DON RUGGERO CONTI: 16 GIUGNO AL VIA IL PROCESSO CON RITO IMMEDIATO

Secondo l’accusa don Ruggero, già parroco della parrocchia romana della Natività di Maria Santissima, in via di Selva Candida, avrebbe abusato tra il 1998 e il 2008 di sette ragazzi affidati alle sue cure in oratorio e nei campi estivi. L’accusa di prostituzione minorile fa riferimento a due episodi: si tratta di due ragazzi che sarebbero stati indotti «a compiere e/o subire atti sessuali – è scritto nel capo d’imputazione – in cambio di denaro o altra utilità (in genere capi di abbigliamento)».

Nel corso delle indagini sarebbero emersi altri casi di abusi compiuti in Lombardia e risalenti a 25 anni fa, a Legnano, dove Don Ruggero, non ancora ordinato prete, insegnava educazione sessuale in una scuola. Tra questi casi quello di una violenza consumata su un giovane, oggi quarantenne. Per le violenze la procura non potrà procedere, perché prescritte, ma le presunte vittime potrebbero essere chiamate a testimoniare in caso di processo. continua a leggere

27 thoughts on “DON RUGGERO CONTI: 16 GIUGNO AL VIA IL PROCESSO CON RITO IMMEDIATO

  1. FALSA INFORMAZIONE

    Leggere questo post mi da un po’ fastidio e mi induce a spendere due parole, non tanto sul thema a cui saranno chiamati a decidere i giudici, quanto sulle modalità con cui questo sito ha pubblicato la notizia, impostando il post in modo falso e tendenzioso, al fine di distorcere la realtà.
    Si tratta di indicazioni evidentemente errate e – se mi permettete – dubito fortemente della buona fede di chi lo ha scritto.
    La pedofilia è un reato aberrante (per non dire schifoso) e diffondere notizie falsate o distorte, può solo indurre a dubitare della veridicità del problema.
    Analizzerò le falsità e le distorsioni con un certo ordine.

    1) Il titolo “Don Ruggero Conti chiede il Rito Abbreviato” è FALSO.
    La difesa del sacerdote non ha fatto richiesta di rito abbreviato, che è un rito semplificato che consente al giudicante di decidere il processo sulla base degli atti, senza particolari attività difensive e/o accusatorie, con la conseguenza che all’imputato viene fatto uno sconto di pena pari ad un terzo, lasciando sottendere un’ammissione di responsabilità da parte dell’imputato, che sceglie questo rito per ottenere uno sconto di pena.
    La difesa di Don Ruggero ha scelto il Rito IMMEDIATO, che comporta l’instaurazione di un procedimento a cognizione piena (con tutte le prove della difesa e della procura previste dal codice di procedura penale).
    La scelta è molto coraggiosa, in quanto così facendo, Don Ruggero ha preventivamente rinunziato a tutti i riti alternativi previsti dalla legge, che gli avrebbero potuto consentire – appunto – sconti sulla pena e che non potrà più chiedere per tutto il primo grado di giudizio, accollandosi il rischio di una condanna molto pesante.
    Presumo (o potrei dire credo) che questa strategia sia stata optata, al fine di cercare di dimostrare la completa estraneità di Don Ruggero ai fatti contestati, nel tentativo di spazzare il campo da ogni dubbio e da ogni perplessità sulla sua persona in caso di assoluzione.
    Se Don Ruggero avesse scelto il Rito Abbreviato, avrebbe ottenuto una pena ridotta di un terzo (per intenderci, in caso di una condanna a 9 anni, la stessa sarebbe stata ridotta automaticamente a 6, senza considerare eventuali attenuanti) e, considerato il periodo di un anno circa di detenzione cautelare che ha già scontato, aggiunto ai benefici di legge (45 giorni di “sconto” ogni 6 mesi di buona condotta e scarcerazione anticipata), a breve si sarebbe ritrovato a “piede libero”.
    La scelta del RITO IMMEDIATO, al contrario, lo espone ad una condanna piena e (visto che il rito è immediato e più veloce) da scontare subito, con poche possibilità di scarcerazione per decorrenza dei termini e similare.
    Pertanto, Vi invito a modificare IMMEDIATAMENTE il titolo in quanto FALSO.

    2) La frase (primo capoverso) “evitando l’udienza preliminare” è TENDENZIOSA.
    Infatti, l’udienza preliminare è prevista a garanzia dell’imputato, che da essa può trarre solo benefici e nessun danno. In quell’udienza si possono scegliere i riti alternativi (patteggiamento e rito abbreviato) e, addirittura, chiedere che l’imputato non sia rinviato a giudizio.
    La difesa di Don Ruggero, RINUNZIANDO all’udienza preliminare, si è volontariamente preclusa la possibilità di ottenere benefici di rito e ha “accettato” il rinvio a giudizio richiesto dal PM, senza attendere che sulla richiesta di rinvio a giudizio decidesse il Giudice dell’Udienza Preliminare (che – in teoria – avrebbe potuto pure decidere di non rinviarlo a giudizio e scarcerarlo; cosa questa che però, realisticamente non sarebbe mai potuta accadere).

