, da educatore, doveva saperla a prescindere questa cosa; e così come io, continuando a mettere la minigonna, ho dovuto accettare di essere etichettata, lui deve accettare tutto quello che gli sta accadendo, perché proseguire con quegli atteggiamenti è stata una sua scelta, così come io ho scelto di seguitare a mettere la mini. Solo che c’è una bella differenza tra l’etichetta che hanno messo a me e quella che si è in un certo modo “cercata” lui: di sicuro io non avrei seguitato con la mini se le conseguenze potevano essere più pesanti da quelle di una semplice chiacchiera.

  111. Mi scusi Sig. giannicasti1, ma non credo sia educativo dire che chi è nel dubbio deve restare in silenzio, perchè quando accadono certe cose il silenzio è il peggior modo per lasciare la strada libera al male. Come si fa a crescere se non si hanno dubbi? Come si fa a valutare, a scegliere per il meglio, a capire… insomma a vivere senza necessariamente essere “prede” se non si hanno dubbi? Il dubbio innesca il meccanismo della discussione e del confronto, meccanismo che si è innescato in questo blog (grazie Wildgreta) e che può essere utile a tutti per migliorarci e migliorare il mondo che ci circonda: solo in Dio si crede senza dubitare, per il resto… occhio!

  112. Per Veronika70. Sono assolutamente d’accordo con Lei per quanto riguarda il dubbio come atteggiamento mentale, a mio avviso da adottare anche nell’ambito di una Fede consapevole.
    Il mio, mi perdoni il gioco di parole, dubbio sui dubbi era solo e specificatamente riferito alla vicenda mediatica (non giudiziaria) che vede coinvolto don Ruggero.
    Dal punto di vista giudiziario, fortunatamente, neppure mille interventi su altrettanti blog dovrebbero poter cambiare la realtà dei fatti; chi è colpevole paghi, chi è innocente no.
    Ma ho paura che dal punto di vista mediatico una diffusa (anche via blog) etichetta di pedofilia possa restare attaccata anche ad un innocente; non è la prima volta che succede, si rammenti il caso del “mostro di Roma” Girolimoni.
    Il suo fratello nel dubbio.

  113. Mi scusi, giannicasti, ma nel 2008 sentire ancora parlare del caso Girolimoni, mi fa rabbrividire. Sarebbe come se io, per parlare di don Ruggero, le nominassi le condanne di don Giorgio Carli, don Mauro Stefanoni, don Cantini, dei preti della diocesi di Boston finita in bancarotta per pagare le cause perse, dei preti in Australia, di quel prete missionario che annotava tutti gli abusi che faceva sui bambini su di un diario. potrei continuare fino a stanotte. Ogni volta che scoppia un caso di pedofilia, non bisogna rifarsi ad altri per giudicare o suggerire cautela: qui si parla e ognuno porta le proprie esperienze e le proprie idee su questo caso, non sui casi di pedofilia della storia. Se dovessimo basarci sulla casistica, don Ruggero difficilmente risulterebbe immacolato. Ma noi non vogliamo farlo.

  114. Per maverik666

    La pena si attenua perchè praticava “solo” rapporti orali? Forse non hai idea di cosa voglia dire per un bambino subire un atto del genere. E, comunque, per la legge italiana, anche questo è violenza sessuale, quindi nessuna attenuante. Riguardo la disgraziata legge che sta per passare, credo che i reati a cui si applicherebbe sono quelli con pene da 0 a sette anni e mezzo che, con indulto e altri sconti, farebbe evitare il carcere. La pedofilia prevede pene superiori, soprattutto se la vittima non è una sola, quindi se evitasse il carcere, non sarebbe per questa legge ma, casomai, perchè si deciderebbe di mandarlo in qualche centro di recupero o comunità religiosa. Spesso i preti hanno avuto questa fortuna. Comunque, tutto il discorso è puramente ipotetico, visto che non siamo noi a dover condannare o assolvere.

  115. scusate se insisto, ma proprio nessuno riesce a dare notizie del don claudio che l’ha denunciato? Perchè di don Ruggero si sa molto, gli si fanno i conti in tasca, ma di don Claudio? Come è cominciata la sua “carriera” di denunciatore? Li ha trovati tutti lui i parroci disgraziati? Diamogli un premio che lenisca la sua sfortuna, dunque! Mi pare di ricordare, infatti, che questo è il quinto, dico QUINTO, parroco che presenta ai carabinieri. Non voglio essere petulante, ma due domande su di lui davvero non se le pone nessuno?
    Considerate che abito lontano (Legnano) e su di lui, per quanto mi incuriosisca, non so nulla.

  116. Per Wildgreta. Mi trovo in totale disaccordo con il suo intervento per due ragioni.
    La prima è la pari dignità di tutte le vittime innocenti. Questo blog difende i diritti di tutti i minori vittime di violenze sessuali, e questo, più che giusto, è sacro perché i bambini, come ho già scritto, sono il bene più grande dell’umanità. Ogni violenza contro di loro dovrebbe essere condannata come delitto contro l’umanità. Sono vittime innocenti. Pari dignità.
    Ciò premesso: i bambini con un fucile imbracciato in alcuni paesi dell’Africa, i bambini imbottiti di cinture esplosive in alcuni paesi islamici, le bande di bambini-assassini nelle favelas brasiliane, i bambini “banche di organi” in quasi tutti i paesi del mondo, sono vittime innocenti. Pari dignità.
    Ciò premesso, e saltando la barriera di età: ogni persona, organizzazione, Stato che rovini o tolga la vita a persone senza colpa crea vittime innocenti. Pari dignità.
    Ciò premesso: Girolimoni fu indagato ed accusato di pedofilia ed omicidio. Fu da tutta la stampa nazionale sbattuto in prima pagina come “il mostro di Roma”. A seguito di serie ed accurate indagini fu assolto con formula piena, per non aver commesso i fatti. La notizia della sua assoluzione comparve in ritardo, una sola volta, in terza pagina, su di un solo giornale, scrivendo una delle pagine più nere del giornalismo italiano. Per anni Girolimoni tentò di farsi togliere di dosso l’infamante etichetta attribuitagli. Ebbe la vita economica, relazionale e sociale rovinata.
    Girolimoni fu una vittima innocente. Pari dignità.

    La seconda ragione è il dovere della memoria. “..nel 2008 sentire ancora parlare del caso Girolimoni, mi fa rabbrividire.” Parimenti fa quindi rabbrividire nel 2008 sentire parlare delle crociate in Terrasanta, della crociata contro gli Albigesi, della conquista delle Americhe, della Santa Inquisizione, del rogo di Giordano Bruno, dei pogrom e dei ghetti, della Shoah…(potrebbe seguire elenco interminabile).
    Il dovere della memoria delle vittime e dei carnefici, se può e deve servire come strumento per evitare il perpetuarsi di crimini passati, diviene un dovere costante ed imprescindibile per tutti, ed in primo luogo per la stampa di un paese che vuol continuare a percorrere un cammino di civiltà e democrazia, mantenendo vivi i propri ideali e riconoscendo apertamente i propri errori.

  117. Per Wildgreta. Credo di dover prendere come un complimento il fatto che Wildgreta, in qualità di moderatore di questo blog, abbia voluto replicare al mio intervento del 18 Luglio, e non a quello n.17 del 3 Luglio a firma galafax.

  118. Ovviamente mi hai frainteso o hai voluto fraintendermi. La memoria è la storia, e la storia non si deve mai dimenticare, ma citare un errore giudiziario eclatante, sempre lo stesso, non aiuta le vittime della pedofilia e non aiuta la discussione sul dramma della pedofilia.Nella fattispecie, non c’entra nulla con la storia di don Ruggero. Comunque in homepage ho pubblicato altri articoli sul caso don Ruggero, non sono nuovi, ma c’è un’intervista a don Claudio che, forse, non tutti hanno letto.

  119. Per Wildgreta. La pedofilia sarebbe un dramma anche se ve ne fosse stato un solo caso nella storia dell’umanità. La Shoah sarebbe stato un orrore anche se avesse fatto una sola vittima. E la lapidazione mediatica, senza appello e senza memoria dei colpevoli, sarebbe una vergogna anche se vi fosse stato solo il caso Girolimoni. O no?

  120. Il problema è che stiamo parlando di un uomo che è stato denunciato da qualcuno che afferma di essere stato abusato da lui. Per questo è arrestato, dopo una serie di indagini. Non stiamo parlando della pedofilia in generale, non stiamo parlando dei media. Vuoi parlare di errori giudiziari? Certo che esistono ma non possiamo stabilire noi, ora, se il caso di don Ruggero sia un errore giudiziario.

  121. scusami wildgreta vorrei sapere se l’intervista a don Claudio di cui parli è limitata a quelle poche righe in testa al blog (l’avevo visto baciare un ragazzino. L’anno scorso avevo avvertito il vescovo Reali) o c’è dell’altro che non riesco a trovare?
    Inoltre intendo ringraziare giannicasti1 che richiama tutti ad una attenta ponderazione nel considerare le denunce di pedofilia, poichè, ahimè, i casi di errori in questo campo vanno ben oltre Girolimoni. Sono moltissimi. I processi si concludono con assoluzioni “perchè il fatto non sussiste”, ma gli accusati restano con la vita distrutta. In TV avevo sentito di un caso in cui una tredicenne aveva accusato suo padre di averla abusata.Quattro anni dopo, durante il processo, rivela di averlo denunciato per ritorsione nei suoi confronti, dal momento che lui le aveva proibito di usare il computer. Mi spiego: chi lavora nel campo educativo (io sono tra questi) sta maturando in modo sempre crescente un forte timore nel trattare con i ragazzini. Non si sa mai. D’altro canto i risarcimenti fanno gola a tutti. Un mio amico che lavora in America mi ha riferito che circolano messaggi pubblicitari di avvocati che, rivolgendosi a famiglie con bimbi, dicono senza mezzi termini “vuoi dei soldi? Manda tuo figlio in parrocchia”

  122. Qui siamo in Italia, non in America e chi ha un bambino abusato, ha la vita distrutta. A Verona, nel processo per abusi all’asilo di Ponton, alcuni genitori si sono costituiti parte civile rinunciando a qualsiasi risarcimento. Purtroppo i loro bambini sono ancora in cura ma gli insegnanti sono stati assolti e siccome hanno presentato ricorso in appello, vedremo come andrà a finire. Il problema di certe sentenze assolutorie, è che non spiegano come mai i bambini risultino traumatizzati al punto da dover ricorrere a cure per anni. Riguardo a don Claudio, in homepage c’è un articolo de L’Unità più i link ad altri articoli. basta digitare http://www.wildgreta.wordpress.com e li trovi in prima pagina.

  123. sono andato a leggermi la sentenza del caso di Ponton, quella che assolve i tre insegnanti perchè il fatto non sussiste. Invito chi volesse a fare altrettanto (www.falsiabusi.it, c’è un link che porta alla sentenza), Nelle battute iniziali il documento si dilunga nelle richieste di risarcimento, e che cifre! Ne cito una: 250.000 euro, di cui 100.000 subito! Ricordo che non è un commento giornalistico, ma la sentenza del tribunale, la quale sostiene che tutto è partito dal fatto che nonno e genitori hanno frainteso il racconto di una bimba ed hanno poi suggestionato, rovesciando le loro ansie, alcuni altri genitori (di 5 bambini). Viene riportato, per esempio che la madre della prima bimba, quella da cui è partito tutto, ha telefonato nottetempo ai genitori di altri bimbi, i quali, allarmati, hanno svegliato i loro figli per farsi raccontare quello che, secondo quanto riferitogli, accadeva all’asilo, durante l’ora di psicomotricità. Se fosse confermato che i bambini seguono un programma di recupero psicologico, non fatico a comprenderne il reale motivo..
    Invito a leggere la sentenza, dunque, anche se un po’ lunga.

  124. Il figlio del presidente dell’associazione falsi abusi, titolare dell’omonimo sito, è stato condannato per pedofilia insieme alla direttrice dell’asilo di Torino La Loggia pochi mesi fa. Questo per quello che riguarda l’attendibilità delle fonti da cui attingi informazioni.

  125. su quel sito ho trovato la sentenza, che ho letto. Non non è edita da alcun sito, ma da un tribunale della repubblica. Tra l’altro non è solo la semplice sentenza, ma è corredata dalle motivazioni, che il giudice si riserva di stilare un mese dopo la lettura in aula della sentenza e del dispositivo. In altre parole: il sito “www.falsiabusi.it” riporta la documentazione completa e ciascun lettore se ne può fare un’idea ragionando di testa propria.
    Mi sono anche informato su chi ci stia dietro a quel sito: sono persone incorse in accuse di pedofilia, assolte. Il sito nasce proprio dalla loro esperienza giudiziaria e dal desiderio di aiutare altri innocenti come loro, falsamente accusati di pedofilia. Da qui il nome “falsi abusi”.

  126. A proposito del figlio dell’editore di “falsiabusi”, non è stato giudicato colpevole, come sostieni tu wildgreta, ma innocente perchè il fatto non sussiste, cioè la bimba NON è MAI stata oggetto d’abuso.
    Dalla sentenza di assoluzione, marzo 2004: “Nei confronti della piccola teste è evidente la pressione materna: devi parlare, avevamo fatto un patto, ti compravo un cane e un gatto se parlavi…”. La piccola ride, non ha accuse da muovere. Poi, invitata dalla mamma a fare il nome di V.A. (quello dell’accusato) “come facevi a casa”, la piccola, candidamente: “Eri tu a dirlo”. E un finale inquietante, che ci riguarda tutti: “Nella piccola è assai ricorrente il riferimento a comportamenti sessualizzati certamente esterni all’ambiente scolastico, fruibili attraverso la televisione…”.
    In pratica le movenze inconsuete per una bimba, evidenziate dal pediatra che l’ha vista, altro non erano che il ballo tormentone del 2001 “Yo soy Candela” con tutti i suoi ammiccamenti sexy, e il racconto di “uomini nudi” altro non era che “il Grande Fratello che vedevo a casa”.
    E la motivazione per cui l’accusato non è stato rilasciato dal tribunale del riesame? Eccola:
    “In V.A. non si vedono segni di ravvedimento e pentimento. È insensibile a qualsiasi legge morale e giuridica”, dicembre 2001. Per queste motivazioni doveva restare in carcere.
    Ma se una persona sa di essere innocente di cosa si deve ravvedere? Di cosa si deve pentire? Sembra quasi che si voglia costringerla all’autoaccusa pur di uscire di galera! Anche qui, comunque, la richiesta di risarcimento è stata di 200.000 euro + spese legali.
    Attenzione. Non voglio con questi interventi sostenere che la pedofilia non esista, al contrario, desidero mettere in guardia tutti, avvertendo che gridare “al mostro” ad ogni piè sospinto, non ci aiuta ad affrontare davvero il problema. Ribadisco che, nell’ambito degli educatori, si percepisce ormai il timore di essere coinvolti in accuse di questo genere, pur innocenti. Un esempio? Questo inverno un maestro di sci, durante la lezione, si accorge che la piccola allieva sanguina dal naso. Anzichè soccorrerla subito come avrebbe fatto in altri tempi, ferma un’altra signora, sulla pista, e chiede a lei di mettere le mani in tasca alla bimba per prenderle il fazzoletto. Ogni commento..

  127. ok. provo a riassumere quello che non sono riuscito a spedire poco fa. in merito al caso don ruggero bisognerebbe fare un passo indietro. bisognerebbe tornare nella legnano tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta. credo che il problema “Don Ruggero” affondi le sue radici in quel tempo e in quel luogo. direi; ne sono sicuro. io sono uno di quei ragazzini che hanno avuto “a che fare” con l’allora educatore Ruggero Conti. vi confesso che a legnano in molti sapevano delle tendenze del buon ruggero. sapevano delle sue attenzioni. si sapeva delle sue particolari lezioni di educazione sessuale alle scuole medie Bonvesin della Riva. si sapeva, si diceva, si mormorava. Ruggero era un punto di riferimento dell’oratorio di San Magno. la sua casa era meta di gruppi di ragazzini. i genitori si fidavano. alcuni iniziarono ad avere dei sospetti dai racconti dei loro figli. nessuno si prese la responsabilità di denunciare certi accadimenti. quello che è successo a me evito di scriverlo perché a pensarci ancora mi disgusta. per tanti anni non ho avuto il coraggio, la forza, la volontà di denunciare quel fatto e così facendo mi sento in parte responsabile di quel che Ruggero ha continuato a fare negli anni. adesso però credo che seppur in modo tardivo la mia testimonianza davanti al pm possa aprire un capito della storia importante. mi piacerebbe che altri miei vecchi amici facessero lo stesso. paolo, mauro, gigi e altri ancora. ma in particolare il mio ricordo va a Don Giacomo (nelle sedi opportune dirò anche il cognome). lui sapeva e non ha mai detto niente. Adesso ha un ruolo di tutto rispetto in Vaticano. io credo che una parte di responsabilità debba prendersela anche lui. Sapeva anche quando Ruggero da laico è diventato prete. sapeva quando Ruggero andò in missione in africa. sapeva quando ruggero diventò parroco a selva candida. Sapeva!!!! Caro Don Giacomo è arrivato il momento di dire quello che hai sempre saputo. perché Ruggero mente quando dice che che contro di lui è in atto un complotto.

  128. per ayeyebrazo. Credo che sul caso del figlio dell’editore di “falsi abusi”, per quanto riguarda l’aspetto giudiziario, wildgreta abbia fornito un’informazione corretta. Il soggetto in questione è stato assolto in prima istanza, come Lei sostiene, ma condannato in appello nel febbraio 2008. .

  129. scusatemi se oggi imperverso sul blog, ma ho trovato una sentenza di condanna della corte d’appello per il caso sopra segnalato. Condanna a 2 anni e 10 mesi. La data della sentenza è il 22 gennaio ’08. Ad oggi non sono date le motivazioni. I giudici si sono presi tutti i 90 giorni di tempo che la legge concede per la trascrizione, se ne sono presi ulteriori 45, che sono scaduti il 31 maggio u.s. Ad oggi nessuna nuova. Evidente è la sensazione che stiano incontrando difficoltà nello stendere le motivazioni. Ma se incontrano tutte queste difficoltà, su che basi hanno deciso la condanna?

  130. Per skerianz:
    grazie per la tua testimonianza che ho pubblicato in prima pagina, visto che la ritengo molto importante. Scusa per la non immediata visualizzazione del tuo messaggio, ma quando un utente è nuovo deve essere approvato da me la prima volta che scrive, poi i successivi messaggi vengono pubblicati in automatico.
    Per gli altri utenti: alla fine dell’articolo in homepage (https://wildgreta.wordpress.com/2008/07/20/don-ruggero-conti-ciscrive-unragazzo-di-legnano-don-giacomo-eora-didire-quellochehai-smpre-saputo/) troverete il link ad un articolo apparso oggi su l’unità (20 luglio 2008)

  131. visto che scherianz ha scritto anche in questa sezione, riporto il mio intervento che ho scritto nell’altra parte. Aggiungo il fatto che non corrisponde al vero, assolutamente, il fatto che a Legnano ci fossero sospetti sul conto di Ruggero, prova ne è che oggi nessuno di quelli che ha avuto modo di conoscerlo allora dubita di lui. Quasi nessuno…tranne scherianz.. Qualcuno che oggi ha i capelli bianchi, semmai, ripensando a quegli anni, lamenta il fatto che attorno a Ruggero ci fossero troppe ragazze. Ricordo che Ruggero non solo non era prete, ma non aveva in mente neanche di diventarlo. Insomma aveva dei normali legami affettivi, tipici di un giovane uomo.

    per scherianz
    sono anch’io di legnano. Ho capito chi sei. Voglio precisare a tutti gli altri lettori che le lezioni presso le scuole medie erano curate da un’equipe, cui facevano parte psicologi, medici psichiatri e ginecologi. L’equipe preparava insegnanti ed educatori agli interventi nelle classi, che venivano fatti sempre in due, un uomo ed una donna. Tutto avveniva di fronte all’intera classe di ragazzini, i cui genitori erano informati sul corso. Come ho detto le lezioni erano tenute da due persone, ma vi pare che se Ruggero avesse detto cose equivoche chi stava con lui non l’avrebbe ripreso e gliele avrebbe lasciate continuare a fare? Caro scherianz, se Ruggero non fosse stato più che irreprensibile nel lavoro, credi che i genitori non avrebbero fatto la fila in presidenza, quanto meno a lamentarsi del servizio offerto dalla scuola?
    Stai gettando fango sul lavoro di persone serie e dabbene. Compreso, se permetti, il sacerdote che tu citi. E’ proprio vero che a far del bene alla gente, a volte ci si ritrova con un pugno di mosche in mano.

