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ROMA,/ABUSI SU 7 MINORI: DON RUGGERO CONTI TORNA IN CARCERE

(AGI) – Roma, 18 mar. – E’ tornato in carcere don Ruggero Conti, l’ex parroco della chiesa della Nativita’ di Maria Santissima per il quale la procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per aver abusato di sette bambini tra il 1998 e il 2008. Il gip Carmine Castaldo ha accolto la richiesta di aggravamento della misura cautelare sollecitata dal pm Francesco Scavo dopo la circolare firmata dal procuratore Giovanni Ferrara. Il sacerdote, 56 anni, era infatti agli arresti domiciliari e, dopo il fornaio di Fiumicino accusato di aver violentato una ragazza a Capodanno, e’ la seconda ‘vittima’, in ordine di tempo, del decreto antistupri varato dal governo ed applicato dalla procura capitolina.

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Pedofilia,Roma: torna in carcere don Ruggero Conti

Don Ruggero Conti: chiesto il rinvio a giudizio. Dieci anni di sevizie

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di Wildgreta

E dopo alcuni mesi, siamo arrivati alla richiesta di rinvio a giudizio. Mi aspetto qualche commento dalle persone che qualche mese fa hanno discusso, difeso e accusato don Ruggero. Ora don Ruggero rischia anche di tornare in carcere per effetto del decreto sicurezza. L’accusa è pesantissima. Ecco l’articolo.

Abusi su ragazzi in parrocchia, chiesto il rinvio per don Ruggero
Il sacerdote accusato di dieci anni di sevizie

ROMA – Prostituzione minorile e atti sessuali su minori. Per questi reati la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di don Ruggero Conti, il sacerdote finito in carcere il 30 giugno scorso, nell’ambito di una inchiesta su una serie di episodi di abuso, avvenuti tra il 1998 e il 2008, nel corso di diverse attività parrocchiali della chiesa Natività di Maria Santissima, in via di Selva Candida, alla periferia della Capitale. Il pm Francesco Scavo ha ricostruito, nell’atto d’accusa, una serie di vicende che coinvolgono sette ragazzi.

A don Ruggero, ex garante delle politiche per le periferie e per la famiglia del sindaco di Roma Gianni Alemanno è contestato il fatto di aver approfittato di una «persona a lui affidata per ragioni di educazione culturale e religiosa, di istruzione nonchè di vigilanza e custodia, con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri e/o comunque in violazione dei doveri derivanti dalla qualità da lui rivestita di ministro di culto». Nel settembre scorso, dopo che il riesame aveva rigettato una istanza della difesa, il gip Andrea Vardaro ha concesso a don Ruggero gli arresti domiciliari. In seguito alla nuova legge varata dal governo sugli stupri il pm, che si era opposto alla attenuazione della misura cautelare, potrebbe presto fare richiesta al gip per una nuova ordinanza.

Secondo il capo d’imputazione don Ruggero approfittò dei minori in occasione di alcuni campi scuola, durante le vacanze estive e quelle di Pasqua e di Natale. La dinamica descritta è quasi sempre la stessa. Il giovane che frequentava i locali della parrocchia viene attirato in altre stanze e qui costretto a soggiacere ai desideri del sacerdote. In cambio alcuni potevano avere piccole somme, dai 10 ai 30 euro, o altro, come capi d’abbigliamento. In un caso, era stata proprio la madre della giovane vittima a rivolgersi a Don Ruggero «affinchè si prendesse cura del figlio e lo aiutasse a superare i problemi dovuti alla perdita del padre», in un momento di «difficoltà economiche anche in conseguenza del decesso» del familiare. . In base alla ricostruzione dell’accusa, il ragazzino, «in ripetute occasioni (quantificabili in circa trenta/quaranta volte) e in cambio di denaro (dai 10 ai 30 euro in media per ogni singola prestazione) o altra utilità (in genere capi di abbigliamento)», avrebbe compiuto atti sessuali. Da qui la contestazione di prostituzione minorile. Gli altri abusi che, per il pm, configurano quest’ultimo reato, riguardano anche un altro ragazzo che spesso il sacerdote invitava nella propria abitazione «a fermarsi per la notte». Per quanto riguarda gli altri minori (le vittime sono tutte maschi e anche di età inferiore ai 14 anni), don Ruggero approfittava dei momenti più disparati per abusare di loro, come durante una medicazione dopo che un ragazzino aveva riportato delle lesioni durante un litigio o nel corso dei campi estivi organizzati a Santa Caterina Valfurva.
Corriere della Sera