    3) In tutto l’articolo si dice che è “un’inchiesta su una serie di episodi di abuso avvenuti nell’arco di 10 anni” “vicende che coinvolgono 7 ragazzi” “avrebbe abusato tra il 1998 ed il 2008 di sette ragazzi”.
    Poi, al penultimo capoverso leggiamo che “L’accusa di prostituzione minorile fa riferimento a due episodi”.
    Orbene, quanti sono gli episodi inclusi nel capo d’accusa? Su quanti episodi la procura ha indagato e quanti hanno dato riscontri sufficienti a supportare l’impianto accusatorio?
    Io capisco che un blogger possa non avere sufficiente preparazione e possa scrivere cose inesatte, ma in un caso come questo, bisogna essere precisi, al fine di non alimentare notizie, o anche al fine di non screditare fatti che (io non lo credo) potrebbero anche essere veri.
    Pertanto, una maggiore precisione penso che sia pretendibile. Attendo un chiarimento.

    4) Infine i presunti abusi di 25 anni fa. Leggo che “la Procura non potrà procedere perché prescritti”. Ebbene ciò è inesatto. Infatti, il non procedere è una scelta della Procura non un obbligo, in quanto il far valere una prescrizione, è una facoltà dell’imputato, della quale potrebbe anche non volersi avvalere ed affrontare anche l’accusa prescritta.
    Al contrario, sarebbe stato molto interessante se la Procura avesse inserito tra i capi di imputazione, anche queste accuse. Infatti, se Don Ruggero avesse scelto di avvalersi della prescrizione, tutti noi avremmo potuto fare le nostre valutazioni (come le abbiamo fatte, ad esempio, nel processo Andreotti, che si è avvalso della prescrizione per alcune accuse di Mafia…).
    Per la Procura è molto più facile rinunziare a dimostrare appieno i fatti del passato, chiamando a testimoniare testimoni ultraquarantenni, che però – dei fatti per cui è imputato Don Ruggero – nulla possono sapere e, quindi, presumibilmente non saranno ammessi dal Giudice.
    Infatti, la minaccia di chiamare ipotetici testimoni che non saranno ammessi, potrà creare una giustificazione alla Procura in caso di assoluzione (non sono riuscito a dimostrare perché i fatti son prescritti), lasciando contemporaneamente una macchia ancora più indelebile – sempre in caso di assoluzione – per Don Ruggero, che mai potrà dimostrare la sua innocenza per questi fatti del passato.

    Il mio invito è quello di fare un’informazione corretta, proprio a tutela della credibilità dei bambini che subiscono abusi sessuali.
    Infatti, se Don Ruggero dovesse essere innocente (cosa che spero, in quanto persona da me ben conosciuta ed apprezzata e che se venisse riconosciuto colpevole sarebbe per me realmente una delusione), tutta questa informazione distorta avrà avuto l’effetto di indebolire coloro che si vogliono affidare alla giustizia per tutelare gli abusi subiti dai figli (che denuncio a fare il pedofilo o il prete pedofilo, tanto non gli fanno mai nulla?) e di rafforzare quella rete di pedofili concretamente esistente e tangibile, ma che nessuno ha il coraggio di attaccare concretamente (Vedi Rignano Flaminio)

  2. Il pezzo “incriminato” è tratto dall’articolo de Il Messaggero, non è farina del mio sacco. In pratica è un copia incolla. Quindi, lasci stare cose tipo “malafede”, ecc. Io non ho nulla contro don Ruggero, non lo consoco e seguo la vicenda come cronaca. Punto. Può trasferire questo suo commento sui siti dei giornali che hanno pubblicato la notizia.
    Già che c’è, scriva anche a questo giornale, che pubblica oggi un altro articolo in merito:

    A processo prete accusato di stupro

    ROMA – Don Ruggero. C., già parroco della parrocchia Natività di Maria Santissima, arrestato nel giugno scorso perché accusato di aver abusato di alcuni minorenni, sarà processato il prossimo 16 giugno con rito abbreviato. A chiederlo è stata la stessa difesa del sacerdote, l’avvocato Patrizio Spinelli, dopo che il pm Francesco Scavo aveva chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo per le accuse di atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile continuate e aggravate. Tra i testimoni nel processo dell’accusa anche monsignor Gino Reali, già vescovo della diocesi di Santa Rufina, nella cui competenza ricadeva la parrocchia guidata da don Ruggero C. Il prelato era già stato sentito dal pm come persona informata sui fatti. Don Ruggero era tornato in carcere dopo che il 16 settembre precedente gli erano stati concessi gli arresti domiciliari. Inizialmente, il 30 giugno scorso, era finito in carcere, mentre stava organizzando con l’oratorio il viaggio per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Sidney che si è tenuta dal 12 al 21 luglio 2008. Secondo l’accusa, il sacerdote negli ultimi dieci anni avrebbe ripetutamente abusato di giovani affidati alle sue cure, tra l’altro, nell’oratorio e nei campeggi estivi. Nel corso delle indagini successive all’emissione della misura cautelare sarebbero emersi altri casi di abusi che risalirebbero fino a 25 anni fa e che si sarebbero svolti a Legnano quando ancora non era stato ordinato sacerdote e insegnava educazione sessuale. Fatti ormai prescritti e per i quali la procura non potrà quindi procedere, ma le presunte vittime saranno comunque citate come testimoni nel caso di un eventuale processo. Il parroco ha sempre respinto le accuse contestategli. Sono sette gli episodi di abuso imputati al sacerdote, tutti coinvolgono minori di sesso maschile. Il sacerdote, secondo il pm, per compiere gli abusi avrebbe approfittato dei situazioni di debolezza o di difficoltà familiare in cui si trovavano i piccoli. In un caso un minore era stato affidato al prete dalla madre, in difficoltà economiche, perché si prendesse cura del figlio e lo aiutasse a superare i problemi dovuti alla perdita del padre. E proprio in questo caso il sacerdote avrebbe abusato del minore per circa quaranta volte in cambio di danaro (dai dieci ai trenta euro per ogni singola prestazione) o di abiti.
    http://www.notiziarioitaliano.it/?sezione=lazio&articolo=7218