  132. Per ayeyebrazo: vorrei sapere per quale motivo dovresti essere più credibile tu di scherianz. E’ solo una curiosità che viene a chi non ne sa nulla: perchè tu sì e lui no?

  133. Innanzitutto tutta la mia solidarietà a scherianz.
    ayeyebrazo, come mai tutto questo astio verso chi dichiara di aver subito? Finchè si tratta di esprimere il nostro parere su presunte violenze o presunti complotti, va bene il confronto e le varie smentite, ma ciò che ha detto scherianz mi pare vada un pochino oltre…

  134. hai ragione wildgreta
    chi non conosce nè me nè lui fa bene a mantenere una posizione neutrale sulla questione. Soprattutto se, oltre a me e lui, non conosce nessuna delle persone che scherianz tira in ballo. Ma io ho capito chi è scherianz (non è un caso che lo scrivo così e non come lui si è denominato), e conosco tutte le persone che tira in ballo. Se rileggi il mio primo intervento, anch’io cito fugacemente il sacerdote dell’oratorio, non per nome come fa lui, poichè ritengo scorretto (e passibile di denuncia nel caso dell’intervento di scherianz) nominare persone terze, in questioni che non le riguardano nemmeno lontanamente. Anche nel caso delle lezioni di affettività tenute dall’equipe di cui Ruggero faceva parte, gli altri componenti,uno per uno, sono trasecolati alle parole riportate nel blog. Capisci, è come se indirettamente anche loro venissero accusate di aver svolto il proprio lavoro male, da cialtroni, e di essere passati sopra a messaggi equivoci, fregandosene bellamente dei ragazzi loro affidati. Anche la presidenza e i docenti della scuola media che scherianz cita potrebbero avere qualcosa da dire, uscendone negativamente in modo indiretto, su un luogo pubblico qual è un blog. Tu che lo gestisci saprai certamente che esiste il reato di diffamazione a mezzo informatico. Se qualcuno di queste persone decidesse di querelare scherianz…, potrebbe aggiungerci anche la lesa professionalità, gli avvocati sono bravi ad individuare le fattispecie più disparate.

  135. Due note:
    primo, anche a Selva Candida i “seguaci” di don ruggero negano che ci siano state voci in passato, così come lo nega ayeyebrazo per legnano, eppure per quanto riguarda Selva Candida non è la verità: io ed altri abitanti del quartiere abbiamo smentito ampiamente queste affermazioni. Penso che se anche un solo abitante di legnano, qualè skerianz, affermi che tali voci o tali fatti ci sono stati, un’altro non può prendersi la briga di smentirlo parlando a nome di un’intera comunità, utilizzando poi tutte quelle poco velate minacce di denuncia: è prorpio così che si induce una persona all’omertà.
    Secondo, a Selva Candida anche la gente che più gli statva vicino non è che non vedesse; badate bene, vedeva eccome le ambiguità comportamentali di ruggero, soltanto egli è stato abile a tal punto da farle sembrare “innocenti” per cui la gente gli ha dato fiducia, mentre a chiunque altro non avrebbe mai permesso simili atteggiamenti. Perchè mai i collaboratori che all’epoca di legnano affiancavano ruggero dovevano essere necessariamente più “svegli” e capire tutto subito? Il fatto che in passato altre persone gli siano state accanto senza sospettare, non mi pare sufficiente per smentire e ridicolizzare una persona che dichiara di aver subito violenza.
    L’ultimo intervento di ayeyebrazo sembra quasi un monito agli altri ragazzi citati da skerianz affinchè questi si dissuadano da qualunque intenzione di denuncia: lo trovo alquanto scorretto…

  136. per veronika70. Intervento ipotetico: “Sono un ragazzo ugandese, che quando don Ruggero era qui, aveva meno di quattordici anni. Per tutto il tempo della sua permanenza in Uganda ha abusato di me e di altri ragazzi. Nel nostro villaggio giravano voci, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di denunciarlo. Anche i collaboratori che lo affiancavano sapevano tutto e non hanno mai detto niente. Ora voglio parlare, sia pure dopo tanti anni, per impedire che altri bambini abbiano a soffrire come me. Spero che il mio intervento, come altri precedenti, venga qui preso per oro colato, senza verifiche né riscontri, e che anch’io possa godere della solidarietà dovuta a chiunque si dichiari vittima di un abuso”.
    Critiche, commenti, ipotesi, dubbi rispetto a questo ipotetico, ripeto ipotetico intervento?

  137. Per i difensori di don Ruggero: non vedo perchè la testimonianza di un ragazzo che si dichiara abusato da don Ruggero, debba valere meno di chi esprime un parere sulla persona don Ruggero. E poi, perchè uno dovrebbe dichiarare di essere stato abusato se non è vero? E perchè gli arresti sarebbero stati confermati se non ci sono prove contro di lui? Se il carcere viene confermato, significa che le prove raccolte fino a quel momento sono sufficienti a confermare il capo di imputazione. Poi dovrà esserci un processo in cui quelle prove verranno discusse e analizzate. Solo alla fine si saprà il verdetto su don Ruggero. Per ora, mi sembra che, purtroppo la bilancia penda dalla parte dell’accusa. Ma bisogna attendere e, nel frattempo, scambiamoci pure delle opinioni, sapendo che nessuna ha più valore di un altra.

  138. per giannicasti1:
    per correttezza gradirei prima “Critiche, commenti, ipotesi, dubbi rispetto a questo” mio non ipotetico intervento: Luglio 18, 2008 a 6:43 pm
    Grazie

  139. per Wildgreta. Sono assolutamente d’accordo con la frase conclusiva di Wildgreta, che riesce senza apparenti affanni a svolgere un non facile ruolo di moderatore su temi così sofferti. Al tempo stesso il suo intervento suscita altri spunti di riflessione. Il primo che mi ha dato da riflettere è quello sui “difensori” di don Ruggero. Da quello che ho letto su questo e su altri, più sanguigni blog, mi sembra opportuno un distinguo. Vi sono difensori che in sostanza affermano: “Don Ruggero è innocente perché io lo conosco”, e questa tesi, pur onorevolissima, mi pare sorretta dal cuore più che dalla ragione. Vi sono altri difensori, ed io mi pongo tra questi, che affermano: “Don Ruggero è innocente perché la legge lo dichiara innocente sino a che sentenza definitiva non dichiari il contrario; purtroppo il fatto che io lo consideri, nella più perfetta buona fede, incapace di fare ciò per cui è indagato, non ha nessuna rilevanza sul piano giuridico. Posso sostenerlo evitando che si creino e si diffondano atmosfere di caccia alle streghe”.
    Un altro spunto di riflessione, anzi una domanda posta da Wildgreta è: “…perché uno dovrebbe dichiarare di essere stato abusato se non è vero?”. Una risposta, sia pure cinica, è che in questi casi ogni condanna a pene detentive è accompagnata da spesso ingenti risarcimenti economici alle vittime.
    per veronika70. La sua richiesta è assolutamente corretta. Chiedo scusa per non averlo fatto prima e provo a farlo ora. Definire coloro che in vari modi sostengono l’innocenza di don Ruggero come “seguaci” può apparire sprezzante e limitativo; è poi a mio avviso da chiarire se questi “seguaci” neghino che vi siano state voci o affermino di non esserne a conoscenza. C’è una bella differenza, la differenza tra buona e malafede.
    Per quanto concerne le ambiguità comportamentali di don Ruggero, mi parrebbe più corretto aggiungere l’aggettivo “presunte”, anche perché non credo che ognuno di noi veda tutto con gli stessi occhi. Ciò che a qualcuno può apparire ambiguo e negativo, ad altri può sembrare normale ed anche positivo. Se così non fosse, non saremmo a dibattere su questo blog.
    Quanto poi a “smentire e ridicolizzare una persona che dichiara di aver subito violenza”, mi sembra che l’intervento di ayeyebrazo smentisca, senza peraltro ridicolizzare, non l’affermazione di aver subito violenza, bensì le circostanze nelle quali tale violenza sarebbe accaduta. E questo mi pare perfettamente lecito, a meno che non si voglia attribuire una sacralità a qualsiasi intervento nel quale ci si dichiari vittime, senza che chi legge abbia la possibilità di riscontri oggettivi.
    E’ questo il senso del mio precedente intervento ipotetico.

  140. fino all’intervento di scherianz tutto quello che abbiamo scritto noi rientra nell’ambito delle opinioni. Le più diverse, ma chiaramente opinioni. Siamo in attesa che si chiariscano gli eventi, magari di fronte ad una corte di tribunale che emetta una sentenza. Insomma, chi in un modo, chi in un altro, desideriamo che emerga la verità. Però, ribadisco, diamo opinioni. L’intervento di scherianz è differente: ha riferito cose gravi, ha lanciato accuse precise non solo verso Ruggero, ma verso persone terze. Un blog non è il luogo deputato a ciò, lo è il tribunale che, non a caso, chiede il silenzio a tutte le parti in causa, indipendentemente dal loro ruolo. Per poter lavorare meglio, dato che alzare un polverone non fa vedere neanche le evidenze più nette. Lungi da me l’intimidire chicchessia, tra l’altro il mio vero obbiettivo non era mettere in guardia scherianz, che si assumerà, immagino, la responsabilità di ciò che afferma. L’obbiettivo era quello di avvertire wildgreta che potrebbe essere tirata in ballo, in quanto gestore del blog, se una qualunque delle persone terze decidesse di adire a vie legali. Questo, francamente, mi parrebbe troppo. Poi, ognuno decida per sè, siamo tutti adulti e vaccinati.

  141. per ayeyebrazo: 01.02.2008 CONDANNATO APOLLONI.

    Condannati per pedofilia. Due anni e 10 mesi di carcere, 100 mila euro di risarcimento alle famiglie. E’ questa la decisione della seconda sezione della corte d’appello di Torino per gli abusi subiti sette anni fa da due bambini, nella scuola materna «Bovetti» di La Loggia. Per i giudici, i responsabili sono Valerio Apolloni, 31 anni, studente universitario di Economia e presidente dell’ente morale che all’epoca gestiva la scuola; Vanda Ballario, 45 anni, ex direttrice di quella scuola materna e insegnante con un passato immacolato fino all’arresto per quegli abusi. In primo grado, entrambi erano stati assolti «per non aver commesso il fatto» dal giudice Vincenzo Bevilacqua. «Sono innocente, sono serena, confido nella giustizia, aspetto di leggere le motivazioni della sentenza – dice Ballario -. In questo momento non ho la forza di reagire, né di pensare. Sono innocente, e continuerò a ripeterlo all’infinito. Lo sono davvero, non mi vergogno a dirlo. Sono grata alle persone che mi stanno vicino, a chi ha creduto in me e continua a farlo. Lotterò fino alla fine. Sono tornata ad insegnare, voglio continuare a farlo, perché è la mia vita».
    «Finalmente, dopo sette anni è stata fatta Giustizia» dice con tono pacato il padre del bimbo coinvolto nei giochi sessuali dei due condannati, nella ricostruzione sostenuta in appello dal sostituto procuratore generale Marilinda Mineccia, ma anche dagli avvocati di parte civile Stefano Castrale, Rosalba Cannone e Giuseppe Del Sorbo. Quel bimbo aveva 3 anni. Il suo racconto ai genitori ha seguito di pochi giorni quello di una coetanea. La prima segnalazione risale al 9 ottobre 2001. Nel giro di un paio di giorni, erano spuntate altre due testimonianze, ma le denunce arrivate a processo sono rimaste soltanto due. Il 26 ottobre, Apolloni e Ballario erano finiti in cella.
    «Un’ingiustizia» hanno sempre sostenuto entrambi, difesi da Luigi Chiappero, Emiliana Olivieri e Nadia Garis. «Appena accaduti quei fatti, avrei voluto spaccare il mondo. Ma ho voluto seguire la legge, ho avuto fiducia nella Giustizia – racconta ancora il padre del bimbo che ha subito gli abusi -. Sono stati sette anni molto duri, pieni di difficoltà. E’ stato difficile sopportare che non credessero al racconto di mio figlio. E poi, lui doveva crescere nel modo più sereno possibile. Per fare questo, abbiamo anche cambiato casa. La Loggia è un paesone, tutti sanno tutto di tutti, abbiamo preferito andare a vivere da un’altra parte». E suo figlio? «Mi sembra che sia diventato un bambino sereno. Certo, qualche ricordo affiora ancora, ma vive come i coetanei, in modo normale, se così si può dire». «Mia figlia non ha mai dimenticato, conserva i brutti ricordi, ma abbiamo cercato di crescerla in modo sereno – racconta la mamma della bambina che ha subito gli abusi -. Abbiamo sperato nella Giustizia per sette anni e finalmente questa decisione mi ha ridato serenità».
    «Dissento profondamente con la decisione dei giudici e attendo le motivazioni della sentenza» commenta l’avvocato Olivieri. Le fa eco il collega Chiappero: «Entrambi i miei clienti sono forti della propria innocenza. Anche la pena lascia trasparire una “non certezza” da parte dei giudici. Per fatti di questo tipo, nell’ipotesi di responsabilità potrebbe essere più alta. La corte d’appello ha concesso le attenuanti generiche prevalenti e questo può avere un significato».
    Il padre di Apolloni, Vittorio ha creato in questi anni una associazione denominata Falsi Abusi che è intervenuta in tutti i casi legati alle scuole materne, da Brescia a Rignano Flaminio, attaccando duramente le associazioni che difendevano i bambini, sostenendo le persone denunciate e diffondendo appunto la cultura dei falsi abusi.

  142. Grazie dell’avvertimento, sinceramente non avevo pensato a questa eventualità, in quanto la persona che ha scritto il commento si è assunto la responsabilità di quanto ha affermato. In rete circolano cose incredibili su chiunque e se dovessero tutti querelare i gestori dei blog ci vorrebbero non una ma due vite. Comunque considererò in futuro anche questi aspetti, quindi ringrazio per l’informazione.
    Riguardo quello che dice giannicasti, è mia convinzione personale che nessuno si imbarchi in una falsa denuncia per ottenere risarcimenti, anche perchè non ritengo gli inquirenti degli incapaci. Tutto può succedere, è ovvio, ma se parliamo di una possibilità concreta che un certo numero di persone prenda di mira qualcuno senza motivo, bè questo vorrebbe dire che chi indaga è incompetente al punto da farsi raggirare. Non è così semplice ingannare, non è così semplice mentire, non è così semplice inventare di sana pianta storie così drammatiche senza averle vissute. Ci sono psicologi, magistrati, carabinieri, poliziotti ad occuparsi di casi complessi come quelli di abusi sessuali su più persone e bisognerebbe essere in grado di raggirarli tutti.Riguardo la “caccia alle streghe” che in presenza di ogni caso di pedofilia o abusi sui minori, agitano i cosiddetti garantisti, mi piacerebbe che il garantismo si applicasse anche alle vittime. Il doppio garantismo è quello che manca in Italia. Io ho letto diversi studi e interventi sul tema e quello che ricordo meglio è di Maria Rosa Dominici, giudice onorario del Tribunale di Bologna e da sempre impegnata come consulente delle varie procure nei processi per per abusi sui minori. Nella sua esperienza trentennale, la mancanza di tutela per le vittime è un grave problema italiano. Vi sottoporrò un suo scritto, in modo che possiate capire cosa intenda esattamente.Ricordate una cosa: chi è stato vittima di abusi da bambino ha la vita segnata per sempre, potrà curarsi, potrà stare meglio, potrà imparare a convivere con il dolore, ma non sarà mai un adulto normale. A volte, accade che il trauma non venga superato, e le vittime arrivino a suicidarsi perchè non più in grado di sopportare il dolore interiore.E’ successo ad una ragazza di 29 anni, pochi giorni fa.Chissà se aveva ricevuto un risarcimento…

  143. per Wildgreta. Sarò veramente grato a Wildgreta se vorrà sottoporre ai lettori lo studio di Maria Rosa Dominici. Io personalmente ho difficoltà ad immaginare un garantismo nei confronti delle vittime che vada oltre una severissima condanna dei colpevoli, un risarcimento economico, per quanto in ogni caso inadeguato, ed una forma di assistenza psicologica da protrarre per tutto il tempo necessario.
    E tutto questo non è che un chiudere le porte dopo che i buoi sono scappati, perché è assolutamente vero che nel momento in cui un minore subisce abusi, tutti i suoi diritti, anche quelli futuri, sono stati calpestati e non vi è più garantismo che tenga. Se invece per garantismo si intende ogni forma di prevenzione atta ad impedire che tali diritti vengano lesi, il discorso diviene sul piano attuativo talmente complicato da rendere inefficace ogni soluzione che non sia grottesca. Si potrebbe ad esempio affidare ogni bambino appena nato a robot programmati in modo tale da provvedere ad ogni sua necessità pratica, senza mai consentirgli contatti con persone diverse dai coetanei, sino alla maggiore età. In tal modo sarebbe eliminato radicalmente il “rischio pedofilo”, ma chissà perché, questa non mi sembra una soluzione ottimale. In altre parole, i casi di pedofilia veri, quelli con carnefici certi e vittime certe, vi sono sempre stati, vi sono oggi e vi saranno anche in futuro. E questo si può dire anche per le cacce alle streghe. Mi posso solo augurare che tutte le persone di buona volontà si adoperino al loro meglio per ridurre al minimo entrambe le criminali devianze.

