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Don Giorgio Carli: la ricostruzione del caso

 

                                 don Giorgio Carli

di Wildgreta

Ecco una serie di articoli sul caso del sacerdote di Bolzano recentemente condannato a sette anni di reclusione per violenza sessuale  continuata su una sua parrocchiana  che all’epoca dei fatti aveva nove anni. Oggi don Giorgio si trova in una parrocchia del Trentino, in quanto monsignor Rigger non ha ritenuto di sospenderlo dalle sue funzioni, come ha fatto invece il vescovo di Como con don Mauro Stefanoni, anch’egli condannato in primo grado per abusi sessuali su minore.

Letta a messa la lettera del prete condannato

“Sono innocente ed ora sarò assente per un pò”. Una breve lettera di don Giorgio Carli, il sacerdote condannato a 7 anni e sei mesi di reclusione per pedofilia, è stata letta durante la messa Continua a leggere

Su Azouz garantisce l’avvocato:”Mai più errori, fidatevi di lui…”

mercoledì 19 marzo 2008
Garantisce l’avvocato. Lui che gli ha trovato casa con affitto pagato, lui che lo tratta come un figlio. E che ora si espone in prima persona per dire alla gente di Lecco, che ieri ha un pò “storto” il naso al suo arrivo, che Azouz è cambiato ed è diverso da quello dei mesi scorsi prima di finire in carcere:”Ha capito di avere sbagliato – spiega l’avvocato Roberto Tropenscovino – e non lo farù più. Questo è sicuro. Dico solo di fidarsi di lui e di non avere preconcetti nel giudicare”.Da ieri pomeriggio il 27enne tunisino che nella strage di Erba ha perso moglie, figlio e suocera è agli arresti domiciliari in una casa sul lungolago di Lecco. Concessa, questa misura, dal Gip di Como dopo le garanzie offerte dai suoi legali. Ma Azouz non è stato accolto a braccia aperte dai vicini di casa, molti dei quali lo hanno attaccato per i suoi trascorsi nel mondo della droga. Oggi il ragazzo è rimasto in casa tutto il giorno, cosa che deve fare obbligatoriamente per non rischiare guai seri. Solo domattina, come da autorizzazione del giudice, potrà uscire un’ora per fare acquisti di generi di prima necessità. Dovrà rientrare nella nuoiva dimora entro le 11,30. Non potrà parlare con nessuno durante il tragitto, ad eccezzione – è ovvio – dei commercianti ai quali andrà a fare la spesa.
La Repubblica

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Erba: Tre udienze per insinuare il dubbio.

Tre udienze per insinuare il dubbio. Quell’incertezza che, nonostante il colpo ad effetto dell’avvocato Enzo Pacia giovedì scorso – la diffusione dell’elenco degli orari raccontati dai testi della Procura che scagionerebbero, secondo la difesa, i due imputati – non sembra ancora aleggiare sopra il palazzo di giustizia. Troppo pesanti i macigni piazzati dalla Procura sul capo di Rosa Bazzi e Olindo Romano. Eppure il trio formato, oltre che da Pacia, da Fabio Schembri e Luisa Bordeaux, affila le armi e punta sui consulenti che, già dalla prossima settimana, saranno in aula.
Il giorno 18, come è ben noto, sarà destinato ai Ris di Parma e ad altri 13 testimoni (16 in tutto), mentre il 20 l’udienza sarà catalizzata da due eventi. Il primo riguarda la perizia della trascrizione degli audio di Mario Frigerio rilasciati il 15 dicembre al pm Simone Pizzotti e il 20 dicembre ai carabinieri. Al riguardo, poco trapela dalla Procura e dalla difesa, anche se entrambe le parti si dicono molto soddisfatte dell’esito del lavoro commissionato a Alessandro Favarato e a cui hanno collaborato i consulenti di parte Luca Ganzetti (per conto del pm Massimo Astori) e Raffaele Pisani (difesa). Lo stesso giorno, il 20, in Corte d’Assise siederà Carlo Torre, il medico legale che, secondo gli avvocati dei Romano, dovrebbe smontare le ricostruzioni della scena del crimine e della strage, nonché dell’incendio, fatte dal professor Giovanni Scola, dall’ingegner Massimo Bardazza e dal professor Carlo Previderè (colui che analizzò la macchia di sangue trovata sulla vettura di Olindo e Rosa). Sempre il 20 sarà in aula Nello Balossino, il professore noto come l’esperto che ha ricostruito il volto dell’uomo della ‘Sindone’ e che porterà l’identikit dell’assassino disegnato con le dichiarazioni di Mario Frigerio. Il 26 marzo toccherà poi al consulente investigativo Oscar Candian – che trarrà le proprie conclusioni sulle indagini – e alla dottoressa Nunzia Chieppa che relazionerà sul profilo psichico degli imputati.

Corriere di Como 16 marzo 2008