  3. Per Wildgreta. Concordo con Lei sulla buonafede dimostrata durante tutto l’evolvere del caso.
    Sono anche d’accordo sul trasferire i puntuali ed approfonditi commenti del post di omariomari alla manica di cialtroni prezzolati che osano definirsi giornalisti.
    Trovo però che nella Sua replica manchi la doverosa critica ai cialtroni sopracitati, critica sollecitata a buon titolo da omariomari.
    Se Wildgreta, omariomari, il sottoscritto e tutti quelli che hanno scritto al riguardo su questo blog cercano di essere informati, precisi, accurati, circostanziati nel trattare un tema così serio come la lotta alla pedofilia, perché spesso i giornalisti non sentono quest’obbligo?
    Io credo che debbano solo fare notizia, o obbedire ad ordini di scuderia, e che delle vittime di questo gioco al massacro non glie ne possa fregare di meno.

  4. Si, in effetti c’è molta differenza tra rito abbreviato ed immediato. Però tutti i giornali parlano di rito abbreviato; se è un errore, dove si può verificare? l’utente che ha scritto sopra può dirci la sua fonte di informazione?

  5. Facciamo un pò di chiarezza.

    E’ giusta la precisazione che si tratta di giudizio immediato e non di giudizio abbreviato e che vi sono delle notevoli differenze di rito e di possibili pene da applicare.

    E’ anche giusto dire che il giudizio immediato può rispondere a diverse strategie difensive, che non sono solo quelle di abbreviare i tempi processuali saltando l’udienza prelimnare.

    Un altro possibile scopo di questa scelta difensiva può essere, ad esempio, vedere applicata in breve tempo la pena e non di dover sottostare alla misura cautelare più afflittiva, il carcere. Un detenuto in custodia cautelare potrebbe confidare nell’applicazione di una pena meno afflittiva del carcere, una volta condannato. Don Ruggero Conti è attualmente detenuto.

    Quindi, se trovo corretto l’invito alla correzione di un titolo che fa comprendere una cosa diversa circa il tipo di giudizio, trovo le altre considerazioni fuori luogo.

    Non c’è niente di tendenzioso nel dire che don Ruggero “evita” l’udienza preliminare. E’ una scelta processuale legittima evitare questa udienza e questo è l’effetto tipico del giudizio immediato. Il verbo evitare è usato correttamente.

    A quel che si legge in un pezzo di APCOM don Ruggero affronterebbe il giudizio per due capi di accusa che riguardano episodi che coinvolgongerebbero 7 ragazzi. Il primo capo sarebbe quello di “atti sessuali su minori” (probabilmente l’art. 609 quater, punito con la stessa pena della violenza sessuale, da 5 a 10 anni) e prostituzione minorile (art. 600 bis c.pen, pena da 6 a 12 anni), per episodi che riguardano 2 ragazzi. Gli verrebbe contestata una aggravante specifica. La notizia riportata dal Messaggero quindi mi sembra concordare con altre fonti e nessun rimprovero può essere addebitato a Wildgreta. Invito OMARIOMARI a informarsi meglio.

    O forse semplicemente il nostro amico non capisce che, tra i 7 ragazzi coinvolti, in 2 casi si tratta di prostituzione minorile e che quindi in almeno altri 5 casi si tratta di accuse di atti sessuali con minori.

    Circa la prescrizione è vero che va eccepita dalla difesa e che don Ruggero avrebbe potuto non avvalersene se la Procura avesse voluto procedere, m è altrettanto vero che, probabilisticamente, quasi mai un imputato non se ne avvale e che, quindi, quella della Procura è una scelta DOVUTA ad esigenze di economia processuale evidentissime.

    Circa ancora la attendibilità dei testi il nostro amico OMARIOMARI già da il suo giudizio, come se non fosse possibile ricordare le violenze sesuali subite dopo 25 anni. Tutti noi però ricordiamo episodi della nostra infanzia dolorosi e non si vede perché i testi contro don Ruggero dovrebbero a priori essere inattendibili per giudizio del nostro amico OMARIOMARI.

