MEREDITH, CONFERENZA STAMPA DIFESA GUEDE, MELUZZI CONSULENTE DI PARTE: PROVEREMO INNOCENZA RUDY

di Wildgreta

Di seguito 3 articoli sulla conferenza tenuta oggi dai legali di Rudy Guede per annunciare la richiesta del rito abbreviato. Tra gli articoli anche un’intervista ad Alessandro Meluzzi in veste di consulente della difesa di Rudy. Meluzzi, in questo caso, ritiene impossibile sottrarsi ai media anche se, a suo avviso, sono per le persone indagate una sorta di pena aggiuntiva. Quando scoppiò il caso don Gelmini, del quale è portavoce, non mi pare sia stato altrettanto indulgente con la stampa. Ma quella è un’altra storia.  

MEREDITH: DIFESA CHIEDERA’ RITO ABBREVIATO PER RUDY GUEDE

(ASCA) – Perugia, 9 set – Rudy Guede, uno degli indagati per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, uccisa nella notte del 1-2 novembre nella casa di Viale S.Antonio angolo via della Pergola a Perugia, punta, con i suoi legali, al rito abbreviato. Ad una settimana di distanza dalla data del 16 settembre, in cui si terra’ l’udienza preliminare del Gup Paolo Micheli, i difensori dell’ivoriano Walter Biscotti e Nicodemo Gentile hanno annunciato stamane in conferenza stampa che domani presenteranno istanza ai giudici con la quale chiedono il rito abbreviato per il 22enne Guede, accusato, assieme ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito, dell’omicidio in concorso della Kercher.I difensori dell’ivoriano chiederanno quindi un percorso separato rispetto alle linee della pubblica accusa, convinti di poter dimostrare l’innocenza del loro assistito, poiche’ le prove raccolte dagli investigatori a carico del giovane (che ha sempre asserito di essere stato in quella casa e di aver brevemente lottato contro un ignoto in fuga, l’assassino) e i primi interrogatori e fotografie della polizia tedesca che lo arresto’ in Germania, dimostrerebbero la non partecipazione all’omicidio.

”Allo stato degli atti – ha detto Nicodemo Gentile – le indagini portano ad ottenere un provvedimento positivo, quindi di assoluzione per Rudy; vogliamo evitare che Rudy sia sottoposto ad un processo lungo, alle pressioni di un processo lungo perche’ per l’imputato innocente gia’ il processo e’ una pena”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato i consulenti legali della difesa, Laura Pagliacci Reattelli e Giuseppe Fortuni, il prof. Meluzzi e Salvatore Jovino. ”Pur nella consapevolezza che i capi di imputazione nei confronti di Rudy sono pesanti e gravi, dopo un attento ed approfondito studio delle carte, anche grazie al supporto dei nostri consulenti, dal professor Meluzzi al dottor Jovino, abbiamo maturato – ha concluso Gentile – la consapevolezza che Rudy potra’ avere una piena difesa anche con il rito abbreviato”.

