Archivio | febbraio 5, 2008

Sesso con una 13enne, condanna con sconto: «Era amore»

Lui ha 34 anni. L’accusa: lei succube. La difesa: consenziente, le inviava messaggini. Escluso lo stupro su minore

VICENZA – Condannato per aver fatto sesso con una tredicenne ma non per stupro e con uno sconto di pena perchè fra lui, 34 anni, e quella ragazzina tanto più giovane era «amore’» Questa in sintesi la motivazione con cui il Tribunale di Vicenza ha condannato a un anno e 4 mesi Antonio Di Pascale, un macellaio vicentino per il quale l’accusa aveva chiesto cinque anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale. I giudici – come riportano i quotidiani locali dopo il deposito delle motivazioni – hanno accolto la tesi difensiva dell’avv.Teresa Ferrante, riconoscendo la «minore gravità».

       LE POSIZIONI – Al processo la ragazzina disse che la loro storia era cominciata nel 2005 quando l’uomo la convinse a salire in auto e la indusse ad un rapporto sessuale. Secondo l’accusa, dopo il rapporto la tredicenne divenne succube dell’uomo, tanto che la relazione proseguì per quattro mesi. La difesa invece ha sostenuto che lei era pienamente consenziente e inviava all’uomo ‘messaggini d’amore’. I giudici hanno escluso lo stupro su minore (che prevede una pena fino a 12 anni di carcere) e hanno condannato l’uomo per atti sessuali con una minorenne (reato punito anche se la vittima è consenziente), ma concedendo le attenuanti generiche e della minore gravità perchè l’imputato «è risultato coinvolto in un vero e proprio sentimento d’amore».
           Corriere della Sera 05 febbraio 2008

Strage Erba: Domani Riprende processo, parlano vicini

LA STRAGE DI ERBA: “Quei due che ridevano in gabbia e ci guardavano con aria di sfida….”

STRAGE ERBA/ GIUSEPPE CASTAGNA: “SEPARATE A VITA OLINDO E ROSA”

Il caso Cogne in Cassazione a maggio

05/02/2008

   

PROCESSO AL TERZO ATTO

 

Il terzo atto del processo per l’omicidio del piccolo Samuele Lorenzi a Cogne è fissato tra tre mesi. Il 21 maggio, la Cassazione comincerà ad esaminare il ricorso presentato dagli avvocati di Annamaria Franzoni, la mamma del bambino accusata del delitto: gli avvocati Paola Savio e Paolo Chicco. Sulla valutazione delle prove (i risultati degli accertamenti del Ris nella villetta dove avvenne l’assassinio; la perizia psichiatrica eseguita sull’imputata senza la sua presenza; la ricostruzione logica della vicenda), punta il ricorso difensivo. In primo grado, con rito abbreviato deciso dal gup di Aosta, Annamaria Franzoni fu condannata a trent’anni. In appello, a Torino, nello scorso aprile la mamma di Samuele ottenne una riduzione della pena a 16 anni con la concessione delle attenuanti generiche riconosciute per uno «stato di sofferenza mentale». Uno stress ansioso momentaneo che l’avrebbe resa incapace, seppure solo per gli attimi legati al delitto. Su queste basi, dopo il cambiamento di tre difensori (Carlo Federico Grosso, Carlo Taormina e infine Paola Savio), Annamaria Franzoni arriva al giudizio in Cassazione. Nell’attesa, a Milano è in corso il processo per diffamazione contro la mamma di Samuele, su querela del procuratore capo di Aosta, Maria Del Savio Bonaudo. Il magistrato si è sentita offesa per le dichiarazioni fatte dalla Franzoni sulla gestione delle indagini, nel corso di una puntata di «Porta a porta». Al Tribunale di Milano, la mamma di Samuele ha inviato una memoria difensiva in cui chiede scusa al procuratore capo di Aosta. E aggiunge: «Era l’esortazione di una mamma disperata, convinta di aver subito una condanna ingiusta e che per questo invocava nuove indagini». In aula, la replica della Bonaudo: «Quale accusa può essere peggiore per una Procura oltre quella di aver compiuto indagini in malafede, perseguendo un innocente?» g.d.f.

 Il Mattino 5 febbraio 2008

    
 
 
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RIGNANO, entro febbraio incidente probatorio per altri 6 bambini

Entro la fine del mese di febbraio saranno sentiti dal gip Elvira Tamburelli sei bambini di Rignano Flaminio presunte vittime di abusi sessuali. I piccoli così testimonieranno in sede di incidente probatorio e il loro racconto avrà valore di prova nel caso si arrivi ad un processo. A stabilirlo è stato lo stesso gip all’esito dell’audizione dei tre periti che hanno esaminato i minori per verificarne la loro capacità a testimoniare. Si comincerà il 12, per poi continuare
il 14, il 19, il 26 e il 28 dello stesso mese in corso. Nella giornata del 19 saranno ascoltati due bambini, mentre nelle altre solo uno.

Ragazza di 14 anni coinvolta in giro di pedofilia

Tra le vittime di una presunta organizzazione di pedofili ci sarebbe anche una ragazzina di 14 anni di Parma. Conversazioni piccanti su internet con una delle tre persone arrestate questa mattina a Trento. Al momento, però, non è dato sapere se la ragazza abbia avuto rapporti sessuali con quelli che la polizia considera gli organizzatori di decine di incontri a sfondo sessuale. Incontri che avvenivano nei pressi del lago di Terlago, alla periferia di Trento, in una cava dismessa. Una località segnalata in internet come luogo di incontri per omosessuali ma anche per bisessuali. A questi incontri avrebbero partecipato decine di persone. Le tre persone arrestate (62, 51 e 27 anni) sono rinchiusi nel carcere di Verona e saranno interrogati domani. (05/02/2008)Uno dei tre arrestati è anche accusato di aver abusato per due anni di un ragazzo tredicenne.
Questa è l’ennesima dimostrazione che il mondo della pedofilia viaggia sempre di più su internet. Un mondo che però non garantisce ancora le dovute tutele ai minori. 
Fonte Lungoparma.it 5 febbraio 2008