    Dunque il nostro amico OMARIOMARI scaglia le sue frecce a casaccio, prima contro Wildgreta per un errore evidente nel titolo, poi sul giornale che ha pubblicato l’articolo, che, per evidenti ragioni di sintesi, non specifica quali accuse riguardebbero fatti verificatosi con ciascuno dei 7 RAGAZZI, e poi sulla Procura.

    Ma a Wildgreta non possono essere addebitate né l’incapacità del nostro amico OMARIOMARI di leggere un articolo, né le scelte molto opportune della Procura sulla prescrizione e di indicazione dei testi.

    Questa storia del prete buono stimato da tutti l’abbiamo già sentità. Senza voler anticipare alcun giudizio, è di tutta evidenza che un pedofilo, prete o altro, non se ne va in giro con la faccia feroce. Per l’ovvia ragione che per adescare bambini bisogna acquistarne la fiducia e non inimicarsi l comunità degli adulti che vi è intorno.

    Così come abbiamo già sentito i comitati “spontanei” di parrocchiani a sostegno del prete criminale di turno.

    Però mai visto comitati di parrocchiani contro i preti pedofili e a sostegno dei bambini.

    Ai giudici, e non a noi, valutare i fatti ed emettere giudizi di innocenza o colpevolezza su don Ruggero Conti.

    La fonte APCOM coincidente col Messaggero:
    http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=696641

  6. Chiedo lumi….

    Nell’articolo da lei citato ci sono alcune notizie che a mio modesto parere non vanno d’accordo tra di loro: o si va al rito abbreviato o si ascoltano eventuali testimoni.

    Vedi il significato preso da Wikipedia:
    “Il giudizio abbreviato è un rito speciale caratterizzato dal fatto che con esso si evita il dibattimento e la decisione viene presa nell’udienza preliminare” (Wikipedia)

    Io sapevo anche che il giudizio nel rito abbreviato viene preso in base agli atti depositati durante le indagini preliminari.

    Per quello che invece riguarda l’articolo del “Messaggero” non è il giornale a parlare di rito abbreviato ma è stata lei a evidenziarlo nel titolo e poi rimandando il lettore al copia-incolla dove il rito abbreviato non viene mai nominato anzi, riportodi seguito quello che lei stessa ha copiato
    … “La difesa di don Ruggero, rappresentata dall’avvocato Patrizio Spinelli, ha infatti chiesto il rito immediato”.

    Allora, per questo io chiedo lumi….

  7. Per Pincopallino: grazie, allora correggerò il titolo.Mi sono ricordata che il giudizio immediato era stato scelto anche dal critico d’arte Alessandro Riva, con la motivazione che si voleva giungere più velocemente alla sentenza, visto che l’ex braccio destro di Sgarbi si era sempre proclamato innocente. La sentenza di primo grado è arrivata qualche mese fa: 9 anni di reclusione, sospensione della patria potestà e divieto di svolgere il suo lavoro. Alessandro Riva è tornato in carcere qualche settimana fa, nello stesso periodo di don Ruggero. Credo, comunque, che nel caso di Riva ci siano particolari che non sono stati resi noti per proteggere le minori coinvolte.

    Per mammatip: come potrà leggere in tutti gli articoli, si parla di rito abbreviato e io vedendo che era prevalente la definizione “abbreviato” ho scelto di evidenziare quella. La prossima volta, nel pubblicare un articolo, evidenzierò eventuali incongruenze. In questi giorni, purtroppo, non ho avuto molto tempo per pensare.

    Per Giannicasti e tutti gli altri
    Grazie comunque a tutti coloro che hanno “testimoniato” in mio favore. Non vorrei che, un giorno, nel calderone dei “colpevoli” finissero anche coloro che cercano solo di informare.

  8. per pincopallino2.
    Vedo da come scrive che Lei ha una notevole dimestichezza con il codice penale ed il codice di procedura penale (forse è del mestiere?), quindi mi rivolgo a Lei per un chiarimento. Il, chiamiamolo così, filone di Legnano, rientra in uno dei 7 casi? Perché a me sembra che se così non fosse né l’accusa né la difesa, e tanto meno il collegio giudicante avrebbero alcun interesse ad ascoltare testimone o testimoni che per distanza spazio-temporale nulla potrebbero aggiungere o togliere a quanto è già emerso dalle indagini. Persone che hanno frequentato a vario titolo 25 anni orsono, e a Legnano, don Ruggero Conti, anzi Ruggero Conti, non essendo a quell’epoca ancora sacerdote, come potrebbero essere a conoscenza di fatti avvenuti tra il 198 ed il 2008 a Roma ed in località di villeggiatura dolomitiche?
    Mi sembra quindi che il discorso della prescrizione sia per così dire di lana caprina.
    Se invece mi sfugge qualcosa sarei ben lieto che mi fornisse chiarimenti.
    Grazie

  9. comunque finalmente a giugno vedremo le prove e si spera che i dubbi scompariranno, in un senso o nell’altro.