Pedofilia, Don Ruggero Conti: interrogato il vescovo Reali che non intervenne

di Wildgreta

Ecco il link all’articolo che spiega perchè, oggi, viene interrogato il vescovo Reali: Pedofilia, don Ruggero Conti su Youtube (video).Parla don Claudio:” Lo avevo visto baciare un ragazzino. L’anno scorso avevo avvertito il vescovo Reali”

Il Vescovo, stando a quanto emerso dalla stampa, avrebbe ricevuto segnalazioni sul comportamento di don Ruggero ma si sarebbe limitato a trasferirlo, invece di denunciare i fatti o sospenderlo. Di seguito l’articolo di oggi sulla deposizione del vescovo. La prassi del trasferimento è purtroppo comune alla maggior parte dei casi di pedofilia nella chiesa, ma anche nelle scuole vi si è spesso fatto ricorso. In questo modo, qualora l’indagato o l’imputato, dopo cinque o sei anni (tanto ci vuole per arrivare alla sentenza definitiva) risultasse colpevole, si sarebbero messi a rischio altri bambini ignari della persona che hanno loro di fronte. Sarebbe auspicabile un immediato allontanamento dei soggetti indagati per pedofilia, almeno dai bambini. Nella scuola, la circolare 72 del dicembre 2006 impone la sospensione cautelare degli insegnanti indagati per reati gravi, ma nella chiesa pare non siano ancora state adottate misure simili. Di seguito l’articolo di oggi:

Preti pedofili, interrogato il vescovo
Monsignor Reali dal pm. Trasferimenti, ma niente denunce

di Marino Bisso
«Perché non ha ascoltato le testimonianze dei ragazzi che raccontavano di aver subito violenza da don Ruggero. E perché quel sacerdote venne lasciato in contatto con altri minori?». Per due ore, monsignor Gino Reali ha risposto alle domande del sostituto procuratore Francesco Scavo che coordina l´inchiesta su due sacerdoti accusati di pedofilia e che ora si accinge a chiudere le indagini e chiedere il rinvio a giudizio di don Ruggero Conti.

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Pedofilia, dopo don Ruggero Conti, inchiesta sull’ex parroco di Aranova


Sacerdote indagato, lo accusano sei bambini

Le prove raccolte su don Ruggero Conti hanno portato gli inquirenti a indagare, dopo la denuncia di altri minori, sul periodo trascorso da Don Ruggero nella Chiesa della Beata Vergine Immacolata alla Giustiniana, dove – grazie ad alcune testimonianze – sono stati scoperti anche i reati di don Josè.

di Marino Bisso e Rory Cappelli
Si allarga l´indagine sui preti pedofili. Dopo Don Ruggero Conti nel mirino della procura si trova ora un altro sacerdote, lo spagnolo Josè P. V., 48 anni, che non vive più in Italia: è stato iscritto nel registro degli indagati con l´accusa di violenza sessuale aggravata e detenzione di materiale pedopornografico. Avrebbe abusato di almeno 6 bambini di 10-12 anni quando operava nella parrocchia di Nostra Signora di Fatima di Aranova (Fiumicino). Nel corso della perquisizione in un´abitazione che don Josè utilizza quando viene in Italia, sono stati sequestrati un computer e sono state ritrovate alcune lettere, da cui gli inquirenti sono risaliti ad un ragazzo di 18 anni, che all´epoca delle violenze aveva 14 anni e che avrebbe, però, negato di essere stato molestato o violentato dal prete. Continua a leggere

Pedofilia: indagini su don Ruggero Conti portano ad indagare ex parroco Fiumicino

Nel mirino il sacerdote della chiesa di Fiumicino, trasferito nel 2005 in Spagna
Pedofilia, parroco indagato

Avrebbe abusato di almeno quattro minorenni nella sua abitazione parrocchiale. Perciò è stato iscritto sul registro degli indagati J. P.V. già parroco della parrocchia di Nostra Signora di Fatima ad Aranova, comune di Fiumicino, fino al novembre 2005.