  144. per giannicasti1: l’intervento al quale mi riferivo nel chiedere “Critiche, commenti, ipotesi, dubbi” era questo:
    Luglio 18, 2008 a 6:43 pm
    Buonasera giannicasti1, sono d’accordo nel dire che tra il “prima” e il “durante” don ruggero qualcosa sia cambiata, ma questo cambiamento siamo sicuri sia stato positivo? Lei mi dice un cambiamento delle relazioni sociali dei giovani e meno giovani: ma perché prima che problemi c’erano? E vero, prima si stava ognuno per i fatti propri, almeno in apparenza, poi, dietro, tutti parlavano di tutti, e non le dico cosa poteva dire la gente quando noi adolescenti mettevamo le prime minigonne o ci riunivamo in piazza a chiacchierare, sotto gli occhi di tutti, senza MAI FARE NIENTE DI MALE. E questo ci ha insegnato a vivere, ci ha insegnato che anche le apparenze contano, per esempio.
    Alcuni si facevano anche gli spinelli, (in piazza però, non in parrocchia….) quegli stessi che ora sono normalissimi genitori e che sgridano i figli anche per una sigaretta; mi pare tutto perfettamente normale: hanno fatto la loro parte di figli, contravvenendo a qualche regola, ora fanno i genitori, dettando le regole, in sintonia con il resto del mondo.
    Nel “durante” don ruggero, invece, si stava tutti insieme appassionatamente, tutti amici, tutti in chiesa da bravi cristiani… poi, dietro, tutti continuavano a parlare di tutti, anzi, le rivalità e le distinzioni tra ceti sociali sono aumentate; la gente ha cominciato a farsi bella con onerose donazioni a don ruggero, “comprando” addirittura i banchi in chiesa. Poi chi rubava ha continuato a rubare, chi bestemmiava continua a bestemmiare e via dicendo. In realtà un vero cambiamento interiore e spirituale (mi pare punti a questo la chiesa) non c’è stato, ne ci sarà mai di questo passo. Molto bello sarebbe stato poter dire “..un cambiamento delle relazioni sociali TRA giovani e meno giovani”, ma al riguardo Le dico con rammarico che nemmeno questo è avvenuto, anzi, il contrario, perché tutto questo “bene” fatto da ruggero ha semplicemente allontanato ancor più i giovani dai loro genitori (già “latitanti” per via del lavoro): conosco famiglie in cui i figli tornavano da scuola, mangiavano velocemente e poi se ne scappavano, senza neanche chiedere il permesso di uscire, semplicemente dicendo: “vado da ruggi”, le parole magiche che aprivano le porte della libertà, perché i genitori “non potevano” dire nulla. Poi tornavano a cena, velocemente, e via: “vado a dormire da ruggi”. C’era un problema? Ne parlavano con ruggi. Tutto bellissimo, se non fosse che il troppo stroppia. Tutto bellissimo, se no fosse che in parrocchia, da ruggi, si faceva quel che sappiamo (computer, tv…). Ora io dico: è ovvio che per i ragazzi tutto ciò fosse “bene”, ma visto con gli occhi di un adulto, tutto ciò è bene?
    Per questo mi trovo in disaccordo con Lei quando dice: “… un Bronx, e non (come molti hanno frainteso per Selva Candida) dal punto di vista economico, ma dal punto di vista sociale, relazionale e spirituale”; per Selva Candida non era così, le assicuro; nel sociale e nelle relazioni siamo sempre stata gente normalissima, tra l’altro fortunata, perché nel nostro quartiere non c’è mai stata violenza, droga o prostituzione.
    Il fatto di non aver dubitato prima, dimostra semplicemente quanto in buone fede noi osservatori siamo: guardi che nessuno sta negando l’abilità di quest’uomo nel coinvolgere le masse, anzi, è proprio da qui che nasce il disappunto e la rabbia; poteva benissimo guidare i cittadini sul come fare affinché i loro diritti venissero rispettati. Mi spiego: a Selva Candida manca una scuola, mancano strutture per i giovani e i meno giovani, qualcuno più frivolo lamenta l’assenza di marciapiedi e svincolo del GRA, ecc. ecc.; don ruggero arriva, se ne rende conto, e cosa fa? Invece di esortare la gente a chiedere con ogni mezzo al proprio comune che vengano rispettate le necessità dei cittadini, dice loro: “niente paura, è arrivato don ruggero! Ci penso io a “creare” (???miracolo) le strutture di cui avete bisogno!”. Non ha ovviamente detto queste parole: le ha semplicemente messe in pratica. Don ruggero sa coinvolgere le persone e questa è una gran dote, ma non l’ha saputa utilizzare nell’interesse delle persone stesse, alle quali, tra l’altro, ha chiesto molti soldi per la costruzione dell’ennesima chiesa (come ci fanno notare, ve ne erano già molte nei dintorni…). Ora mi spiega come mai, visti oltretutto i problemi economici che tutti abbiamo negli ultimi anni, il predicatore non ha esortato e/o guidato i cittadini a chiedere a chi di dovere quello che spettava loro di diritto e per cui pagano le tasse? Invece no, lui ha pensato bene di spillarci altri soldi per dar modo a lui di costruire e gestire quello per cui, ripeto, avevamo già pagato. Tant’è vero che ora doveva costruire lui la scuola: anche questo merito voleva prendersi, dopo che ha costruito la sua chiesa là dov’era prevista la nostra scuola.
    Per non parlare poi delle altre perplessità che ho già espresso, riguardo il suo comportamento “innocentemente affettuoso”. Bisogna usare molta attenzione quando si giudica chi fa del bene, poiché bisogna innanzitutto valutare sulla pelle e con i soldi di chi si fa questo bene, non trova?
    Per questo motivo trovo irrilevante il fatto che ruggero sia suo amico senza esitazione. E’ giusto, ma è altrettanto giusto che ci sia qualcuno che valuti il suo operato obiettivamente.
    Per concludere, credo siamo tutti d’accordo almeno su un punto: don ruggero è una persona estremamente intelligente, ottimo oratore e trasportatore di masse, abile procacciatore di donazioni e coinvolgente con i giovani, insomma, non un’ingenuo “don Abbondio” al quale capitano le cose così, per caso, tra capo e collo. Beh, allora come mai ha sfidato così la sorte? Come mai, in un’epoca dove le parole “pedofilia” e “speculazione” sono tristemente all’ordine del giorno, lui non ha pensato che i suoi atteggiamenti potessero essere ambigui? Eppure già diverse persone si erano nel tempo allontanate da lui, lamentando fastidio per i sui modi “affettuosi”. Solo che nemmeno il più maligno avrebbe mai pensato alle accuse che oggi gli si fanno; all’inizio sembrava solo un modo subdolo di accattivarsi la gente. Forse qui abbiamo sbagliato e, come dice Lei, avremmo dovuto fare degli esposti. Ma ciò non significa che ora dobbiamo tapparci gli occhi. Ripeto, nessuno vuole condannarlo senza motivi, ma ad oggi, rivedendo un po’ tutto il suo operato ed il percorso che ha seguito, e a fronte delle accuse fattegli, io proprio non mi sento di giudicarlo solo per quello di buono che ha fatto e se devo sbilanciarmi da una parte, la mia ragione mi porta più dalla parte della colpevolezza, perché se fosse innocente, allora cadrebbe sicuramente l’aggettivo “intelligente”. Vede, il punto è che così come io ho imparato (vivendo in strada come i ragazzi del “prima don ruggero”, quelli che lui dicono abbia salvato…), che l’opinione della gente comunque conta, lui, da educatore, doveva saperla a prescindere questa cosa; e così come io, continuando a mettere la minigonna, ho dovuto accettare di essere etichettata, lui deve accettare tutto quello che gli sta accadendo, perché proseguire con quegli atteggiamenti è stata una sua scelta, così come io ho scelto di seguitare a mettere la mini. Solo che c’è una bella differenza tra l’etichetta che hanno messo a me e quella che si è in un certo modo “cercata” lui: di sicuro io non avrei seguitato con la mini se le conseguenze potevano essere più pesanti da quelle di una semplice chiacchiera.

  145. Mi permetta Sig. giannicasti1 di farle notare che definire coloro che in vari modi sostengono l’innocenza di don Ruggero come “seguaci” non è affatto sprezzante e limitativo, è semplicemente il termine più adatto a rendere l’idea della situazione che si è creata. Forse potevo usare la parola “fedeli”, che utilizza la chiesa stessa, ma il senso non sarebbe cambiato. Per chiarezza le riporto il vero significato delle due parole, perchè ci tengo a chiarire che il mio dispezzo va ad altri tipi di persone, non a chi sostiene in buona fede qualcuno, pur ritenendo (io), nel caso specifico, che molti di questi “fedeli” siano stati plagiati.
    definizione di SEGUACE: “chi segue e sostiene una dottrina, una scuola, un maestro, ecc.”
    definizione di FEDELE: “chi è seguace di una fede religiosa o è devoto a una causa, a un ideale o a una persona”
    Solo per chiarezza.

  146. per mammadolce
    quando ho parlato del caso di torino non ho mai preso in considerazione alcun articolo di giornale, ma mi sono basato solo sulla sentenza. In prima istanza ho riportato brani della sentenza assolutoria, unitamente alla motivazione per cui il tribunale del riesame aveva tenuto in carcere il presunto reo, di seguito ho citato la sentenza del 22 gennaio, che ha comminato 2 anni e 10 mesi. Di questo documento siamo in attesa delle motivazioni. Prima di noi le attendono gli imputati che, immagino, vogliano ricorrere in giudizio e che, a tutt’oggi, sono impossibilitati a farlo. Devo confessare che sono curioso di comprendere l’esiguità della pena: se davvero fossero colpevoli, i due imputati, non vi paiono pochi 2 anni e 10 mesi? Con l’applicazione della condizionale, essendo i soggetti incensurati (credo), significa niente carcere, a maggior ragione, essendo la pena indultata. Ciò che scrivono i giornalisti, a mio modo di pensare, è aria fritta. Le sentenze sono fatti su cui vale la pena soffermarci a ragionare e discutere. Non importa su quale sito vengano edite: una sentenza è tale a prescindere.

  147. giannicasti1 lei mi dice: “ Per quanto concerne le ambiguità comportamentali di don Ruggero, mi parrebbe più corretto aggiungere l’aggettivo “presunte”, anche perché non credo che ognuno di noi veda tutto con gli stessi occhi.”
    Il fatto che ci siano diverse interpretazioni degli stessi fatti e comportamenti rende questi ambigui, non trova? Aggiungere l’aggettivo “presunte” davanti alle ambiguità comportamentali di don Ruggero non ha assolutamente senso. Qualunque cosa abbia un doppio senso si può definire ambigua. Che ruggero portasse continuamente i ragazzini a dormire da lui è un dato di fatto che alcuni vedono innocentemente ed altri no: quindi è un’ambiguità. Non credo sia grammaticalmente e moralmente corretto definire quest’ambiguità “presunta”. Dell’accusa di pedofilia si può ancora dire presunta, ma le ambiguità comportamentali sono un dato di fatto. Tra l’altro io le avevo chiesto dei commenti proprio riguardo queste ultime, che ribadisco ci sono, proprio perché, come ha detto lei, non tutti vediamo le cose con gli stessi occhi e mi interessava sapere come vedono i sui occhi le ambiguità da me segnalate. Mentre lei ha abilmente evitato di rispondere, aggiungendo quell’aggettivo che praticamente annullava la domanda. Praticamente lei si è attaccato ad alcune parole, come seguaci, ambiguità, ridicolizzare, per deviare la discussione verso altri argomenti, senza per altro prendere in considerazione il significato ben più profondo delle mie riflessioni. Ovviamente è inutile che mi risponda ora, solo perché messo alle strette. Ho capito che la sua fede in ruggero l’ha accecato e che il suo obiettivo non è certo quello di capire perché tutto ciò stia accadendo e come mai ruggero (se innocente) si trova accusato sì pesantemente, ma semplicemente difenderlo a prescindere.

  148. Per veronika70. Chiedo scusa per non aver replicato prima ai suoi interventi. Non l’ho fatto per tre ragioni.
    La prima: non mi pareva corretto farlo su di un blog sostanzialmente dedicato alla lotta contro gli abusi sui minori. Infatti il suo intervento era mirato alla disamina della figura e dell’operato di don Ruggero, prescindendo(???) dall’accusa di pedofilia.
    La seconda: mi pareva si stesse instaurando una tenzone accademica su chi era più bravo ad usare certi termini, ed al riguardo Le riconosco “a priori” il primato.
    La terza: mi è parso, chissà perché, che Lei non fosse interessata alle repliche di chi “…si è attaccato ad alcune parole…”, “…è messo alle strette…”, è “accecato”, vuole “…semplicemente difenderlo (don Ruggero) a prescindere.”
    Se d’altronde Wildgreta non ha fatto commenti sul suo intervento, né su quello di oggi, 24 Luglio, posso considerarmi autorizzato a replicare.
    L’ho fatto.
    P.S. Dal De Mauro (Dizionario della lingua italiana): ambiguità= doppiezza, falsità (es: l’ambiguità di un comportamento

  149. per Veronica 70
    Non entro nel merito della disquisizione linguistica in atto con giannicasti. Vorrei però sottolineare che il tuo commento n°151 è quello che più mi ha colpito. Il sostituirsi ai genitori, il rendersi indispensabile, quel far dormire i bambini da lui. Ecco, queste sono cose che io, se mi trovassi in una situazione del genere, non consentirei mai. E concordo sulle tue osservazioni. Mi colpisce altresì, il ritenere “normali” le manifestazioni di affetto esagerate, la videoteca con “solo ” qualche titolo neppure troppo porno, e questo continuo sottofondo di “E che sarà mai!” Per me, ogni singolo aspetto di questo caso, è già troppo. Va già oltre la soglia di moralità che si deve avere nei confronti dei minori. E’ un bene che io non faccia il giudice, perchè condannerei comportamenti del genere a prescindere. Condannerei soprattutto una persona che tradisca il suo ruolo di educatore e di guida spirituale per gli adulti di domani. La differenza tra il bene e il male è la prima cosa che si dovrebbe insegnare ai bambini. Ma se colui che dovrebbe insegnarla ha una concezione elastica del confine che li separa, non credo possa fare l’educatore. Andrebbe impiegato in altri ruoli. Questo a prescindere da eventuali accuse di pedofilia. Consiglio la lettura del nuovo caso di pedofilia conclusosi con l’arresto di un sacerdote della provincia di Torino. E’ in homepage.

  150. per giannicasti1: rimango delusa ed amareggiata dalle sue parole e sono spiacente che la mia abilità nel parlare e soprattutto nel ragionare l’abbia messa in difficoltà a tal punto da spingerla a replicare così banalmente. Comunque anche lei se la cava: ha di nuovo aggirato l’ostacolo! Piuttosto è sicuro di avere l’età che dice? E non sia provocatorio, perchè mi pare che invece (visto quanto ho insistito intasando il blog con messaggi per lei) io abbia dimostrato molto interesse alle sue opinioni (interesse terminato dopo quest’ultima sua risposta, ovviamente). Forse si è irritato perchè ho mandato all’aria il suo tentativo di “assoluzione a prescindere”? Certo è facile dire “è innocente fino a prova contraria” (e questo +/- lo condivido). Lei non è stato tanto arguto da capire che le mie osservazioni sull’operato di ruggero sono finalizzate a capire come e perchè si sia arrivati poi all’accusa di pedofilia, che non è fatto a sè, ma conclusione di tutta una serie di circostanze e avvenimenti protrattisi nel tempo (mi perdoni la padronanza della lingua, ma io invece che passare i pomeriggi all’oratorio da ruggi ho preferito studiare). Ma chissà perchè mi viene da pensare che invece lei abbia capito benissimo quello che io voglio dire, semplicemente ne è infastidito perchè ciò che dico è scomodo per chi si trova nella sua posizione. Insomma lei si è arrogato il diritto di venire quì a raccontarci la sua esperienza positiva con don ruggero e vuole negare a me il diritto di dire la mia.
    Le consiglio infine, prima di proferire altre sciocchezze, di rileggere attentamente quello che lei ha scritto. Se il mio intervento “mirato alla disamina della figura e dell’operato di don Ruggero” non era meritevole di risposta, che dire di come ha esordito lei? E cioè con un apparentemente sensato discorso proprio sul suo operato, sul “prima” e sul “durante” don ruggero, sul bene che ha fatto alla giustiniana…e bla bla bla… ma dai, si vergogni almeno, palesemente di parte, fingendo obiettività, non ha fatto niente di più di quelli che dicono “è innocente perchè a me non ha fatto nulla” o “perchè è mio amico e garantisco per lui”: sa che ce ne facciamo delle sue garanzie??
    P.S. da Garzanti (altro dizionario della lingua italiana): ambiguità: s. f. 1) l’essere ambiguo, variamente interpretabile
    E non faccia lo spiritoso, che anche l’altra definizione l’avevo presa da un dizionario: mi ha veramente deluso, sembrava tutta un’altra persona all’inizio. Mi fa specie che dice pure di essere nonno….
    Comunque le avevo chiesto di non rispondermi solo perchè messo alle strette, ora le rinnovo l’invito. Buonasera

  151. Grazie Wildgreta, ti confesso che stavo pensando di ritirarmi perchè cominciavo ad avere l’impressione di non esprimermi correttamente o quantomeno di non riuscire a far capire i mie pensieri, allontanando così qualcuno dal tuo blog, e questo mi sarebbe spiaciuto. Allora rimango?! Magari cerco di esprimermi più in romanesco…
    Ciao

  152. Wildgreta, credo invece che sarebbe una gran bella cosa se tu facessi il giudice o perlomeno se i giudici la pensassero come te, perchè forse, in questo modo, cioè condannando comportamenti del genere a prescindere, si potrebbe avere un minimo di quel garantismo nei confronti delle vittime che giannicasti1 ha difficoltà ad immaginare. Trovo che in questo caso citare il detto “prevenire è meglio che curare” sia un’ottima sintetizzazione dei miei pensieri.

  153. Grazie, Veronica, ma sono convinta che tutti qui comprendano cosa si voglia dire, solo che per difendere qualcuno, alcune persone sarebbero disposte ad assolvere anche i comportamenti più riprovevoli, sarebbero disposte ad assolvere anche mille pedofili, pur di dimostrare di aver avuto ragione su uno. Invece, non è così che si arriva alla verità. Bisognerebbe cercare di staccarsi dal caso particolare, e fare un’analisi senza tirare in ballo qualsiasi cosa porti acqua al proprio mulino. Per questo ho consigliato di leggere l’articolo sul prete pedofilo in homepage. Mi sarebbe piaciuto avere dei pareri leggendo quella storia, della quale non si conoscono i protagonisti. Si direbbero le stesse cose? Quello che si dice negli articoli è credibile? Spero che qualcuno abbia il coraggio di esprimersi anche su quel caso. A presto, Wildgreta

  154. per Wildgreta. Dal Suo intervento n.119 del 18 Luglio, rispondendo a giannicasti1: “Ogni volta che scoppia un caso di pedofilia, non bisogna rifarsi ad altri per giudicare o suggerire cautela…”
    Dal Suo intervento n. 160 del 24 Luglio, rispondendo a veronika70: “Bisognerebbe cercare di staccarsi dal caso particolare, e fare un’analisi senza tirare in ballo qualsiasi cosa porti acqua al proprio mulino.”
    Non Le sembra di aver suggerito, per arrivare alla verità, regole contraddittorie? Chi è “innocentista” deve restare sul caso in oggetto, chi è “colpevolista” deve staccarsi dal caso particolare? Perché? Per una differente capacità di analisi e di valutazione (stavo per scrivere “giudizio”)?
    Sempre in riferimento al Suo intervento n. 160 del 24 Luglio, spero che la frase “…sarebbero disposte ad assolvere anche mille pedofili, pur di dimostrare di aver avuto ragione su uno” non sottintenda la grottesca, tragica conclusione “meglio mille innocenti in galera che un solo colpevole libero”.

  155. Le affermazioni non sono contraddittorie. Nei due interventi dico la stessa cosa, con parole diverse. Non vorrei mai che un innocente finisse in carcere, ma non vorrei neppure che per evitare errori, si lasciassero liberi pedofili che possono distruggere la vita di tanti bambini.Non è raro che, da grandi, le persone abusate da piccole tentino il suicidio. A volte riuscendoci anche. Esistono dei siti in rete, in cui parlano vittime di pedofili che raccontano i loro tormenti fatti di autolesionismo, anoressia, incapacità di stabilire relazioni affettive. Le vittime finiscono per odiare se stesse, più del loro carnefice. Io vorrei parlare anche di questo, ma purtroppo pare che a molti di voi non interessi affatto. Le consiglio di leggere le dichiarazioni di don Mologni in homepage, “Sono innocente”. Certamente le 1000 immagini pedopornografiche che possedeva, saranno un’invenzione dei giornalisti, così come i costumi da Tarzan che scoprivano i genitali, saranno un’invenzione di bambini troppo fantasiosi. Se coloro che difendono don Ruggero trovassero verosimili le accuse a don Mologni, come potrebbero, poi, trovare completamente false quelle a don Ruggero? I due casi non c’entrano nulla, eppure l’atteggiamento dei garantisti a oltranza è generalmente questo. Era questo il senso dei miei interventi: assolverli moralmente tutti, per proteggerne uno. Imputando all’incapacità della polizia e ai metodi di acquisizione delle prove “sbagliati a monte”, gli errori.

