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Vittorio Apolloni assolto dall’accusa di diffamazione

Il Tribunale di Torino ha assolto Vittorio Apolloni dall’accusa di diffamazione presentata dalla genitrice di una bambina, in merito all’opuscolo che ritraeva le immagini e i dialoghi dell’audizione protetta avvenuta in Tribunale, durante il processo per pedofilia all’asilo Bovetti di La Loggia (Torino).
Il processo per pedofilia è terminato con due condanne per Vanda Ballario e Valerio Apolloni.Vittorio Apolloni,invece, che nulla c’entrava con il processo, era stato denunciato per diffamazione ed è stato assolto.

FALSI ABUSI E GIUSTIZIERI: L’EPILOGO


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(Foto Archivio:  Qualcuno  “scrive ai giornali”)

DI WILDGRETA

Dopo la condanna di suo figlio per pedofilia, Vittorio Apolloni, presidente dell’associazione Falsi Abusi, ha dovuto rallentare la sua attività a sostegno degli indagati  per reati a danno di minori. Così le redazioni dei quotidiani planetari dovranno per un po’ fare a meno delle sue “statistiche” sulla falsità del 90% degli abusi sui minori, delle sue relazioni sulla falsità degli abusi in tutte le scuole materne d’Italia, dei suoi trattati sulla non credibilità dei bambini di qualsiasi generazione, sull’isteria di centinaia di genitori dai 20 ai 50 anni divisi in gruppi e presenti un po’ in tutte le regioni. E soprattutto dovrà limitare il numero dei convegni, che organizzava senza risparmio da un capo all’altro della penisola.

Gli indagati per pedofilia saranno costretti a cercare in rete il famoso decalogo per evitare le false-accuse -di-genitori-isterici.E i giornalisti “amici”, sempre pronti a pubblicare gli ultimi numeri sui falsi abusi, come faranno? Con cosa nutriranno i loro avidi lettori?

Niente paura, altri porteranno avanti il prezioso lavoro di disinformazione, magari non saranno così bravi, magari non possiederanno tutte le sue conoscenze, ma sono giovani, e “si faranno”.

In molti avevano riposto grandi speranze nel sociologo Stefano Zanetti, che firmava gli articoli del blog Il Giustiziere, ma Pino La Monica gli è stato fatale: oggi si è saputo che Zanetti, già consulente di La Monica, è indagato per aver cercato di far ritrattare un testimone.Essere indagati non è  una condanna, ma certo è seccante.E sul blog  leggiamo  con tristezza questo  suo messaggio:

“il-giustiziere ha detto…Il blog chiude a tempo indeterminato.Ringrazio tutti i lettori che mi sono stati vicino in questi anni.mercoledì, novembre 04, 2009”

Ho voglia di piangere, ma cerco di farmi forza. In fondo, l’armata dei ” Falsi Abusi” ha fatto scuola, ha insegnato a molti una filastrocca travestita da ragionamento scientifico, ha inventato “esperti internazionali di chiara fama”, ha esaltato cattedratici di università misconosciute, ha trasformato anonimi libelli in pietre miliari della letteratura,  defininendo i giudici che assolvevano  “competenti”, mentre quelli che condannavano  “incapaci”. Ha denigrato psicologi, periti dell’accusa e pubblici ministeri, additandoli al pubblico ludibrio.

Oggi, due alfieri della battaglia in favore degli adulti contro i bambini che li accusano, sono stati investiti da un ciclone.In attesa che si riprendano, porgo i miei più

Cordiali Saluti

Wildgreta

6 novembre 2009-www.wildgreta.wordpress.com

“ASSOCIAZIONE FALSI ABUSI”, CHIESTA CONDANNA PER VITTORIO APOLLONI

Aggiornamento novembre 2009: Vittorio Apolloni è stato assolto dall’accusa di diffamazione

da La Stampa cronaca di torino pag. 59 di martedì 13/10/09
MONCALIERI RIVOLI

Chiesta condanna per il padre di Apolloni

In oltre due ore di discussione, di fronte al giudice di Moncalieri, pubblica accusa, parti civili e difesa hanno ricostruito

nell’udienza di ieri le fasi del processo a carico di Vittorio Apolloni: imputato di diffusione di immagini di vittime di un reato a sfondo sessuale e diffamazione .

Un processo che vede alla sbarra il padre dell‘ex presidente della scuola materna di La Loggia Valerio Apolloni,

condannato in appello assieme all’ex direttrice scolastica,Vanda Ballario, per abusi sessuali su alcuni piccoli

allievi: condanna confermata di recente, per entrambi, dalla Corte di Cassazione.

