16/4/2008 (7:57) – TRAGEDIA DELLA FOLLIA IN SPAGNA – L’ASSASSINO E’ FIGLIO DI UN ITALIANO
Dopo averla decapitata ha detto ai poliziotti: «Non parla più ma le voglio tanto bene»
GIAN ANTONIO ORIGHI
MADRID
«Questa è la testa di mia madre, l’ho uccisa…. Adesso non parli, ma ti voglio tanto bene». Ángel Carotenuto Macanas, 35 anni, figlio di un italiano, parlava così l’altro ieri sera verso le nove e mezza in Plaza de la Iglesia di Santomera (Murcia, Sud-Est della Spagna) mentre stringeva la testa sanguinante della madre, Teresa Macanas, 56 anni, avvolto in uno straccio.
L’uomo era fuori di sé: nonostante il freddo pungente, era nudo dalla cintola in su e aveva una fascia sulla fronte. Un passante vedendolo in quello stato e coperto di sangue ha chiamato i vigili urbani che hanno fatto scattare le manette.
L’orrore si è diffuso tra i 17 mila abitanti di Santomera, una cittadina che vive di agricoltura e soprattutto del suo prodotto più celebre che esporta in tutta Europa, i limoni. Sia l’assassino sia la povera donna erano molto conosciuti. La Signora Teresa aveva un gettonatissimo negozio di tabacchi ereditato dai genitori. Ángel, nato come la sorella Encarnación in Germania da padre italiano quando la madre, negli anni ’70, era emigrata (poi era tornata nel paese natale dopo la separazione con il coniuge), gestiva l’adiacente bar Mar di Galilea. I rapporti madre figlio però erano sempre stati difficili tanto che la donna più volte era stata aggredita dall’uomo. L’uomo era già stato arrestato quattro volte dagli agenti della Polizia Municipale, chiamati dai vicini che volevano salvare la donna dalle botte del figlio.
Ma l’amore materno resisteva e, dopo aver ereditato la tabaccheria, la signora Teresa aveva trasformato il locale adiacente un un bar ed aveva affidato la gestione ad Ángel proprio per cercare di rimetterlo in carreggiata e dargli un futuro. L’omicida, che ha passato la notte nella caserma della Guardia Civil di Murcia ed è stato portato ieri sera dal magistrato, aveva peró gravi problemi ed era stato già ricoverato in ospedale psichiatrico.
Secondo una prima ricostruzione del delitto da parte della Guardia Civil di Murcia, l’assassino avrebbe ucciso la madre nel suo pub, usando un grosso coltello. Subito dopo Ángel è uscito dal suo locale dalla porta posteriore ed ha iniziato a vagare per la strada fino al momento dell’arresto. «La madre cercava sempre di proteggere il figlio nonostante le liti e le botte», hanno raccontato ancora inorriditi dei conoscenti al giornale locale La Opinión de Murcia.
Il sindaco di Santomera, José María Sánchez, ha deciso di sospendere tutte le attività un città per cinque minuti, in solidarietà con la famiglia dell’uccisa. «Ci sentiamo tutti profondamente scossi per questa terribile vicenda», ha dichiarato il primo cittadino. I resti della donna sono stati portati all’Istituto Anatomico Forense per l’autopsia e per essere riconosciuti dalla figlia, sotto choc ed assistita da alcuni psicologi. L’uomo davanti al magistrato ha confessato tutto senza mostrare particolare turbamento.
La Stampa 16 aprile
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