  156. per veronika 70. Dal Suo intervento n. 157 del 24 Luglio: “ma dai, si vergogni almeno, palesemente di parte, fingendo obiettività, non ha fatto niente di più di quelli che dicono “è innocente perchè a me non ha fatto nulla” o “perchè è mio amico e garantisco per lui”: sa che ce ne facciamo delle sue garanzie??”
    Da miei precedenti interventi: n. 112 – “In altre parole, don Ruggero con il suo agire è finito (o si è messo) sotto l’occhio dei riflettori di quartiere sin dal primo giorno dal suo arrivo.”
    “…restano a mio avviso tante persone “neutrali”, che per anni sono state, come veronika70, in osservazione.”
    “avrei presentato un esposto (ossia un dubbio, presentabile anche in via anonima) alla vicina compagnia dei Carabinieri, e non me ne sarebbe fregato nulla né dell’amicizia né dell’indubitabile opera meritoria svolta con i giovani.”
    n. 115 – “Io non so e non posso sapere se il mio amico don Ruggero sia colpevole o innocente…”
    n.118 – “Sono assolutamente d’accordo con Lei per quanto riguarda il dubbio come atteggiamento mentale, a mio avviso da adottare anche nell’ambito di una Fede consapevole.”
    n.135 – “per ayeyebrazo. Credo che sul caso del figlio dell’editore di “falsi abusi”, per quanto riguarda l’aspetto giudiziario, wildgreta abbia fornito un’informazione corretta. Il soggetto in questione è stato assolto in prima istanza, come Lei sostiene, ma condannato in appello nel febbraio 2008.”
    n. 146 – “Vi sono difensori che in sostanza affermano: “Don Ruggero è innocente perché io lo conosco”, e questa tesi, pur onorevolissima, mi pare sorretta dal cuore più che dalla ragione.”
    “il fatto che io lo consideri, nella più perfetta buona fede, incapace di fare ciò per cui è indagato, non ha nessuna rilevanza sul piano giuridico.”
    n.150 – “..è assolutamente vero che nel momento in cui un minore subisce abusi, tutti i suoi diritti, anche quelli futuri, sono stati calpestati e non vi è più garantismo che tenga.”
    Mi sono “arrogato” il diritto di continuare a scrivere su questo blog, nonostante i Suoi inviti a non farlo, e nonostante io sia “messo alle strette (su quale tesi?)”, “accecato”, “messo in difficoltà (quale?)”, “banale”, “incerto sulla propria età”, “provocatorio”, “non abbastanza arguto (forse voleva dire acuto?)”, desideroso di negare il diritto di raccontare la Sua esperienza con don Ruggero
    (ma questo mi è riuscito malissimo), propagatore di “sciocchezze”, “colpevole di aver fatto “lo spiritoso”, incapace perfino di sapere se sono nonno o meno. Ma come fa Wildgreta a non censurarmi?
    Ha mai trovato, in quanto ho scritto, non dico una parola, ma anche solo un accenno diretto ad insultarLa, denigrarLa, ferirLa? Ha mai trovato una critica pregiudiziale a quanto Lei scrive?
    Sono mai stato meno che corretto nei Suoi confronti, anche quando mi sono rifiutato di replicare ad un Suo intervento per ragioni che ho peraltro esposto in maniera corretta, anche se espressa in forma ironica?
    Le domando scusa solo per aver citato un dizionario della lingua italiana, ma le rammento che è stata Lei la prima a farlo.
    Un’ultima nota: quel “sa che ce ne facciamo delle sue garanzie??” mi lascia, e può lasciare perplessi molti lettori. “facciamo” chi?
    Saluti

  157. per wildgreta. Tutte le considerazioni sulle vittime sono da condividere, ed io le condivivo totalmente. Ciò premesso, la Sua frase “…non vorrei neppure che per evitare errori, si lasciassero liberi pedofili” si presta a due interpretazioni, a seconda del fatto che ci si riferisca ai casi passati di indagini e processi per pedofilia o al caso di don Ruggero. Nel primo caso Lei fa chiaro riferimento ad episodi, evidentemente accaduti e documentabili, di pedofili lasciati liberi nonostante l’evidenza delle prove contrarie. Questi sono delitti per i quali devono finire in galera non solo i pedofili, ma anche e soprattutto le relative autorità inquirenti.
    Nel caso di don Ruggero, che per ora è in carcere senza essere stato ancora condannato, la Sua frase evoca il sospetto che tale delitto possa ripetersi. L’enorme rischio di tale evocazione è la delegittimazione dell’autorità giudiziaria; a questo punto a chi spetta il compito di amministrare la giustizia? Ho già scritto in altro intervento “Dal punto di vista giudiziario, fortunatamente, neppure mille interventi su altrettanti blog dovrebbero poter cambiare la realtà dei fatti; chi è colpevole paghi, chi è innocente no.”
    Sono stato troppo ingenuo?
    Altro rilievo: Non crede che la Sua frase “pare che a molti di voi non interessi affatto.”, che fa di ogni erba un fascio per quanti non sostengono a priori la colpevolezza di don Ruggero, limiti molto lo spirito di libero dibattito di questo blog?
    Io scrivo singolarmente, rispondo singolarmente di ciò che scrivo, trovo quasi insultante essere massificato in un “voi” in cui non mi riconosco. Io sono garantista? Sicuramente, e così spero di Lei. Sono garantista ad oltranza? No, e tutto quello che ho scritto lo dimostra.

  158. Sig. giannicasti1, è inutile che a questo punto “MI” faccia il riepilogo di tutte le frasette che ha buttato là per pararsi… perchè chi legge non è sciocco e lei ha dimostrato palesemente di non essere disponibile ad un confronto di opinioni sensato ed intelligente. Le giustificazioni che lei ha dato per non aver risposto sono prive di ogni senso, per non dire ridicole, e questo mi ha offesa. Io capisco che alcune realtà sulle quali ho richiamato l’attenzione siano palesemente a sfavore di don ruggero e soprattutto ingiustificabili, anche per uno che come lei se la cava con le parole; ma questo non è un buon motivo per giustificare il suo atteggiamento nei miei confronti: ho dovuto provocarla per ottenere una sua risposta, e le rammento che gli interrogativi che ho posto e ai quali lei si è sottratto altro non erano che le mie risposte a delle sue domande. Vedo che però alle provocazioni ha ceduto, solo davanti ai discorsi intelligenti si tira indietro: ho ottenuto quello che volevo dimostrare, e cioè che genere di persone sono la maggiorparte di coloro che si schierano sensa ragionare, per partito preso, e poi si ritrovano sensa argomenti validi che sostengano le loro personali convinzioni di innocenza. Per questo ho messo in dubbio la sua età: il suo intervento 155 sembrava scritto da un adolescente che battibecca con un coetaneo. Le faccio inoltre notare che ha iniziato lei ad analizzare (nel patetico tentativo di ritorcermele contro) il significato di alcune parole da me utilizzate, peraltro correttamente, come le ho dimostrato. Il mio invito, comunque, non era quello di non srivere più in questo blog, non mi permetterei mai, ma quello di non rispondere più a me evitando così di ridicolizzarsi ulteriormente: guardi che con i suoi ultimi interventi non sta facendo una bella figura e certo non giova alla già triste posizione di don ruggero il fatto di avere dalla sua parte persone come lei, che tirano il sasso e nascondono la mano…
    Ho capito che a lei interessa molto più l’analisi grammaticale delle frasi, che non il loro contenuto, ma non mi pare questo il luogo dove fare il professore. Lei ha fatto molto peggio che insultarmi, ferirmi ecc.: mi ha semplicemente ignorata, ma non è per me che me la sono presa tanto, ma per le argomentazioni secondo me importanti che lei ha lasciato cadere nel vuoto. E non sia scorretto nel dire che mi ha dato spiegazione della sua reticenza a rispondere, perchè l’ha fatto solo dopo che l’ho “messa alle strette” provocandola.
    Perchè poi Wildgreta avrebbe dovuto censurarla? Mi sembra che, nonostante tutto, lei si sia sempre espresso in modo civile, sensa parolacce.
    Piuttosto mi è parsa abbastanza infodata la sua accusa a Wildgreta di cadere in contraddizione: se rilegge attentamente le frasi può capirlo anche da solo.
    Ma che si sta arrampicando sugli specchi? Guardi che sono scivolsi…
    Infine, per non lasciare perplessi i lettori, il “facciamo” era inteso come “io e tutti coloro che hanno avuto a che fare con la pedofilia” e non credo che questi ultimi me ne vorranno per aver parlato al plurale.
    E guardi che non è un delitto utilizzare i vari dizionari della lingua italiana e non vedo perchè debba farmene e farsene una colpa, anzi, dovrebbe apprezzare il fatto che ora la sua cultura si è arricchita del vero significato della parola “ambiguità”, visto che ama tanto focalizzare sulle singole parole ed è così ostico a riflettere sui contenuti delle intere frasi.
    Ad ogni modo complimenti: è comunque riuscito a dirottare gli argomenti di discussione e solo ora mi sto rendendo conto di esserle stata involontariamente complice: me ne scuso con tutti, con Wildgreta in particolare.

  159. cara Wildgreta,
    “pare che a molti di voi non interessi affatto.” anche a me ha colpito la tua frase, a dire il vero è stata questa che mi ha fatto rendere conto di esser caduta nel tranello del dibattito personale e di essermi allontanata dai temi, secondo me importanti, trattati in questo blog, e me ne scuso di nuovo.
    Penso comunque che la tua frase non tenda a “fare di tutta l’erba un fascio” perchè quel “molti” lo interpreto come un ciuffo d’erba che fa comunque un fascio a se.
    Trovo ingiustificato il sentirsi insultato di giannicasti.
    Diverso sarebbe stato se tu avessi scritto “tutti voi”; ma non l’hai fatto, quindi forse qualcuno si è riconosciuto in quel “molti” e la cosa non gli è piaciuta, ma il problema è suo.

  160. Per GIANNICASTI: ho piena fiducia nella magistratura, anche perchè il moltiplicarsi dei casi di pedofilia che riescono ad arrivare davanti ad un giudice, non può fare altro che migliorare le competenze nel trattarli. Se gli abusi sui minori sono sempre esistiti, è anche vero che oggi la percentuale di persone che trova il coraggio di denunciarli è superiore al passato.Riguardo alle vittime, mi sembra ovvio che quelle presunte di don Ruggero non interessino, perchè chi lo ritiene innocente,non può pensare che egli abbia mietuto delle vittime. Questo naturalemente non vuo dire che io emetta delle sentenze. Ho già detto varie volte, che solo la magistratura potrà stabilire se sia innocente o no.

    Per Veronica: hai capito perfettamente cosa intendevo, infatti ho detto “alcuni”, non tutti. E, almeno con te, sono riuscita ad essere chiarissima anche sul resto.

  161. Saranno contenti giannicasti,ric94 e gli altri. Questo articolo di Repubblica di oggi, parla anche di voi.(non mi funziona più la lettera cappa della tastiera, per questo ho scritto ric, scusa)

    Don Ruggero, il processo della rete
    Si scatena sul web il confronto tra innocentisti e colpevolisti
    di Marino Bisso
    Le ultime accuse contro don Ruggero Conti viaggiano sulla rete. Un giovane di Lugano dopo essere stato sentito dai carabinieri e dal sostituto procuratore Francesco Scavo ha reso pubblica la sua testimonianza sul sito “Wilgreta, blog”. Un racconto choc dove il giovane ricorda gli abusi subiti 25 anni e soprattutto denuncia l’omertà generale che coprì quei fatti così gravi.

    Dopo l’arresto di don Ruggero, sacerdote della chiesa della Natività di Maria Santissima, sul web si è scatenato il confronto tra innocentisti e colpevolisti. E sul blog “Wilgreta” in molti prendono le difese del sacerdote. Don Ruggero in carcere a Regina Coeli continua a proclamarsi vittima di una congiura. Intanto le indagini della procura e dei carabinieri del nucleo operativo, diretti dal maggiore Lorenzo Sabatino, vanno avanti e ora puntano ad accertare le eventuali coperture e compicità nelle violenze a minori attribuite al sacerdote.

    Nei prossimi giorni gli inquirenti ascolteranno altri religiosi che potrebbero essere stati conoscenza degli abusi commessi su minori e aver taciuto. Nei loro confronti il pm potrebbe ipotizzare il reato di favoreggiamento.
    (25 luglio 2008)

  162. articolo,quello di Bisso, riparatorio. E’ stato colto con le mani nella marmellata, non avendo citato il blog come fonte del suo pezzo dei giorni scorsi ed ha cercato di parare il colpo. Non tanto nei confronti del blog, verso cui non ha dimostrato la benchè minima correttezza, ma verso l’Ordine dei Giornalisti, verso cui è molto più sensibile e se ne capisce il perchè. Comunque il nostro non riesce proprio ad essere all’altezza della professione: Legnano, non Lugano! I cittadini della mia zona, infatti, se proprio si recano in svizzera, lo fanno per comprare sigarette, cioccolato ma, soprattutto, per fare il pieno di benzina. Non per fare i pedofili. Bisso? Nun je ‘a fa, nun ce semo..
    Per riassumere: Bisso ha fatto il suo pezzo su Repubblica senza citare la fonte, scoperto, ha cercato di riparare facendo un intero articolo sul blog. Ma con chi crede di avere a che fare, con gli Ottentotti trogloditi?

  163. Bè, l’errore con Lugano al posto di “Legnano” l’avevo notato anch’io, ma ne ho visti talmente tanti sui giornali, di errori simili, che ormai non ci faccio più nemmeno caso. Ne ricordo uno clamoroso dello scorso anno: dopo mesi e centinaia di articoli sul caso di pedofilia all’asilo di Rignano Flaminio, dopo che tg e stampa erano stati inondati da foto e notizie sulla scuola Olga Rovere, leggo un articolo in cui una giornalista chiamava l’asilo di Rignano: “OLGA TEVERE” per 8 volte, anche nel titolo. Ho scritto anche un articolo in merito nella sezione “Pagine” di questo blog. Si chiama: “L’uomo nero della Olga Tevere”

  164. per wildgreta. Sino al momento in cui scrivo il numero di interventi sul blog è arrivato a 169.
    Sono abbastanza certo che ad ogni intervento corrisponda un solo nickname; avrei preferito nomi e cognomi in chiaro, ma pare che non si possa. Le sarei grata se mi dicesse che è possibile citare per esteso le proprie generalità all’interno degli interventi. Ciò detto, ribadisco di non aver trovato nel blog alcuna firma collettiva, tipo “I difensori ad oltranza di don Ruggero”, o per par condicio “I Crociati della lotta contro la pedofilia”.
    Se ve ne fossero, non crede che l’immagine del dibattito scadrebbe pericolosamente verso quella del tifo più becero da stadio di calcio?
    Se ve ne fossero, non crede che solo in un intervento di risposta indirizzato a tali firme collettive sarebbe grammaticalmente e soprattutto moralmente corretto l’uso del “voi”?
    Altrimenti diviene un arbitrio, sia riferito a tutti, sia riferito ad alcuni, sia riferito a due soltanto.
    Io ho scritto “trovo quasi insultante essere massificato in un “voi” in cui non mi riconosco.”.
    Le sembra che questa frase si presti ad interpretazioni? Le sembra scorretta, provocatoria, insultante? Le sembra che non rilevi nello scopo, spero condiviso, di evitare il sopraccitato tifo da stadio, fatto di insulti, volgarità, disprezzo, che a volte, certamente suo malgrado, compare comunque in questo blog?
    Lei non ha ritenuto importante rispondere, condividendo forse quanto ha scritto un altro nickname sul fatto che il mio sentirmi insultato (io avevo scritto quasi, concedendo il beneficio del dubbio) non è giustificato.
    Lei ha invece scritto “Saranno contenti giannicasti,ric94 e gli altri…”.
    Perché?

  165. Guardi, nei suoi interventi vedo una dietrologia che non fa parte della mia personalità. Il tono della frase”saranno contenti…” non voleva affatto essere offensivo. Volevo solo dire che, su questo blog, oltre al ragazzo che afferma di essere vittima di don Ruggero e alle persone che propendono per la sua colpevolezza, ce ne sono altre che lo difendono e il giornalista di Repubblica lo ha registrato e lo ha riportato. Basta. Tutto qui. Il mondo non è fatto solo di persone che dicono una cosa per dirne in realtà un’altra. E, comunque, io non sono così. Fare tante congetture su ciò che vorrei dire dicendo qualcos’altro, è un esercizio sterile, quanto inutile. Disquisire per pagine e pagine sul significato di una parola come lei ha fatto con Veronica, è altrettanto inutile. E’ come se, invece di parlare dei fatti, si continuasse a parlare della grafica della testata che li ospita. Cosa conta di più? Riguardo il tifo da stadio, le volgarità e le fazioni, mi sembra di aver condannato questo approccio sin da quando ho aperto questo blog. Ho trattato tanti casi analoghi e ho sempre condannato la divisione in schieramenti. Il problema è che, purtroppo, dei due schieramenti, quello che ha sempre fatto più rumore e notizia, è quello dalla parte degli accusati. Le vittime, difficilmente trovano sostenitori altrettanto fattivi e dinamici.Ho spesso detto che vorrei fossero difese anche loro e non denigrate.
    Se si vuole usare il proprio nome per esteso sul blog, non c’è alcun divieto. Non ho capito il senso della prima parte del suo intervento. Sicuramente è colpa mia, ma se cercasse di usare un numero inferiore di parole per esprimere ciò che intende dire e lasciasse solo quelle importanti, forse riusciremmo a capirci meglio. Pensi che io, dai suoi numerosi interventi, non ho ancora capito cosa pensa, perchè ci scrive, e cosa non le piace di me e di questo blog. Se crede, leggerò con interesse la sua risposta.

  166. Penso che sia inutile litigare; se ci atteniamo ai fatti, il quadro delle accuse contro Don Ruggero, che emerge, è sempre più esteso. E i testimoni sono tanti, provenienti da parti di Italia diverse. Ormai la tesi del complotto è sfumata. Se si svolgesse un processo con queste prove, difficilmente ci sarebbe un’assoluzione, e di questo devono prendere consapevolezza quelli che lo difendono ciecamente. Spero solo per voi difensori, che esca fuori una prova inequivocabile, come una registrazione vocale, così che vi mettiate l’anima in pace, e non continuiate a soffrire quando sarà in carcere definitivamente.

  167. p.s. Comunque prima o poi arriverà anche qualche testimonianza dall’Uganda se gli inquirenti continuano ad indagare, anche se Giannicasti ci ha scherzato sopra. Fare i missionari per andare in paesi in cui è più facile abusare, passando pure per martiri e benefattori, è tipico dei pedofili, soprattutto preti.

  168. per maverik666 Vi è una bella differenza tra un’ipotesi ed uno scherzo. Provi a rileggere il mio intervento e ne colga il senso generale. O per lei il male esiste solo se a commetterlo sono preti=pedofili?

