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Bologna: Manifestazione contro la pedofilia nella chiesa cattolica a rischio

La sfida degli anticlericali alla Curia
I Radicali dell´associazione “Anticlericale.net” sono decisi ad andare a manifestare davanti alla Curia in via Altabella. Vogliono sfilare contro «la pedofilia nella Chiesa cattolica». Ma la Questura sta cercando di impedire l´appuntamento di sabato prossimo
di Carlo Gullotta
IL TEMA è provocatorio e decisamente “forte”: i Radicali ell´associazione “Anticlericale.net” vogliono andare a manifestare davanti alla Curia in via Altabella contro «la pedofilia nella Chiesa cattolica». Ma la Questura sta cercando di impedire l´appuntamento di sabato prossimo, alle 19, subito dopo il congresso degli anticlericali all´hotel Corona d´Oro, in via degli Albari (a due passi dalla Curia), e ha chiesto agli organizzatori di fare un passo indietro. Almeno sul luogo della manifestazione.

Per ora, dice Monica Mischiatti, segretaria dei Radicali bolognesi, una richiesta informale, frutto di un colloquio avuto sabato scorso col dirigente della Digos Vincenzo Ciarambino. «Hanno fatto riferimento alla recente direttiva-Maroni che vieta manifestazioni politiche davanti ai luoghi di culto. Io non so se la Curia lo sia. Stamattina avremo un nuovo incontro. Noi vogliamo fare la nostra protesta e la fiaccolata: se ce lo impediranno, ne parleremo al congresso. Ricordo che nel 2005, Capezzone, durante una manifestazione anticlericale, pronunciò il suo discorso sul sagrato di San Petronio. La direttiva-Maroni? Lede gli elementari diritti dei cittadini a manifestare».

Trattativa difficile per un sit in destinato a sollevare polemiche, in particolare dopo la preghiera islamica in piazza Maggiore il 3 gennaio e la successiva manifestazione per la pace in Palestina, col divieto di sfilare davanti alla cattedrale di San Pietro e a San Petronio imposto al corteo da Questura e Prefettura. Stamattina il questore, se gli anticlericali dovessero tenere duro, potrebbe imporre delle prescrizioni. «Dovranno metterlo nero su bianco – insiste Monica Mischiatti – noi vogliamo solo fare un sit in con una fiaccolata in via Altabella. Elementare dissenso, nient´altro. E vorremmo che in questo Paese la libertà di espressione fosse pienamente garantita».
(La Repubblica, Bologna 02 febbraio 2009)