Il padre, dopo la condanna in appello del figlio, aveva intrapreso una battaglia di«opinione» sul caso, con opuscoli

e un sito internet, sollevando critiche sulla genuinità dei metodi scientifici di raccolta delle testimonianze

dei minori abusati. Il pm Patrizia Caputo ha chiesto una condanna ad un anno e tre mesi di reclusione.

Richiesta cui si sono associate le parte civili – Del Sorbo e Cannone – a nome delle famiglie dei bambini coinvolti nella

vicenda. Il difensore, Stefano Loiacono, ha chiesto l’assoluzione per tutti i capi d’imputazione, perché i fatti non

sussistono o non costituiscono reato. Il giudice Silvana Podda ha aggiornato l’udienza al22 ottobre. 1M. PEG.

ABUSI ALL’ASILO: CONDANNA VALERIO APOLLONI E VANDA BALLARIO CONFERMATA IN CASSAZIONE

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(Un dvd del sito “Falsi Abusi” sul caso degli abusi all’asilo Bovetti presentato come falso nella trasmissione di Maurizio Belpietro, “L’antipatico”)

La Cassazione conferma la condanna in appello: all’asilo Bovetti di la Loggia (To), gli abusi sui bambini erano veri.

DI WILDGRETA

Una giornata particolare deve essere stata quella di ieri, per chi come il padre di Valerio Apolloni,ha fatto della teoria sui “Falsi Abusi” una missione.Sono anni, infatti, che l’Associazione Falsi Abusi ed il suo presidente Vittorio Apolloni, diffondono teorie e statistiche fantasiose sui casi di abuso sui minori in Italia.Gli ultimi numeri sono stati diffusi qualche mese fa ad un convegno, e qualcuno le ha definite “Le statistiche del delirio”.Infatti per Apolloni, e gli altri esperti che affiancano l’associazione, i falsi abusi sarebbero il 90%.E allora, c’è da dire che è stata davvero una circostanza disgraziata che in quel misero 10% di abusi veri, sia incappato propio suo figlio Valerio.Ma, naturalmente, entrambi i condannati si dichiarano innocenti, come fa il 90% delle persone accusate di pedofilia.In questo caso, le proporzioni si rovesciano e i due dirigenti dell’asilo Bovetti, entrano a far parte della maggioranza. Di seguito i link a un articolo sulla sentenza e a quelli precedenti, in modo da ricostruire la storia di questo caso giudiziario.

Pedofilia asilo Bovetti, Cassazione: Apolloni e Ballario condannati in via definitiva

ARTICOLI PRECEDENTI:

Pedofilia:Le statistiche del delirio

Torino:Pedofili all’asilo, ribaltata la sentenza

FALSI ABUSI SUI MINORI, LETTERA DI VITTORIO APOLLONI

PEDOFILIA RIGNANO FLAMINIO: LA SCUOLA OLGA ROVERE E L’ASSOCIAZIONE “FALSI ABUSI”

FALSI ABUSI E ADIANTUM

Don Giorgio Carli: la ricostruzione del caso

 

                                 don Giorgio Carli

di Wildgreta

Ecco una serie di articoli sul caso del sacerdote di Bolzano recentemente condannato a sette anni di reclusione per violenza sessuale  continuata su una sua parrocchiana  che all’epoca dei fatti aveva nove anni. Oggi don Giorgio si trova in una parrocchia del Trentino, in quanto monsignor Rigger non ha ritenuto di sospenderlo dalle sue funzioni, come ha fatto invece il vescovo di Como con don Mauro Stefanoni, anch’egli condannato in primo grado per abusi sessuali su minore.

Letta a messa la lettera del prete condannato

“Sono innocente ed ora sarò assente per un pò”. Una breve lettera di don Giorgio Carli, il sacerdote condannato a 7 anni e sei mesi di reclusione per pedofilia, è stata letta durante la messa Continua a leggere

Pedofilia: condannati in appello insegnanti scuola Bovetti di La Loggia (Torino)

Il figlio di Vittorio Apolloni, fondatore dell’associazione ” Falsi Abusi”, è uno dei due insegnanti condannati.