  10. Per Giannicasti
    Io non sono del mestiere, ma credo che alle volte si possano ascoltare testimonianze sul passato di un indagato per suffragare le accuse attuali.Per esempio, se in tribunale testimoniano persone che raccontano fatti negativi, episodi precisi, dello stesso tipo di quelli che raccontano le presunte vittime attuali, ma relativi al passato, tutto ciò aggiungerebbe peso e veridicità alla tesi del PM, sarebbero, insomma, prove in più. Almeno, credo.

  11. X Giannicasti

    Si, infatti, come ha scritto Wildgreta, le testimonianze sono importantissme. Dimostrerebbero che alla base c’è una inclinazione a quel tipo di reato che ha le radici nel passato di chi lo ha commesso. Se infatti queste testmonianze si rivelassero non vere, sarebbe dificile per l’accusa dimostrare che una persona che in precedenza non aveva mai avuto di questi problemi, tutto ad un tratto è diventato un maniaco. In questo caso secondo me la difesa può far leva sulla tesi del complotto e della poca credibilità del sacerdote che lo accusa. Ma se viene accertato che ci sono precedenti in contesti ambientali e temporali diversi, è viceversa difficile far credere ad un complotto, perché non è possibile che anche a Legnano abbiano complottato contro di lui. Comunque secondo me la prova del 9 saranno le intercettazzioni; se emergeranno contenuti sessuali espliciti, sarà difficile l’assoluzione e anche chi lo difende dovrà farsene una ragione.

  12. @ Giannicasti1

    Da quel che leggo gli episodi contestati non rigurdano i casi i Legnano, per i quali la Procura ha deciso di non procedere per intervenuta prescrizione.

    I 7 ragazzi coinvolti nella vicenda riguarderebbero episodi contestati relativi alla permanenza di don Ruggero Conti nella zona di Roma.

    Circa l’attendibilità dei testi per episodi avvenuti 25 anni orsono ripeto quello che ho già scritto nel precedente intervento. Tutti noi ricordiamo episodi dolorosi dell’infanzia e dell’adolescenza e il vaglio critico delle dichiarazioni dei testi non può che essere affidato ai giudici.

    Circa la loro rilevanza, generalmente servono a inquadrare il contesto in cui sono avvenute le pretese violenze o a inquadrare la personalità dell’imputato. Di per sé non sono considerabili quasi mai un prova ma possono integrare un insieme di elementi che costituiscono un quadro probatorio o una serie di indizi gravi, precisi e concordanti che possono portare all’individuazione di una responsabilità.

    Ma è un discorso troppo complesso per noi che non conosciamo le carte e non sappiamo nulla di quanto i testi sono chiamati a riferire e quindi mi astengo da qualsiasi giudizio nel merito.

  13. Comunque io non capisco l’equazione che fa giannicasti, ovvero: “è un mio amico, quindi non può essere pedofilo”; perché uno non può avere la doppia vita? c’è chi ha 2 famiglie e una non sa niente dell’altra, ci sono tantissimi casi di pedofili e maniaci di cui nessun familiare sospetta, le cronache sono piene…non capisco proprio questa sua assoluta certezza.

  14. Io conosco una persona che ha vissuto tutta la vita credendo di essere figlio unico, invece a 50 anni ha scoperto di avere un fratellastro, perchè suo padre aveva un’altra famiglia da vent’anni e nessuno se n’era accorto. Chiunque avrebbe giurato che quell’uomoera un ottimo padre di famiglia. Quando ha scoperto tutto, ha capito di essere stato ingannato dalla persona più importante. Che dire? Tutti noi vorremmo non essere mai ingannati da nessuno, eppure ci caschiamo sempre. Anche a me è successo di credere nell’amicizia profonda, radicata, incrollabile, eppure sono stata tradita da qualcuno che avrei aiutato e difeso contro tutto e tutti. Me lo sarei mai aspettato? No, mai.

  15. per mavrick666
    Io, per forma mentis e cultura, riservo l’aggettivo assoluto solo alla sfera del trascendente, e l’innocenza o colpevolezza di don Ruggero, almeno mentre dimora su questo mondo, non fa parte di questa sfera.
    Quindi in me non esiste alcuna certezza assoluta al riguardo, come ho già scritto in numerosi post precedenti.
    Nella sfera del relativo, quindi dell’umano, ho vissuto per almeno cinque anni gomito a gomito con don Ruggero e con i giovani, compresi alcuni di quelli che oggi oscillano tra il ruolo di vittime e quello di persecutori. Gli sono stato accanto alla Giustiniana, a Selva Candida, in tre campeggi estivi. Non lo vedevo solo alla messa della domenica, ma quasi tutti i giorni, e per alcune ore al giorno.
    Tutto questo periodo è stato costellato di innumerevoli discussioni, con grosse divergenze tra il mio ed il suo punto di vista, da confronti verbali durati anche sino a tarda ora. Sia lui che io siamo due personalità piuttosto forti, caparbie e dialetticamente abili, e quindi per cinque anni ci siamo “scazzati” riuscendo però a raggiungere un ottimo punto di intesa sul come condurre i giovani lungo un cammino veramente difficile e faticoso.
    Quindi, sempre restando nella sfera dell’umano e del relativo, posso dire di conoscerlo bene in generale, ed ancor meglio nell’ambito che oggi lo coinvolge, ossia quello del suo rapporto con i giovani.
    Questa mia esperienza (sempre relativa), e non la mia amicizia con lui, mi porta a propendere fermamente per la sua completa innocenza.
    Mi sembra che in questa mia posizione non vi sia nulla di difficile da capire. Anzi, sarebbe incomprensibile se io dessi per scontata la sua colpevolezza.