  169. No no, non credo che solo i preti siano pedofili. Certo, quando ciò accade però, fa ancora più scandalo per il ruolo che ricoprono. E’ come in politica, se scoprono che un parlamentare dell’UDC si droga, fa molto più effetto rispetto a uno del partito radicale…

    Il fatto è che comincio a pensare che molti preti pedofili non siano persone che hanno ricevuto la vocazione e poi siano cadute nella pedofilia, ma al contrario, che siano pedofili, che hanno scelto di diventare preti per avere più possibilità di abusare. Diciamo pedofili preti, piuttosto che preti pedofili. Secondo me ciò scagiona in parte la chiesa come istituzione, poiché non credo che prendere i voti portino a diventare pedofili…

  170. p.s. la cosa grave è però che a quanto ho capito all’interno della chiesa, la pedofilia è accettata e considerata un vizio da coprire, non un reato, anche da parte dei vertici. Se non sbaglio ci fu anche un documento di Papa Giovanni (il papa buono), che diceva di nascondere. Questo è brutto, perché denota scarso interesse per le vittime e un considerare quasi normale, quasi fisiologico, che alcuni preti si divertano con i ragazzini…

  171. per maverik666. Quasi totalmente d’accordo con Lei. A me fa ancora più impressione e scandalo sapere (e wildgreta forse lo può confermare) che una gran parte degli abusi sessuali su minori avviene tra le mura domestiche. Mi consenta poi una piccola correzione: i preti cosiddetti “diocesani” vengono consacrati sacerdoti dopo aver prestato una promessa (non un voto) di celibato e di obbedienza al proprio vescovo. E’ chiaro che ciò nulla toglie, se dichiarati colpevoli, alle loro ignobili mancanze come educatori.

  172. per wildgreta. A differenza di quanto faccio di solito, comincerò dalla fine del suo gentile intervento. Cosa non mi piace di Lei e di questo blog? Assolutamente nulla; Lei sa benissimo che ve ne sono molti altri che trattano questo delicato argomento. Se ho scelto di scrivere su questo è perché apprezzo e condivido la Sua volontà di non trascendere e sono assolutamente convinto della buona fede presente dietro ogni parola che Lei scrive.
    Cosa penso e perché scrivo? Dal 1994 al 1999 sono stato collaboratore di don Ruggero, come catechista e come organizzatore dei campeggi. Dopo il 1999 ho smesso per divergenze di pensiero relative solo alla catechesi, che quindi non c’entrano nulla col caso e che non credo interessino. Sono però rimasto amico di don Ruggero, abbiamo continuato a frequentarci ed a parlare sia della mia vita che della sua.
    Quando ho saputo, tramite stampa, del suo fermo poi tramutato in arresto, ho pensato e scritto che per quanto a mia conoscenza è estremamente improbabile che sia colpevole. Non impossibile, se le autorità inquirenti e i magistrati preposti (persone serie, competenti e non avvezze a protagonismi, su questo mi sono informato), hanno ritenuto opportuno procedere.
    Ma tutti i miei successivi interventi su questo ed altri blog sono stati e sono rivolti ad evitare un processo mediatico che preceda quello giudiziario. Se io, che conosco bene don Ruggero, non mi permetto di dire che è innocente a priori, altri, scrivano essi sulla stampa o su blog (non mi riferisco a Lei), non possono presentarlo come colpevole perché indagato, magari senza averlo mai conosciuto.
    Spero sia d’accordo con me che, nell’ipotesi più o meno remota ma da entrambi auspicata, don Ruggero oggi risultasse innocente, la prima vittima sarebbe lui, ed in subordine quelli che in lui hanno avuto fiducia.
    Lei solleva poi, con lucida chiarezza, il problema del differente appoggio dato, non solo in questo caso, al presunto colpevole ed alle presunte vittime. Devo ovviamente usare il termine “presunto” prima della conclusione dell’ iter giudiziario. Condivido pienamente che questa disparità esista, e credo dipenda da due ragioni. La prima, di carattere non solo formale, è che la presunzione d’innocenza non è solo un astratto concetto giuridico, ma deriva da una generale, se vogliamo egoistica necessità collettiva. E se dovesse capitare (per qualsiasi forma di reato) a me o a Lei? Chi non preferirebbe che fossero altri a dover dimostrare la sua colpevolezza, piuttosto che lui a dover dimostrare la propria innocenza? La seconda ragione sta a mio avviso nel fatto che è molto più istintivo e facile difendere una persona conosciuta piuttosto che una o più, delle quali, per motivi assolutamente nobili e insindacabili, non si deve sapere nulla.
    Mi spiego meglio, per non essere frainteso. Forse tra le “vittime” vi sono persone (allora ragazzi) che ho conosciuto, con le quali ho scherzato, discusso, giocato, magari litigato. Rivedo i visi di tutti i ragazzi che ho conosciuto allora, e mi domando con angoscia: “Chi di loro è vittima?”.
    Ma non posso fare a meno di domandarmi anche, con pari angoscia: “Chi di loro è carnefice?”, perché sono nel dubbio.
    Se avessi elementi indubitabili che accusano don Ruggero, li comunicherei prima alle autorità inquirenti, poi, se lecito, ne parlerei con Lei. Allo stesso modo agirei se avessi elementi indubitabili che dimostrano che le “vittime” hanno mentito. Diventerei per questo, ai Suoi occhi ed a quelli che qui scrivono, un “garantista ad oltranza”, o peggio un “protettore dei pedofili”? Sono certo di no.
    Mi conceda un ultimo spunto di riflessione. Lei ha scritto: “Disquisire per pagine e pagine sul significato di una parola come lei ha fatto con Veronica, è altrettanto inutile…”. Preciso che la parola in questione è “ambiguità”, e l’ambiguità (in qualsiasi accezione del termine) configura il dubbio. Credo che disquisire sul dubbio non sia mai inutile per nessuno, “colpevolista” o “innocentista” che sia.
    Con stima
    Gianni Castellucci

  173. Per giannicasti: grazie per la cortese risposta. Ho capito tutto e comprendo il suo punto di vista. Nessun problema di sorta. Segnalo a Lei e agli altri visitatori, l’articolo in homepage, con qualche altro intervento trovato in rete. Segnalo anche un interessante articolo che parla della nostra discussione sul caso di don Ruggero, sul sito http://www.bambinicoraggiosi.com. Credo che,anche quell’articolo, sia in homepage. A presto e grazie ancora a tutti per aver scelto di esprimere qui le vostre idee. Wildgreta

  174. per maverik
    potresti, per favore, indicarmi con precisione il documento del magistero di Papa Giovanni XXIII, che, a tuo dire, indurrebbe alla copertura dei casi di pedofilia compiuti da sacerdoti? Sono curioso di leggermelo. Se esistesse, non vorrei perdermelo di sicuro. Scommettiamo che non lo trovi?

  175. Nonè gran titolo di merito negare l’evidenza.

    L’originale delle istruzioni impartite nel 1962 da papa GiovanniXXIII, il “papa buono”: http://www.cesnur.org/2007/Crimen_1962.pdf

    Traduzione e analisi ragionata:

    http://ilovemozart1989.spaces.live.com/blog/cns!E5BFA64690501F02!1236.entry

    Analisi e Traduzione del Crimen Sollicitationis del 1962

    In questo post vorrei analizzare il Crimen Sollicitationis, il
    documento del 1962 redatto dal Cardinale Alfredo Ottaviani e firmato da
    Papa Roncalli, esso si rivolge principalmente (come dice la premessa)
    ai casi di tentazioni durante la confessione.

    Ho tradotto personalmente il Crimen nei punti salienti da un documento inglese scritto a macchina, qualora vi fossero errori di traduzione segnalatemeli (vedere liberatoria finale).

    Analiziamo innanzitutto la presentazione di questo documento, guardando anche a chi è rivolto:

    ISTRUZIONI SU COME PROCEDERE IN CASO DI PROVOCAZIONE
    <> Intestazione – Crimen Sollicitationis

    Non si capisce il motivo per cui viene ritenuto doveroso tenere questo documento segreto, lo si capirà dopo averlo letto tutto.

    <>Preliminari, Art.1 – Crimen Sollicitationis

    Ecco quindi la definizione del termine “Crimen
    Sollicitationis”….qualcuno, ingenuamente, potrebbe eccepire che il
    documento si riferisce solo ai casi di violenza commessa durante la
    confessione (nella seppur larga accezione che si da nell’art. 1, dato
    che vengono inseriti anche il prima, il dopo, i posti usati per
    simularla..)

    Questa eccezione viene però smentita dallo stesso testo:

    <> Il peggior crimine, Art. 72 – Crimen Sollicitationis

    Quindi questa eccezione viene smentita dallo stesso Crimen, si applicano alla pedofilia anche le seguenti norme:

    <>Preliminari, Art.4 – Crimen Sollicitationis

    Quindi se un superiore viene a conoscenza di abusi su minori, ma
    non ci sono denunce, il prete può venire trasferito…alla faccia della
    giustizia.

    <>Preliminari, Art.11 – Crimen Sollicitationis

    Omertà completa su tutto, a pena di scomunica…..massimo segreto e,
    nel caso il caso sia stato esaminato dal giudice, il caso deve essere
    coperto da silenzio PERPETUO.

    Al momento che il processo è stato svolto la causa (testimonianze, ammissioni, atti ed eventuale esito)

    Coloro che si attendono un riferimento ai poveri bambini violentati, ad
    aiuti psicologici, a colloqui con i genitori, ad un aiuto QUALSIASI
    rimarrà tristemente deluso….le vittime vengono si citate, ma la
    motivazione è completamente differente:

    <>Preliminari, Art.13 – Crimen Sollicitationis

    Sul giuramento di segretezza vedremo dopo….il documentario della BBC
    con una intervista ad una donna brasiliana (la vittima era il nipotino)
    fa chiaramente capire cosa succede a chi, infrangendo questo
    giuramento, parla, denuncia pubblicamente lo zozzume di certe
    persone…assoluto isolamento.

    Ma cosa accade se e quando il presunto pedofilo viene denunciato?

    <> Capitolo II, Art.42a – Crimen Sollicitationis

    A decidere se la denuncia manca completamente di fondamento lo decide ovviamente l’ Ordinario….non la magistratura.

    Ci si potrebbe chiedere come mai la chiesa dia disposizione che, in
    questi casi, tutti i documenti dell’accusa diano distrutti…Volendo
    citare un personaggio certamente fedele alla chiesa, Giulio Andreotti
    potremmo dire che a pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si
    indovina…ma noi non vogliamo commettere peccato, vero? 🙂

    <>Capitolo II, Art.42c – Crimen Sollicitationis

    Ovviamente se le prove non sono sufficienti ma sono serie si fa un controllo morale….guai ad avvertire la magistratura….

    <>Capitolo II, Art.44 – Crimen Sollicitationis

    Ecco….se arrivano altre accuse contro lo stesso soggetto l’ordinario
    può decidere se basta la prima o bisogna farne altre oppure altre
    misure (come denunciarlo e iniziare un processo)…

    <>Capitolo III, Art.52 – Crimen Sollicitationis

    Se per esempio degli abusi sono stati denunciati
    all’interno della confessione (come racconta una vittima nel
    documentario BBC) queste denunce non possono essere riferite al
    processo!

    E poi il giudice deve ricordare che non è mai giusto costringere l’accusato a dire il vero….figuriamoci!

    Di fronte a tutto questo la Chiesa era a conoscenza?La risposta è SI, almeno per quanto riguarda i processi svolti:

    <>Capitolo III, Art.59 – Crimen Sollicitationis

    <>titolo numero 3, Art.70 – Crimen Sollicitationis

    Ritorna, anche qui, il tema della assoluta segretezza.

    Parliamo ora del capitolo riguardante il peggior crimine:

    <> Il peggior crimine, Art.71 – Crimen Sollicitationis

    Ma affinchè il crimine abbia conseguenze penali:

    <> Il peggior crimine, Art.73 – Crimen Sollicitationis

    Qui arrivano le parti interessanti:

    <>

    LA FORUMULA PER FARE UN VOTO DI OSSERVANZA DEL SEGRETO PONTIFICIO

    (FORMULA A) – Crimen Sollicitationis

    Omertà COMPLETA….neppure per la causa più urgente e seria,
    neppure con l’intenzione di un bene più grande…..come la felicità di
    decine di bambini per esempio…..pena la SCOMUNICA.

    <>NEL CASO DI PROPOSTA DI CONDANNA – Crimen Sollicitationis

    Se quindi un prete pedofilo veniva
    condannato doveva farsi curare a quanto si capisce in questo articolo
    (esistevano poi pene più gravi, fino alla scomunica…anche se non è
    mai giunta notizia di provvedimenti similari) la cura è basata su
    esercizi spirituali….i pedofili si curano con 3 ave maria, 2 padre
    nostro….

    Non è molto chiaro, di primo acchito, il significato di
    “dimesso”…dimesso dalla casa religiosa?dimesso dal suo ruolo (strana
    costruzione tra l’altro) ?

    Guardando casi reali si capisce che si intende dimesso dalla casa religiosa (dove veniva guarito a suon di preghiere):

    Scrive Vittorio Zucconi (si legga il dossier sulla pedofilia:
    http://www.ildialogo.org/Ratzinger/pretipedofili/pedofiliadossier111032007.pdf):

    Sulla lettera di accompagnamento per un prete dimesso da
    un centro di rieducazione, padre Robert Burns, e sottoposta al cardinale Law
    perché fosse riassegnato, c’è una notazione a mano a grandi lettere, problem:
    children, è un pedofilo. E padre Burns fu mandato a lavorare in una parrocchia del
    vicino New Hampshire…

    Riccardo

    ***Liberatoria***

    Ho tradotto secondo le mie conoscenze il documento, senza alcuna intenzione di modificare il contenuto al fine di calunniare o diffamare persona alcuna, qualora vi fossero errori di traduzione vi prego di segnalarmeli.

  176. Io l’avevo sentito al documentario della BBC, ma non sapevo dove trovarlo…grazie a Pincopallino, che è riuscito a tirarlo fuori!

  177. Povero ayeyebrazo: sta facendo di tutto per salvare la faccia del suo amico don ruggero, ma puntualmente si da la zappa sui piedi. Sicuramente ora si starà leggendo bene tutto il documento per trovarvi qualche punto cui appigliarsi e negare, negare, negare….
    Tra l’altro mi pare strano che uno “informato” come lui non sapesse di questo documento: ho il sospetto che contasse sulla difficoltà nel reperirlo per negarne l’esistenza… e comunque ora vedrete che di fronte all’evidenza, dirà che tutto ciò non centra nulla col “buon” prete da lui affannosamente difeso.
    Bravo Pincopallino, hai dimostrato che chi è in buona fede non ha bisogno di mentire.
    Dal canto mio, rimango scioccata: mi sono più volte indignata lamentando la politica di insabbiamento ed omertà adottata dalla chiesa, ma non immaginavo che questa fosse addirittura regolamentata… vi risparmio ulteriori commenti.

  178. Veronica
    il Crimen sollicitationis non ha niente a che fare con don Ruggero, essendo stato diramato il 16 marzo 1962. Il mio interesse è solo questo: sono certo che non esiste documentazione ascrivibile ad alcun magistero papale, in tutta la storia della Chiesa, che difenda o copra la pedofilia. Per la precisione dirò che la Chiesa considera quei reati contro i fanciulli, secondi solo a quelli commessi contro l’Eucarestia (cioè contro la persona di Cristo), in quanto a gravità. Sgombriamo il campo dal “caso Ruggero” che non c’entra nulla, dunque. Per altro il Crimen non è neanche più in vigore da tempo. Con ordine. Intanto, per sdrammatizzare, faccio un fervorino ai liceali che si domandano perchè studiare latino nel 2000. Semplice, per poter leggere da soli i documenti della Chiesa, senza doversi fidare ciecamente della traduzione in inglese, che poi passa in italiano, e poter quindi ragionarci sopra con la propria testa, non con quella di un intermediario.
    Il preambolo parla genericamente di “tentazioni”, ma a cosa si riferisce? Quale tentazione potrà mai mettere in atto un sacerdote che viene a sapere dei peccati altrui, in Confessione? Ovvio, quella di approfittare di ciò che viene a sapere, ricattando il penitente e costringendolo a fare cose turpi con lui. Il Sant’Uffizio, con quel documento, interno alla Chiesa, si premura di dare istruzioni su come procedere a comminare pene canoniche, ai preti colpevoli di cose turpi fatte costringendo le penitenti. Pene canoniche, poichè la Chiesa può attivare solo il foro ecclesiastico, lasciando a quello civile di svolgere il proprio compito. Un prete, al contrario di quello che si possa pensare, passa il vaglio di 2 tribunali, civile ed ecclesiastico, a differenza di tutti noi. Questa istruzione, dunque, non nasce per occuparsi della pedofilia ma dei sacerdoti che abusano del sacramento della confessione per intessere relazioni sessuali con le loro penitenti. La struttura: dopo essersi occupato per i primi settanta paragrafi del caso di penitenti donne che hanno una relazione sessuale con il confessore, in quattro paragrafi, dal 70 al 74, il Crimen sollicitationis, afferma l’applicabilità della stessa normativa al crimen pessimus, cioè alla relazione sessuale di un sacerdote “con una persona dello stesso sesso”, e solamente nel paragrafo 73 – per analogia con il crimen pessimus – anche ai casi (“quod Deus avertat”, “che Dio ce ne scampi”) in cui un sacerdote dovesse avere relazioni con minori prepuberi (cum impuberibus). Il problema della pedofilia non era all’ordine del giorno nel 1962 e l’istruzione gli dedica esattamente quattro righe, il paragrafo 73 appunto. E’ falso, si evince dal testo, che il Crimen sollicitationis aveva lo scopo di coprire gli abusi avvolgendoli in una coltre di segretezza tale per cui “la pena per chi rompe il segreto è la scomunica immediata”. È precisamente vero il contrario: il paragrafo 16 impone alla vittima degli abusi di “denunciarli entro un mese” sulla base di una normativa che risale del resto al lontano anno 1741 (papa Benedetto XIV). Il paragrafo 17 estende l’obbligo di denuncia a qualunque fedele cattolico che abbia “notizia certa” degli abusi. Il paragrafo 18 precisa che chi non ottempera all’obbligo di denuncia dei paragrafi 16 e 17 “incorre nella scomunica”. Dunque non è scomunicato chi denuncia gli abusi ma, al contrario, chi non li denuncia.
    L’abuso di cui si parla è sempre quello del sacerdote che approfitti di rivelazioni udite in confessione, per obbligare la penitente ad intessere relazioni sessuali con lui. Per quanto concerne la questione del segreto. L’istruzione dispone pure che i relativi processi si svolgano a porte chiuse, a tutela della riservatezza delle vittime, dei testimoni e anche degli imputati, tanto più se eventualmente innocenti. Si tratta del processo ecclesiastico. Pare che negli anni sessanta il livello di civiltà giuridica sia ben diverso dal nostro, quarant’anni dopo! Non si tratta evidentemente dell’unico caso di processi a porte chiuse, né nell’ordinamento ecclesiastico né in quelli statuali. Quanto al carattere “segreto” del documento, menzionato nel testo, si tratta di un “segreto” giustificato dalla delicatezza della materia ma molto relativo, dal momento che fu trasmesso ai vescovi di tutto il mondo e, alla richiesta degli avvocati americani, le diocesi non hanno avuto alcun timore nel depositarli, in vista della loro pubblicazione. Quegli avvocati speravano di trovare nel Crimen sollicitationis materiale per ampliare le loro già milionarie richieste di risarcimento dei danni: ma non trovarono nulla..
    E che dire del documento completamente travisato? Se penso che la BBC ci ha fatto sopra un documentario che si è trascinato dietro tutto quel can can mediatico dell’inverno scorso…

  179. scusa veronica ma tu l’hai letto il documento? Guarda che è accessibile a tutti, seguendo l’indicazione di pincopallino. Direi a tutti i volenterosi di leggerselo, l’originale, non la traduzione in inglese, che poi viene ritraslata in italiano..
    Oppure, meglio ancora: confrontate l’originale con la traduzione e vedete da soli dove sta la verità. Fortunatamente abbiamo tutti una testa con cui ragionare, senza utilizzare quella altrui

  180. Caro ayeyebrazo,

    In qualunque modo la metti, non puoi negare che la Chiesa ha sempre coperto i pedofili, cercando di pagare per evitare i processi e spostando semplicemente i preti scoperti da una parrocchia all altra, a volte mandandoli in paesi in via di sviluppo, dove non li vedeva nessuno, e quindi preoccupandosi dell’immagine soltanto, non delle vittime.