Violenza sessuale aggravata e detenzione di materiale pedopornografico i reati contestati al prete dal pm Francesco Scavo, che già in passato si è occupato di casi analoghi. Questa inchiesta, infatti, ha preso spunto da alcune segnalazioni ricevute dagli investigatori nel corso delle indagini su un altro prete, don Ruggero Conti, già parroco della parrocchia Natività di Maria Santissima a Selva Candida.
Accusato di violenza sessuale continuata e aggravata per aver ripetutamente abusato di giovani affidati alle sue cure, tra l’altro, nell’oratorio e ai campeggi estivi, il sacerdote nel giugno scorso per queste contestazioni fu anche arrestato. Don Ruggero dovrebbe essere sentito la prossima settimana dal magistrato, che poi dovrebbe procedere a chiudere le indagini nei suoi confronti.
Recente invece l’iscrizione nel registro degli indagati del 48enne, cui si contesta di aver abusato di almeno quattro ragazzini che all’epoca avevano circa 11 anni
e che adesso ne hanno circa 14. I fatti si sarebbero svolti in un arco temporale ancora da definire, ma che comunque si conclude nel novembre del 2005, quando il parroco venne trasferito in Spagna dal vescovo Gino Reali. I ragazzi avrebbero raccontato i dettagli di quegli incontri con il sacerdote. Oltre a questi c’è un altro ragazzo, oggi diciottene, che sarebbe stato oggetto delle attenzioni del prete quando aveva 14 anni. Sentito dagli investigatori, il giovane, cui sono state sequestrate alcune missive invitagli dal prete, avrebbe negato di aver avuto rapporti intimi.
Circa due settimane fa è stato sequestrato un computer in una casa vicino ad Aranova, dove il prete è ospitato quando torna in Italia. L’apparecchio è ora all’attenzione dei carabinieri del Nucleo investigativo. Su entrambi i casi di presunta pedofilia il magistrato potrebbe sentire monsignor Reali: entrambe le parrocchie guidate dai due sacerdoti indagati rientravano nella diocesi di sua competenza.
Il Tempo 1 novembre 2008

Pedofilia/ Pm ricorrerà contro domiciliari a don Ruggero Conti. Il Gip: indagini dopo arresto hanno confermato accuse

Roma, 18 set. (Apcom) – Il pm Francesco Scavo è intenzionato a presentare ricorso al tribunale del riesame contro la decisione del gip del tribunale di Roma, Andrea Vardaro, con la quale due giorni fa sono stati concessi gli arresti domiciliari a don Ruggero Conti, il sacerdote finito in carcere il 30 giugno scorso, nell’ambito di una inchiesta su una serie di episodi di violenza sessuale continuata e aggravata, avvenuti nell’arco degli ultimi dieci anni, nel corso di diverse attività parrocchiali della chiesa ‘Natività di Maria Santissima’, in via di Selva Candida.
Alla base dell’iniziativa del sostituto procuratore ci saranno due elementi: la possibile reiterazione del reato e l’inquinamento delle prove. Don Conti – si argomenterà – è stato posto ai domiciliari in unità separata del ‘Centro Nazareth’, in via Portuense, ma detta struttura è comunque all’interno di diversi luoghi d’aggregazione della zona ed inoltre in pieno tessuto urbano. Continua a leggere

PEDOFILIA: GIP CONCEDE DOMICILIARI A DON RUGGERO CONTI

don Ruggero Conti

Di Wildgreta

Su questo sito, numerosi sostenitori di don Ruggero Conti invocavano il provvedimento da tempo. La Procura, però, non è dello stesso avviso e pensa di ricorrere. Si temono l’inquinamento delle prove e la reiterazione del reato. Sono attesi ulteriori sviluppi dell’indagine. Intanto, la discussione continua su internet. Troverete numerosi commenti e alcune testimoniananze in tutti gli articoli su don Ruggero Conti pubblicati su questo sito.

dal sito di Repubblica di oggi 16 settembre 2008:

Arresti domiciliari per Don Ruggero Conti, il sacerdote di 55 anni, ex parroco della parrocchia della Nativita’ di Maria Santissima, in carcere dal 30 giugno scorso per aver abusato sessualmente di alcuni bambini tra il ’98 e il marzo scorso. Lo ha deciso il gip Andrea Vardaro accogliendo la richiesta dei difensori Riccardo Olivo e Anna D’Alessandro e disattendendo il parere negativo del pm Francesco Scavo. Secondo la procura, che sta valutando la possibilita’ di ricorrere contro la decisione del gip, e’, invece, concreto il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio. L’indagato, fuori dal carcere, potrebbe interferire nelle indagini, ancora in corso, avvalendosi dei piu’ disparati strumenti tecnologici. L’inchiesta, che ha scoperto casi di abusi risalenti a venticinque anni fa, prosegue e non si escludono sviluppi a breve. In programma c’e’ anche l’interrogatorio di don Ruggero .