  16. Regina coeli 17 aprile 2009
    Carissima cristina crissimi tutti con estrema vergogna mi riduco ancora una volta a scrivervi insieme perchè la posta continua ad accumularsi e io non riesco a “smaltirla”. molte volte scrivere delle lettere per più persone è una scelta perchè si unsicono così persone alle quali si devono raccontare le stesse cose. soffro invece quando mi trovo a rispondere a diverse persone ignorando ( o comunque mettendo insieme) situazioni diverse. penso a quanto mi avete scritto tu la piccola Jessica Matteo cinque e Ale..avete l’amorevolezza di starmi vicino singolarmente e cn una singolarità che vi è propia da dieci mesi mi state accompagnando per gli inerpicati sentirri di questo personale calvario. Anche se le parole sono comuni, l’affetto che mi lega a ciascuno di voi è unico così come unsico è il posto che occupate nel mio cuore, nelle mie preghiere nel mio ricordo.
    Per fare un po’ il punto della situazione, ad un mese ormai da questo secondo periodo di detenzione abbiamo la data certa dell’inizio del processo: 16 giugno 2009. Mi dicono che nella peggiore delle ipotesi non puo durare più di 18 mesi ai quali si dovrà aggiungere un eventuale appello.. da questa prospettiva l’attesa è senza dubbio angosciante ma ancora peggio è l’ipotesi di non riuscire a dimostrare la propria innocena, ragione per la quale si parla non più d mesi ma di anni..Ad ogni giorno basta il suo peso e quindi per ora affrontiamo il primo scalino di questa difficile ascesa. Ho gia avuto modo si sire a qualcuno di voi che questo secondo periodo di carcere si sta rivelando ancora più difficile del primo anche negli aspetti pratici: non sono più nello stesso braccio perchè pieno all’inverosimile e sono parcheggiato nel braccio 7 che per tutti in carcere è il luogo di accoglienza per essere poi destinati altrove.Quindi si vive ancora più nella precarietà condizione che rende più difficili i rapporti sia con gli altri detenuti che con le guardie. E se questo non bastass, gli altri abitanti di questo girone infernale sono tutti tristamente famosi e conosciuti dalla cronaca quotidiana. Siamo un coacervo di umanità allo sbando, ciascuno con le propie ferite, tutti con storie stracariche di sofferenza propia e provocata ad altri. Non è inusuale battersi anche con chi guida la propria innocenza, con chi riconosce le proprie colpe con chi in modo scaltro attende in silenzio il giudizio sperano nella clemenza o nella fortuna o nella casualit. L’ultimo arrivato è di ieri sera e i tg hanno amiamente parlato di lui, colpevole di aver ucciso per un parcheggio. Vi prego di non unirvi al coro dei commentatori che dai comodi salotti di tribunali improvvistai, dispensano giudizi, risoluzioni, aprofondimenti come se fossero ricette di una “cucina” di comportamento. Tenete presente che nessuno mai vi dirà dei lividi sulla sua faccia che forse sono sulla sua faccia che forse non si è procurato da solo. Mi fermo quì perchè non vorrei sembrarvi troppo garantista ma sopratuto non vorrei spingervi in una direzione o nell’altra ma il desiderio è sempre lo stesso di quando ero on voi : voglio vedervi crescere liberi sopratutto dai condizionamenti di pensiero, di giudizio che spesso ci limitanonello sguardo. Potrei parlarvidel terremoto dello sport della politica dell’economia del divertimento o di qualsiasi realtà umana e de l rischio che vi è sotteso di lasciarsi portare dal pensiero comune, dall’attegiamento più facile. Cristo al contrario vi dice in un modo nuovo di capire se stessi, gli altri , i beni che abbiamogli strumenti possibili. Può capitare che neanche gli stessi sacerdoti siano in grado di aiutarvi in un discernimento. LA MIA FORTUNA INVECE SIETE VOI E LO SIETE ANCORA OGGI PERCHE’ MI COSTRINGETE CONTINUAMENTE A CERACRE LE RAGIONI DI TUTTO. Al contrario la vostra fortuna non sta in particolari vostre capacità intuitive ma nel riconoscere l’importanza della vostra storia che perte per tutti dalla centralità del battesimo.
    Non sono ubriaco e mi ricordo troppo bene di ciascuno di oi e ricordo bene le vostre fatiche perchè sono le mie di sempre. Quando ero in mezo a voi avevo solo intuito le ricchezze di quanto stava dietro ciascuno di voi. Mi sono dovuto allontanare e Dio sa quanto dolore mi provoca ancora oggi questa distanza.E oggi guardo a voi dall’orrore del carcere, dal peso delle accuse e mi dico fortunato perchè ho voi.Non vi considero la mia guarigione pronta a cedere per difendermi. Siete i miei amici perchè mi mostrate continuamente la presenza del Signore chino sulla mia miseria. Anzi mi ricordate cheil male nel m ondo tutta l’oscurità dell’uomo così visibile in un carcere, tutto è abbacciato da Dio perchè Lui difronte a qualsiasi delitto non ritrae il suo amore. Mi fate sentire amato e questo mi aiuta tantissimo.
    Carissimi amici, voi siete la mia forza perchè attraverso voi io vengo raggiunto dalla misericordia e non posso che pregare che tutto questo si dilati e voi possiate essere gli strumenti e attraverso voi Gesù steso continuerà ad abbracciare qualunque uomo, qualunque colpa abbia commesso( e magari tante volte non le ha nemmeno commesse, ma sappiamo che nella nostra epoca il SOSPETTO è già sufficente per CONDANNARE persino chi ci è stato AMICO).Ho iniziato un altra pagina ma solo perchè volevo salutarvi meglio di quanto avrei potuto fare in così pochissimo spazio rimast sull’altro foglio. Ho provato anche a rileggere e non nego qualche difficoltà perchè la carta troppo leggera confonde ulteriormente parole già troppo confuse. Vi prego però di non scoraggiarvi ma , al contrario, leggete insiem perchè la comprensione vada oltre le parole stesse e collochi voi dinnanzi il mistero del dolore. Non so se sara possibile leggere questa lettera in un incontro con altri comuni amici. Io vi chiedo di mandare copia ai iei nipotiche troppo stanno soffrendo a causa di tutto ciò.Uguamente vi chiedo di non fare spegnere la domada i verità che oggi è gia così visibile nel vostro cuore. Partite da quella per “accendere” un confronto in tutti i luoghi a voi usuali a partire dalla scuola. E non date per scontato nulla perchè il premio per tutto questo è la felicià. “Felicità” e ” compagnia” sono le paroe che più frequentemente mi avete sentito ripetere e vi assicuro che sono relatà possibileìi anche dietro le sbarre : la felicità spero che traspara dalle mie paole mentre la compagnia è il legame che la preghiera stabilisce tra coloro che seguono Gesù.
    Salutate proprio tutti a partire dalle vostre famiglie, dagli amici della parrocchia, da ragazzi più piccoli dai giovani più grandi. Salutatemi i vo stri compagni di scuola, gli amici dello sport, qunti incrociate casualmente e coloro legati a voi più stabilmente. Salutate [….]. Salutatemi i miei nipoti e la mia famiglia. Sono certo che troverete per tutti le parole adatte. Per mi come sempre pregate perchè io non abbia PAURA. Vi voglio bene