  181. Per chi si firma ayeyebrazo;
    la tua analisi del testo è stata chiarificante, per chi ha la pazienza di leggere e capire e soprattutto per chi non ha il suo bravo pregiudizio livoroso contro la Chiesa.
    Un conto sono i singoli fatti tragici e il comportamento di persone che per codardia, opportunismo o interesse non fanno ciò che dovrebbero fare, un’altro conto è affermare che la Chiesa istituzionalmente voglia prendere le parti di delinquenti o malati che fanno il male di innocenti e alla lunga nuocciono (e parecchio) anche alla Chiesa stessa.
    Questa è una posizione molto comune, a partire da gruppi internazionali avversi alla Chiesa (la BBC in merito ha dimostrato di non fare onore alla sua fama di imparzialità), passando per giornali o opinion maker nostrani (che colgono il singolo fatto di cronaca ogni volta per portare avanti loro tesi che non c’entrano nulla, tipo il matrimonio per i preti), fino ad arrivare ai bloggers, per cui “in qualunque modo la metti” la Chiesa è comunque uno schifo.
    A questo punto si può anche risparmiare il fiato, o meglio, le dita e parlare con qualcuno che non abbia già la sua tesi preconfezionata.

  182. c’è un modo di affrontare le questioni che prevede di rivolgere le proprie attenzioni ai fatti, alla loro comprensione, elaborazione, al loro approfondimento e studio. Un altro approccio, invece, privilegia l’inseguire le illazioni e su ciò costruire teoremi. Io, come credo di aver ribadito anche in occasione della disamina del documento sopracitato, preferisco ragionare sui fatti e lasciar perdere le illazioni, che non mi avvicinano per niente alla più lontana ipotesi di verità. Che il “Crimen” non si occupi di pedofilia è un fatto, che per 70 dei 74 paragrafi di cui è composto si rivolga ai rapporti che possono intercorrere tra un sacerdote confessore e le penitenti donne è un fatto, che dedichi solo il paragrafo 73 (quattro righe sul totale) al rapporto pedofilo è un fatto, così come dedica i rimanenti paragrafi al rapporto omosessuale. Che commini la scomunica ai fedeli che NON denuncino i suddetti abusi entro un mese dalla notizia è un fatto. Che tale regola era in vigore già dal 1741 è un fatto. Che gli avvocati statunitensi hanno richiesto il deposito del Crimen agli atti processuali pensando di trovare chissà quale sostegno al loro teorema (la Chisa copre i preti pedofili) e non hanno trovato in esso nulla che lo confermasse è un fatto. E’ sui fatti che vale la pena impegnare la testa, le illazioni servono ad alzare polveroni che ci impediscono di vederli e di ragionare con la nostra zucca

  183. X ayeyebrazo

    A proposito di quello che dici, un altra cosa che non capisco è l’odio della chiesa nei confronti degli omosessuali, dato che è proprio nella chiesa che c’è la più alta percentuale…è come se si odiassero da soli…roba da matti

  184. ayeyebrazo
    Mi è venuta una curiosità: secondo te, la chiesa ha coperto i crimini dei preti pedofili o no? Ha usato la tecnica del trasferimento in altra parrocchia per i preti chiacchierati o accusati di essere pedofili, o no? Perchè, a mio avviso, se uno è convinto che ciò non sia accaduto, darà di qualsiasi documento o fatto di cronaca, una lettura diversa da chi, invece, pensa che la tendenza della Chiesa sia stata sinora quella di coprire questi crimini. E se anche quel documento, che non ho avuto tempo di approfondire, fosse esattamente come tu lo interpreti, questo non cambierebbe i fatti. La bancarotta delle diocesi americane resterebbe lo stesso. Quante testimonianze e quante lettere hanno scritto le vittime di abusi sessuali ai vescovi, prima di arrivare a denunciare alla magistratura? Credo moltissime. Quanti di questi appelli sono stati ascoltati? Ben pochi, stando a quanto è emerso finora in tutto il mondo. E allora non capisco questa difesa, non di un sacerdote, ma di tutta la chiesa. Non capisco tutti questi “distinguo”, questa paura di giudicare. L’ho detto mille volte, non siamo noi a dover assolvere o condannare ma, sinceramente, si può essere equilibrati anche senza negare l’evidenza.

  185. Per zxcvb4
    Vorrei porre anche a te la stessa domanda che ho fatto ad ayeyebrazo. E ti comunico che qui nessuno pensa che la chiesa sia comunque uno schifo. Il miglior discorso politico sui giovani, come ho avuto modo dire, negli ultimi tempi lo ha fatto il vescovo di GRAVINA di Puglia durante il funerale dei fratellini Pappalardi. Non ho mai sentito un discorso più lucido e sensato dai politici, negli ultimi anni. Quindi, anche il tuo giudicare le persone come incapaci di distinguere è di parte. Tu dividi il mondo fra chi è contro la Chiesa e chi la ama, ma le persone non sono così stupide. Come dicevo nel precedente commento, anche se sul documento aveste ragione voi, questo non cambierebbe ciò che è accaduto. Vorrebbe soltanto dire che ci si è conformati ad un certo comportamento senza scriverlo in un documento. Il danno ci sarebbe comunque o no?

  186. Ayeyebrazo, che domande mi fai? Io ho imparato a conoscerti, ma vedo che tu invece non sai cogliere la vera indole delle persone, altrimenti non me l’avresti chiesto: è ovvio che l’ho letto.
    Ma non intendo assolutamente stare qui a puntualizzare a quali tipi di violenze esso si riferisce o a farne l’esatta traduzione. Vedi ayeyebrazo, credo che tu abbia un pochino perso di vista il punto. Seriamente parlando: documento o non documento, davvero credi che la gente sia ancora (dopo 2000 anni) così ingenua e timorosa (non di Dio, ma della chiesa) da non rendersi conto della realtà?
    Non voglio spendere più di quattro righe per “non” commentare: su questo punto, mi dispiace, non sono per niente ragionevole ne intendo imbarcarmi in discorsi sterili e superflui sul comportamento della chiesa che si commenta da se, alla luce di tutti i casi, centinaia e centinaia, di insabbiamenti e, cosa ancor più grave, di semplici trasferimenti, attuati nei secoli a danno dei poveri fedeli. Quindi per me quel documento altro non è che una delle tante “porcherie” messe in atto dalla chiesa a suo esclusivo vantaggio e profitto. Anzi, ti ringrazio per averci informati che comunque ad oggi esso non ha più valore.
    Non mi pare ci siano dubbi sul fatto che nei secoli la chiesa si sia macchiata dei crimini peggiori che possano esistere. Forse si potrebbe discutere sul fatto di imputare tali crimini genericamente alla chiesa (che onestamente ammetto avere tra le sue fila anche bravissime persone) e non ai suoi molti rappresentanti “sporchi”, ma credo non sia questo il luogo, magari apriamo un’altra discussione separata. Obiettivamente devi capire che l’atteggiamento di chi non crede più nella chiesa (pur credendo in Dio) non si può banalmente ed ingiustamente definire “pregiudizio livoroso contro la Chiesa”, troppo facile. Il tizio che l’ha così definito, probabilmente non si rende conto nemmeno di ciò che ha detto, perché quando una massa di persone si allontana da un’istituzione religiosa, dopo avervi creduto per secoli, non è cosa da poco conto e soprattutto non può essere per livore, è un controsenso. E’ palese che qualcosa che non va c’è e non vedo perché il fatto che sempre più persone se ne rendano conto debba passare per livore e non per denuncia o ribellione: è questo che non piace più alla gente, il fatto che comunque vada, la chiesa, o chi per lei, tenda sempre a minimizzare o negare la realtà.
    Guarda, preferisco davvero che tu seguiti a difendere la reputazione del tuo amico ruggero: a prescindere dalla sua colpevolezza o meno, se sei suo amico, questo è lodevole. Però, per favore, non neghiamo la realtà.

  187. Per wildgreta. La discussione che si è innescata, quasi per caso, sulla “Crimen sollicitationis” è senza dubbio di non poco interesse sotto molti punti di vista: storico, sociale, politico, religioso… ma come Lei ha fatto correttamente notare in numerosi interventi, se allarghiamo troppo il discorso si rischia di non capire più di cosa si stia parlando.
    Dopo aver letto(faticosamente perché arrugginito) il testo originale della “Crimen sollicitationis), penso di poter concordare con ayeyebrazo sul fatto che c’entri poco o nulla col fatto di don Ruggero. E infatti il discorso si è rapidamente spostato sul fatto che la Chiesa abbia qualche volta, spesso o sempre coperto i casi di pedofilia in cui siano coinvolti religiosi. Altro argomento di grande interesse ed attualità, ma che c’entra con don Ruggero? Se qualche intervento è di persona a conoscenza che la Chiesa stia cercando di coprire anche questo caso, allora il tema è pertinente, ma non mi sembra di aver letto nulla di preciso in merito.
    Chiedo a tutti: stiamo parlando di un prete accusato di pedofilia, o di un accusato di pedofilia che fa il prete?

  188. a maverik
    e daje..il Crimen non è contro gli omosessuali, ma dà istruzioni al Vescovo su come trattare chi, eventualmente, tra i preti, approfitti di ciò che viene confessato, in questo caso da maschi, per costringere a rapporti sessuali. E’ in difesa dei fedeli contro i possibili abusi. Ahò, ‘sto documento non è contro nessuno, se non contro i sacerdoti che potrebbero macchiarsi di quanto trattato.

    a wildgreta
    quando si parla di Chiesa bisogna capire se ci si riferisce all’Istituzione o alle Chiese particolari. A fronte di un indirizzo preciso della Chiesa universale, può capitare che in zone del mondo, ci siano state circostanze in cui il Vescovo locale abbia preso decisioni discutibili, di cui dovrà rendere conto a Dio e agli uomini, per ciò che cade sotto la propria responsabilità. Per quanto concerne la Chiesa universale vale il fatto che la pedofilia, come ho già detto, è seconda solo al peccato condotto contro l’Eucaristia, per gravità. Non esiste, ripeto, un solo documento della Chiesa universale che copra i pedofili

    Infine
    tengo a dire che io non ho interpretato nessun testo. Ho tradotto dal latino, che è una lingua, come dire, ferrea…rigorosa. E’ molto meno incline dell’italiano all’interpretazione. In alcuni pezzi il “Crimen” è anche puntiglioso. Tutti quei “vel” che si inseguono, per esempio… Il relatore è molto chiaro, siccome sta dando istruzioni su come trattare la materia, non vuole che ci si possa sbagliare. Perciò è lineare, chiaro e metodico nell’esposizione. Per questo mi stupisco, ancora di più, del completo travisamento fatto dalla BBC

  189. Vorrei far presente ad ayeyebrazo che per la gente comune (fedeli e non) la chiesa non è un’istituzione priva di rappresentanti: è inutile puntualizzare l’esistenza o meno di documenti che coprano i pedofili o altri criminali, sono i fatti che contano e i fatti parlano da soli. Non puoi scindere i vescovi locali che arbitrariamente coprono o i preti o le suore dalla chiesa, perchè questi ne sono i principali rappresentanti. Per noi gente comune, quando dieci, cento, mille di questi rappresentanti sbagliano, la chiesa sbaglia. Forse non siamo così colti da fare tutto questo meticoloso distinguo, ma il concetto, ridotto all’osso, mi pare chiaro.
    Possiamo ora tornare a parlare di don ruggero?

  190. X Ayeyebrazo:

    Sugli omosessuali mi riferivo in generale all’atteggiamento della chiesa, non al documento sopra riportato; di gay tra i preti ce ne sono proprio tanti tanti…

    Veronika ha colpito un punto fondamentale secondo me; il fatto che per chi è molto praticante, come te, il mondo si divide in chi è con la chiesa e chi è contro, o più spesso in una lotta musulmani contro cattolici…ma penso anche io che sia una visione distorta dovuta al fatto di vivere in un microcosmo in cui tutto gira intorno alla religione. C’è anche chi è laico, e vuole giudicare solo in modo oggettivo.

    X Veronika:

    Su Don Ruggero non penso c’è più niente da dire, fino a che non ci sarà qualche novità…per ora si sa solo che è in carcere in isolamento, quindi non esce mai dalla cella, vede una volta a settimana la sorella…probabilmente sta male, e mi dispiace, anche se fosse colpevole, pensare a una persona che era molto attiva e che ora è ridotta così…fa un brutto effetto.

  191. per maverik666. Per me, che come ayeyebrazo sono “molto praticante” e che quindi ho “una visione distorta dovuta al fatto di vivere in un microcosmo in cui tutto gira intorno alla religione”, il mondo non si divide e non si deve dividere, i musulmani sono fratelli, come sono fratelli i cinesi, i comunisti “mangiabambini”, gli omosessuali, i laici, i preti, gli avvocati, i giornalisti, le donne, gli zingari, i negri, gli ebrei, i tifosi del Milan…
    Non è una fatica da poco doversi convincere nel corso di una vita, con frequenti cadute, che le differenze nel modo di pensare, di lavorare, di vivere la propria sessualità, in parole povere le differenze nel modo di esistere sono ricchezze, e non semi di odio.
    La frase “Ama il prossimo tuo come te stesso”, condivisa anche da molti non credenti, è molto più facile a dirsi che a farsi.
    La frase “Non giudicate se non volete essere giudicati”, molto meno condivisa, è ancora più difficile da mettere in pratica, anche perché non mi esime dal giudicare un’azione od un comportamento, ma mi impone di non giudicare una persona. Posso e devo dire: “La cosa che hai fatto è sbagliata, o criminale, o stupida”, ma non devo dire: “Sei un peccatore, o un criminale, o uno stupido”.
    E’ grosso modo questo il microcosmo nel quale dovrei vivere, anche se non ci riesco molto spesso.

  192. Per Wildgreta
    Certo che il danno c’è, per le vittime dirette, per i loro familiari, per i familiari del colpevole, per gli amici. C’è per tutti, nessuno ne esce senza ferite: è un male abissale perché fa’ danni a tutti i livelli, anche alla Chiesa.
    Quanto al fatto di dividere il mondo in due, non è così: è ovvio che le persone, ciascuno secondo la propria esperienza, assumono le posizioni più diverse. Tuttavia il non appartenere alla Chiesa non fornisce di per se la patente di equilibrio nel giudizio (e viceversa), perché le fonti di condizionamento cui ciascuno è sottoposto sono innumerevoli e subdole.
    Vedo però che subito dopo la tua gentile comunicazione dove scrivi che “qui nessuno pensa che la chiesa sia comunque uno schifo” c’è chi scrive “una delle tante “porcherie” messe in atto dalla chiesa a suo esclusivo vantaggio e profitto”. C’è differenza? Non mi sembra. Registro comunque che tu non la pensi così.
    Ma ripeto: ciascuno ha la sua storia e non posso biasimare Veronica se in qualche modo è arrivata a formarsi questo giudizio (avrà le sue ragioni).
    I distinguo riguardo alla Chiesa si fanno perché assieme alle nefandezze (che ciascuno quantifica come più gli conviene), ci sono milioni (miliardi) di esperienze di vita belle, sane, commoventi: buttarle via e diventare cinici e incattiviti significherebbe solo aggiungere un ulteriore effetto negativo a quelle nefandezze.

    Ma invece di giudicare comportamenti generici (o organizzazioni strutturalmente colpevoli), pensando appunto che sia tutto e per tutti evidentemente bianco o nero, cerchiamo di capire cosa succede. Come si comportano le persone sul fatto specifico di pedofilia da parte di un sacerdote? E’ una cosa enormemente complessa.

    Le vittime sono ragazzini che hanno un rapporto di fiducia rispetto ad una persona autorevole, e non si capacitano, magari anche non capiscono cosa sta succedendo (soprattutto nel caso grave e più subdolo di assenza di violenza fisica). Solitamente non solo non denunciano (se non dopo anni), ma non lo dicono ad anima viva, per vergogna, paura di non essere creduti, mancanza di prove da portare o altro.
    Anche in questo caso infatti non sono state le presunte vittime a denunciare, ma altri.
    In queste condizioni il dire che qualcuno, anche vicino alle persone implicate, “non poteva non sapere” è una stupidaggine: questi casi sono difficilissimi proprio perché, se il colpevole è particolarmente accorto, le persone vicine possono benissimo non accorgersi di nulla. E le vittime credono tragicamente di essere le sole al mondo a cui è capitato.

    Poi cosa potrebbe succedere (è uno degli scenari possibili): gira qualche voce o qualche sospetto, arriva alle orecchie di qualcuno che decide di muoversi e questo cosa fa? Con sospetti o voci va dai carabinieri? Certo che no: se non si hanno prove esiste il reato di diffamazione.
    Potrebbe andare dal Vescovo, il quale di fronte ad una cosa così grave può decidere (è sempre uno scenario) di non fare nulla per quieto vivere, per non andare incontro ad uno scandalo (= testa sotto la sabbia), oppure cerca di verificare la fondatezza di quelle voci. Come? Convocando l’interessato, chiedendo ad altri in parrocchia.
    Non emerge nulla. Se non le medesime voci. Il Vescovo guarda in faccia al suo prete (col quale c’è un rapporto di fiducia) che nega tutto. Non viene presa nessuna decisione.

    Passa del tempo, vengono riferite al Vescovo altre voci, o magari arrivano una o più persone che si dicono direttamente interessate. Il Vescovo stavolta si preoccupa di più (potrebbe magari nominare collaboratori per approfondire), le voci sono di più e magari più circostanziate.
    Ma deve domandarsi: “quello che costui mi sta dicendo è vero o no? E’ verosimile, anche rispetto alla fama che ha il sacerdote in questione?” Ci possono essere evidentemente anche motivi di falsa testimonianza (invidia, interesse, ecc.).
    Si arriva ad un provvedimento grave per un prete, che basa la sua vita e il suo lavoro sulla cosiddetta “retta fama” presso i fedeli: una sospensione, cioè un tempo in cui ci si riserva di approfondire i fatti e perché gli eventuali diretti interessati si facciano avanti.
    Quali sono gli strumenti di “indagine”: interrogatori vincolanti? pedinamenti? intercettazioni? perquisizioni? Niente di tutto questo, non esistono Carabinieri di Curia: solo chiedere ed ascoltare persone di cui non si sa nulla, tanto meno le motivazioni che le muovono. E poi cercare di discernere (senza tener conto del fatto che se un prete viene a sapere qualcosa in confessione non può fare nulla).

    Nessuno si fa avanti. Anzi, magari numerosissimi parrocchiani in buona fede cominciano a muoversi chiedendo per quale motivo ci sia una restrizione così pesante verso uno che tutti stimano. Se il prete non viene reintegrato viene bruciato a vita presso quella comunità. Il prete viene reintegrato.

