Nuovo capitolo della saga degli orrori in Inghilterra: la polizia ha rinvenuto i resti carbonizzati di cinque bambini nelle cantine di un ex orfanotrofio sull’isola di Jersey.
Si tratta di un caso che risale a 40 anni fa su cui gli inquirenti indagano da mesi: si suppone infatti che i piccoli, tra i 4 e gli 11 anni, siano stati uccisi negli anni ’60 o ’70, un periodo in cui nell’istituto si sarebbero consumati abusi sessuali e maltrattamenti sui piccoli orfani.
Difficile, però che si possa riaprire il caso.
Secondo quanto riportato dalla Cnn, il numero due della polizia locale, Lenny Harper ha affermato che sarà quasi impossibile datare con precisione gli oltre 100 frammenti di ossa ritrovati. E perciò non ci sarebbero prove sufficienti per aprire un’indagine per omicidio.
L’istituto per i minori di Jersey era stato già al centro di un’indagine per pedofilia nel 2006, con oltre 160 accuse di abusi commessi durante 30 anni di attività (almeno 160 ex ospiti dell’istituto hanno presentato denunce).
L’orfanotrofio creato alla fine dell’800 e chiuso poi nel 1986, è stato riaperto quattro anni fa, dopo un’ampia ristrutturazione, come ostello della gioventù.
Ma le mura sono impregnate di terribili memorie.
Fin dal febbraio scorso, era stato ritrovato un teschio sospetto e da settimane circolavano notizie sul ritrovamento di altri frammenti di cadaveri nei sotterranei dell’istituto. Dallo scorso marzo l’inchiesta sugli abusi sessuali ha sconvolto la comunità della più popolosa fra le isole del Canale della Manica, paradiso frequentato dagli inglesi benestanti.
Il Tempo 1 agosto 2008
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