    DON RUGGERO

    se possibile mandate copia agli amici del condominio ai ragazzi della wii, auxilium…
    aspetto presto vostre notizie…

  17. Per Wildgreta.
    A mio avviso bisognerebbe lasciare passare questo post di cinque91 come se non fosse mai stato scritto, per due ragioni: la prima, perché pur assumendo che quanto scritto sia attribuibile con certezza a don Ruggero (ed io che lo conosco bene sono quasi certo che sia stralcio di una sua lettera), non si può con certezza attribuirgli la volontà di vederlo pubblicato su questo blog, cui tra l’altro non sembra affatto diretto.
    La seconda ragione è che nulla leva e nulla aggiunge al lungo dibattito partito il giorno del suo arresto, almeno dal punto di vista processuale che molte (forse troppe) volte abbiamo assunto come centrale nel dibattito.
    Certo è una testimonianza diretta ed immediata di sofferenza umana, ma è ovvio che tale sofferenza sia già stata valutata nel blog: come assolutamente meritata ed anzi insufficiente per chi lo ritiene colpevole, come assurdamente ingiusta per chi lo ritiene innocente.
    Un saluto

  18. Una testimonianza diretta è sempre importante,ho chiesto a chi me l’ha inviata, perchè evidentemente c’è un motivo per cui lo ha fatto. Io la ritengo importante e non vorrei ritrovarla domani su altri blog o giornali, semplicemente “rubata”, magari tagliata e avulsa dai discorsi che si sono fatti qui. Qui sono arrivate anche testimonianze dirette, se ben ricorda, di persone che si sono dichiarate vittime e hanno scelto questo luogo per parlarne. Lei crede che inviarmi questa lettera possa essere un dispetto? In realtà, penso che don Ruggero non abbia difficoltà a far arrivare ai giornali un comunicato, o altro. Insomma, secondo lei chi ha inviato questa lettera, voleva fare un piacere a don Ruggero o un dispetto? Mi interessa il suo parere. A presto