    Vi pare uno scenario assurdo? Vi pare semplice? Stiamo parlando di persone, di rapporti, di vite e di scelte. Non stiamo facendo a chi ha più co… e dice “Se c’ero io un secondo dopo bussavo in Questura”.
    Non voglio giustificare nessuno, perché nel presente caso anche chi avesse peccato di omissione o altro deve prendersi le proprie responsabilità.
    Ma per favore piantiamola di sputare sentenze come se qualcuno onesto e sano di mente realmente godesse nel nascondere e nel non chiamare male ciò che è male.

  193. X Giannicasti

    Io infatti dicevo che molte persone praticanti vivono in un microcosmo, ma non intendevo tutte!!!

    Sul fatto di Don Ruggero comunque, se le accuse saranno confermate, penso che più che il reato di pedofilia, si configuri quello di adescamento di minore e istigazione alla prostituzione…in fondo lui da quello che si evince non andava con bambini, ma con adolescenti, e li convinceva con soldi e regali, se loro rifiutavano non li forzava. Quindi se io fossi in lui, e fossi colpevole, confesserei e punterei su questo. Penso che l’entità della pena sia molto inferiore. A 13 anni capisci, e se accetti in cambio di soldi di fare una cosa c’è la volontarietà…a me non fanno così pena queste vittime…

  194. Maverick 666: la nostra legislazione non consente di approfittare di minori, credo ci sia una differenza nell’entità della pena, se gli abusi sono commessi su minori di anni 10, ma anche se ne hanno 13, il reato è punito con pene piuttosto elevate. Credo che poi ci sia un aggravvante se il reo è un educatore, se per il suo ruolo ha un ascendente sui minori, eccetera. Non si possono mai equiparare le azioni dei minori a quelle degli adulti. I bambini che si prostituiscono in Thailandia, non hanno nulla e nessuno che si occupi di loro. Intraprendono quella strada perchè qualcuno gliela ha mostrata. Cosa sono, colpevoli? Naturalmente, questo non c’entra con il caso di don Ruggero.Preferisco sottolineare ogni volta che faccio un esempio esterno al caso di cui si discute, perchè ho sempre paura di essere male interpretata. Vorrei citare un altro esempio di ciò che gli uomini di Chiesa fanno di positivo, ricordandovi il caso del Vescovo di Civita Castellana che ha permesso ai bambini di Rignano Flaminio di fare la prima comunione in un altro paese. Il loro parroco, don Enrico Rocchi, aveva negato loro il nulla osta necessario. Il gruppo di bambini, non avrebbe potuto fare la prima Comunione con lo stesso parroco che, aveva organizzato la fiaccolata per le maestre arrestate, senza mostrare alcuna compassione per i 22 bambini presunti abusati. In quel caso avevamo due uomini di Chiesa, che hanno mostrato due facce diverse della Chiesa. Il parroco si è schierato con una fazione, forse dimenticando che la chiesa è di tutti, ed il Vescovo ha ristabilito il ruolo che la Chiesa deve avere.

  195. buonasera zxcvb4,
    sono dispiaciuta del fatto che tu abbia utilizzato le mie parole per contraddire wildgreta e mi dispiace anche che tu non ne abbia colto il senso. Forse sono stata superficiale nello scrivere quella frase senza spiegare poi nel dettaglio cosa intendevo, ma rendendomene conto l’ho fatto in seguito con le parole che ti riporto:

    “… per la gente comune (fedeli e non) la chiesa non è un’istituzione priva di rappresentanti: è inutile puntualizzare l’esistenza o meno di documenti che coprano i pedofili o altri criminali, sono i fatti che contano e i fatti parlano da soli. Non puoi scindere i vescovi locali che arbitrariamente coprono, o i preti, o le suore dalla chiesa, perchè questi ne sono i principali rappresentanti. Per noi gente comune, quando dieci, cento, mille di questi rappresentanti sbagliano, la chiesa sbaglia. Forse non siamo così colti da fare tutto questo meticoloso distinguo, ma il concetto, ridotto all’osso, mi pare chiaro.”
    Purtroppo dal di fuori, quando molti, troppi…, rappresentanti di una qualsiasi istituzione sbagliano, si tende a definirli (a torto o a ragione) col nome dell’istituzione stessa. Posso riformulare la frase in “una delle tante ‘meschinità’ messe in atto da molti rappresentanti della chiesa a loro esclusivo vantaggio e profitto”, forse è meglio. Avevo utilizzato la parola porcherie perchè in effetti hai preso nel segno quando hai detto che probabilmente avevo le mie buone ragioni: tu non ci crederai ma quel minimo di comprensione che hai avuto nei miei confronti mi ha fatto venire un nodo alla gola e le parole che hai speso dopo, parlando della condizione delle vittime, mi hanno fatta piangere: io stessa non avrei saputo trovare modo migliore per descrivere come ci si sente. Ed è per questo che ce l’ho tanto con i molti rappresentanti della chiesa che nel tempo hanno coperto, sia in buona che in mala fede, i loro colleghi che sbagliavano: perchè sono loro che in realtà hanno diffamato la chiesa, allontanando tanta gente. Devi ammettere che non si è quasi mai sentito di provvedimenti presi direttamente dalla chiesa nei confronti, nel caso specifico, di preti pedofili. Però si è sentito molto di preti pedofili trasferiti o di vescovi garantisti. Questo è quello che si vede dal di fuori. E dal di fuori gli uomini di chiesa buoni che uno ha la possibilità di incontrare nella vita non sono poi moltissimi, mentre chi è dentro la chiesa ha maggiore possibilità di vedere coi propri occhi quanti ce ne siano. E’ giusto che tu difenda l’istituzione, ricordando ciò che di buono c’è, ma credo che l’istituzione stessa potrebbe difendersi molto bene da sola dimostrando, alla faccia degli scandali, onestà ed amore verso le vittime che soffrono: se la chiesa, tramite i sui rappresentanti, avesse nel tempo denunciato e punito, la gente avrebbe visto da sola che alla base c’è del buono. Spero di essermi spiegata, perchè come ho già detto, io credo in Dio e so che ci sono moltissimi bravi preti, così come so che ce ne sono moltissimi cattivi: basterebbe una selezione più meticolosa. Rimango comunque dell’idea che il fatto che ruggero sia un prete, se colpevole, sia un’aggravante, non una causa scatenante.
    Per Maverick 666: in questo caso non condivido ciò che hai detto. A 13 anni si capisce per quello che si può capire a 13 anni, cioè molto più di quando ne avevi 6 e molto meno di quando ne avrai 20 di anni, altrimenti perchè non si è ammessi al voto, per esmpio?

  196. X Wildgreta e Veronika:

    Mi sono spiegato male forse…non intendevo dire che non c’è reato, ma che forse è un reato diverso dalla pedofilia, perché se non sbaglio è considerato pedofilo chi va con i bambini che hanno meno di 13 anni. Nel caso di Don Ruggero, sarebbe un criminale lo stesso, ma non pedofilo…addirittura nella nostra legislatura mi pare che non sono punibili i rapporti tra un adulto e un 13enne, se questo è consenziente. Ovviamente poi viene punito lo stesso perché c è il reato di adescamento di minore, quindi è una norma un po ambigua, credo infatti che la stiano cambiando proprio in questo periodo (o forse l’hanno appena fatto!).

  197. Per me, questa è vera chiesa:

    L’arcivescovo di Agrigento: “Mediterraneo tomba liquida”
    Immigrati in mare (archivio)”Il Mediterraneo ormai sta diventando una ‘tomba liquida’ dove non si possono piu’ contare i morti.E’ necessario formare la coscienza per l’accoglienza. Non possiamo chiudere gli occhi. Se ci fosse una cultura dell’accoglienza, forse insieme potremmo trovare qualche risposta diversa da quelle di adesso. Le risposte non possono essere quelle della polizia”. Lo afferma, in una intervista a Radio Vaticana, l’arcivescovo di Agrigento, mons. Francesco Montenegro.

    “Non dobbiamo creare paure inutili, ma dobbiamo attrezzarci perche’ la convivenza diventi possibile”, prosegue il prelato, “Dovrebbe migliorare il rapporto tra chi governa e le associazioni che operano come volontariato, come le Ong. Se si crea un rapporto piu’ stretto puo’ darsi che confluiscano tante idee nuove e diverse; se ci nascondiamo dietro le idee di ‘emergenza’, di ‘invasione’, e se le associazioni non vengono coinvolte nella gestione del significato di accoglienza, faremo sempre discorsi separati”.

  198. Io non sono d’accordo con l’arcivescovo di Agrigento. Penso che questo tipo di soluzione sia la più sbagliata: se si attuasse ciò che egli propone, il fenomeno dell’immigrazione aumenterebbe a dismisura. Se già arrivano a centinaia pur sapendo di rischiare il rimpatrio e soprattutto la vita, che accadrebbe se questi rischi non ci fossero più e per contro ci trovassero a braccia aperte? E non credo che questo sia un nascondersi dietro idee di ‘invasione’, ma semplicemente un essere realisti: basterebbe dare un’occhiata al mappamondo per capire che è fisicamente impossibile trasferire in una striscia di terra qual’è l’Italia (che ha già i suoi abitanti) quasi tutto il popolo africano, senza contare poi tutti gli immigrati provenienti dall’est. Credo che queste idee ‘buoniste’ siano pericolose e controproducenti per tutti. Il fatto di essere ormai una società multietnica non deve necessariamente comportare un disagio, disagio che già c’è e che in tal modo aumenterebbe a dismisura.
    “attrezzarci perchè la convivenza diventi possibile” credo sia un suicidio di massa, per noi e per loro: il sovraffollamento che si verrebbe a creare innescherebbe dei meccanismi di sopravvivenza pericolosi, e far finta di non vedere quanto negli ultimi anni sia aumentata la delinquenza e la violenza, a 360 gradi, non è cosa buona ne saggia. Cosa vorrebbe farne degli immigrati ‘accolti’ il vescovo? Lavoro ce n’è poco da noi e ora come ora le famiglie sono in difficoltà economica, non ci si può più permettere nemmeno una casa (diritto sacrosanto che ci stanno negando): siamo al punto che forse dovremmo noi fuggire in africa…
    E’ questo che mi fa rabbia della chiesa (nei suoi rappresentanti): è obsoleta, non si rende conto che i buoni principi possono portare alla rovina. Avrei veramente apprezzato invece una proposta seria e concreta di aiuti in loco, cosa che peraltro la chiesa attua da tempo, allargata alle diverse associazioni e perchè no, anche e soprattutto allo stato stesso: diamo una ripulita al nostro parlamento, togliamo di mezzi i privilegi illegittimi che molti hanno, recuperiamo tutti i soldi che ci vengono rubati, i milioni di euro buttati in appalti per opere pubbliche che non entrano mai in funzione, facciamo investimenti onesti in questi paesi… potrei seguitare all’infinito! Con tutti i soldi risparmiati e/o recuperati, invece di formare la coscienza per l’accoglienza, aiutiamoli a rendere i loro paesi vivibili, perchè sono sicura che a nessuno fa piacere essere costretto ad abbandonare il luogo dove si è nati.
    Mi fa rabbia che alcuni facciano i buoni sulla nostra pelle, senza poi mettersi realmente in gioco: sono anni che ci prendono in giro con l’8 per 1000 destinato ai disagiati, con tutte quelle commoventi immagini, e poi scopriamo che ci si pagano i buffi in america (no comment…) oppure che spendono 6milioni di euro per costruire il mausoleo di Selva Candida quando con quei soldi ci si potrebbe iniziare a risollevare l’economia di un paese povero. Mi fa rabbia quando i ricchi si rivolgono a noi invitandoci a fare la carità, a dividere il nostro già misero tozzo di pane, quando loro hanno i magazzini pieni di cibo…
    E per concludere, mi piacerebbe tanto capire che razza di mondo vorrebbe la chiesa (nei suoi rappresentanti): per secoli sono andati predicando contro i preservativi, contribuendo non poco all’aumento di popolazioni che poi non hanno di che vivere e di che nutrire i propri figli, e poi fanno i buoni samaritani cercando di “piazzarli” in altri posti, dove la cultura e il buonsenso hanno prevalso e quindi non si è venuto a creare quello squilibrio tra risorse e popolazione che oggi costringe milioni di persone a fuggire dal proprio paese.
    Secondo me la chiesa, per essere vera, dovrebbe vivere nella nostra epoca e rendersi conto che certe realtà non si risolvono con una buona predica e 10 Ave Maria. Perché il vescovo non si rivolge per esempio ai grandi magnati che sfruttano il terzo mondo affinché smettano di sfruttare? Questo sarebbe fare del bene a quelle popolazioni, questo ci riempirebbe di orgoglio, questo significherebbe formare la coscienza per il rispetto e la conservazione dell’identità di un popolo che altrimenti la perderà.
    Non possiamo permetterci di parlare di accoglienza, quando a dover essere accolto è un intero popolo: vanno assolutamente cercate altre soluzioni, volte ad aiutare, ad insegnare, a rendere vivibili quei paesi che altrimenti, tra qualche anno diverranno terra bruciata.
    Io non sono mai stata razzista in passato, non lo sono nel presente e non voglio assolutamente correre il rischio di divenirlo in futuro, come vedo che è accaduto a molte persone, solo perché portate all’esasperazione da un’ospitalità forzata che ci sta soffocando tutti, italiani ed immigrati.

  199. Per Veronica (su 204),
    ti ringrazio, ti sono vicino e ti rispetto, anche se hai idee diverse dalle mie.
    Saluti.

  200. zxcvb4,
    grazie a te, sia per le parole che mi hanno commossa in precedenza, sia per il rispetto e la vicinanza, che in una sola riga hai saputo farmi sentire nel profondo.
    Ritengo un dono incontrare persone come te, nonostante la divergenza di opinioni, poichè, forse si è capito, a me interessa molto confrontarmi, esprimere i miei pensieri, giusti o sbagliati che siano, ed ascoltare quello che gli altri pensano, proprio perchè il mio fine ultimo è sempre quello di imparare, di capire, insomma di trarre comunque qualcosa di buono da ogni esperienza, al solo scopo di migliorarmi e di arricchirmi, per poter magari un giorno trasmettere a qualcun’altro ciò che in in modo o nell’altro ho appreso. So che è utopistico, ma mi piacerebbe tanto che gli scambi di opinioni fossero sempre costruttivi, come lo sono per me, volti a migliorare il futuro, visto che comunque bisogna sempre andare avanti. I miei “attacchi” alla chiesa erano finalizzati a sottolinearne gli errori affinchè qualcuno li leggesse e facesse in modo che non si ripetessero. Tu però, con le tue parole, mi hai fatto rendere conto che non stavo riuscendo in questo, dando al contrario l’impressione di volerla “abbattere”, e da questo ho imparato qualcosa. Così come i miei “attacchi” al comportamento ambiguo di don ruggero erano volti a far capire che a volte, anche se innocenti di fronte ad un reato grave, bisogna fare i conti con l’impressione che si da nell’agire quotidiano, per trarne una lezione di vita.
    Mi scuso per averti definito “tizio” la prima volta che ho menzionato una tua frase, ho dato una riletta e non mi sono piaciuta. Il motivo è sciocco: il tuo nik mi pareva complicato da ricordare, poi, ad un’analisi più attenta, mi sono resa conto che è esattamente il contrario: sarò banale, ma ho tratto una lezione anche da questo, cioè che le cose complicate spesso sono le più semplici.
    Magari in seguito ci ‘scontreremo’ per qualche divergenza, ma avrai sempre il mio rispetto.
    Ciao, Veronica

  201. Questi vescovi parleranno pure bene, ma qui bisogna fare anche i fatti…non voglio fare il filosofo, ma se andiamo ad analizzare la nostra società vediamo che:

    -2000 anni di Chiesa e la conquista della democrazia non hanno minimamente migliorato la società: genucidi, stragi, povertà, sono agli stessi livelli; non si è mosso niente…

    Anche il Segrtetario dell’ONU dice parole commoventi, anche le parole scritte sulla dichiarazione di indipendenza degli stati Uniti fanno piangere dalla commozione, ma è rimasto tutto sulla carta. La realtà è che ognuno pensa a se stesso, e chi è ricco si arricchisce sempre di più, chi è povero si impoverisce ancora. Il prelato parla di povertà ma vive nel lusso.

    Anche molti preti poi condannati per pedofilia facevano discorsi strappalacrime…non voglio essere disfattista, vorrei solo che si cominciassero a fare i fatti…che ad esempio il papa chiamasse il Dalai Lama e lo invitasse in vaticano, fregandosene di tutto; vorrei che il papa ritirasse il premio che ha conferito Giovanni Paolo II a Cesare Geronzi (trafficante internazionale di armi, interdetto dai pubblici uffici) e dicesse pubblicamente che è un criminale…finchè voi giustificherete questi atteggiamenti dicendo che la chiesa lo fa per sopravvivere, continuerete a sostenere la teoria di Machiavelli “il fine giustifica i mezzi”…che si è dimostrata falsa, perché se un ente morale usa mezzi immorali perde la sua credibilità, diventa ricattabile, non ha più ragione di esistere…se vogliamo una speranza per il futuro abbiamo bisogno di un cambio di rotta, meno immagine e più sostanza. Noi siamo dentro Matrix, una realtà finta.

  202. A me fa tanta pena, poveretto. E’ triste pensare che al mondo ci siano bambini violentati ingiustamente e persone detenute ingiustamente…
    Quante ingiustizie, vero? Don ruggero in parte è fortunato: a lui è toccata la minore…

  203. per veronika70. E’ una domanda vera, non retorica. Riguarda qualcosa di cui veramente non so nulla.
    Cosa c’è di gratificante nell’odio? Aiuta veramente a vivere meglio?

  204. odio???
    nessuno merita tanto, semmai rabbia, e i motivi li ho spiegati e non sono motivi per cui ci vogliono prove. Quelle servono solo per l’accusa più grave, per la quale tra l’altro sto anch’io aspettando il processo, restando, come ho sempre ribadito, nel dubbio.
    Mi chiedo invece cosa ci sia di gratificante nel tentare di nascondere la realtà, e che realtà.

  205. Se una persona non prevenuta è nel dubbio, significa che ha di fronte due ipotesi, chiamiamole A e B. Pur propendendo per l’ipotesi A, non ha la certezza della sua validità, e non essendo prevenuta esamina anche l’ipotesi B. In un confronto di opinioni tra più persone sull’argomento, tenterà logicamente di sostenere le tesi che sono alla base dell’ipotesi A, senza peraltro rifiutarsi, non essendo prevenuta, di discutere e/o confutare le tesi che sono alla base dell’ipotesi B.
    In questo scenario, non essendo prevenuta, come può affermare in contemporanea “chi sostiene la tesi B cerca di nascondere la verità, e che verità” e “di restare, come sempre ribadito, nel dubbio”?
    Il fatto di ribadire anche con forza le proprie convinzioni non da il diritto di affermare che chi ha convinzioni opposte, ed altrettanto fermamente le sostiene, sia in malafede.