Condannati per pedofilia. Due anni e 10 mesi di carcere, 100 mila euro di risarcimento alle famiglie.
E’ questa la decisione della seconda sezione della corte d’appello di Torino per gli abusi subìti sette anni fa da due bambini, nella scuola materna «Bovetti» di La Loggia. Per i giudici, i responsabili sono Valerio Apolloni, 31 anni, studente universitario di Economia e presidente dell’ente morale che all’epoca gestiva la scuola; Vanda Ballario, 45 anni, ex direttrice di quella scuola materna e insegnante con un passato immacolato fino all’arresto per quegli abusi. In primo grado, entrambi erano stati assolti «per non aver commesso il fatto» dal giudice Vincenzo Bevilacqua. «Sono innocente, sono serena, confido nella giustizia, aspetto di leggere le motivazione della sentanza – dice Ballario -. In questo momento non ho la forza di reagire, né di pensare. Sono innocente, e continuerò a ripeterlo all’infinito. Lo sono davvero, non mi vergogno a dirlo. Sono grata alle persone che mi stanno vicino, a chi ha creduto in me e continua a farlo. Lotterò fino alla fine. Sono tornata ad insegnare, voglio continuare a farlo, perché è la mia vita».
«Finalmente, dopo sette anni è stata fatta Giustizia» dice con tono pacato il padre del bimbo coinvolto nei giochi sessuali dei due condannati, nella ricostruzione sostenuta in appello dal sostituto procuratore generale Marilinda Mineccia, ma anche dagli avvocati di parte civile Stefano Castrale, Rosalba Cannone e Giuseppe Del Sorbo. Quel bimbo aveva 3 anni. Il suo racconto ai genitori ha seguito di pochi giorni quello di una coetanea. La prima segnalazione risale al 9 ottobre 2001. Nel giro di un paio di giorni, erano spuntate altre due testimonianze, ma le denunce arrivate a processo sono rimaste soltanto due. Il 26 ottobre, Apolloni e Ballario erano finiti in cella.
«Un’ingiustizia» hanno sempre sostenuto entrambi, difesi da Luigi Chiappero, Emiliana Olivieri e Nadia Garis. «Appena accaduti quei fatti, avrei voluto spaccare il mondo. Ma ho voluto seguire la legge, ho avuto fiducia nella Giustizia – racconta ancora il padre del bimbo che ha subìto gli abusi -. Sono stati sette anni molto duri, pieni di difficoltà. E’ stato difficile sopportare che non credessero al racconto di mio figlio. E poi, lui doveva crescere nel modo più sereno possibile. Per fare questo, abbiamo anche cambiato casa. La Loggia è un paesone, tutti sanno tutto di tutti, abbiamo preferito andare a vivere da un’altra parte». E suo figlio? «Mi sembra che sia diventato un bambino sereno. Certo, qualche ricordo affiora ancora, ma vive come i coetanei, in modo normale, se così si può dire». «Mia figlia non ha mai dimenticato, conserva i brutti ricordi, ma abbiamo cercato di crescerla in modo sereno – racconta la mamma della bambina che ha subìto gli abusi -. Abbiamo sperato nella Giustizia per sette anni e finalmente questa decisione mi ha ridato serenità».

«Dissento profondamente con la decisione dei giudici e attendo le motivazioni della sentenza» commenta l’avvocato Olivieri. Le fa eco il collega Chiappero: «Entrambi i miei clienti sono forti della propria
innocenza. Anche la pena lascia trasparire una “non certezza” da parte dei giudici. Per fatti di questo tipo, nell’ipotesi di responsabilità potrebbe essere più alta. La corte d’appello ha concesso le attenuanti
generiche prevalenti e questo può avere un significato».

Il padre di Apolloni, Vittorio ha creato in questi anni una associazione denominata Falsi Abusi che è intervenuta in tutti i casi legati alle scuole materne, da Brescia a Rignano Flaminio, attaccando duramente le associazioni che difendevano i bambini, sostenendo le persone denunciate e diffondendo appunto la cultura dei falsi abusi.

Fonte: www.bambinicoraggiosi.com   1 febbraio 2008

Commento:

Il padre dell’insegnante condannato oggi, è una sorta di “consigliere spirituale” degli indagati di Rignano Flaminio. Vittorio Apolloni, infatti, non ha mai mancato di esprimersi sul caso di Rignano Flaminio parlando di “caccia alla streghe” e di “isteria collettiva” e lo ha fatto anche attraverso comunicati congiunti con il comitato in difesa degli indagati di Rignano. Ne ha parlato anche quando è stato accusato suo figlio, ne ha parlato per Brescia, ne ha parlato per Verona, Bergamo, Vallo della Lucania e per tutti gli altri casi di pedofilia nelle scuole materne. Per lui i bambini sono sempre bugiardi, le madri sono sempre isteriche, gli psicologi sono sempre  incompetenti. Ma, soprattutto, per Vittorio Apolloni, nessun bambino è mai stato abusato nelle scuole materne. In un suo comunicato afferma di avere fiducia nella Cassazione per il caso che coinvolge suo figlio. Io, dal canto mio, spero che a tutti i bambini vittime accertate di abusi sessuali nelle scuole materne, venga un giorno resa giustizia. Solo quella perchè, purtroppo,  l’infanzia è già stata sottratta loro nel modo più brutale che si possa immaginare.

Wildgreta