Don Ruggero Conti: nuova testimonianza arriva a Wildgreta il blog

di Wildgreta

Mi sembrava importante questa testimonianza, per ciò che dice e per il modo in cui lo dice. Per questo motivo, ho deciso di staccarla dagli altri commenti, per farne un articolo a sè stante. Non siamo noi a dover giudicare le presunte colpe degli altri, ma quando in un campo delicato come l’abuso, spesso la vergogna e la paura prendono il sopravvento, è importante sapere di non essere soli. Poi, naturalmente,  sarà la magistratura a stabilire se, nel caso di don Ruggero, vi sia reato o no. Ecco la testimonianza:

“Ho letto piu’ volte le news sul caso Don Ruggero, ed ora vorrei dire la mia.
Sono cresciuto in parrocchia con Don Ruggero,mi è venuto a riprendere a scuola piu’ volte,data l’impossibilità dei miei genitori che lavoravano tutto il giorno, ho fatto svariati campi estivi con l’oratorio della BVM Immacolata della giustiniana,mi ha aiutato quando avevo bisogno di soldi, e mi prometteva regali. Conosco Ruggero da piu di 15 anni ho sempre notato in lui qualcosa di strano, tra bambini si parlava gia di questo fatto, delle sue attenzioni verso noi bambini, tanto che ci prendevamo in giro ,l’uno con l’altro su chi fosse preda del prete, soprattuto nei campi estivi da lui organizzati. Si metteva i ragazzi sulle gambe, e accarezzava, coccolava, baciava, facendomi arrivare a pensare che avesse un debole per i bambini, ma questo era solo un pensiero di un allora 12enne, anche io ho ricevuto baci sulle guancie, con un a mio avviso, qualcosa di piu che un semplice affetto paterno.Oggi ho 27 anni e ripensando attentamente al passato,con tutti questi capi di accusa, testimonianze,prove saltate fuori dal monitoraggio del pc(mi spegate un prete cosa cazzo fa su un sito pornografico per bambini? scusate il linguaggio scurrile), sms (Mi manchi.. ), credo che in tutto questo ci sia piu’ che un fondo di verità, e che Ruggero abbia un problema serio con la sua sessualità, e a questo punto sia dannoso per la comunità. Spero si faccia chiarezza su questa vicenda il prima possibile.Scrivo questo post ha nome di tutti coloro che sanno, e si vergognano a parlare in merito a questa vicenda, e conoscono bene il soggetto in questione, parlo di tutti coloro che da bambini frequentavano i suoi campi estivi e come me parlavano,parlavano,parlavano……
In tutto questo non ho letto dichiarazioni da parte di Don A. F. l’allora parroco della chiesa B.V.M. Immacolata suo noto amico e collega chi piu’ di lui conosce il prete in questione?

Pedofilia, don Ruggero Conti: sarebbero 9 gli episodi di abuso a Roma, ma si scava nel passato

PEDOFILIA/ PRETE ARRESTATO, RAGAZZO: PORTAI UNA LETTERA AL VESCOVO DI ROMA
Un’altro ragazzo: anni fa anche murales denunciarono abusi

Roma, 19 lug. (Apcom) – “La mia ragazza mi fece fare una lettera: portala al vescovo, mi disse, in modo che poi ci pensano loro; l’ho fatto, ma non accadde nulla”. Così spiega uno dei ragazzi che sarebbe stato oggetto delle attenzioni morbose di don Ruggero Conti, il sacerdote arrestato per l’accusa di violenza sessuale, e per cui il riesame, oggi, ha confermato la detenzione in carcere.

Il ragazzo, sentito nelle scorse settimane dal pm Francesco Scavo, riferisce di aver scritto la lettera un anno fa, d’estate, al rientro dalle vacanze, e di averla consegnata direttamente all’alto prelato. Sulla cui identità, però, non è sicuro. “Ho preso il motorino e gliel’ho portata. La prima volta c’era il segretario, diciamo, e non mi fidavo a dargliela in mano la lettera, e ci sono ritornato. Gli ho detto ‘Mi fissi un appuntamento quando ci posso andare di persona, a quattr’occhi, e gliela do in mano. Quando lui mi ha ricevuto l’ha letta. Mi ha detto che quelle sono accuse pesanti. ‘Sei sicuro veramente di quello che è scritto qui nella lettera?’ ha chiesto. Gli ho detto sono sicuro sì”. Il sacerdote ha risposto, secondo la ricostruzione offerta dal giovane, ‘Va bene, poi ti faremo sapere noi”. Continua a leggere