  206. Il suo problema è semplice: è talmente impegnato a sostenere solo ed esclusivamente la sua ipotesi di innocenza che non ci sta capendo più nulla. Questo perchè non ascolta, non riflette e soprattutto è ermeticamente chiuso a qualunque argomento che vada contro la sua ipotesi. Glielo rispiego: il dubbio è relativo solo ed esclusivamente all’accusa di pedofilia, anche se onestamente le testimonianze di dubbi ne lasciano ben pochi. Comunque lasciamo lavorare chi di dovere. La realtà che invece si cerca di nascondere è tutto il resto, per esempio gli atteggiamenti ambigui e morbosi, il portarsi a dormire i ragazzini… devo proprio ripetere tutto? Tutto ciò che insomma ci può aiutare a capire chi è in realtà questa persona, sulla quale le accuse non sono piovute dal cielo, ricordiamocelo: i sentori c’erano, le voci giravano. Chi cerca di nascondere questo perchè non fa comodo alla sua tesi è in malafede e credo di avere tutto il diritto di affermarlo, perchè è un dato di fatto. Anzi, la malafede è tanta da indurre addirittura, quando non si può più nascondere, a negare o minimizzare, addirittura arrivando a definire determinate colpe come semplici “fatti” innocenti.
    Spero ora abbia capito la differenza tra la tesi A, la tesi B e la realtà (piena di “fatti”) in cui l’una o l’altra tesi verrà prima o poi confermata. Ma i fatti restano…

  207. Ho usato il termine errore anziché colpa proprio per separare in modo inequivocabile il campo morale da quello giudiziario, ed evidenziare come in questi due campi uno stesso accadimento possa essere trattato in modo diverso.
    Il baciare, abbracciare, portare a dormire a casa propria bambini/adolescenti che non siano figli, nipoti o cugini (e anche questa discriminante con riserva), può essere giudicato nel campo morale buono, normale, curioso, imbarazzante, morboso, criminale. Questa scala di valutazioni sullo stesso fatto (così detto per distinguerlo da opinione) dipende abbastanza ovviamente dalle circostanze in cui avviene e dalla cultura e personalità di chi giudica. Ricordo, classificandolo come fatto e non come opinione, che moltissimi interventi su questo blog hanno giudicato il modo di comportarsi di don Ruggero al riguardo molto positivamente. E parlo di interventi di persone che questo modo di comportarsi lo hanno vissuto personalmente. Vi sono ovviamente altrettanti interventi di persone che conoscono don Ruggero che hanno giudicato negativamente questo modo di comportarsi. Ribadisco che il fatto sotto gli occhi di tutti è lo stesso. Perché questa differenza di giudizi? Semplicemente perché gli occhi di chi osserva sono diversi; e questo è un bene, perché consente un confronto, un dibattito tendente a migliorare la coscienza di chi vi partecipa, se si mantiene un rispetto per l’opinione dell’altro, che ha tutto il diritto di avere occhi diversi. Questo per quanto concerne l’aspetto morale.
    Per quanto concerne l’aspetto giudiziario, trovo inaccettabile l’uso del termine “colpe” applicato ai comportamenti di don Ruggero, proprio perché non rileva sotto l’aspetto giuridico. Il baciare, abbracciare, portare a dormire a casa propria bambini/adolescenti non è, per quanto mi consta, un reato. E visto che viviamo in uno stato di diritto, fondato tra l’altro sul principio “nullo crimen sine lege”, sarebbe molto meglio evitare di confondere ciò che é (la totale irrilevanza dei fatti sopracitati) con ciò che si vuole (tre mesi di galera/meditazione se innocente, l’ergastolo e la castrazione chimica se colpevole).

  208. Non credo che si possa parlare di totale irrilevanza riguardo ai “fatti” in questione: questa espessione di suo comodo non ha assolutamente valore quando tali “fatti” sono stati perpetrati da una persona accusata di pedofilia. Lei confonde i discorsi generici con lo specifico caso di don ruggero. Tali “fatti” divengono importanti e significativi proprio nel momento in cui l’autore viene accusato: così come i difensori, per difenderlo, ci parlano del suo passato di brava persona, delle sue buone azioni ecc. ecc., andando in tal modo ad utilizzare i suoi trascorsi positivi per dimostrare che una persona così non avrebbe mai potuto fare ciò che sembra abbia fatto, altri più coscenziosi ed obiettivi, allo stesso modo vanno a guardare i suoi trascorsi, le sue abitudini ecc. ecc. e si rendono conto che ci sono anche questi “fatti”, che messi in relazione con l’accusa di pedofilia, tanto irrilevanti non sono e non ci vuole tutta questa cultura per capire che forse le due cose vanno a braccetto. Mi chiedo come si possa definire irrilevante questa morbosità (dimostrata e testimoniata da tutti, seguaci compresi) quando l’accusa è quella di pedofilia: sarebbe come nascondere un pezzo di un puzzle, per impedire di comporlo e vederlo nella sua interezza.
    A proposito di coscienza, poi, ma la sua non le dice niente? Sia lei che la sua coscienza siete così convinti di conoscere tanto bene quest’uomo da decretarne l’innocenza assoluta senza alcun dubbio? La sua coscienza è a posto quando lei praticamente sta accusando di mentire i raggazzi che hanno denunciato ruggero? E se poi lo condannano perchè è tutto vero? Ah, già, la sua coscienza le direbbe che lei è sempre e comunque nel giusto, perchè sicuramente si convincerebbe del complotto… o forse la coscienza non è un dono che tutti hanno ricevuto…
    Ricordo che le persone che “su questo blog hanno giudicato il modo di comportarsi di don Ruggero al riguardo molto positivamente” non sono moltissime ed aggiungo che quei pochi sono ragazzini plagiati: non ho ancora sentito un adulto di Selva Candida affermarlo. Per contro posso garantirle che moltissimi genitori (secondo me tutti, se hanno una coscienza) anche quelli che lo sostengono, hanno comunque interrogato i loro figli. Poi magari continuano a credere nel prete perchè i loro figli hanno detto di non aver subito alcun abuso, ma comunque glielo hanno chiesto… Solo lei continua a chiederci di non dubitare, in nome di cosa poi non l’ho ancora capito: forse della sua profonda amicizia con ruggero? Mi chiedo quali comuni interessi vi leghino tanto.

  209. per veronika70. Una piccola premessa: non vorrei che questo nostro confronto epistolare sottraesse spazio ad altri interessati, ma devo dire che trovo i suoi interventi spesso interessanti e fonte di riflessione, sinceri anche se per me spesso non condivisibili.
    Nel suo ultimo intervento, procedendo a ritroso, lei si chiede quali comuni interessi mi leghino tanto a don Ruggero. Non economici, nel periodo in cui ho lavorato con lui trovavo molto più giusto dare che ricevere. Non politici, io sono un vecchio democristiano di sinistra e certo non mi identifico con l’attuale governo né con l’attuale giunta comunale di Roma. Non culturali, avendo io e lui differenti interessi e gusti. Sul piano sessuale non so pronunciarmi, visto che le sue tendenze sessuali sono “sub judicio”, mentre io sino ad ora sono indefettibilmente stato un eterosessuale di genere maschile (sono quindi sessualmente attratto dalle donne). Resta il piano spirituale, e qui devo confessare che credo di avere molti interessi in comune con don Ruggero.
    Sperando di essere stato esauriente al riguardo, procedo chiedendole come fa ad affermare che quei pochi che hanno ritenuto il comportamento di don Ruggero positivo sono ragazzini e per giunta plagiati. Per quanto mi consta sono forse l’unico che, scrivendo su questo blog, ha fornito dati personali tali da rendere certa l’età (e non sono un ragazzino). Quanto al fatto del plagio, Le ricordo che è difficilissimo da dimostrare anche dopo una approfondita analisi del soggetto, figuriamoci tramite uno o due interventi su di un blog.
    Sono contentissimo che Lei affermi che moltissimi genitori (avrei preferito tutti) hanno chiesto ai loro figli quale fosse il comportamento di don Ruggero nei loro confronti. A suo tempo l’ho fatto anch’io, e Le devo anzi dire che delle mie due figlie una era molto attratta dalla sua personalità e dalle dinamiche di gruppo che si formavano attorno a lui, mentre l’altra non è mai riuscita ad entrare in sintonia con don Ruggero, ritenendolo troppo dispersivo e poco riflessivo. Come ho scritto in altro intervento, il vigilare con attenzione intelligente sulle compagnie dei propri figli non è un merito per i genitori, è solo l’abc del loro dovere.
    Come può Lei affermare che io chiedo di non dubitare? Ho scritto che di fronte ad uno stesso fatto possono essere dati giudizi diversi da persone diverse, non ho mica affermato che il mio giudizio è quello giusto.
    E forse qui è il nocciolo duro della questione. Per quanto è nella mia esperienza, io manifesto l’opinione che il comportamento di don Ruggero sia positivo (non certo perfetto). Per quanto è nella Sua esperienza, Lei afferma come dogma, e senza possibilità di replica, che il comportamento di don Ruggero è morboso. Ora, può essere benissimo che dal procedere dell’ iter giudiziario emerga come detto comportamento sia stato sempre morboso e finalizzato solo al reato di pedofilia (e forse anche ad altri reati), ma questo sarà un fatto futuro. Sino ad allora la mia è un’opinione, la Sua è un’opinione opposta, entrambe hanno lo stesso peso, la stessa dignità e lo stesso diritto di replica.
    Per quanto concerne la mia coscienza, e non solo la mia, penso che una vicenda del genere abbia solo vittime. Vittime i ragazzi, sia che abbiano subito violenza sia che abbiano mentito. Vittima don Ruggero, se colpevole, della propria terribile fragilità umana, se innocente, di un errore giudiziario. Vittime Lei ed io, perché quale che sia l’esito giudiziario, in questo periodo abbiamo sofferto per gli altri, ed ogni esito avrà solo un sapore di cenere.
    Già, l’esito. Anzi, il dopo. Lei afferma che se fosse colpevole io mi rifugerei nella tesi del complotto, ma, mi consenta questa è una mera illazione. Se fosse dichiarato colpevole in sede definitiva io piangerei per un amico che ha commesso un gravissimo reato e che giustamente ne paga il prezzo stabilito dalla legge. Ed allo stesso modo proverei pietà, pur non conoscendoli (credo) per i ragazzi vittime di questo terribile reato. Lei capisce che sul versante opposto, se fosse dichiarato innocente, io potrei fare l’illazione che Lei potrebbe andare a rifugiarsi sulla tesi delle manovre politiche per favorire un amico di Alemanno, o sulle solite, oscure trame del Vaticano. E Lei mi replicherebbe che se fosse dichiarato innocente sarebbe contenta perché un innocente non è stato vittima di errore giudiziario, e molti ragazzi non sono stati vittime di violenze sessuali. O no?
    Per quanto infine concerne la rilevanza o meno del comportamento di don Ruggero rispetto all’accusa di pedofilia, rifletta un attimo su questo. Lei per prima ha affermato che don Ruggero è persona intelligente. Poi ha affermato che il suo comportamento è ed è stato morboso per tutti gli anni di Selva Candida, ed anche prima. Diciamo per una quindicina d’anni. E non solo è stato morboso, ma pubblicamente morboso, di una morbosità “dimostrata e testimoniata da tutti, seguaci compresi”. Afferma infine che tale morbosità “messa in relazione con l’accusa di pedofilia, tanto irrilevante non è e non ci vuole tutta questa cultura per capire che forse le due cose vanno a braccetto”.
    Quindi una persona intelligente si è per quindici anni attaccata al collo un cartello “Io sono affetto da una morbosità che va a braccetto con la pedofilia” e per lo stesso periodo ha fatto il suo porco comodo in mezzo a centinaia di persone che lo tenevano d’occhio?
    La difesa ringrazia.

  210. Che fine ha fatto don Claudio Bricchetto, il prete che dopo aver denunciato don Ruggero è stato trasferito?

    L’hanno messo in qualche cella di punizione?

  211. Don Claudio Bricchetto, dopo aver fatto la sua brava denuncia non ai carabinieri di Selva Candida, Roma, e non di persona, ma tramite una associazione onlus ai carabinieri di Reggio Emilia (Reggio Emilia?), e dopo aver rilasciato un’ intervista in esclusiva (non si sa se a pagamento o meno) all’ Unità, non è stato trasferito. E’ stato, a detta dei media, sospeso, ed è sparito.

  212. Le denunce si fanno di persona. E difatti don Claudio Brachetto si è recato dai carabinieri di Reggio Emilia (sede dell’associazione Caramella Buona, che lotta contro la pedofilia), dopo aver raccontato i fatti ai membri dell’associazione.

    Ci vuole un gran bel coraggio a denunciare un collega prete, considerando l’atteggiamento dei vertici ecclesiastici a difesa degli aderenti alla propria casta.

    Faccio i miei complimenti e i miei auguri a lui e a padre Arcadiusz, il prete polacco che ha permesso la condanna di don Mauro Stefanoni, avendo ravcolto le confidenze della sua vittima.

    Preti coraggiosi spariti dalla circolazione, appunto, mentre intorno a don Ruggero Conti e a don Mauro Stefanoni si scatena la solidarietà.

  213. X pincopallino2 Se io, e ne sono sicuro anche Lei, fossimo testimoni di un reato che avesse come vittime dei bambini, ci rivolgeremmo nel minor tempo possibile alla più vicina sede dei carabinieri o al più vicino commissariato di P. S., o al più vicino comando di polizia municipale, o alla Guardia di Finanza, alla Protezione Civile, agli ausiliari del traffico, a…. Insomma, a costo di essere presi per scemi faremmo di tutto per impedire che un crimine del genere possa ripetersi. E senza ascoltare il parere di nessun altro, non è che ci voglia un esperto per capire o meno se un bambino/adolescente viene violentato. Né ripeteremmo in giro, tanto meno ai media, quanto abbiamo detto all’autorità giudiziaria, che a sua volta si guarderebbe bene dal divulgare il mio o il Suo nome (sa com’è, inquinamento delle prove, intimidazione dei testimoni e così via).
    Così potremmo tranquillamente restare nel nostro ambiente, a disposizione delle autorità inquirenti, sapendo di avere fatto solo il nostro dovere e senza sentirci particolarmente eroici.

  214. Per Giannicasti
    Credo che, a volte, i nomi di alcuni protagonisti di vicende giudiziarie finiscano sui giornali anche contro la loro volontà. In un caso giudiziario ci sono sempre molte persone coinvolte e, spesso, alcuni hanno interesse a divulgare determinati nomi. Molti anni fa in un caso giudiziario famoso, furono proprio gli avvocati della difesa dell’imputato a convocare i giornalisti consegnando alcuni documenti secretati che giocavano a loro favore. All’inizio, tutti pensarono che fosse stata qualche talpa della procura a consegnare i documenti ai giornali e nessuno pensò agli avvocati, considerati sempre dotati di grande etica professionale. Questo era un esempio che, naturalmente non c’entra con il caso in oggetto. Ne ho parlato solo per dire che spesso i fatti non vanno nel modo in cui qualcuno vuole farli apparire.

  215. Per wildgreta. Mi perdoni, ma come vuole fare apparire il fatto che Claudio Bricchetto sia stato intervistato dall’Unità? Contro la sua volontà? Senza che se ne accorgesse? Senza essere in grado di intendere e di volere?

  216. No, magari glielo hanno consigliato visto che il suo nome era ormai pubblico e, prima che i giornali facessero illazioni, potrebbe aver scelto di dare una sola volta la sua versione dei fatti. Questo credo sia anche giusto. Poi non ha più detto nulla. Chi ha manie di protagonismo non si limita ad una sola intervista.

  217. Giannicasti ci vuole prudenza prima di denunciare qualcuno. Perché proprio le accuse frettolose possono causare danni alle vittime (che potrebbero non ottenere più giustizia) e a chi è ingiustamente accusato.

    Se don Claudio Bricchetto si è consultato con qualcuno prima di denunciare don Ruggero Conti ha dimostrato di aver ponderato le sue azioni.

    Non si scherza su queste cose e non si fanno gesti avventati e irresponsabili.

  218. Pincopallino2, sono totalmente d’accordo con Lei sulla prudenza nello sporgere denuncia, purchè il reato non abbia come vittime bambini o adolescenti. Ripeto, e può sembrare curioso che sia io a dirlo, se fossi testimone diretto, non per sentito dire, di una violenza sessuale ad un minore, mi sembrerebbe naturalissimo essere avventato ed irresponsabile; magari intervenendo subito di persona.

  219. X WILDGRETA
    don claudio avrebbe potuto concedere l’intervista senza VENDERE L’ESCLUSIVA, che innanzitutto non è un gossip da vendere al migliore offerente e poi non è esattamente un comportamento da PRETE….

    infatti approposito di DON CLAUDIO, ve lo dico io che fine ha fatto il VOSTRO PRETE CORAGGIO (che ricordiamo che è giò stato cacciato da diverse parrocchie poichè denunciava tutti i preti con cui collaborava….) il caro DON CLAUDIO siè dichiarato GAY e vive con il suo compagno !!!!!!!
    ma vi rendete conto chi ha accusato chi!!!!
    qui cade a pennello il detto IL BUE DICE CORNUTO ALL’ASINO!

  220. finalmente si hanno notizie di questo don claudio!
    era dal 16 luglio che desideravo sapere che fine avesse fatto (n°111), ma sembrava il segreto meglio custodito dell’universo. Se fosse andato in un’altra parrocchia, mi correva l’obbligo di mettere in guardia il parroco del pericolo che correva, visto la fine che ha fatto fare agli ultimi 3 o 4 che hanno dovuto fare i conti con lui. Meno male non esercita più. Se voleva andare a convivere con il suo moroso, però, non era necessario fare tutto questo casino e mettere in croce un uomo..

  221. per disgustata
    scusami se mi permetto di correggere il tiro della tua chiosa finale: qui non c’è nessun asino. C’è solo un bue che dà del cornuto a uno che non lo è, in altre parole ad un innocente che si è trovato a dover far fronte a delle dichiarazioni. Nessuna prova, solo dichiarazioni.

  222. Il fatto che non ci sia un asino è un’opinione del tutto personale.
    Mi sorprende come le stesse persone che a difesa della reputazione di ruggero portano le più svariate argomentazioni basate sul suo operato buono, sulla bellezza della sua persona, sorvolando o peggio approvando e difendendo comportamenti ambigui e trascorsi incerti (per esempio mi risulta che anche ruggero sia stato “allontanato” da una (o forse più) scuola) siano pronti a rovinare la reputazione di un’altro prete, semplicemente perchè non è loro amico.
    Allora ricapitoliamo: chi afferma di difendere e credere nella chiesa e tutti i preti, poi si scaglia inesorabilmente contro uno di essi.
    Addirittura si dichiara arrogantemente pronto a rovinarne l’esistenza, andando a mettere in guardia eventuali parroci cui esso fosse stato assegnato. Tutto questo solo ed esclusivamente in base a delle chiacchiere e soprattutto senza processo e ancor prima che il processo a ruggero sia fatto, quindi ancor prima di conoscere la verità.
    Inoltre si cerca contestualmente di far perdere credibilità sia alla nostra magistratura, sia ad 11 ragazzi.
    Se ruggero fosse stato gay, avrebbero detto che la cosa era irrilevante; si dimostra come egli fosse morboso e ambiguo, ma la cosa è, a parere di alcuni, ritenuta irrilevante; è stato mandato via da una scuola (???), ma su questo si è sorvolato: irrilevante?
    Poi viene fuori che don Claudio è gay (da vedere poi l’attendibilità di tale notizia), ed ecco che i grandi credenti mostrano la vera faccia: bue che dice cornuto all’asino, bugiardo (ma che ne sapete, tutte supposizioni), addirittura meritevole di condanna mediatica e virtualmente rovinato, poiché se non avesse lasciato la chiesa, qualcuno lo avrebbe diffamato in qualunque parrocchia fosse stato assegnato: vero spirito cristiano.
    Insomma, per ruggero bisogna attendere il processo e non giudicare, preservandone la reputazione, su don Claudio si può sputare sopra, su dei ragazzi che denunciano, si puo sputare sopra…
    Come al solito, due pesi e due misure.

  223. Aggiungo: se la falsa testimonianza è un reato, con tanto di pena, perchè una testimonianza non dovrebbe avere valore come prova? Mi sfugge qualcosa: se io vedo uccidere qualcuno, ma l’assino non lascia tracce concrete, la mia testimonianza non ha alcun valore? Come mai quando c’è un incidente si cercano i testimoni?

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