  19. Per Wildgreta.
    E’ ovvio che la lettera non è diretta in prima persona a questo blog. Quindi chi l’ha ricevuta ha pensato di fare bene a ritrascriverla (anche con parecchi errori di battitura), probabilmente come testimonianza in positivo a favore di don Ruggero. Tuttavia non ho capito l’ultima frase “se possibile mandate copia agli amici del condominio ai ragazzi della wii, auxilium…
    aspetto presto vostre notizie…”. Quale condominio? Quali ragazzi della wii?
    Non vorrei che la trascrizione fosse un mix tra quello che ha scritto don Ruggero e cose aggiunte da altri. E ancora: Lei annota giustamente che su questo blog hanno scritto persone che si sono dichiarate vittime dei fatti, e quindi, deduco io, sarebbe anche giusto pubblicare una testimoniamza diretta de “colpevole dei fatti”. Ma per le prime, vero o falso che fosse ciò che hanno scritto, era innegabile la volontà di scrivere a questo blog. Invece in questo stralcio di lettera (probabilmente autentica) di don Ruggero, da nessuna parte si evince la volontà di comparire sul blog. Come Lei annota giustamente, don Ruggero non dovrebbe avere difficoltà a far pubblicare “esattamente” ciò che vuole dire sui giornali.
    Quindi, pur non potendomi pronunciare sulla buona o cattiva volontà di chi ha inviato questo post, io sarei per una cautela critica nei confronti del post stesso, dei suoi contenuti e delle motivazioni recondite.
    Un saluto

  20. Scusate il ritardo nel rispondere…
    La lettera è di don Ruggero e se qualcuno a dubbi sono pronto a fargliela vedere di persona..
    Nella lettera c’è scritto esplicitamente che se lo ritenevamo oppurtono potevamo plubblicarla su blog facebook ecc…Non per fare pubblicità a favore ma solamente dato che sono state scritte molte cose su di lui ho voluto far parlare lui in prima persona attraverso questa lettera…
    Questo è stato possibile perchè le indagini si sono chiuse e q

  21. Scusate il ritardo nel rispondere…
    La lettera è di don Ruggero e se qualcuno a dubbi sono pronto a fargliela vedere di persona..
    Nella lettera c’è scritto esplicitamente che se lo ritenevamo oppurtono potevamo plubblicarla su blog facebook ecc…Non per fare pubblicità a favore ma solamente dato che sono state scritte molte cose su di lui ho voluto far parlare lui in prima persona attraverso questa lettera…
    Questo è stato possibile perchè le indagini si sono chiuse e quindi adesso qualsisi documento può essere pubblicato e qualsisi nome può essere scritto pubblicamente se chi è nominato lo vuole…
    Della lettera potete fare ciò che ne ritenete più opportuno..l’ho pubblicata proprio per questo motivo….
    Certamente la lettera non vuole ferire nessuno tanto meno questo blog…solo che in questo blog si parla di lui e anche io a modo mio parlo di lui…ansi io non parlo di lui ma lascio parlare lui..
    Cordiali saluti

  22. Aggiungo solo un ultima cosa…Per evitare qualsisi equivoco vorrei che la lettera se copiata da qualche parte fosse copiate interamente e non prendendo solo alcune frasi..
    Certo della buona fede di tutti rinvio saluti

  23. per cinque91
    Se ha(o se avete) seguito la discussione sul blog da giugno ad oggi, si sarà accorto che nell’inviare post è fortemente sconsigliato scrivere cose imprecise o illogiche. Questo, sia essendo a favore della colpevolezza di don Ruggero, sia essendo convinti (come me) della sua innocenza. Infatti ogni parola scritta viene esaminata per trovare falle, manchevolezze, errori, stupidaggini. Ripeto, da entrambe le parti.
    Quindi è forse meglio che sia io, “innocentista” sin dal primo intervento, a farLe notare che in quanto ha (o avete) scritto vi sono grosse incongruenze.
    Niente nella Sua trascrizione della lettera di don Ruggero lascia pensare che egli gradisca che suoi pensieri intimi, sue riflessioni per gli amici vengano pubblicate su questo (e tanto meno su altri) blog. Almeno questo ha un’impostazione seria e motivazioni ben condivisibili.
    Niente di quanto trascritto lascia intendere che don Ruggero sia interessato al processo mediatico in corso sul blog, se non il generico accenno “nella nostra epoca il SOSPETTO è già sufficente per CONDANNARE persino chi ci è stato AMICO”.
    Tutto il resto della lettera è chiaro, comprensibile, caro a chi gli vuole bene, ed un inutile blablabla per chi non lo conosce o per chi, pur conoscendolo, è convinto della sua colpevolezza.
    Altra grossa, rischiosa incongruenza: perché nel post 24 Lei ha invitato tutti, giustamente, a trascrivere per intero lettere di altri, e poi è stato il primo a non farlo con la lettera di don Ruggero?
    Con affetto

  24. Per giannicasti1
    La lettera è stata riportata per intero in basso c’era un PS nel quale scriveva che se ritenevamo oppurtuno potevamo pubblicare la lettera…i motivi per cui l’ho pubblicata li ho già detti…
    Ribadisco il fatto che l’ho pubblicata perchè essendo finite le indagini preliminari adesso si può fare…

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