MEREDITH: MELUZZI, MASSMEDIATIZZAZIONE FATTTI E’ GIA’ PENA

(AGI) – Perugia, 9 sett – Si dice convinto, al pari dei grandi cattolici liberali, che “il processo penale e’ gia’ in se’ una pena’, cosi’ come lo e’ ‘la potente massmediatizzazione dei fatti penali, di cui anche questa conferenza stampa e’ un aspetto”, tuttavia si tratta di un aspetto “al quale non ci si puo’ sottrarre”. Alessandro Meluzzi, medico, psichiatra, consulente di parte incaricato dalla difesa di Rudy Guede e’ convinto inoltre di entrare a “testa alta in questo diritto sostanziale con la consapevolezza di avere scelto di difendere a titolo gratuito il piu’ vulnerabile, che risponde al nome di Rudy Guede”. “Anche spinti dalla forte consapevolezza della sua innocenza – ha aggiunto – cerchiamo di disgiungere dal punto di vista procedurale e dal punto di vista mediatico la sua sorte da quella degli altri coimputati, partendo dal fatto soggettivo che esiste un’asimmetria sociale tra lui e gli altri che gia’ ha pesato”. Entrando nel merito di questa disparita’, Gianfranco Meluzzi ha spiegato che essa “ha pesato financo nelle parole che stanno agli atti, nelle quali la sua posizione viene precostituita in partenza come quella del colpevole designato ‘negro trovato-colpevole trovato’, questo e’ il punto di partenza – ha insistito Meluzzi – il punto d’arrivo e’ immediato, perche’ un attento esame delle ricostruzioni dei fatti, dell’incidente probatorio, delle cose molto analiticamente scritte, pur in un fragile italiano dallo stesso Rudy ci dicono una cosa con sicurezza, che l’unica ricostruzione dei fatti perfettamente coerente, combaciante con i dati oggettivi che sono a disposizione dell’organo giudicante e’ quella del racconto di Rudy’. Per lo psichiatra “nei racconti di Rudy, gia’ nella memoria scritta in Germania che negli altri scritti che ho avuto modo di esaminare anche dal punto di vista grafologico, nonche’ della coerenza nelle posizioni emotive e cognitive, c’e’ l’unica ricostruzione coerente ed attendibile dei fatti, per quanto bizzarra, oscena per certi versi, in quanto ci sono water pieni e water vuoti (Rudy Guede non ha mai negato la sua presenza nella casa del delitto, precisando che, una volta varcata la porta d’ingresso in compagnia di Mez, era dovuto correre frettolosamente in bagno per le conseguenze di ‘un kebab molto speziato’ ‘ n.d.r.), ma perfettamente coerente”. Nel precisare di andare in giudizio “con quella serenita’ etica di chi sa di combattere una buona battaglia”, Meluzzi, in linea con i legali ha aggiunto di avere la certezza, che ‘il rito abbreviato e’ stata un scelta giusta, etica, coerente vantaggiosa’ al fine di prevenire ‘una kermesse giudiziaria interminabile e soprattutto una battaglia assolutamente improponibile e controproducente per il nostro assistito’ dichiarandosi convinto ‘che riusciremo a far valere le ragioni della verita’ che sono quelle dell’innocenza di Rudy”. (AGI)

 

MEREDITH: LEGALE RUDY, PROVEREMO INESISTENZA CONCORSO DELITTO

(AGI) – Perugia, 9 set. – “Nell’ambito di questo processo daremo vita ad un’attivita’ probatoria che sara’ rivolta innanzi tutto a dimostrare l’inesistenza assoluta di qualsiasi concorso tra i soggetti indagati, crediamo di avere elementi certi e validi per poter smontare in maniera oggettiva l’ipotesi accusatoria. Abbiamo altresi’ la consapevolezza, e cercheremo di dimostrarlo con i documenti ed anche grazie allo sforzo dei nostri consulenti e medici legali, che non esiste alcuna violenza sessuale”. Cosi’ l’avvocato Nicodemo Gentile, del collegio difensivo di Rudy Guede, uno degli indagati per l’omicidio di Meredith Kercher, nella conferenza stampa tenuta a Perugia in vista dell’udienza del 16 settembre. “Pur nella consapevolezza che i capi di imputazione nei confronti di Rudy – ha detto Gentile – sono pesanti e gravi, dopo un attento ed approfondito studio delle carte, anche grazie al supporto dei nostri consulenti, dal professor Meluzzi al dottor Jovino abbiamo maturato la consapevolezza e consolidato che Rudy potra’ avere una piena difesa anche con il rito abbreviato”.
  Per l’avvocato l’obiettivo sara’ far emergere come dagli atti dell’indagine sia possibile ottenere un provvedimento di favore, e, quindi, di assoluzione in quanto siamo convinti di poter dimostrare che esistono ipotesi alternative ed altrettanto dignitose alla piattaforma accusatoria del giudice”. Entrando nel merito il legale si e’ detto convinto di dimostrare che la ricostruzione fatta da Rudy sia perfettamente compatibile con il reale accadimento dei fatti, nessuna prova della violenza e’ stata raggiunta e lo dimostreremo anche attraverso le carte che gia’ dicono, a nostro avviso, che questo risultato non e’ stato raggiunto al di la’ di ogni ragionevole dubbio”. Quello che il collegio difensivo vuole garantire e’ inoltre che “per Rudy la vicenda giudiziaria sia piu’ breve possibile, per sottrarlo da quelle che sono le lungaggini di un dibattimento e le inevitabili pressioni che questo comporta, per Rudy – ha spiegato Gentile – che noi riteniamo innocente, gia’ il processo e’ una pena, pertanto vogliamo che la sua vicenda giudiziaria abbia un percorso diverso da quella degli altri indagati anche perche’ i capi di imputazione a nostro avviso disegnano gia’ un percorso diverso per lui. In particolare – ha detto l’avvocato -Rudy non ha nessuna relazione diretta o indiretta con l’arma del delitto.
  Fino a prova contraria – ha spiegato – l’incidente probatorio ha detto in maniera certa che l’arma e’ quel coltello sequestrato agli altri indagati cosi’ come nessuna relazione diretta o indiretta viene attribuita dalla Procura in ordine alla simulazione del reato, anche in ragione di cio’ e del lavoro di mesi, abbiamo optato per rito alternativo, e’ stata una scelta che non e’ motivata dal rincorrere sconti di pena ma l’assoluzione”. (AGI)

