Allarme pedofilia: “Nel 2008 più di ventimila siti segnalati”

 

Secondo “Telefono Arcobaleno” i dati sono destinati a salire
ROMA
Sono 21.600 le segnalazioni di siti web a contenuto pedopornografico solo nei primi 6 mesi del 2008 e ci si aspetta un incremento della pedofilia on line per il prossimo anno di circa il 35%. Telefono Arcobaleno, l’Associazione che da ormai dodici anni lotta contro la pedofilia on line, si schiera con questi dati alla mano contro la divulgazione del pensiero pedofilo per dire «stop al fenomeno culturale della pedofilia». «Telefono Arcobaleno, oggi, con questa denuncia al Nit, Nucleo Investigativo Telematico, pone l’accento sull’urgente necessità di valorizzare e incrementare l’attività di contrasto al fenomeno della pedopornografia in internet attraverso azioni integrate sul territorio nazionale e internazionale» afferma l’associazione sottolineando che nella mappatura mondiale spicca anche l’Italia tra i Paesi coinvolti, insieme a Svezia e Olanda.

«L’obiettivo -afferma ancora l’associazione- è quello di conoscere per prevenire il fenomeno e non lasciare che questa pseudocultura, che incita ad usare i bambini, minacci, sempre più da vicino, l’infanzia. Proprio pochi minuti fa, questa preziosa attività condotta dall’equipe informatica di Telefono Arcobaleno, ha consentito di ottenere e denunciare il libro bianco della pedofilia culturale, la dinamica mappatura dei principali siti internet con diretti, chiari ed espliciti contenuti pedopornografici di tipo “culturale”, che non nascondono l’intento di ottenere la ‘normalizzazionè del comportamento pedofilo».

«Non c’è nessun orgoglio nella pedofilia e non ci deve essere nessuna giornata commemorativa -afferma Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno- che non sia dedicata a combattere questo triste fenomeno con tutti gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione». «I movimenti di pensiero in favore della diffusione delle giustificazioni teoriche della pedofilia -spiega- preesistono ad internet, alcuni di questi siti sono attivi dal decennio scorso e si rilevano anche non marginali presenze ‘italianè per lingua ed espressione». «Altro aspetto da rilevare -continua Giovanni Arena- è la ‘connection’, il reciproco supporto e la rispettiva promozione che esistono tra i diversi siti pedofili. La rete ne ha amplificato l’operato consentendo ai loro accoliti, sparsi in tutto il mondo, di diffondere su vasta scala gli aberranti proclami».

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