(AGI) – Perugia, 9 set. – “Nell’ambito di questo processo daremo vita ad un’attivita’ probatoria che sara’ rivolta innanzi tutto a dimostrare l’inesistenza assoluta di qualsiasi concorso tra i soggetti indagati, crediamo di avere elementi certi e validi per poter smontare in maniera oggettiva l’ipotesi accusatoria. Abbiamo altresi’ la consapevolezza, e cercheremo di dimostrarlo con i documenti ed anche grazie allo sforzo dei nostri consulenti e medici legali, che non esiste alcuna violenza sessuale”. Cosi’ l’avvocato Nicodemo Gentile, del collegio difensivo di Rudy Guede, uno degli indagati per l’omicidio di Meredith Kercher, nella conferenza stampa tenuta a Perugia in vista dell’udienza del 16 settembre. “Pur nella consapevolezza che i capi di imputazione nei confronti di Rudy – ha detto Gentile – sono pesanti e gravi, dopo un attento ed approfondito studio delle carte, anche grazie al supporto dei nostri consulenti, dal professor Meluzzi al dottor Jovino abbiamo maturato la consapevolezza e consolidato che Rudy potra’ avere una piena difesa anche con il rito abbreviato”.
Per l’avvocato l’obiettivo sara’ far emergere come dagli atti dell’indagine sia possibile ottenere un provvedimento di favore, e, quindi, di assoluzione in quanto siamo convinti di poter dimostrare che esistono ipotesi alternative ed altrettanto dignitose alla piattaforma accusatoria del giudice”. Entrando nel merito il legale si e’ detto convinto di dimostrare che la ricostruzione fatta da Rudy sia perfettamente compatibile con il reale accadimento dei fatti, nessuna prova della violenza e’ stata raggiunta e lo dimostreremo anche attraverso le carte che gia’ dicono, a nostro avviso, che questo risultato non e’ stato raggiunto al di la’ di ogni ragionevole dubbio”. Quello che il collegio difensivo vuole garantire e’ inoltre che “per Rudy la vicenda giudiziaria sia piu’ breve possibile, per sottrarlo da quelle che sono le lungaggini di un dibattimento e le inevitabili pressioni che questo comporta, per Rudy – ha spiegato Gentile – che noi riteniamo innocente, gia’ il processo e’ una pena, pertanto vogliamo che la sua vicenda giudiziaria abbia un percorso diverso da quella degli altri indagati anche perche’ i capi di imputazione a nostro avviso disegnano gia’ un percorso diverso per lui. In particolare – ha detto l’avvocato -Rudy non ha nessuna relazione diretta o indiretta con l’arma del delitto.
Fino a prova contraria – ha spiegato – l’incidente probatorio ha detto in maniera certa che l’arma e’ quel coltello sequestrato agli altri indagati cosi’ come nessuna relazione diretta o indiretta viene attribuita dalla Procura in ordine alla simulazione del reato, anche in ragione di cio’ e del lavoro di mesi, abbiamo optato per rito alternativo, e’ stata una scelta che non e’ motivata dal rincorrere sconti di pena ma l’assoluzione”. (AGI)

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